Un po di chiarezza sul mondo T.
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PREMESSA
E' del 31 marzo il documento sulle conclusioni riguardo a un paio di "proposte concrete"( io preferisco le proposte ragionevoli e ragionate, vabbè...) e sinceramente pensavo che si fosse messa finalmente fine alla discussione e tornata l armonia.
Per cui è con sorpresa che mi trovo sei pagine (stampate) di intervento su autoginefilia e disforia. Visto che il tema è sentito, visto che ho letto troppe imprecisioni, pur avendo scelto fino a ieri un profilo basso, mi trovo costretta a riprendere in mano la penna e cominciare a scrivere.
In settimana mi ero confrontata in modo costruttivo con una altra utente, in privato, e la conclusione era proprio che serve piu informazione.
Per cui, rieccomi qua...
Intanto comincio con due (circa.. ) righe di presentazione.
Ho iniziato il mio cd nel 2003 in forma seria, ma lo sono stata dai 13 anni. E non era solo un aspetto che riguardava i vestiti.
Nel 2010 comincio a uscire, nel 2014 conosco il forum, nel 2016 ne divento mod, incarico lasciato per eccesso di impegni.
Volontaria di protezione civile, impegnata in politica nel mio comune, nel 2016 inizio il percorso psicologico, 15 mesi, nel 2017 inizio il percorso medicalizzato (ormoni). Nel 2019 conclamata la disforia, inizio l iter verso lo Stato.
nel 2020 ho i documenti.
Nel 2018 fondo insieme al mio compagno il gruppo trans Arcigay verona. nel 2019 ci trasferiamo a brescia e creiamo il gruppo Trans Arcigay locale.
nel 2020 entro nel Direttivo. A metà 2020 entro in Arcigay Nazionale rete trans (neonata) a cui contribuisco a rilanciarla. In contemporanea entro in Arcigay lavoro, dove sono la prima faccia del manifesto del Primo maggio sul lavoro. Ovviamente con l area lavoro ci interfacciamo con le realtà locali, con l intento di favorire le persone lgbt.
Il mese scorso a Brescia abbiamo creato il gruppo genitori lgbt.
Il tutto per spiegare che non sono l ultima arrivata.
I PUNTI: PARTIAMO DAI DATI
L' Iss stima(va) in circa 400 le mtf e 120 gli ftm, ma si dichiara subito che sono dati vecchi.
Oggi Iss ( con una nuova indagine) onig e altre associazioni stimano sui 400.000 le persone tg.
Considerando che un solo gruppo T di Facebook ha piu di 4000 iscritt*, le prime stime erano del tutto sballate.
Resta difficile conteggiare una categoria che tende all'invisibilità, sia per stigma sociale sia per non essere bersaglio di azioni violente.
basta una r"ricognizione" sul campo per avere una idea, solo su Brescia conosco direttamente oltre 40 persone, un numero simile lo conosco tramite i media, ed è possibile ( non ragionevole, non logico) che il dato vada raddoppiato. Potremmo arrivare a 400 in una sola provincia, seppure grande.
MTF E FTM
Contrariamente alle impressioni, la disforia interessa, per una legge dei grandi numeri, in percentuale uguale entrambe le forme.
Questo lo si tocca con mano. Ma anche le persone che hanno frequentato brescia sono in questa proporzione. La lista de iscritt e simpatizzanti è a metà, e cosi pure in altre città.
L'inghippo è chese ne parla di meno, vuoi perche sono piu passabili rispetto alle mtf, vuoi perche fanno un salto in su verso il maschile, mentre diventare donna, in questa società è roba da serie B, una retrocessione sociale.
Qui, nel forum, gli ftm sono 4, tranne nathan gli altri nonintervengono, chiaramente non hanno interessi su gonne e rossetti.
E' del 31 marzo il documento sulle conclusioni riguardo a un paio di "proposte concrete"( io preferisco le proposte ragionevoli e ragionate, vabbè...) e sinceramente pensavo che si fosse messa finalmente fine alla discussione e tornata l armonia.
Per cui è con sorpresa che mi trovo sei pagine (stampate) di intervento su autoginefilia e disforia. Visto che il tema è sentito, visto che ho letto troppe imprecisioni, pur avendo scelto fino a ieri un profilo basso, mi trovo costretta a riprendere in mano la penna e cominciare a scrivere.
