Un po' più avanti di noi...

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Alyssa
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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Alyssa »

LauraB ha scritto:prova a cliccare "documento chiesa cattolica transgender" su Google, si apre un mondo
Mi sa che non ci capiamo.
Non voglio fare polemiche inutili, non mi interessa.
Però da quel che leggo da tempo e che trovo anche adesso seguendo il tuo suggerimento sono solo notizie e notiziole in cui si parla di cosa stia facendo la Chiesa nei confronti delle persone T (una volta è contro, poi e pro, perchè le riconosce come "malate", poi rettifica ancora il tiro...), ma non riesco a trovare da nessuna parte, niente in cui un* qualsiasi attivista o una qualsiasi associazione LGBT+ richiedesse una qualche presa di posizione o queste attenzioni.
Magari ci sono state, ma sono ormai talmente sepolte da altro che non riesco a trovarle, non lo so. (non sono ironica o sarcastica, è che proprio non trovo niente!)
LauraB ha scritto:Ad esempio ho due parrocchie...
E queste sono le altre cose che mi piacerebbe leggere, solo che quando ho iniziato la mia risposta c'era solo l'esperienza di Maurina.
Perché, secondo me medesima, sono importanti?
Perché è utile per chi ci legge sapere che può trovarsi in una data situazione piuttosto che in un'altra, che al di là di quello che scrivono i giornali e delle nostre opinioni in merito, le persone nel quotidiano reagiscono e si comportano in un certo modo.

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Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
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LauraB
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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da LauraB »

non era per niente una polemica la mia : Sad : , anzi... è un passare lilk in seguito alla tua domanda..(se siete a conoscenza di una "richiesta" da parte del mondo T di essere riconosciuto dalla Chiesa)...clicca e cerca, con pazienza.. (è perché io non avevo voglia di fare il il bis delle ricerche) io ho usato questi termini e ho trovato i link che ho messo sopra.. con un po di pazienza e cernitando quello che non serve, vedrai che trovi la risposta alla tua domanda..

PS se non trovi te li metto io.. : Wink :
Laura Bianchi

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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Roby »

Per portare il mio piccolo pezzo di esperienza, io ho visitato alcune chiese da turista in versione CD. Per chi non mi conosce la situazuone era di una persona non del tutto passabile ma molto sobria e rispettosa delle regole del luogo nel mio abbigliamento. Non ho avuto il minimo problema.
Lunedì prossimo vorrei visitare una chiesa particolare di MI, in versione un po' più transgender (insomma non imparruccata) . Se incontrerò un sacerdote non escludo di aprirmi in una confessione ma sinceramente non so ancora. Vi farò sapere com' è andata.

I testi riportati nei link che Laura ha postato, francamente non sono molto incoraggianti: non vorrei banalizzare ma leggo la solita misericordiosa accoglienza che non si nega a nessuno, il riconoscimento che esiste una situazione di sofferenza ma non la possibilità di poter avere una vita piena ed essere al tempo stesso in comunione con la Chiesa. Leggo che una trans non può sposarsi secondo il suo genere di elezione, neppure dopo la riassegnazione chirurgica e cambio documenti. E ovviamente, anche se non detto, non può neppure convivere in assenza di matrimonio: ricordiamo, è considerato peccato, peggio ancora se lo fa con una persona dello stesso sesso biologico (es. una MtF con un uono).
E quindi? Cosa ce ne facciamo dell'accoglienza generica??
Boh... sono molto perplessa e demoralizzata.

Una persona che mi è molto cara, uomo gay e convivente con il proprio compagno, si è trovato costretto ad abbandonare la Chiesa Cattolica per unirsi a quella Valdese per questi motivi. E mi sa che ha fatto bene.
Baci
Roby

Ps : tutto questo, al netto dei sacerdoti di buona volontà ed aperti al mondo reale come quello ricordato da Laura. Per fortuna che ce ne sono.
Io mi sono riferita a quello che ho letto come posizioni prese ufficialmente a livello molto alto nella gerarchia ecclesiastica.

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La Roby

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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Elisabetta »

Ma perchè ci preoccupiamo tanto di cosa pensa la chiesa di noi ?
Non mi risulta che i vertici della chiesa si preoccupi molto di quello che noi pensiamo di loro.
Betty

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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Maurina »

