Gender fluid

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LauraB
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Re: Gender fluid

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Io ho espresso il mio pensiero e non ho mai detto che le persone trans si sono inventate tutto, ma siccome a me non piace questo modo autoritario di stabilire cosa si deve dire lascio questa discussione e presto credo lascerò anche il forum. Buona moderazione!
L a differenza, il confronto, anche se duro, e a volte proprio perché duro, arricchiscono. Mi è capitato più volte di scontrarmi e poi riflettere e ammettere che le mie certezze non lo erano poi tanto. Quindi, vietato lasciare!!! : Chessygrin :

Ho letto tutto il topic, anche se ammetto di non essere ancora ben sveglia da capirlo..zzzz.. dicevo.. Comunque interessante e con molti spunti. sarebbe utile un qualche link o l intervento di una persona gender fluid. Io ne conosco un paio, e devo dire che pure io fatico a capire. Ovviamente non giudico, e cerco di capirci di più.

indi, avanti cosi, a confrontarsi con rispetto, anche se magari con rudezza..
Laura Bianchi

Celeste

Re: Gender fluid

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:
Celeste ha scritto:Io ho espresso il mio pensiero e non ho mai detto che le persone trans si sono inventate tutto, ma siccome a me non piace questo modo autoritario di stabilire cosa si deve dire lascio questa discussione e presto credo lascerò anche il forum. Buona moderazione!
L a differenza, il confronto, anche se duro, e a volte proprio perché duro, arricchiscono. Mi è capitato più volte di scontrarmi e poi riflettere e ammettere che le mie certezze non lo erano poi tanto. Quindi, vietato lasciare!!! : Chessygrin :

Ho letto tutto il topic, anche se ammetto di non essere ancora ben sveglia da capirlo..zzzz.. dicevo.. Comunque interessante e con molti spunti. sarebbe utile un qualche link o l intervento di una persona gender fluid. Io ne conosco un paio, e devo dire che pure io fatico a capire. Ovviamente non giudico, e cerco di capirci di più.

indi, avanti cosi, a confrontarsi con rispetto, anche se magari con rudezza..
Ok rimango, ammetto che mi sono saltati un po' i nervi ma poi ci siamo con chiarite con Alyssa, che gentilmente mi ha contattata. Specifico che quello che ho detto probabilmente è di parte, nel senso che io ho una impostazione che fa riferimento sia alla psicologia transpersonale che alla psicologia costruttivista, ma è logico che la psicologia transpersonale (con il suo concetto di consapevolezza pura derivato dalle filosofie orientali) e la psicologia costruttivista (con l'attenzione a come si vengono a creare le conoscenze e percezioni del mondo) non sono scuole di pensiero che possono essere imposte... anzi per capirle ci vuole una vera e propria scelta volontaria, in quanto hanno come oggetto di ricerca la profonda conoscenza di sé e non tutte le persone optano per una percezione infinita del proprio Sé.

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LauraB
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Re: Gender fluid

Messaggio da LauraB »

: Wink :
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Re: Gender fluid

Messaggio da Roby »

LauraB ha scritto:[...]
Ho letto tutto il topic, anche se ammetto di non essere ancora ben sveglia da capirlo..zzzz.. dicevo.. Comunque interessante e con molti spunti. sarebbe utile un qualche link o l intervento di una persona gender fluid. Io ne conosco un paio, e devo dire che pure io fatico a capire. Ovviamente non giudico, e cerco di capirci di più...
Laura, in effetti il tema si è leggermente discostato dal topic iniziale, dal gender fluid al discorso binarismo - non binarismo, forse a causa dei miei interventi.

Volevo dire che secondo me, alcune delle argomentazioni portate da Celeste sono meritevoli di attenzione. Io non mi baso su scuole psicologiche di cui non so nulla ma semplicemente sul lavoro che sto facendo su di me, confrontandomi con la mia ipotesi di essere una persona transgender.

In effetti, io mi sono confrontata spesso con la domanda "cosa vuol dire essere uomo o donna" parlando ovviamente di identità di genere e non di sesso biologico.

