PASSO NON PASSO

[Viviana Desy]

Vediamo chi indovina, su sei negozi, in quanti Cristina è stata creduta una donna...
RISULTATO: in nessuno.

Ci puoi raccontare qualche dettaglio in più o qualche reazione che ricordi o ti abbia colpito particolarmente?

[Monica Poli]

Vediamo chi indovina, su sei negozi, in quanti Cristina è stata creduta una donna...
RISULTATO: in nessuno.

Ci puoi raccontare qualche dettaglio in più o qualche reazione che ricordi o ti abbia colpito particolarmente?

Guarda Viviana, è passato molto tempo e quindi i ricordi sono piuttosto svaniti.
Rammento che nei negozi un po' affollati c'era sempre una persona che attaccava il discorso e scatenava commenti vari.
Considera che, anche se non ricordo dove fossimo, eravamo sicuramente in un paese di provincia in cui le persone che s'incontrano nei negozi sovente si conoscono a vicenda, per cui è più facile spettegolare e giudicare alle spalle del prossimo.

[LauraB]

Cara Laura ho sempre letto con interesse i tuoi interventi, trovandomi spesso a condividere i tuoi punti di vista, in questo caso devo dire mi hai un po' spiazzata. A questo punto mi chiedo cosa s'intende per donna T: se vi comprendiamo solo le persone Transgender che hanno intrapreso un percorso di Transizione, stiamo parlando, correggimi se sbaglio, di persone che ambiscono arrivare ad assumere i caratteri sessuali secondari e primari del sesso corrispondente alla propria identità di genere, opposto a quello biologico di nascita. Si tratta evidentemente di una scelta definitiva e immagino che esse vogliano essere riconosciute come donne a tutti gli effetti, per cui donna T= donna bio. Per questo tu non vedi differenza fra donna T e donna bio. Io però nel concetto di donna T includevo anche gli uomini che si travestono da donna, con tutte le sfaccettature che si sono evidenziate nel nostro forum, allora il discorso cambia Qualcuna ci tiene a "passare" per donna bio e ne trae soddisfazione, altre, come nel mio caso, potrebbero arrivare a preferire di essere riconosciute come travestite, donna T* comunque, a condizione che si venga rispettate...questo volevo dire nel mio precedente intervento. In fondo passare per quello che non si è ( donna bio) nel caso di una semplice travestita, può anche far piacere sul momento, ma almeno nel mio caso, poi magari non sarò la sola,potrebbe avere un retrogusto amaro, perché in fondo siamo passate con inganno. Naturalmente, lo sottolineo, questa é una mia personalissima riflessione, cui tra l' altro sono arrivata solo in questi ultimi giorni.

Rispondo con piacere... in passato si era portate a definire la T di Lgbt come includente di transessuali e travestit*. Poi nel tempo le due aree si sono scisse, la parte trav ne è uscita ed è rimasta la T come significato di transgender ( in cui è compreso transessuale ma non solo).

Oggi non è esatto includere gli uomini che si travestono da donna nella lettera T.

Sotto la voce donna T oggi si intendono persone mtf in transizione piu o meno completa. Non entro nei particolari delle sfumature possibili.

Ora che ci si è chiarite, mi è chiaro il senso della tua frase; sul rispetto, se ci si presenta in modo non volgare, lo si avrà sempre, almeno di facciata. Ho visto in tempi passati un paio di facce un po "schifate", ma sono due casi su centinaia.
Anche la nostra tranquillità mette a suo agio l interlocutore/trice.

Credo che non ci si debba fare troppi problemi su "inganni", perfino un posto a rischio come il bagno in realtà è un posto dove nessuna dirà niente anche se si è sgamate.

Sul passare..
intanto le donne sono piu osservatrici, gli uomini molto meno.
Conta la tranquillità e il modo di camminare.
un abbigliamento adeguato sia al luogo sia alla conformità del corpo (una gonna fa piu curve ma a volte attira di piu gli sguardi)
Ovviamente l altezza ma solo fino a un certo punto
Il trucco, e qui ci sono problemi. Anche il migliore dopo 6 ore finirà per essere "colpito" dalla ricrescita della barba e non sarà piu liscio e uniforme.
I capelli, ma con parrucche di qualità non si capisce, salvo che si suda un po di piu.
La voce..