susy ha scritto: Cosa ce ne facciamo dell'accoglienza generica??
Io assolutamente niente e non mi cambia nulla, ma capisco che per una persona t che coltiva e vuol manifestare la propria fede e la religione in cui crede, tutto questo sia poco più che un brodino caldo.
Purtroppo penso che la Chiesa non prenderà mai una posizione netta e precisa sulle persone t, lasciando probabilmente libero arbitrio a i sacerdoti che sono quelli che operano sul campo.
Ovviamente non avranno mai la possibilità di sposare in Chiesa una m t f con un uomo, ma almeno può accoglierla.
Sotto questo aspetto l'esperienza portata da Laura è positiva avendo trovato un prete e parrocchiani aperti e rispettosi, anche se mi sembra di aver capito che nell'altra parrocchia la musica sia leggermente diversa.
Tutto sommato è un passo avanti rispetto a venti o a trent'anni fa quando si sarebbero trovate soltanto delle chiusure.
Ma giustamente l'accoglienza è una cosa, accettare e integrare sono tutt'altro.
La mia esperienza sull'argomento purtroppo è soltanto legata all'incontro con il parroco che ho descritto e poco piu', non frequentando piu' dai tempi del catechismo gli ambienti religiosi.
Però anche allargando il raggio d'azione non ho trovato molto incoraggianti alcune situazioni.
La responsabile di un movimento cattolico da due anni non mi invita piu' a casa sua a giocare a tombola durante le festività natalizie interrompendo una tradizione che durava da anni.
Un diacono che peraltro è stato mio insegnante di catechismo un giorno mi ha fermata e mi ha detto che era venuto a conoscenza del mio cambiamento ma che per lui sarei restato sempre quel Mauro che disturbava tutta la classe con le imitazioni di Fantozzi.
Al momento mi è sembrato qualcosa di positivo.
Ppeccato che con il tempo ho capito che per lui questo significhi continuare a darmi del maschile e a chiamarmi Mauro anche in pubblico, e tutto questo non mi sembra molto rispettoso.
Potrei fare altri esempi ma mi fermo qui.
Ma con questo non intendo appiccicare nessuna etichetta e generalizzare perché può darsi che sono stata soltanto sfortunata nell'incrociare sul mio cammino persone di fede particolarmente chiuse.
Strano però come fino a due anni fa tutti accettassero la mia condizione di ateo, mentre ora fanno difficoltà ad accettare quella di ragazza t!
Un abbraccio,
Maura

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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da LauraB »

Maurina ha scritto:Ppeccato che con il tempo ho capito che per lui questo significhi continuare a darmi del maschile e a chiamarmi Mauro anche in pubblico
questo succederà anche da parte di chi non vive la chiesa, è un dato di fatto che chi ci ha conosciuto in un modo continuerà cosi a meno di una sua presa di coscienza , credente o ateo.

Personalmente, visto che non sono stata scomunicata e io resto credente, per me cambia poco. Il matrimonio? un po presto...
Elisabetta ha scritto:Ma perchè ci preoccupiamo tanto di cosa pensa la chiesa di noi ?
Perchè alcune persone qui sono credenti..
Per gli altri non cambia nulla..
Il problema, semmai, sia per credenti che per atei, è il bullo di passaggio, o alcuni enti/autorità che remano contro.. e i tempi si sono un po invertiti..
Laura Bianchi

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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Giorgia Fishel »

LauraB ha scritto:
Elisabetta ha scritto:Ma perchè ci preoccupiamo tanto di cosa pensa la chiesa di noi ?
Perchè alcune persone qui sono credenti..
Per gli altri non cambia nulla..
La testimonianza di Maurina dimostrerebbe il contrario..indipendentemente dal credo..se una comunitá religiosa é pervasiva e fondante nella societá come lo é quella cristianocattolica in italia..le direttive e gli usi locali avranno sempre un riflesso nei rapporti sociali anche per chi non dovesse ritienere di prendervi parte


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Eva

Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Eva »

A parte i singoli casi isolati di alcuni parroci di mentalità più aperta, difficilmente avremo prese di posizione ufficiali dal cupolone, i numeri troppo piccoli dicono che è impossibile costruirci sopra un business per cui più ponziopilatamente il problema lo si ignora...

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Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da LauraB »

Giorgia Fishel ha scritto:La testimonianza di Maurina dimostrerebbe il contrario..
Maurina ha scritto:La mia esperienza sull'argomento purtroppo è soltanto legata all'incontro con il parroco che ho descritto e poco piu', non frequentando piu' dai tempi del catechismo gli ambienti religiosi.
per maurina il parroco resta un conoscente, più che un ministro.

La nostra società si puo definire secolarizzata, certamente vedo anche io forme di "impregnatura" legati un po agli usi e costumi e un po a una religione superficiale. Ma vedo anche che la gente vive la propria vita indipendentemente da quello che dice la chiesa o le chiese. A tuttoggi mi preoccupo di più, e mi infastidisce di più, da credente, vedere la religione usata per fini politici. E' quando lo stato si incarta nella religione (minuscola) che vedo casini.
Laura Bianchi

Celeste

Re: Un po' più avanti di noi...

Messaggio da Celeste »

Per me la Chiesa è un'organizzazione umana con una lunga storia fatta di luci e ombre. Non credo che le persone comuni possano minimamente scalfire ciò che le gerarchie ecclesiastiche pretendono di stabilire per tutti i credenti. Parole come obbedienza e infallibilità, all'interno di una organizzazione umana, a me fanno paura. Personalmente sono stata atea finchè associavo la religione alla Chiesa, al bigottismo e alla superstizione... per mia fortuna ho riscoperto la religione come esperienza mistica profonda, liberamente vissuta, e non come dogmi imposti. Non ho interesse che la Chiesa cambi, se proprio devo far riferimento a qualcosa di riconosciuto preferisco leggermi qualcosa sulle vite dei santi (che facevano esperienza diretta della religione su di sé) o qualcosa di psicologia transpersonale.

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