Ebbene anche io ho pensato spesso che l'identità di genere sia fortemente collegata al contesto sociale, nel senso che la mia identità di genere femminile, si esprime in quanto mi relaziono ad altre persone nel complesso delle modalità femminili (da identità di genere a espressione di genere). Per questo ho fatto l'esempio dell'isola deserta: se non ci fosse nessun altro essere umano con cui relazionarmi, avrebbe ancora senso porsi il problema dell'identità di genere ? Sentirei ancora disagio, al punto di voler modificare il mio comportamento, il mio corpo, il mio aspetto ? Probabilmente no, non so... per me è un discorso aperto, ed un dubbio che ancora non ho risolto.
In questo, sarebbe interessante il punto di vista di qualcuno come Laura o altre che hanno intrapreso il percorso di transizione su questa
dannata domanda: "cosa vuol dire essere uomo, cosa vuol dire essere donna? "
Un caro abbraccio
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Re: Gender fluid

Messaggio da Luna »

Secondo me se si fosse da soli in un'isola deserta, non ci sarebbero più punti di riferimento mediante i quali identificarsi come uomo o donna, se non la propria cultura pregressa che però con il tempo scemerebbe, per cui alla fine secondo me l'identificazione di genere verrebbe meno, o meglio l'apparenza di ciò verrebbe meno.
Cioè, secondo me chi si identifica in un genere, tende ad assumere i comportamenti che in quella società sono ritenuti propri di quel genere.
Ma non è detto, perché tolti comportamenti culturali rimane comunque il ruolo che per propria natura si tende ricoprire, ma in un'isola deserta verrebbe meno anche questo.

Tornando al tema principale, una persona gender fluid (per quello che ho letto e di cui non ritrovo i link) non si piazza a metà strada tra i due generi, ma quando uomo, quando donna, quando a metà strada ... Forse sono solo due espressioni diverse della stessa cosa magari

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sylvix
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Re: Gender fluid

Messaggio da sylvix »

per ora siete quasi a ventimiglia... : Nar : : Nar :
jeg taler ikke dansk!

Lau

Re: Gender fluid

Messaggio da Lau »

Luna ha scritto:Secondo me se si fosse da soli in un'isola deserta, non ci sarebbero più punti di riferimento mediante i quali identificarsi come uomo o donna, se non la propria cultura pregressa che però con il tempo scemerebbe, per cui alla fine secondo me l'identificazione di genere verrebbe meno, o meglio l'apparenza di ciò verrebbe meno.
Cioè, secondo me chi si identifica in un genere, tende ad assumere i comportamenti che in quella società sono ritenuti propri di quel genere.
Ma non è detto, perché tolti comportamenti culturali rimane comunque il ruolo che per propria natura si tende ricoprire, ma in un'isola deserta verrebbe meno anche questo.
e infatti,..quello che penso ...
se io fossi nata in un posto dove non esistessero vestiti o dove questi fossero ininfluenti, appunto un'isola come manifesterei il mio IO donna se non essendo me stessa?
per quello parlavo dell'identità come concezione dell'io e della non vitale necessità di indossare degli indumenti che convenzionalmente identificano un genere per la nostra cultura e per il contesto dove viviamo.

Non dimentichiamoci che ancora oggi ci sono popoli in cui le donne vestono diversamente da noi e che dove non vi è comunicazione , e di conseguenza informazione , le donne magari vivono una vita intera esprimendo il proprio io di genere senza indossare tacchi, truccarsi e mettendosi una minigonna, perchè questi sono i caratteri che identificano quel genere nel nostro tempo e nella nostra società solamente.

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Re: Gender fluid

Messaggio da Nejja99 »

