giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Moderatori: AnimaSalva, Valentina, CristinaV, vernica71, Melissa_chan, Alyssa, Roby, Irene

Avatar utente
AnimaSalva
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 5942
jedwabna poszewka na poduszkę 40x40
Iscritto il: giovedì 4 settembre 2014, 22:01
Località: La Spezia
Età: 47
Contatta:

Donna

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da AnimaSalva »

angelaingrid ha scritto: Il discorso verteva sul fatto che, secondo la teoria del politically correct, "il fatto di non aver inserito personaggi gay o trans dimostri la sua omofobia"... equazione totalmente sbagliata.
Non ci sono personaggi gay o trans nemmeno in The Blues Brothers, Frankenstein Jr, Barry Lyndon, 2001 Odissea nello Spazio, Shining, un buon 99,7% di Star Trek, Pretty Woman o un qualunque thriller recente: tutti omofobi?
È questo che contesto.
No, ma io su questo sono d'accordo.
Intendo però dire che inserire un personaggio gay in una storia (se non è ridotto a caricatura/macchietta) rappresenta semplicemente la normalità della vita di tutti i giorni, in cui tutti noi ci rapportiamo con omosessuali, transessuali e così via, spesso senza nemmeno saperlo. Per dire, una ragazza con la quale condividevo una battaglia ambientalista anni fa mi disse un giorno di essere nata uomo e io non me n'ero minimamente accorta (forse dormivo io, boh... : Chessygrin : ).

Frida

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da Frida »

angelaingrid ha scritto:Il discorso del gay inserito a forza in una narrazione non è banale né tantomeno omofobo.
Per caso vi risulta che si faccia lo stesso con gli etero? Non ho mai sentito parlare di sceneggiatori che dicono "Dài, adesso inseriamo una scena etero", scusatemi.
Certe volte mi sembra che tu lo faccia apposta. La promozione attiva dell'omosessualità come eticamente e socialmente equivalente all'eterosessualità è alla base delle politiche sociali. Se nella tua mente gli omosessuali godono degli stessi diritti degli eterosessuali, ti faccio gentilmente notare che non è così. Siccome gli omosessuali sono una minoranza è logico affermare che la cultura dominante sia quella etero. Dunque non c'è alcun bisogno di ribadire ciò che è ovvio, gli sceneggiatori eterosessuali non diranno: "adesso inseriamo una scena etero". (Sarebbe, come chiedersi, se i pesci si accorgano di nuotare nell'acqua).
angelaingrid ha scritto: Su Dan O'Bannon posso dire che lo "conosco" da circa 41 anni, direi che non mi si possa dir niente. Ma poi che c'entra la vespa (fatto innegabile, sorry)?
Sul fatto che "conosci" O'Bannon non si discute. Sul "fatto innegabile" mi aspetterei una prova documentale che non sia un articolo di giornale uscito 40 anni dopo basato su una recente scoperta di una ricercatrice australiana, che all'epoca non era neanche nata, che ha battezzato la vespa in memoria del film. (hai letto il titolo dell'articolo che hai postato?)
angelaingrid ha scritto: Il discorso verteva sul fatto che, secondo la teoria del politically correct, "il fatto di non aver inserito personaggi gay o trans dimostri la sua omofobia"... equazione totalmente sbagliata.
Non ci sono personaggi gay o trans nemmeno in The Blues Brothers, Frankenstein Jr, Barry Lyndon, 2001 Odissea nello Spazio, Shining, un buon 99,7% di Star Trek, Pretty Woman o un qualunque thriller recente: tutti omofobi?
È questo che contesto.
La tua contestazione mi è chiara tuttavia sarebbe come smentire l'esistenza di gruppi di pressione (lobbisti gay) che occupano posizioni di rilievo nei settori della moda, del mondo dello spettacolo, delle case discografiche, dell'intrattenimento e della politica.
Il motivo per cui i "personaggi gay o trans" non fanno parte delle sceneggiature sono gli stessi motivi per cui in alcuni settori settori della moda, ad esempio, certi ruoli di rilievo non verranno mai occupati da "personaggi etero". Non si può negare che la cultura sia portavoce di un pensiero politico visti gli affari in gioco.

Non basta pensare all'omofobia come all'avversione verbale e fisica nei confronti degli omosessuali, questa è una "storiella" strumentale all'unico vero interesse: il potere.

