Che ne pensate di una bandiera crossdresser per i prides?

[LadyDeborah]

Salve a tutti,
Notavo: oltre alla bandiera arcobaleno che rappresenta tutta la comunità LGBTQ+, sono presenti diverse biandere. Come, ad esempio, quella della comunità trans formata da righe orizzontali rosa e azzurre con una riga bianca in mezzo. Poi c'è quella bisessuale, quella per demisessuali, per poliamorosi, per non binari... insomma, di tutto e di più.
Secondo voi, come dovrebbe essere la nostra bandiera?
Credete sia utile averne una tutta per noi? vi identificate già sotto una bandiera ben precisa.?
Per finire: ditemi anche la vostra sulle bandiere LGBTQ+, sono utili o contribuiscono ad aumentare le etichette all'interno della comunità?
Ditemi la vostra!

[Milly]

Bella domanda...non ci avevo mai pensato, sarebbe davvero bello avere una bandier e anche un logo, a me piacerebbe moltissimo, entrambi semplici ma che facciano capire subito chi siamo .....

[Roby]

Cara Deborah, 

grazie per aver aperto questa discussione: è un tema molto interessante.

Ogni lettera dell'acronimo LGBTQ+ rappresenta una specifica caratteristica e/o gruppi di persone che vi si identificano.   Dopo Lesbiche, Gay, Bisex, Trans, Queer c'è il + che rappresenta le lettere e quindi gruppi che si sono aggiunti via via e che sembrano aumentare continuamente.

Parlando di Pride, si parla di rivendicazione di diritti.   Io credo che l'unione faccia la forza e le troppe divisioni oltre che renderci più deboli, ci rendono meno "comprensibili" da parte di chi sia al di fuori di questi movimenti.  Quindi personalmente a favore della bandiera arcobaleno originale, che rappresenti tutti; detto questo non vedo sbagliato che ci siano anche le bandiere proprie dei "sottogruppi" come quella Trans, purchè non si perda l'appartenenza ad un gruppo più grande che sia la casa di tutti.  Preciso che io non sono personalmente impegnata o attivista, magari non sono neppure troppo informata, quindi esprimo solo la mia personale opinione senza pretesa di rappresentare nessuno.

Ok, detto questo vorrei condividere un ricordo: fino a 20 anni fa, nessuno in Italia si definiva CD  (parola straniera) e tutt* ci definivamo tranquillamente Trav.   Stavamo tranquillamente, insieme alle/i trans nella lettera T*, in cui la * rappresentava la differenza ben chiara tra Trav e Trans, ma la T rappresentava le parti in comune tra le due categorie.

Ora questa discussione sta implicitamente ponendo la domanda se le persone CD abbiano un posto nella comunità LGBTQ+ e se questo posto meriti una lettera a se stante (e quindi una sua bandiera) oppure possa ricadere in una delle lettere già presenti.

Personalmente, in quanto persona disforica anche se non in percorso medicalizzato di transizione, mi riconosco nella T di transgender e quindi nella bandiera Trans (oltre che in quella arcobalento).

Però,  ribalto la domanda a chi si sente CD nelle sue varie forme:   vi sentite appartenenti alla comunità LGBTQ+ ?   Se si, ritenete di aver diritto ad una letterina apposita e quindi una bandiera solo per le CD, oppure vi sentite rappresentate da una lettera (e bandiera) già presente ?  

un abbraccio

Roberta  


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[marina65]

Personalmente penso che per come sono adesso i Prides danno solo una immagine di Carnevalate fuori stagione , dove alla fine i media riprendono i vari personaggi agghindati e alla fine su di loro si concentra l'attenzione del pubblico con la relativa immagine sul movimento , quindi aggiungere una bandiera , ennesimo segno di divisione della comunita' ormai divisa in rivoli rivoletti e fiumiciattoli vari in corsa solitaria verso il mare , non sarebbe il massimo ,poi capisco che l'ennesimo rivolo voglia farsi vedere ma tanto alla fine il pubblico non distingue tra una trav e una CD quindi alla fine risultato ZERO.

Sui Pride poi capisco la voglia di esibizionismo di talune frange del movimento ma questa voglia non mi rappresenta e visto che viene indicata ad esempio del movimento alla fine non mi rappresentano neanche i Pride che personalmente vedrei piu' come sobrie sfilate dove si rende onore a chi magari ha sofferto o e' stato emarginato per affermare i propri diritti e non le carnevalate fuori stagione che sono i Prides .

[Mari-dany]

Ogni lettera dell'acronimo LGBTQ+ rappresenta una specifica caratteristica e/o gruppi di persone che vi si identificano.   Dopo Lesbiche, Gay, Bisex, Trans, Queer c'è il + che rappresenta le lettere e quindi gruppi che si sono aggiunti via via e che sembrano aumentare continuamente.

Adesso siamo arrivate a LGBTQIAP+ . Non chiedetemi cosa vogliano significare le ultime lettere...

personalmente vedrei piu' come sobrie sfilate dove si rende onore a chi magari ha sofferto o e' stato emarginato per affermare i propri diritti e non le carnevalate fuori stagione che sono i Prides .

