Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

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Maurina
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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Maurina »

LauraB ha scritto: secondo gli integralisti.. i cattolici, in genere, hanno una mentalità molto più aperta, basta ricordare il douimento uscito da un gruppo circa un anno fa in cui c era piena apertura. certo, le idee di base restano un po diverse, ma il rispetto e il dialogo ( e la verità) sono di casa tra le persone oneste.
inoltre più che un idea "cattolica" è un pensiero di una parte di italiani , dove qualsiasi cosa che sia "diversa" per colore, forma, cultura, abitudini, è IL PERICOLO.
Lo smalto si mette la sera...la mattina è mattina per tutte coloro che vanno al lavoro.. : Wink :
Giusto Laura,
in effetti ho un pò generalizzato riferendomi ai cattolici.
Devo dire che ho riscontrato apertura e accettazione anche da persone molto religiose.
Qualcuno è scappato cancellandomi dalla sua lista ma tanti altri hanno seguito le parole del Papa.
Non condividono, ma accettano e... accolgono.
Quindi bene così.
Comunque il mio intervento nel quale ho riportato l'articolo del giornalista di Avvenire, non era tanto per fare polemica su come un quotidiano cattolico etichetti questi programmi, ma su una cattiva informazione che non rispecchia la realtà in quanto, ripeto, secondo me ha mescolato acini e brodo!
Tutto qua.
Un abbraccio,
Maurina
: Smile :

Frida

Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Frida »

Maurina ha scritto:Storie del genere è un programma che parla di disforia di genere e quindi di transizione, che è soltanto uno dei mille aspetti che rientrano nella teoria gender.
Ti ringrazio per la risposta. il Prof. Fagioli non confonde la disforia di genere con la teoria gender perchè è un complottista cattolico. I teorici gender queer sono i primi ad aver associato la diagnosi di un malessere a una causa culturale. Mi auguro che sia chiaro che il pensiero cattolico non ha mai associato l'ideologia gender alle persone con disforia di genere. Mentre è evidente che la religione rappresenta un ostacolo alla libertà di autodeterminare la propria identità. Una delle ragioni per cui si è passati dall’espressione “disturbo dell’identità di genere” a “disforia di genere” è che non si vuole stigmatizzare le persone con disforia e allo stesso tempo si vuole garantire loro l’accesso a cure psichiatriche, ormonali e chirurgiche che possono essere richieste nelle loro situazioni. Ci sono delle complicazioni in questo passaggio poichè non basta cambiare nome alle cose per far sparire lo stigma sociale e la discrimanzione. C'è bisogno di spiegare che adulti e adolescenti con disforia restano a rischio suicidio; disforia significa ancora il contrario di euforia. La palla passa quindi alle istituzioni che hanno il compito di creare il giusto clima di accoglienza verso le persone con questo disagio. Il tema diventa dibattito culturale e ideologico nel momento in cui si afferma che la disforia di genere dipende da influenze culturali sessiste sul comportamento individuale. Saltando vari passaggi di aria fritta la sintesi sarebbe che esiste uno spettro di essenze dal maschile al femminile indipendente dal dato biologico in ogni essere umano. La portata di tali affermazioni può avere delle conseguenze sul significato stesso di coscienza umana.

Sparare sulla croce rossa non aiuta a molto anche se ognuno è libero di fare le critiche al pensiero altrui. Tuttavia non ho mai sentito criticare il pensiero queer o la teoria gender da chi in verità non riceve alcun sostegno pratico da questi pensatori.

La trasmissione resta più un reality e non mi aspetto che faccia informazione o disinformazione.

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da LauraB »

Maurina ha scritto:Comunque il mio intervento nel quale ho riportato l'articolo del giornalista di Avvenire, non era tanto per fare polemica su come un quotidiano cattolico etichetti questi programmi, ma su una cattiva informazione che non rispecchia la realtà in quanto, ripeto, secondo me ha mescolato acini e brodo!
Mi è venuto in mente all inizio un vecchio detto: "Che ne parli male, purche se ne parli"
In realtà non sono molto d'accordo, che se ne parli, ma bene. Perché parlarne male porta il lettore e farsi idee sbagliate.
Il problema non è solo l integralismo cattolico, ma l integralismo in tutte le sue forme. Abbiamo una stampa in italia che non brilla molto, sono pochi i quotidiani che si salvano, molti sono invece rotocalchi travestiti da quotidiani (pseudo) seri. Per non parlare dei vari Chi citato prima .

E a proposito di integralismo, il rifiuto del diverso sta montando in italia, dove i pestaggi e le forme di bullismo violento aumentano e stanno per essere sdoganate e giustificate "culturalmente".
Laura Bianchi

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Andrea »

Da praticante cattolica rifiuto ogni forma di integralismo come per altro molte di noi che qui sono credenti.

Per me il messaggio evangelico e' ama il prossimo tuo come te stesso e secondo quello che dice sant'Agostino, ama e fa' quello che vuoi.

I mie modelli sono don Gallo che difendeva le trans di Genova e don Ciotti. Poi lo so bene che ci sono le sentinelle in piedi ma io, ovviamente, sono del tutto ostile al loro pensiero.