Qui non si può parlare di politica, però il discorso omofobia - transfobia è soprattutto un discorso politico. Pensa a come ha fatto "Vladimir Luxuria" a entrare in parlamento. Mi vuoi far credere che se io e te ci mettessimo con un megafono in piazza per sconfiggere l'omofobia si aprirebbero le porte del parlamento?

Comunque visto che scrivi sceneggiature, perchè non provi a scrivere in qualche sezione del forum un breve soggetto a tema gay o trans, "politically correct". Io potrei portarlo da qualche regista e se piace smezziamo : Chessygrin : se non piace allora io potrò sempre dire che il regista è omofobo, tu invece penserai quello che vuoi.

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5868
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Ad esempio non è di vantaggio al maschio essere operato chirurgicamente da una persona che non sia all'altezza di farlo, né è di vantaggio ad una mamma che un figlio abbia un insegnante incapace, né è un vantaggio per nessuno che un automobile sia costruita da gente scelta solo per il sesso o l'orientamento sessuale, ecc...
non ti seguo... a parte che essere operato chirurgicamente da chi non è all'altezza immagino non sia di "vantaggio" nemmeno alle donne, per cui mi sfugge la specificazione.. cosi come un inssegnante incapace è di svantaggio al "genitore" ( e non solo alla mamma).

Detto cio se non è di vantaggio che un'auto sia costruita da chi è "scelto" in base a sesso, genere etc.. è peraltro strano che per una persona "non conforme" ci siano dei paletti per cui a esempio da fastidio se è un insegnante...e trovare lavoro, pulizie comprese, resta piu difficile.
Sembrerà strano, ma alcune aziende scelgono in base a criteri sessuali,ad esempio per le donne il mondo del lavoro è una montagna da scalare, sono le ultime a essere assunte e le prime a essere licenziate.
Sembrerà stano ma una domanda che chi assume fa al candidato/a, è "vuole avere figli?". Non sto a dire a quale genere lo chiedono..

pertanto quoto in toto quanto sotto...
Celeste ha scritto: tutte le discriminazioni basate su sessismo, omofobia, transfobia sono segno di ignoranza
e sta a noi accorgercene, perchè spesso , anzi quasi sempre, abbiamo talmente assorbito aspetti maschili che non ce ne rendiamo conto. Attenzione, non sto dicendo che il maschile è sbagliato, sto dicendo che il maschile non si puo applicare al femminile.
roby_rm ha scritto:il problema è quindi curare l' omofobia,
l'omofobia come abbiamo visto parte da pensieri e parole e arriva all'omicidio. Piu esattamente si usa adesso il termine omonegatività, escludendo questo aspetto come una paura perchè va a colpire la persona. Piu che curare bisogna sdoganare il rispetto, la conoscenza, l abitudine ad avere figure diverse dalla norma. Se il pensiero è " purche lo facciano in casa" siamo lontani dall'accettazione e dal rispetto.

Tuttavia per curare bisogna partire dalle giovani generazioni e noi sappiamo benissimo quanto sia difficile poterlo fare senza incorrere in proteste e alzate di scudi accompagnata da disinformazione
Laura Bianchi

Celeste

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:
Celeste ha scritto:Ad esempio non è di vantaggio al maschio essere operato chirurgicamente da una persona che non sia all'altezza di farlo, né è di vantaggio ad una mamma che un figlio abbia un insegnante incapace, né è un vantaggio per nessuno che un automobile sia costruita da gente scelta solo per il sesso o l'orientamento sessuale, ecc...
non ti seguo... a parte che essere operato chirurgicamente da chi non è all'altezza immagino non sia di "vantaggio" nemmeno alle donne, per cui mi sfugge la specificazione.. cosi come un inssegnante incapace è di svantaggio al "genitore" ( e non solo alla mamma).
Intendevo dire che un uomo maschilista non farebbe realmente i propri interessi se appoggiasse un criterio sessista, omofobico o transfobico di selezione sul lavoro rispetto ad un criterio di merito. Infatti trovandosi ad esempio sotto i ferri di un chirurgo immagino che in quell'occasione a lui sarebbe utile essere operato semplicemente da un chirurgo competente. Fare discriminazioni sessiste può sembrare vantaggioso in teoria (per soddisfare proprie fissazioni), ma poi in pratica quando ci si trova ad utilizzare un servizio o un prodotto è meglio per tutti che sia fatto bene. Ho poi fatto l'esempio dell'insegnante perché gli insegnanti nelle scuole elementari, medie e superiori credo che siano in maggioranza donne e non è detto che un uomo non possa essere un bravo insegnante.
LauraB ha scritto:abbiamo talmente assorbito aspetti maschili che non ce ne rendiamo conto.
Potresti fare degli esempi?