In settimana mi ero confrontata in modo costruttivo con una altra utente, in privato, e la conclusione era proprio che serve piu informazione.
Per cui, rieccomi qua...
Intanto comincio con due (circa.. ) righe di presentazione.
Ho iniziato il mio cd nel 2003 in forma seria, ma lo sono stata dai 13 anni. E non era solo un aspetto che riguardava i vestiti.
Nel 2010 comincio a uscire, nel 2014 conosco il forum, nel 2016 ne divento mod, incarico lasciato per eccesso di impegni.
Volontaria di protezione civile, impegnata in politica nel mio comune, nel 2016 inizio il percorso psicologico, 15 mesi, nel 2017 inizio il percorso medicalizzato (ormoni). Nel 2019 conclamata la disforia, inizio l iter verso lo Stato.
nel 2020 ho i documenti.
Nel 2018 fondo insieme al mio compagno il gruppo trans Arcigay verona. nel 2019 ci trasferiamo a brescia e creiamo il gruppo Trans Arcigay locale.
nel 2020 entro nel Direttivo. A metà 2020 entro in Arcigay Nazionale rete trans (neonata) a cui contribuisco a rilanciarla. In contemporanea entro in Arcigay lavoro, dove sono la prima faccia del manifesto del Primo maggio sul lavoro. Ovviamente con l area lavoro ci interfacciamo con le realtà locali, con l intento di favorire le persone lgbt.
Il mese scorso a Brescia abbiamo creato il gruppo genitori lgbt.
Il tutto per spiegare che non sono l ultima arrivata.
I PUNTI: PARTIAMO DAI DATI
L' Iss stima(va) in circa 400 le mtf e 120 gli ftm, ma si dichiara subito che sono dati vecchi.
Oggi Iss ( con una nuova indagine) onig e altre associazioni stimano sui 400.000 le persone tg.
Considerando che un solo gruppo T di Facebook ha piu di 4000 iscritt*, le prime stime erano del tutto sballate.
Resta difficile conteggiare una categoria che tende all'invisibilità, sia per stigma sociale sia per non essere bersaglio di azioni violente.
basta una r"ricognizione" sul campo per avere una idea, solo su Brescia conosco direttamente oltre 40 persone, un numero simile lo conosco tramite i media, ed è possibile ( non ragionevole, non logico) che il dato vada raddoppiato. Potremmo arrivare a 400 in una sola provincia, seppure grande.
MTF E FTM
Contrariamente alle impressioni, la disforia interessa, per una legge dei grandi numeri, in percentuale uguale entrambe le forme.
Questo lo si tocca con mano. Ma anche le persone che hanno frequentato brescia sono in questa proporzione. La lista de iscritt e simpatizzanti è a metà, e cosi pure in altre città.
L'inghippo è chese ne parla di meno, vuoi perche sono piu passabili rispetto alle mtf, vuoi perche fanno un salto in su verso il maschile, mentre diventare donna, in questa società è roba da serie B, una retrocessione sociale.
Qui, nel forum, gli ftm sono 4, tranne nathan gli altri nonintervengono, chiaramente non hanno interessi su gonne e rossetti.
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
LARICERCA
Per quanto la ricerca di Blanchard sia stata condotta rigorosamente, è importante capirne i suoi limiti. Prima di tutto, è stata condotta su un campione clinico: un gruppo di maschi sufficientemente stressati o sintomatici scelti per essere valutati. In secondo luogo, per dividere questi soggetti in categorie basate sull'attrazione sessuale, Blanchard ha usato una tecnica di selezione deliberata per assicurare il risultato di 4 gruppi. Mentre può essere valido ed utile per fini statistici, un'occhiata ai dati grafici rivela che questi gruppi non sono realmente distinti. I gruppi bisessuali ed omosessuali sono particolarmente arbitrari nella loro separazione, il che contrasta ogni rigida tipologia, e suggerisce l'ipotesi che almeno qualche transessuale bisessuale possa contenere un tipo intermedio. Terzo, a rischio di affermare l'ovvio, Blanchard ha semplicemente trovato correlazioni statistiche, per quanto molto significative, tra parecchie delle varibili esaminate. Questo non implica che i modelli scoperti siano precisamente veri per ogni particolare caso individuale. Ci saranno sempre delle eccezioni. Per ultimo, nessuno dei soggetti di Blanchard si è realmente sottoposto alla transizione di genere o ha effettuato l'intervento chirurgico di riassegnazione del sesso -- erano semplicemente maschi disforici di genere, che si sentivano come se fossero, o volessero essere, donne. Blanchard non ha mai testato le sue idee in un gruppo di transessuali maschio-femmina dopo l'operazione. Un'introduzione al concetto di AUTOGINEFILIA
By Anne Lawrence, M.D.
le ultime quattro righe in particolare sono emblematiche. Una ricerca interessante ma viziata da un campione troppo selezionato da una parte e dall altra "non testato" sulla transizione ma solo sulle intenzioni.