Non facciamo di un' erba un fascio

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L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)

La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Maurina »

veronica ha scritto: Non facciamo di un' erba un fascio
Quoto in pieno

LauraB ha scritto: Mi è venuto in mente all inizio un vecchio detto: "Che ne parli male, purche se ne parli"
In realtà non sono molto d'accordo, che se ne parli, ma bene. Perché parlarne male porta il lettore e farsi idee sbagliate.
violento aumentano e stanno per essere sdoganate e giustificate "culturalmente".
Ed è infatti uno dei motivi per cui ho arricciato il naso, indipendentemente dal pensiero complottistico cattolico del Prof Fagioli.
Dire che un ragazzo f to m diventa uomo a dosi massicce di testosterone è una informazione sbagliata perchè non è così e coloro che hanno un piano terapeutico in mano possono testimoniarlo.
Quindi chi legge si fa una idea sbagliata.
Poi per il resto posso anche sorvolare sul tono piuttosto critico e provocatorio che ha utilizzato nel commento alla trasmissione se lui la pensa così.
Concordo anche nella preoccupazione su alcune forme di intolleranza che stanno venendo a galla dalle cronache, anche se è altrettanto vero che esiste l'altra faccia della medaglia che fa ben sperare per il futuro
Frida ha scritto: Ti ringrazio per la risposta. il Prof. Fagioli non confonde la disforia di genere con la teoria gender perchè è un complottista cattolico. I teorici gender queer sono i primi ad aver associato la diagnosi di un malessere a una causa culturale. Mi auguro che sia chiaro che il pensiero cattolico non ha mai associato l'ideologia gender alle persone con disforia di genere.
.
Grazie a te Frida per la controrisposta e come volevasi dimostrare conosci benissimo l'argomento.
Che il proff Fagioli fosse un compottista cattolico è abbastanza chiaro ma il suo intervento comunque non mi è piaciuto.
Ma a questo punto l'errore è stato mio, nel senso che sapevo cosa avrei trovato su quel sito e nonostante questo sono andata a cliccare quel titolo perchè incuriosita.
Che il programma della Ferilli sia una specie di reality può essere anche vero, ma anche qui associarlo al grande fratello ed etichettarlo come trasmissione diseducativa mi è sembrata una forzatura.
Comunque da tutto questo ho tratto una conclusione, non leggerò mai piu' l'Avvenire!

Frida

Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Frida »

La lettura di articoli critici può aiutare a capire meglio il pensiero degli altri. Senza il tuo intervento io non avrei saputo di quell'articolo, quindi grazie. La critica alimenta l'interesse sul tema che stenta a far parte della vita quotidiana delle persone. Il progamma TV è fatto per attirare consensi. I reality possono essere anche educativi. A me è piaciuto pechino espress ad esempio. Le critiche al programma che ha eletto Cristina Bugatty tra i personaggi preferiti della serie sono positive. Da "sconosciuta" ha saputo trasmettere un'immagine rassicurante ai telespettatori. Non c'è bisogno di spingere sulla critica negativa per far alzare gli ascolti quando un programma funziona. Poco più di mezzo milione di telespettatori contro i due milioni di pechino express solo per dire che prima di far comprendere cos'è la disforia bisogna averceli gli spettatori a cui trasmettere il contenuto. Mi auguro che storie del genere possa aiutare a far comprendere cos'è la disforia di genere anche se il punto da far comprendere sarebbe un altro.
Baci, Frida

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Elisabetta »