Celeste

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:Sembrerà stano ma una domanda che chi assume fa al candidato/a, è "vuole avere figli?". Non sto a dire a quale genere lo chiedono..
Secondo me la cosa sarebbe migliorabile aumentando gli incentivi per la sostituzione durante la maternità. Infatti il datore di lavoro, se non erro, ha solo il 50% di sgravio contributivo Inps sulla persona assunta per sostituire temporaneamente la donna in maternità. Ma questo "sconto" (corrispondente circa ad 1/6 della retribuzione) in realtà pareggia solo il fatto che la persona in maternità continua a maturare ferie e TFR a carico del datore di lavoro (anche qui circa 1/6 come valore). Pertanto l'imprenditore a parità di costo si troverà una persona inesperta a ricoprire temporaneamente quel posto di lavoro... quindi per me bisognerebbe un incentivo maggiore a carico dello Stato.

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5868
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Intendevo dire che
ok, capito adesso
Celeste ha scritto:Potresti fare degli esempi?
la rigidità del mondo del lavoro, che non prevede abbastanza elasticità per le madri, i padri nemmeno considerati quasi.
L'idea che lacasa (pulizie etc) sia lavoro femminile. Mai come in questo periodo le donne lamentano che la divisione non è 50/50
L idea che in caso di telelavoro i figli possano "girare" nella videoconferenza della madre e non del padre.
La parola mammo
la cintura sulle auto
le quote rosa
la terminologia: uomo di strada/donna di strada..
Articoli sui femminicidi con una visione distorta: "il gigante buono", "uccisa senza motivo"...

Giusto per fare una similitudine: è un mondo creato per i destrorsi, se sei mancina invece ti rendi conto di come sia difficile viverci. Se sei destrorsa non ci fai caso.
Celeste ha scritto:Pertanto l'imprenditore a parità di costo si troverà una persona inesperta a ricoprire temporaneamente quel posto di lavoro
Bisogna considerare fisiologico che il mondo va avanti facendo figli e i figli fino ad ora li fanno le donne. E siccome oggi le donne lavorano, perche se non lavori non puoi essere indipendente, ecco che in italia abbiamo la crescita zero. Miopia pura.

O meglio, giustamente si fa notare che ci sono dei costi ( ma anche dei tempi) e che o si riesce a fare una politica tipo paesi nordici, francia e altri, oppure fare figli diventa impossibile.

Tornando all' omotransbinegatività, anche qui abbiamo un modello etero, che di per se non è sbagliato, tranne quando una parte di questo mondo ritiene invece sbagliata l'altra, quella "non allineata".
Laura Bianchi

Celeste

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:spesso , anzi quasi sempre, abbiamo talmente assorbito aspetti maschili che non ce ne rendiamo conto. Attenzione, non sto dicendo che il maschile è sbagliato, sto dicendo che il maschile non si puo applicare al femminile.
Celeste ha scritto:Potresti fare degli esempi?
LauraB ha scritto: la rigidità del mondo del lavoro, che non prevede abbastanza elasticità per le madri, i padri nemmeno considerati quasi.
L'idea che lacasa (pulizie etc) sia lavoro femminile. Mai come in questo periodo le donne lamentano che la divisione non è 50/50
L idea che in caso di telelavoro i figli possano "girare" nella videoconferenza della madre e non del padre.
La parola mammo
la cintura sulle auto
le quote rosa
la terminologia: uomo di strada/donna di strada..
Articoli sui femminicidi con una visione distorta: "il gigante buono", "uccisa senza motivo"...
Però stavo pensando...
perché considerare aspetti maschili il fatto di associare la donna alle pulizie di casa, il non venire sufficientemente incontro alle esigenze dei genitori (e quindi dei figli), l'insufficiente tutela della sicurezza femminile, ecc...?
Perché non considerarli invece il frutto di una disattenzione o anche ignoranza o anche peggio?
Dico questo perché se abbiniamo il maschile a queste cose allora ne risulterà che gli uomini attenti e rispettosi dovrebbero essere considerati non maschili.
Se ad esempio ci trovassimo all'epoca della seconda guerra mondiale, troverei scorretto affermare che il nazismo sia un aspetto delle persone di nazionalità tedesca, trasmetterebbe il messaggio implicito che quella nazionalità è inevitabilmente portata al nazismo.
Insomma considerare il maschilismo un aspetto maschile non lo trovo educativo, per me si tratta invece di riconoscere l'ignoranza e la mancanza di rispetto per quello che sono, e possono riguardare sia gli uomini che le donne.