Pubblico il documento della dottoressa Lawrence in modo da poter inquadrare meglio le "conclusioni" di Blanchard.
Per quanto la ricerca di Blanchard sia stata condotta rigorosamente, è importante capirne i suoi limiti. Prima di tutto, è stata condotta su un campione clinico: un gruppo di maschi sufficientemente stressati o sintomatici scelti per essere valutati. In secondo luogo, per dividere questi soggetti in categorie basate sull'attrazione sessuale, Blanchard ha usato una tecnica di selezione deliberata per assicurare il risultato di 4 gruppi. Mentre può essere valido ed utile per fini statistici, un'occhiata ai dati grafici rivela che questi gruppi non sono realmente distinti. I gruppi bisessuali ed omosessuali sono particolarmente arbitrari nella loro separazione, il che contrasta ogni rigida tipologia, e suggerisce l'ipotesi che almeno qualche transessuale bisessuale possa contenere un tipo intermedio. Terzo, a rischio di affermare l'ovvio, Blanchard ha semplicemente trovato correlazioni statistiche, per quanto molto significative, tra parecchie delle varibili esaminate. Questo non implica che i modelli scoperti siano precisamente veri per ogni particolare caso individuale. Ci saranno sempre delle eccezioni. Per ultimo, nessuno dei soggetti di Blanchard si è realmente sottoposto alla transizione di genere o ha effettuato l'intervento chirurgico di riassegnazione del sesso -- erano semplicemente maschi disforici di genere, che si sentivano come se fossero, o volessero essere, donne. Blanchard non ha mai testato le sue idee in un gruppo di transessuali maschio-femmina dopo l'operazione. Un'introduzione al concetto di AUTOGINEFILIA
By Anne Lawrence, M.D.
le ultime quattro righe in particolare sono emblematiche. Una ricerca interessante ma viziata da un campione troppo selezionato da una parte e dall altra "non testato" sulla transizione ma solo sulle intenzioni.
Pubblico il documento della dottoressa Lawrence in modo da poter inquadrare meglio le "conclusioni" di Blanchard.
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Grazie Laura per la condivisione dei dati.....molto utile per la sottoscritta per chiarirmi le idee.
Per chiarirmi le idee mi riferisco al sopraggiungere nel mio caso di aspetti legati alla disforia a cui vorrei dare un significato.
Michela
Per chiarirmi le idee mi riferisco al sopraggiungere nel mio caso di aspetti legati alla disforia a cui vorrei dare un significato.
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Intanto riprendo un altro passaggio: autoginefilia e disforia.
L autoginefilia comprende gli uomini che si amano come donne e qui sta proprio la debolezza di questa teoria se si cerca di applicarla alla disforia.
Perche gli ftm non sono contemplati, pur avendo lo stesso peso numerico delle mtf. Non esistendo secondo la "scienza"una "parafilia" nell'altra metà, anzi, non essendo proprio considerata, un altra metà, credo che tutta l impalcatura vada a cadere.
L autoginefilia, devo ammettere, fatico a inquadrarla in un contesto T. Intanto sia la legge 164 e tutto quello che ne è venuto dopo parlano di disforia. Si rilascia al Tribunale una relazione in cui si parla di disforia, mai di augoginefilia.
Resta da capire la differenza.
Cominciamo col dire che una persona che è cd per passione, non ha disforia e non transizionerà MAI. Potra essere sensibile a un lato femminile spiccato, avrà fantasie su come è essere donna, ma restano fantasie. Anche chi ( da sola) si spinge avanti, ad un certo punto lo capisce e si ferma.
L idea che ha girato nel forum piu volte, riguardo a soggetti influenzabili non ha senso, intanto le persone vengono qui per "cercare", poche hanno già certezze. Noi diamo chiarimenti, quasi mai confondiamo.