Quasi 17 anni fa , io e altre trav del gruppo " Travestiamoci", che allora era sulla piattaforma MSN, vivemmo un bel periodo di visibilità. C'era Mia, una trav che con la madre Buci Sopelsa aveva scritto un bel libro sul tema, e poi aveva fatto un paio di serate al Maurizio Costanzo Show. Poi con Perla Galderisi passammo in TV in una rete veneta. Poi articoli sui giornali,con il caso clamoroso di Mara Siclari, figlia/o del notissimo procuratore antimafia Bruno Siclari che aveva scelto una vita pubblica da transgender finendo nel tritacarne della stampa, e poi ancora servizi su Rete4 etc etc.
Come detto, sono passati esattamente 17 anni da quei bellissimi tempi e a parte che la mia vita personale è cambiata in meglio, ma molto meglio, la situazione sociale e la considerazione del fenomeno Transgender non ha fatto dei grandi passi in avanti.
Perchè ? Mah! sinceramente non lo so, la ragione precisa forse non c'è. E' un mix di ragioni religiose, sociali, culturali che non è facile districare.
Credo che i tempi per la completa normalizzazione del nostro modo di essere siano davvero lunghi. Passeranno decenni, intere generazioni prima che ogni persona possa esprimere liberamente la propria indole, la propria intima natura , anche di genere.
Questo non mi spaventa, ho 60 anni e il testimone l'ho già passato. Sono pacificata, se non felice, almeno abbastanza serena.
Cosa penso della trasmissione della Ferilli ?
Le trasmissioni in tv non sposteranno di un millimetro la nostra posizione all'interno della società.
Saremmo ancora per molto tempo considerate persone sbagliate. Intanto però pensate a quanta strada è stata fatta, dai tempi in cui le persone "diverse" le arrostivano in piazza o gli facevano l'elettroshock.
Il nostro compito è di dare una immagine BELLA e PULITA del nostro mondo. Emendandoci e prendendo le distanze dal sottobosco putrefatto della prostituzione, della pornografia e delle esagerazioni estetiche. E soprattutto, mettendo in evidenza le cose più belle che ci contraddistinguono.
Innanzitutto l'intelligenza e il coraggio.
A leggere i post su questo forum mi sono accorta di quanta intelligenza sappiamo esprimere e mettere in campo,nei nostri dialoghi, nei confronti e scontri alle volte aspri, nella capacità di ascoltarci e di essere solidali fra noi e poi andate a leggere altri forum e vi renderete conto. E questo lo dico con estrema modestia. Ma davvero eh!
E il coraggio. Certo, il coraggio non ci manca per uscire dal nostro buio e mostrarci al mondo sapendo che avremo la riprovazione di una grande parte della gente.
Io in questo post ho letto molte volte riferimenti alla religione cristiana. Io non ho la fede. Però ricordo che la predicazione della religione cristiana iniziò con un piccolo nucleo di pescatori a cui Gesù insegnò a essere testimoni della loro fede.
Noi molto , ma veramente molto più modestamente possiamo essere testimoni della nostra condizione.
Facciamolo sempre con coraggio e intelligenza, con gli amici, i parenti, le nostre compagne, i colleghi. Vedrete che le cose cambieranno, lentamente ma cambieranno. Magari lo spunto potrebbe essere addirittura la trasmissione della Ferilli, puntando proprio il dito sulle cose inesatte che dice.
Secondo me.... ovviamnte
Betty

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da paolina »

Elisabetta ha scritto:la situazione sociale e la considerazione del fenomeno Transgender non ha fatto dei grandi passi in avanti.
Perchè ? Mah! sinceramente non lo so, la ragione precisa forse non c'è. E' un mix di ragioni religiose, sociali, culturali che non è facile districare.
Credo che i tempi per la completa normalizzazione del nostro modo di essere siano davvero lunghi. Passeranno decenni, intere generazioni prima che ogni persona possa esprimere liberamente la propria indole, la propria intima natura , anche di genere.

Secondo me.... ovviamnte
Betty
Sono ben felice di SMENTIRTI e di smentirti proprio in PIENO : Love :
La situazione sociale e considerazione del fenomeno transgender non ha fatto passi avanti,ma ha fatto ENORMI passi avanti.
Io 15 anni fa ho desistito dal proseguire con il percorso di transizione,nonostante di DIG fosse ben presente e chiaro in me,perchè era allora veramente troppo dura,la gente non capiva,la società non capiva,e i pregiudizi e gli stereotipi di genere erano ancora fortissimi e insostenibili quasi per chiunque.
Anche in ambiente medico sanitario venivamo trattate come aliene o meglio come bestie sicuramente malate e sieropositive in quanto l'equivalenza trans-puttana era data per assodata e certa.
Adesso soprattutto al nord italia a momenti manco più la gente si gira per la strada,in ambito medico cè una sensibilità e un rispetto che manco avrei potuto immaginare nel mio sogno più roseo.Amici,genitori,parenti,colleghi hanno tutti accettato senza quasi battere ciglio la mia condizione e praticamente tutti dimostrano di essere informati e di conoscere il fenomeno della disforia di genere,persino mia madre che ha 82 anni quando ho fatto coming poco più di 2 settimane fa mi ha dimostrato di sapere addirittura cose l'espressione di genere.Il parlarne in tv e nei giornali, anche se non sempre correttamente è servito eccome,storie di genere,vite divergenti,un anno dopo ecc hanno dato una visione PULITA e NORMALE di noi persone transgender,quando solo 10 anni fa IL TRANS invece che l FTM era l escort cocainomane con cui si sollazzava Marrazzzo.....
No ragazze per fortuna i tempi sono STRA CAMBIATI e tanto ancora cambieranno : Love : : Love : : Love : : Love :
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La vera violenza,la violenza che considero imperdonabile​,è la violenza che facciamo a noi stessi quando abbiamo paura di essere chi siamo davvero...

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da LindaB »

Travestiamoci ... quanti ricordi!
Beh si , un pò di cose sono cambiate, ma la maggior parte delle persone o non ha idea p non gliene frega niente, avendo cose più importanti per loro stesse , di cui occuparsi.
Del resto , da quanto tempo hanno istituito i posti auto per i disabili? E quante volte ancora dovremo sentire di s.t.r.o.n.z.i. che se ne fottono bellamente?
È l'italia, bellezza !
Linda

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Re: Su rai 3 Storie del genere, conduce la Ferilli

Messaggio da Elisabetta »

Sono le tue opinioni. Le rispetto ma non le condivido. Il fenomeno resta molto circoscritto e in generale c'è ancora molta discriminazione e ignoranza sul tema.
Sicuramente qualcosa si muove ma solo in ambiti e in strati culturali ristretti.
Però la cosa importante è che si vada in avanti.
Betty

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