Da Susy a Roby, il mio nuovo corso

[Andrea]

Cara Roby,

non è questo il luogo forse per entrare nei dettagli e se sarà possibile e avrai voglia ne parleremo a voce.

Il percorso che hai deciso di intraprendere, come detto dalle altre, non è scevro di incertezze e difficoltà, inutile negarlo. La tua situazione familiare, come la mia peraltro, impediscono dei mutamenti radicali se non a caro prezzo e di questo ne sei pienamente consapevole.
Detto questo, faccio anch'io squadra nell'augurarti ogni bene perché so che quello che stai facendo nasce dal profondo, e dunque forza e coraggio e un grande abbraccio

Very

[Cucciola]

Ciao Roby, leggo solo adesso del tuo nuovo cammino. Certamente non sono io a poterti dire, se hai intrapreso la via giusta di vivere la tua vita, questo puoi deciderlo solo tu. Per questo non ti mando un solo abbraccio ma mille. Però mi sento di esprimere un pensiero da moglie. Peccato, bellissime signore che non vogliate ascoltare o provare a conoscere il mondo delle vostre marite. Se solo lo faceste, capireste quanto sono speciali queste persone, per questo un abbraccio voglio inviarlo anche a voi.

Cucciola

[Antonella]

Buon giorno care amiche.

 E’ un po’ che non scrivo in Forum, in effetti mi sono proprio isolata ultimamente e di questo devo chiedere scusa, anche ad alcune amiche con cui ho un regolare contatto privato.

Visto che qualcosa è già stato anticipato in un'altra discussione, credo che sia venuto il momento di raccontarvi cosa mi sta succedendo ed il mio nuovo corso.

Allora, diciamo subito che mi sono sempre considerata una Cross Dresser un po’ anomala: nel senso che il CDressing non è mai stato il mio fine, ma piuttosto un mezzo per creare un’immagine abbastanza credibile che mi consentisse di vivere delle esperienze nel genere femminile in cui , evidentemente, mi trovo proprio bene.

Ultimamente però, ho cominciato a sentirmi a disagio nelle mie uscite enfemme, perché mi sentivo troppo artefatta, al punto di essere “finta”; troppo trucco per coprire la barba, una presenza troppo ingombrante della parrucca e così via.

Inoltre vivo male il fatto di entrare ed uscire da un personaggio; vorrei che qualcosa di femminile (o almeno di “non maschile”) mi accompagnasse nella mia vita di tutti i giorni. Io ormai so di essere qualcosa di diverso da tutti gli altri uomini, e sento il bisogno di affermarlo.

Non parlo di transizione: forse non mi sento pronta a mettere in gioco proprio tutto fino a quel punto, e poi so per certo che dovrei rinunciare alla mia famiglia e questo lo trovo insopportabile al solo pensiero. Immagino una mia transizione “soft”, una certa femmilizzazione o demascolinizzazione del mio aspetto quotidiano, che possa farmi sentire a mio agio senza stravolgere troppo i rapporti col mondo. Certamente non sarebbe una cosa del tutto trasparente e mi rendo conto del rischio di trovarmi in quella situazione difficilissima da gestire di “ne carne ne pesce” che le sorelle trans attraversano prima di atterrare nel genere di destinazione. Vedremo, al momento non posso che procedere a piccoli passi.

Dal punto di vista pratico, sto lavorando sul mio corpo: ho iniziato il laser per eliminare la barba (già fatte due sedute con Alessandrite)  e mi sto lasciando crescere i capelli cercando uno stile “unisex”. Ho trovato un parrucchiere con cui ho potuto parlare apertamente, che mi ha fatto un taglio propedeutico all’allungamento: per ora ho un bel riccio corto, poi pian pianino, ad un cm al mese si allungherà.

 Ci tengo comunque a pensare che la transizione sia sempre un opzione.  Se sarà transizione mi chiamerò Roberta, il femminile del mio nome anagrafico; in questa fase “soft” mi piace pensare al nome Roby, che può funzionare come diminutivo sia del maschile che del femminile.

In occasione dell’ultima pizzata, ho portato alla luce la mia versione Roby: fondotinta, trucco leggero, rossetto neutro, e capelli miei, senza parrucca. Jeans skinny e maglietta scollata femminile.  Poca gioielleria, se si esclude un girocollo swarosky con la lettera R (regalo dalla cara amica Ale) ed una cascata di bracciali, la mia passione. Credo che il mio aspetto sia stato più androgino che femminile, magari chi mi ha vista può cogliere quest’occasione per darmi un feedback.