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5868
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Però stavo pensando...
perché considerare aspetti maschili il fatto di associare la donna alle pulizie di casa, il non venire sufficientemente incontro alle esigenze dei genitori (e quindi dei figli), l'insufficiente tutela della sicurezza femminile, ecc...?
Perché non considerarli invece il frutto di una disattenzione o anche ignoranza o anche peggio?
Dico questo perché se abbiniamo il maschile a queste cose allora ne risulterà che gli uomini attenti e rispettosi dovrebbero essere considerati non maschili.
Se ad esempio ci trovassimo all'epoca della seconda guerra mondiale, troverei scorretto affermare che il nazismo sia un aspetto delle persone di nazionalità tedesca, trasmetterebbe il messaggio implicito che quella nazionalità è inevitabilmente portata al nazismo.
Insomma considerare il maschilismo un aspetto maschile non lo trovo educativo, per me si tratta invece di riconoscere l'ignoranza e la mancanza di rispetto per quello che sono, e possono riguardare sia gli uomini che le donne.
stavolta cito tutto..

associare la donna alle pulizie di casa NON è un pensiero femminile.
Anzi, non è nemmeno un pensiero, è quello che realmente succede nella maggioranza delle famiglie italiane.
Leggendo svariati settimanali femminili, sono molte le lettere e gli articoli, specie in questa quarantena, che citano questo squilibrio.
Il famoso 50/50. Indagini hanno dimostrato che le donne dedicano piu ore settimanali rispetto agli uomini alla famiglia, ore comprensive del lavoro. Non sono pensieri

Che siano frutto di qualsiasi cosa, la situazione è questa.
Gli uomini spesso pensano che le donne starebbero meglio a casa.
mentre il pensiero femminile è che si vuole contribuire, alla propria indipendenza o alla famiglia o a far crescere un progetto lavorativo.


Chiaramente non tutti gli uomini sono maschilisti. Tuttavia, a fronte di un discreto numero che è "illuminato", la stragrande maggioranza ( e questo è un discorso che coinvolge anche parecchie donne) ha un retaggio socioculturale per cui è maschilista senza rendersene conto.
Abitudini, consuetudini, il quieto vivere, lo spirito di sacrificio fanno inconsciamente pendere la bilancia da un lato.

però il maschile puo essere maschile senza essere maschilista. E' possibile, è anche bello, si puo parlare di una coppia equilibrata.

L esempio della seconda guerra mondiale puo aiutarci a ricordare come certe visioni non sono state prerogativa di un solo popolo, ma di piu popoli. Cosi come non tutto quel popolo era della stessa idea politica, ma ci sono state molte voci che si sono levate contro.
E sempre questo esempio ci fa capire come piano piano la maggioranza sia stata permeata da una sola visione e qualsiasi altra visione nel tempo sia sbiadita. Ecco, bisogna interrogarsi, guardarsi dentro per trovare la verità. Che poi, alla fine siamo finiti a marte, dio della guerra, e non a venere, dea dell'amore e simbolo di femminilità. Siamo sempre qui..
Laura Bianchi

Celeste

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:Che poi, alla fine siamo finiti a marte, dio della guerra, e non a venere, dea dell'amore e simbolo di femminilità. Siamo sempre qui..
Tutto il resto che hai appena detto lo condivido davvero, ma questo proprio no.
Tu associ l'amore alla femminilità mentre io non associo l'amore né solamente alla femminilità né solamente alla mascolinità. Per me l'amore è unione, l'amore non ha confini, l'amore è nella mascolinità come nella femminilità. Se cerco un simbolo d'amore non vado certo a cercarlo nella contrapposizione tra Marte e Venere, ma in qualcosa che unisca e allo stesso tempo sia dentro agli opposti.

Avatar utente
angelaingrid
Princess
Princess
Messaggi: 4333
Iscritto il: lunedì 27 ottobre 2014, 15:29
Località: Livorno
Età: 66

Accesso area fotografica

Re: giornata mondiale contro l'omo-transfobia

Messaggio da angelaingrid »

Mi era sfuggito, scusatemi, ma...
Frida ha scritto:Comunque visto che scrivi sceneggiature...
: Eeek : : Eeek : : Eeek :

IO?!? E quando mai?
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

Rispondi