La passabilità in gran parte è data dal numero di uscite, piu si esce piu si impara, e mio parere, conta fino a un certo punto. Per me contano di piu accettazione e rispetto.

[Marinatravoi]

Rispondo con piacere... in passato si era portate a definire la T di Lgbt come includente di transessuali e travestit*. Poi nel tempo le due aree si sono scisse, la parte trav ne è uscita ed è rimasta la T come significato di transgender ( in cui è compreso transessuale ma non solo).

Oggi non è esatto includere gli uomini che si travestono da donna nella lettera T.

Sotto la voce donna T oggi si intendono persone mtf in transizione piu o meno completa. Non entro nei particolari delle sfumature possibili.

Ora che ci si è chiarite, mi è chiaro il senso della tua frase; sul rispetto, se ci si presenta in modo non volgare, lo si avrà sempre, almeno di facciata. Ho visto in tempi passati un paio di facce un po "schifate", ma sono due casi su centinaia.
Anche la nostra tranquillità mette a suo agio l interlocutore/trice.

La passabilità in gran parte è data dal numero di uscite, piu si esce piu si impara, e mio parere, conta fino a un certo punto. Per me contano di piu accettazione e rispetto.

Grazie Laura, mi ha fatto molto piacere la tua risposta ...in effetti avevo dubbi sulla valenza da dare a quella T, ti dirò che sono d'accordo che non debba includere gli uomini che si travestono da donna...detto questo, tornando al passare o non passare credo che sia molto difficile, soprattutto con le donne bio che ci "sgamano" quasi subito, a mio parere. La statistica appena espostaci dalla stessa autrice di questa discussione lo confermerebebe. Forse grazie alla mascherina che copre buona parte del viso, celando in buona parte l' alone della barba, a patto di avere un fisico abbastanza snello, si può avere qualche possibilità in più ...finché non si parla: io dubito che la voce non ci tradisca. Ma ripeto, per me come per te, contano di più accettazione e rispetto.

[Monica Poli]

intanto le donne sono più osservatrici, gli uomini molto meno.

Verissimo. Una donna sa cogliere dei dettagli che l'uomo non percepisce, e capisce immediatamente quando qualcosa "non quadra".
Incrociando delle donne sovente sto attento a come mi squadrano. C'è un vero e proprio "codice" di osservazione, che parte dall'incrociare lo sguardo e poi scende veloce zizzagando fino alle scarpe, quasi sempre con lo stesso percorso, come fosse uno schema di origini ancestrali.

[LauraB]

La voce è ancora un problema per me, dal vivo l aspetto vince, ma al telefono o intono subito o sono comiche ( piu o meno..), provo a finire l elettrocoagulazione e poi mi ci applico con un centro qui vicino.

[Monica Poli]

La voce è ancora un problema per me, dal vivo l aspetto vince, ma al telefono o intono subito o sono comiche ( piu o meno..)

Vero... Il crossdressing esclusivamente vocale rappresenta una prova di estrema difficoltà.

[Franci]

Guarda, ti dico una cosa: da quando si deve indossare la mascherina mi scambiano sempre per donna e non è una cosa piacevole se n quel momento non sono in sintonia. Anzi, spesso anche senza mascherina, quando sciolgo i capelli, mentre sto parlando con una donna, nel mentre di un acquisto o altro, le capita di rispondermi al femminile.

Ora, quando indosso la gonna è chiaro che il mio interlocutore, le persone che incontrano sono convinti di incontrare una donna, quindi che mi chiamino signora ci sta; diversamente quado indosso un paio di jeans, magari anche poco curato in quel momento, evidentemente le donne hanno abbracciato lo stile metalmeccanico più di quanto immaginassi, soprattutto al nord Italia ho notato che le donne sono molto pratiche.

A proposito di Monica Poli ora vado a farmi un bicchierino di grappa.

[Monica Poli]

A proposito di Monica Poli ora vado a farmi un bicchierino di grappa.

Non ho capito l'associazione tra me e la grappa, ma va beh...!

[simona 71]

forse intendeva la " sarpa poli" una chiccha non per tutti