Se qualcuna, ha una disforia invece, e non si è ancora accettata, allora è un altro paio di maniche. Con la disforia ci puoi combattere, ma alla fine vince lei. Il cd invece resta su un altro livello (non su, non giu, solo un altro).
una delle paure delle stesse cd è l essere omosessuali. In genere no, ma se succede, è un problema? E' un problema essere T? No. Solo se tu non ti accetti per prima, solo se temi il giudizio del mondo allora parti svantaggiata.
LA DISFORIA
questi sono in generale gli aspetti di una disforia(wikipedia, dsm)
Secondo il DSM-IV, i criteri diagnostici per identificare l'incongruenza di genere erano i seguenti:
Il soggetto si identifica in maniera intensa e persistente con individui di sesso opposto a quello biologico.
Questa identificazione non deve essere semplicemente un desiderio di qualche presunto vantaggio culturale derivante dall'appartenenza al sesso opposto (a quello biologico).
Deve esserci l'evidenza di una condizione di malessere persistente o di estraneità riguardo al proprio sesso biologico.
Forte desiderio di appartenere al genere opposto.
L'individuo non deve presentare una condizione di intersessualità (es. sindrome di insensibilità agli androgeni o iperplasia surrenale congenita)
Forte desiderio di essere trattato come un membro del genere opposto.
Deve esserci un disagio clinicamente significativo o compromissione in ambito sociale, lavorativo e nelle relazioni interpersonali.
risulta chiara, almeno sul foglio, che il cd non ha queste richieste, si ferma in genere , al limite, alle fantasie, ma non vuole portare avanti niente.
Non c è niente di specifico che riporta all'abbigliamento inteso come unico tratto significativo.
Succede tuttavia che qualcunu voglia iniziare un percorso. Il fatto che lo si inizi significa in generale solo che si vuole mettere chiarezza facendosi aiutare da uno specialista ( e non da un forum, ovviamente) e non che si va dirette alla dichiarazione di disfunzione. Ne conosco di persone che si sono fermate, quando hanno capito di essere "altro".
L autoginefilia comprende gli uomini che si amano come donne e qui sta proprio la debolezza di questa teoria se si cerca di applicarla alla disforia.
Perche gli ftm non sono contemplati, pur avendo lo stesso peso numerico delle mtf. Non esistendo secondo la "scienza"una "parafilia" nell'altra metà, anzi, non essendo proprio considerata, un altra metà, credo che tutta l impalcatura vada a cadere.
L autoginefilia, devo ammettere, fatico a inquadrarla in un contesto T. Intanto sia la legge 164 e tutto quello che ne è venuto dopo parlano di disforia. Si rilascia al Tribunale una relazione in cui si parla di disforia, mai di augoginefilia.
Resta da capire la differenza.
Cominciamo col dire che una persona che è cd per passione, non ha disforia e non transizionerà MAI. Potra essere sensibile a un lato femminile spiccato, avrà fantasie su come è essere donna, ma restano fantasie. Anche chi ( da sola) si spinge avanti, ad un certo punto lo capisce e si ferma.
L idea che ha girato nel forum piu volte, riguardo a soggetti influenzabili non ha senso, intanto le persone vengono qui per "cercare", poche hanno già certezze. Noi diamo chiarimenti, quasi mai confondiamo.
Se qualcuna, ha una disforia invece, e non si è ancora accettata, allora è un altro paio di maniche. Con la disforia ci puoi combattere, ma alla fine vince lei. Il cd invece resta su un altro livello (non su, non giu, solo un altro).
una delle paure delle stesse cd è l essere omosessuali. In genere no, ma se succede, è un problema? E' un problema essere T? No. Solo se tu non ti accetti per prima, solo se temi il giudizio del mondo allora parti svantaggiata.
LA DISFORIA
questi sono in generale gli aspetti di una disforia(wikipedia, dsm)
Secondo il DSM-IV, i criteri diagnostici per identificare l'incongruenza di genere erano i seguenti:
Il soggetto si identifica in maniera intensa e persistente con individui di sesso opposto a quello biologico.
Questa identificazione non deve essere semplicemente un desiderio di qualche presunto vantaggio culturale derivante dall'appartenenza al sesso opposto (a quello biologico).
Deve esserci l'evidenza di una condizione di malessere persistente o di estraneità riguardo al proprio sesso biologico.