Però per me è’ importante, in questo momento, tirare fuori il femminile che ho, quel poco che ho, dalla mia faccia di tutti i giorni, col minimo di trucchi e posticci. Ho tremendo ed assoluto bisogno di “realtà”, che è tutto il contrario del “travestimento”.  Il mio bisogno di realtà è così forte che posso accettare di essere meno femminile e meno passabile rispetto alla versione Susy Cross Dresser.  Mi rendo conto che passo un messaggio molto più difficile da comprendere, ma tant’è…  io ci provo, vediamo che succede.

Uscirò ancora in Susy ? si certo, uscirò ancora completamente truccata ed imparruccata, magari sfrutterò il beneficio del laser per permettermi un trucco più leggero e realistico.  Però sperimenterò anche, e a questo punto credo che contaminerò la mia vita di tutti i giorni.

Per il resto ? a si, le dolenti note.  Ho una famiglia che amo, una moglie e due figli adolescenti.  Amo mia moglie, ci siamo dette che vogliamo andare avanti insieme, ma purtroppo lei non accetta minimamente la mia condizione, mi chiede di fermarmi.  Io in questo momento sto forzando le cose e sono tristissima perché so che sto minando la cosa più bella e più importante che ho. Sono davvero dilaniata tra due spinte contrastanti mentre io vorrei tenere tutto unito; e continuo a chiedermi se sono pazza a fare quello che sto facendo.

Ahimè, non posso fermarmi, la cosa è troppo forte.  Posso giungere a dei compromessi, e forse quello di rinunciare ad una competa transizione è già il grande compromesso, però non ce la faccio più a stare chiusa dentro a questo maledetto modello maschile. Io sono qualcos’altro, devo affermarlo e devo viverlo. A questo punto devo dire: costi quel che costi!

Spero di non avervi annoiate, e spero che questo lungo scritto sia comprensibile: ho semplicemente lasciato scorrere la mia coscienza ed i miei pensieri.  Non riuscivo ad elaborare diversamente

Vi abbraccio forte, anzi vi chiedo un abbraccio forte forte che ne ho davvero tanto bisogno.

Baci

Susy… e anche Roby!

Ciao Roby, non ci crederai ma sento qualcosa del genere anche io. Non proprio come te ma mi sento un po' a disagio quando non posso mettermi enfemme e siccome non riesco ad esserlo quanto e dive voglio ho pensato a qualcosa di simile a ciò che stai realizzando. Io sono alla fase precedente, sto valutando gli interventi e cerco di pianificare.
In bocca al lupo un abbraccio

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[Anna Ale]

Ma tutto quello cui tu aneli ce l'hai già ! Non sono parole al vento, se lo dico è perchè l'ho constatato di persona. Anzi, mi domando: perchè l'essere umano si deve per forza guastare l'esistenza volendo sempre di più ? Tu dici : "vorrei che qualcosa di femminile (o almeno di “non maschile”) mi accompagnasse nella mia vita di tutti i giorni." Ma se è così evidente che la femmina in te ti accompagna già ! Tu sei già ora un mirabile punto di fusione fra uomo e donna, a cominciare dal tuo sguardo che non-è-mas-chi-le. E lo sguardo, lo sappiamo, riflette l'anima. Così ti ho vista la prima volta, ed eri en homme. Quando ti ho vista la seconda eri en femme e io come sbottai spontaneamente ? Ti dissi "Sei uno schianto !". Che vuoi ancora dalla vita ? Hai una moglie meravigliosa che, miracolo, ti capisce bene e hai due creature che, ne sono convinto, hanno la fortuna di non avere di fronte una figura maschile di quelle tristemente classiche, vale a dire autoritarie, insensibili e ottuse. Non so cosa hai in mente di fare di preciso e ti auguro il successo comunque sia. Però lasciami dire che per quanto mi riguarda il CD non è mai stato un fine, ma solo e chiaramente, un mezzo. Un mezzo per riequilibrare la mia anima. Non esiste che io possa mai diventare femmina davvero. E non me ne cruccio.