Da quando mi sono iscritta è la prima volta che mi capita una discussione così articolata,
con apporti di esperienze personali e di cultura psicologica.
Mi sento in entrambi i casi ignorante: poca esperienza e meno cultura.
Proverò comunque ad esprimere una mia impressione.
Mi pare innegabile che la società (attuale ma ancora di più in passato) sia strutturata in modo binario.
Per ruoli, atteggiamenti, abbigliamento, canoni estetici ecc. Quanto questo sia naturale e quanto sia sociale non lo so e lo lascio scoprire agli studiosi.
Anche tutte noi (o la maggioranza di noi) ne siamo la prova. Siamo attratte, ci sentiamo più a nostro agio in un ambito diverso da quello che, visto ciò che ci troviamo tra le cosce, sarebbe il nostro.
La società per comodità e per darsi un ordine ci classifica in rosa e azzurro ( e non ho scelto i colori a caso ).
Io sono azzurro ma sono affascinata dal rosa e vorrei essere rosa,
altre sono azzurre ma in casa sono sempre rosa oppure sono rosa saltuariamente con le amiche,
altre azzurre riescono ad essere rosa in casa e al lavoro.
Alcune società accettano queste possibilità, altre più o meno le osteggiano..
la nostra considera più accettabile una rosa che si comporti da azzurro che un azzurro che faccia la rosa...
in altre società sostituiscono il rosa è sostituito il rosso e l'azzurro con il nero, ma la sostanza non cambia.

Alcune persone rosa e/o azzurre ritengono che i colori dell'arcobaleno siano molti di più e non ci si possa limitare a quei due.
Ma anche di rosa ce ne sono infiniti e anche di azzurri altrettanti perché ogni individuo è unico e ogni giorno differente, anche se in continuità con se stesso. Il definirsi di un altro colore mi pare quindi soltanto un modo per definire la propria identità e univocità e implicitamente riconoscere, volendoci non appartenere, la suddivisione in due colori.

Discorso diverso credo vada invece fatto per chi non riconosce adatto a sé il corpo le cui caratteristiche lo portano a rientrare in una categoria, perché rifacendomi all'esempio precedente, anche in un'sola deserta ci si sentirebbe a disagio.

Uff...
sono arrivata in fondo a questa tirata.
Chissà se sono riuscita ad esprimere quello che pensavo.

un abbraccio e buona settimana a tutte
Nejja
Ma perché gli uomini che nascono
sono figli delle donne
ma non sono come noi?
(Mia Martini)

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Re: Gender fluid

Messaggio da LauraB »

Roby, cerco di rispondere a te perché mi "evochi" : Chessygrin :

Intanto, anche io, come te, non sono in grado di avventurarmi nel mondo della psicologia. Non è il mio campo... Anche io posso avvalermi dell esperienza vissuta con conoscenti e nel gruppo. Il gender flui, per quel poco che ho capito io, è una persona che "decide" più o meno come si alza, se si sente più rosa o più azzurra. La mia è una spiegazione molto terra terra. forse troppo.

Io non ho un corpo femminile, ho una testa femminile. E poi, alla mia età, ho un background ed esperienze principalmente maschili. Dovessi trovarmi adesso su un isola deserta, mi vedrei comunque donna, ma con aspetti maschili. Aspetti che comunque non rinnego nemmeno adesso. Soo comunque conscia dei miei limiti, e li accetto.

La nostra società è inequivocabilemente binaria. Io, per il mio "sentire" mi sono sempre piazzata nel gruppo delle ragazze. Mi è sempre venuto naturale. Ho poco da spartire col mondo maschile.
Tutto sommato non saprei cosa vuol dire "essere uomo" Alcuni anni fa, in piena negazione del mio essere, ho tentato di capire il come essere maschile. La ricerca mi ha portata dalla parte opposta..

Al momento sto cercando di inserirmi in alcuni gruppi femminili. E sto cercando di fare delle ricerche sulla femminilità. Per come sento io, per come mi sento io, sento di avere una forte attrazione per la Madre terra, per la Vita, per la procreazione, anche se fisicamente mi è impossibile. Ce l ho nel nome, ce l ho nello spririto.
Laura Bianchi

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Re: Gender fluid

Messaggio da abby80 »

Ciao Luna,
da quanto ne ho capito io, chi si sente fluid, come ha già scritto Laura, fa quello che si sente di giorno in giorno e alcuni che seguo su instagram vestono mxando i generi di abbigliamento.
Anche se una vera definizione mi sa che non la si potrà mai trovare proprio perché fa parte di una quelle "nuove" terminologie usate proprio per superare il problema delle "etichette", concetto ormai superato (da molti) anche in psic*.

Ti lascio un video di Courtney Fact che fa un sunto delle terminologie lgbt+, è simpatico...

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