Forte desiderio di appartenere al genere opposto.
L'individuo non deve presentare una condizione di intersessualità (es. sindrome di insensibilità agli androgeni o iperplasia surrenale congenita)
Forte desiderio di essere trattato come un membro del genere opposto.
Deve esserci un disagio clinicamente significativo o compromissione in ambito sociale, lavorativo e nelle relazioni interpersonali.
risulta chiara, almeno sul foglio, che il cd non ha queste richieste, si ferma in genere , al limite, alle fantasie, ma non vuole portare avanti niente.
Non c è niente di specifico che riporta all'abbigliamento inteso come unico tratto significativo.
Succede tuttavia che qualcunu voglia iniziare un percorso. Il fatto che lo si inizi significa in generale solo che si vuole mettere chiarezza facendosi aiutare da uno specialista ( e non da un forum, ovviamente) e non che si va dirette alla dichiarazione di disfunzione. Ne conosco di persone che si sono fermate, quando hanno capito di essere "altro".
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Credo si possa chiudere il discorso autoginefilia/disforia. Il primo ha delle lacune e soprattutto non viene utilizzato per una transizione.
Il secondo è "richiesto" per avviare la transizione ed è solo su questo punto che ci si concentra.
Si potrebbe essere supermegaautoginefili ma nulla va a influire su una transizione.
Il fatto che nelle sedute non viene praticamente citata l autoginefilia ha un suo perche e nessun* lo ha mai messo in discussione. u
Un "a mio avviso" da parte di un non addetto ai lavori non sposta di un millimetro quello che è la realtà.
Con i "a mio avviso" e i mi pare" si possono esprimere pareri personali, non inficiare un percorso psicologico standardizzato, per quanto abbia alcuni limiti.
SEMPLIFICARE SENZA SAPERE
Una persona si sveglia una mattina e decide di diventare donna.
Chi non lo ha mai sentito? E' un accusa rivolta alle persone T. Capire da dove nasca questa affermazione strampalata è difficile. Altrettanto difficile capire come una persona adulta possa affermare una cosa simile, quando è vero tutto il contrario. A meno che non sia in malafede.
Anche la frase letta " approdano con tutta calma ad un percorso di transizione solo dai 45/50 anni..." è sulla stessa falsariga.
Quello che non si capisce è come si possa dire una cosa simile. Chiunque abbia potuto approciarsi a una persona T avrà imparato che trovarsi e capirsi risulta piu complicato della media. capirsi e accettarsi è un percorso lunghissimo, con notti insonni, con un mare di dubbi e domande. Decidere di relazionarsi con un centro apposito è poi un passo enorme, richiede forza. E anche dopo...
Intanto viene da chiedersi perche proprio i 45/50enni vengono presi di mira. La transizione è fatta da ogni età, a occhio nei miei gruppi sono piu i giovani.
Sicuramente internet ha giocato un ruolo importante. Quante ne abbiamo sentite dire " se ai miei tempi c era internet avrei intrapreso la transizione"?
Quante hanno superato quell'età con cui ci si puo relazionare col proprio corpo verso medicine o operazioni?
Nella frase "con tutta calma" quanto viene valutato il rapporto con la famiglia, con il lavoro, con la società? Certo ci si migliora la vita, ma c è un prezzo da pagare.
Ebbene si, una disforia puo essere procrastinata per anche 30 40 anni.
Ci si nasce, ma accettarsi e trovare la forza per fare un percorso soprattutto negli anni 80 , senza info, senza web, magari in un piccolo centro, con la famiglia contro... eppure queste sono storie reali di vita, mica cronache marziane.
Il secondo è "richiesto" per avviare la transizione ed è solo su questo punto che ci si concentra.
Si potrebbe essere supermegaautoginefili ma nulla va a influire su una transizione.
Il fatto che nelle sedute non viene praticamente citata l autoginefilia ha un suo perche e nessun* lo ha mai messo in discussione. u
Un "a mio avviso" da parte di un non addetto ai lavori non sposta di un millimetro quello che è la realtà.
Con i "a mio avviso" e i mi pare" si possono esprimere pareri personali, non inficiare un percorso psicologico standardizzato, per quanto abbia alcuni limiti.
SEMPLIFICARE SENZA SAPERE
Una persona si sveglia una mattina e decide di diventare donna.