Marina, guarda che tutti gli anni a novembre si tiene ovunque il TDOR proprio per questo
E' un momento triste e di riflessione, ma non vedo perchè in un altro momento non ci si possa divertire insieme nei Pride.
E che ne dicano quello che vogliono i "benpensanti" e i disinformati media.
Ma tanto se andiamo avanti così, nemmeno quest'anno si fa .

[LauraB]

Personalmente penso che per come sono adesso i Prides danno solo una immagine di Carnevalate fuori stagione , dove alla fine i media riprendono i vari personaggi agghindati e alla fine su di loro si concentra l'attenzione del pubblico con la relativa immagine sul movimento , quindi aggiungere una bandiera , ennesimo segno di divisione della comunita' ormai divisa in rivoli rivoletti e fiumiciattoli vari in corsa solitaria verso il mare , non sarebbe il massimo ,poi capisco che l'ennesimo rivolo voglia farsi vedere ma tanto alla fine il pubblico non distingue tra una trav e una CD quindi alla fine risultato ZERO.

Sui Pride poi capisco la voglia di esibizionismo di talune frange del movimento ma questa voglia non mi rappresenta e visto che viene indicata ad esempio del movimento alla fine non mi rappresentano neanche i Pride che personalmente vedrei piu' come sobrie sfilate dove si rende onore a chi magari ha sofferto o e' stato emarginato per affermare i propri diritti e non le carnevalate fuori stagione che sono i Prides .

Piu o meno quello che scrissi io qui anni fa.
poi... un confronto in un topic con mary dany e le nyove esperienze come attivista mi hanno fatto capire che sbagliavo.
Sbagliavo a fidarmi dei media, che da una parte ti rifilano il gossip del 0,1% che esce dalle rghe, non dedicando invece spazio all esercito arcobaleno sereno e felice che vi partecipa.
Cosi come i media "eliminano" tutti gli appuntamenti di preparazione alla sfilata, appuntamenti seri e importanti. I Pride oggi sono un percorso di alcune settimane con incontri, mostre e altro per definire il mondo lgbt. La sfilata ( che non è il pride, ne è solo una parte) conclude gioiosamente il tutto.

Personalme nte ne ho partecipato a due, il termine carnevalata è fuori luogo, ma direi che sia il caso di non credere ai media e di partecipare. Ovviamente non solo alla sfilata

[marina65]

Laura io non credo ai Media , il problema di base e che l'immagine che esce per il grande pubblico che non partecipa ai Prides e' quella che hai scritto quando non c'eri andata e che io ho scritto ,anche se poi quella di Roma mi sfilava tutti gli anni sotto l'ufficio che avevo vicino al Colosseo e quindi la vedevo passare e sinceramente non ho mai capito i carri in testa che sembrano carri allegorici di una carnevalata , poi per carita' vogliono esprimere gioia ecc.ecc. ma secondo me' e' una sfilata del genere e' uno sminuirsi , noi non siamo arlecchini o esibizionisti truccati che si esibiscono su un carro ma siamo persone che giornalmente affrontano problemi per affermarci e combattere solo per affermare il diritto ad essere rispettati, ma se per affermarci dobbiamo ridurci a dover partecipare a una sfilata di carri allegorici e gente truccata mi sembra proprio un voler darci in pasto ai media con l'immagine relativa che ne esce per il grande pubblico e di cui poi non possiamo attribuire la colpa ai media stessi .

[Monica Poli]

Però,  ribalto la domanda a chi si sente CD nelle sue varie forme:   vi sentite appartenenti alla comunità LGBTQ+ ? 

No

[angelaingrid]

ditemi anche la vostra sulle bandiere LGBTQ+, sono utili o contribuiscono ad aumentare le etichette all'interno della comunità?

La seconda che hai detto.

vi sentite appartenenti alla comunità LGBTQ+?   

Assolutamente no.

[LauraB]

Io piu che sulla sfilata mi piacerebbe concentrarmi, riguardo ai pride, sulle manifestazioni principali, cioè su mostre, convegni e quant'altro. Questo sono i pride e questo è quello di cui dovremmo parlare. Purtroppo almeno qui, il mio quotidiano locale non pubblica queste cose..
Mostre per ricordare Stonewell, Sanremo, Milano.
Mostre per ricordare le vittime , lo stigma.
Convegni per fare il punto sulla situazione, sulle difficoltà nella scuola, nel mondo del lavoro, ma in generale verso la società.
Difficoltà nella politica, con leggi che creano molti problemi sia a chi transiziona, si, di piu, a chi sceglie di restare in una via di mezzo.
la società purtroppo è troppo binaria, ed è necessario che dei problemi di chi sta male se ne parli. So che danno fastidio a chi non interessa, a chi è arrivato, e saranno rumorosi da dirti che no, i discorsi T non si fanno, non là, non qui, non adesso, non domani, falli a casa tua, etc..
E sul nonadesso c è in prima fila la scuola.

Un consigliere comunale, lo scorso anno, in un discorso che nemmeno i suoi hanno capito, affermò, a contraltare del mondo arcobaleno, che lui aspirava a un mondo grigio.

Si, un mondo grigio.