[Roby]

Ragazze, riprendo il discorso del mio passaggio da Susy a Roby.
Ho passato un’estate veramente in crisi, da quando ho “dichiarato” questo mio nuovo corso, perché non sapevo veramente come dare corpo a questa Roby che doveva racchiudere Roberto e Susanna, il maschile ed il femminile in un “unicum”.
Poi piano piano ha cominciato a prendere consistenza la mia nuova immagine femminile, con la quale mi sono permessa di viaggiare in aereo, e con cui mi sono sentita decisamente più sicura di me, grazie al fatto di poter portare i miei capelli e non la parrucca.
Veramente è cambiata la mia auto-percezione: non più trasformata in un’altra persona completamente diversa dal maschio di tutti i giorni (come in fondo era Susy), oserei dire non più travestita, ma semplicemente virata al femminile con piccoli tocchi di make up, senza perdere la mia identità di partenza. Certo così sono molto più riconoscibile, sono meno bella e appaio più anziana, ma il fatto di rimanere se stess* è impagabile. Roberto diventa Roby che a sua volta diventa Roberta… troppo complicato ? beh si, mi rendo conto, io uso i nomi per cercare di spiegare le emozioni ed in effetti non è semplice.
Diciamo che forse mi sto portando un passo oltre al Cross Dressing.
L’altro giorno sono stata a trovare mia mamma, nel Lazio, ho viaggiato con Italo ed ho noleggiato un auto tutto enfemme, senza problemi.
Oltre al concetto di Cross Dressing, anche la classica “uscita” comincia ad andarmi stretta e sento il desiderio di portare la parte femminile nella vita vera, quella di relazione. Quindi fare enfemme un viaggio che avrei comunque dovuto fare, mi dà la sensazione di portare la femminilità nella mia vita vera e non in una dimensione in un certo senso artificiale come quella dell’uscita che è un po’ una sospensione, una parentesi, delle nostre vite di tutti i giorni (almeno io così vivo le uscite da CD).
Con tutto questo comincio a sentirmi più serena.
Di passi verso la femmilizzazione ne ho fatti parecchi, anche se ad onor del vero fino ad ora li ho fatti guardando ogni volta il singolo passo, senza darmi una vera meta finale.
I capelli lunghi, il laser, le esperienze in cui ho dovuto mostrare i miei documenti ed il mio aspetto non conforme…
Ora, come mi suggerisce anche il mio psy, forse è il momento che io rallenti un attimo, mi ascolti e pensi al mio obiettivo finale, perché davvero non so dove arriverò; naturalmente il fatto che ci sia una famiglia, una moglie (non consenziente) e dei figli adolescenti rende tutto molto più complicato (un pensiero alle amiche Veronica e Frida che stanno vivendo situazioni simili alla mia).
Boh, non so, vedremo.
VI lascio alcune foto prese nel mio viaggio di ritorno da Roma a Milano, così anche voi amiche potrete vedere il mio nuovo aspetto di questa Roberta che sta nascendo dalla costola di Roberto e Susy.
Un abbraccio
Roby
PS, nota leggera: ma con gli occhiali non sembro un po’ una prof ?
[album]5061[/album]
[album]5060[/album]
[album]5059[/album]

[Cucciola]

Si prof, sembri proprio una prof, ma di quelle buone.
Comunque bella ma soprattutto vera.

Bacioni Cucciola

[maxima]

Capisco perfettamente cosa intendi quando dici di non sentirti più "travestita" e di essere andata un po' oltre il "semplice" crossdressing, Credo anch'io che sia giusto iniziare a rallentare un momento, guardarsi intorno senza mai perdere di vista le persone che ci stanno a cuore. In queste foto Roby è a tutti gli effetti una donna (risultato forse anche di qualche passo un po' più "spinto" verso la propria femminilizzazione); una bella donna (peraltro con un decolleteée che non può certo passare inosservato!) che riesce comunque a farti sentire te stessa.
Spero davvero che tu riesca a trovare ilo giusto equilibrio fra Susy e Roberto, in quel o quella Roby che ti appartiene con la sua semplicità.
Una mia curiosità, hai viaggiato tutto il tempo in abiti femminili? Dall'uscita di casa fino all'arrivo da tua mamma? Che tipo di outfit hai scelto? pantaloni, scarpe....
Un grande abbraccio,
Maxima

[LindaB]

Benvenuta Roberta!
Essere se stesse credo sia impagabile.
E per certi versi anche irrinunciabile.
Linda
PS: mi hai ricordato una amica bio , simpatica ed intelligente.

[Eva]

PS, nota leggera: ma con gli occhiali non sembro un po’ una prof ?

A me sembri una bèla sciùra milanesa...

[abby80]

Roby sei bellissima
Con gli occhiali sei proprio professoressa cattiva, che i bimbi stanno antenti anche a respirare.

E con i capelli biondi sei uno schianto. (non ci sono qui le foto, ma tra noi ci siamo capite)

XOXO Abby