Chi non lo ha mai sentito? E' un accusa rivolta alle persone T. Capire da dove nasca questa affermazione strampalata è difficile. Altrettanto difficile capire come una persona adulta possa affermare una cosa simile, quando è vero tutto il contrario. A meno che non sia in malafede.
Anche la frase letta " approdano con tutta calma ad un percorso di transizione solo dai 45/50 anni..." è sulla stessa falsariga.
Quello che non si capisce è come si possa dire una cosa simile. Chiunque abbia potuto approciarsi a una persona T avrà imparato che trovarsi e capirsi risulta piu complicato della media. capirsi e accettarsi è un percorso lunghissimo, con notti insonni, con un mare di dubbi e domande. Decidere di relazionarsi con un centro apposito è poi un passo enorme, richiede forza. E anche dopo...
Intanto viene da chiedersi perche proprio i 45/50enni vengono presi di mira. La transizione è fatta da ogni età, a occhio nei miei gruppi sono piu i giovani.
Sicuramente internet ha giocato un ruolo importante. Quante ne abbiamo sentite dire " se ai miei tempi c era internet avrei intrapreso la transizione"?
Quante hanno superato quell'età con cui ci si puo relazionare col proprio corpo verso medicine o operazioni?
Nella frase "con tutta calma" quanto viene valutato il rapporto con la famiglia, con il lavoro, con la società? Certo ci si migliora la vita, ma c è un prezzo da pagare.
Ebbene si, una disforia puo essere procrastinata per anche 30 40 anni.
Ci si nasce, ma accettarsi e trovare la forza per fare un percorso soprattutto negli anni 80 , senza info, senza web, magari in un piccolo centro, con la famiglia contro... eppure queste sono storie reali di vita, mica cronache marziane.
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Grazie per il tempo che dedicate nel spiegare questioni così complicate. Giusto per mettere le mani avanti e non rischiare incomprensioni, io voglio solo cercare di vederci chiaro e non è mia intenzione creare polemiche, anche perché come già detto, mi ritengo ignorante in materia. È difficile districarsi nella marea di definizioni presenti su internet, e ci si crea parecchia confusione in testa.
Tuttavia mi ha colpito un punto tratto dallo scritto della Lawrence, ossia dove nelle conclusioni si afferma che i soggetti studiati da Blanchard siano semplicemente maschi disforici.
Sempre su internet ho trovato questa lettura, sempre tratta da uno scritto della dott.ssa Lawrence:
http://www.crisalide-azionetrans.it/autoginefilia.html
Qui però, mi pare di capire che non si esclude la possibilità che l'autoginefilia possa portare un soggetto a volere e successivamente affrontare un cambio di sesso. Questa lettura a me ha colpito parecchio, perché quando parla delle fantasie sessuali, io mi sono riconosciuta.
Mi chiedo se "semplicemente" non ci sia correlazione e l'autoginefilia possa essere un aspetto particolare della disforia, o dico una stupidaggine?
Grazie fin d'ora.
Inviato dal mio Redmi Note 9S utilizzando Tapatalk
Tuttavia mi ha colpito un punto tratto dallo scritto della Lawrence, ossia dove nelle conclusioni si afferma che i soggetti studiati da Blanchard siano semplicemente maschi disforici.
Sempre su internet ho trovato questa lettura, sempre tratta da uno scritto della dott.ssa Lawrence:
http://www.crisalide-azionetrans.it/autoginefilia.html
Qui però, mi pare di capire che non si esclude la possibilità che l'autoginefilia possa portare un soggetto a volere e successivamente affrontare un cambio di sesso. Questa lettura a me ha colpito parecchio, perché quando parla delle fantasie sessuali, io mi sono riconosciuta.
Mi chiedo se "semplicemente" non ci sia correlazione e l'autoginefilia possa essere un aspetto particolare della disforia, o dico una stupidaggine?
Grazie fin d'ora.
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- Melissa_chan
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
In questi giorni mi è stato detto che la diagnosi di disforia è solo un pretesto per entrare nel mondo femminile.
Beh, penso non ci sia definizione più sbagliata, ed ora vi spiego perché.
La prima cosa da dire è che la disforia riguarda il proprio corpo, è quella sensazione che ti spinge a guardarti allo specchio ed a chiederti: "Cosa c'è che non va nel corpo?".
Questa sensazione può essere più o meno forte, da un piccolo ronzio ad un roboante tuono che ti colpisce ogni volta.
Parlando della mia esperienza posso dirvi che ero arrivata ad evitare qualunque superficie riflettente, specchi, vetri, padelle, tutto per non dovermi scontrare con la nuda e cruda realtà; ovviamente questa pressione non può essere sostenuta per sempre ed arriva il momento in cui si scoppia, questo momento può essere a qualunque età, giovane, media o matura.
La seconda cosa da dire è che non esistono un mondo maschile ed un mondo femminile nonostante tutto e questi concetti sono la prima causa di discriminazione, da entrambe le parti sia chiaro.
Dunque un ragazzo transgender (ossia un individuo AFAB, assigned female at birth) non ha nessun obbligo di abbandonare i proprio hobby solo perché ora è "entrato in un altro mondo", può continuare a coltivare passioni come la manicure se vuole, può continuare a tenersi sbarbato e tutte qeste cose.
Stessa cosa vale per una ragazza transgender (ossia una persona AMAB, assigned male at birth), io sto continuando a giocare a calcio nonostante tutto e, pensate un po', sono quasi sempre con i pantaloni
Dunque, riassumendo:
1)La disforia è un fastidio percepito a livello fisico e mentale
2)La transizione NON serve ad accedere ad altri mondi, per quello c'è lo Star Gate
3)Le regole della disforia valgono in equal misura sia per maschi sia per femmine
Beh, penso non ci sia definizione più sbagliata, ed ora vi spiego perché.
La prima cosa da dire è che la disforia riguarda il proprio corpo, è quella sensazione che ti spinge a guardarti allo specchio ed a chiederti: "Cosa c'è che non va nel corpo?".
Questa sensazione può essere più o meno forte, da un piccolo ronzio ad un roboante tuono che ti colpisce ogni volta.
Parlando della mia esperienza posso dirvi che ero arrivata ad evitare qualunque superficie riflettente, specchi, vetri, padelle, tutto per non dovermi scontrare con la nuda e cruda realtà; ovviamente questa pressione non può essere sostenuta per sempre ed arriva il momento in cui si scoppia, questo momento può essere a qualunque età, giovane, media o matura.
La seconda cosa da dire è che non esistono un mondo maschile ed un mondo femminile nonostante tutto e questi concetti sono la prima causa di discriminazione, da entrambe le parti sia chiaro.
Dunque un ragazzo transgender (ossia un individuo AFAB, assigned female at birth) non ha nessun obbligo di abbandonare i proprio hobby solo perché ora è "entrato in un altro mondo", può continuare a coltivare passioni come la manicure se vuole, può continuare a tenersi sbarbato e tutte qeste cose.
Stessa cosa vale per una ragazza transgender (ossia una persona AMAB, assigned male at birth), io sto continuando a giocare a calcio nonostante tutto e, pensate un po', sono quasi sempre con i pantaloni
Dunque, riassumendo:
1)La disforia è un fastidio percepito a livello fisico e mentale
2)La transizione NON serve ad accedere ad altri mondi, per quello c'è lo Star Gate
3)Le regole della disforia valgono in equal misura sia per maschi sia per femmine
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato
- LauraB
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Se hai letto tutta la pagina di Lawrwnce avrai capito che io ho attinto e copiato proprio da li. Lei riporta i dati e poi in fondo spiega quale è il grosso limite della ricerca di blanchard. Ovvero che dice che secondo blanchard sono disforici ma che NON hanno mai transizionato. Qualcosa non quadra..ClaudiaTv ha scritto: ↑martedì 13 aprile 2021, 9:42 Qui però, mi pare di capire che non si esclude la possibilità che l'autoginefilia possa portare un soggetto a volere e successivamente affrontare un cambio di sesso. Questa lettura a me ha colpito parecchio, perché quando parla delle fantasie sessuali, io mi sono riconosciuta.
Mi chiedo se "semplicemente" non ci sia correlazione e l'autoginefilia possa essere un aspetto particolare della disforia, o dico una stupidaggine?
Grazie fin d'ora.
Se c 'è un collegamento è solo per una sequenza temporale.
l autoginefilia è un passaggio quasi obbligato per un corpo maschile cd o tg in generale, ma è la mente che non lo è, e la mente si misura sulla sola disforia.
per come l ho vissuta io è quando è finita la fase autoginefila che mi sono capita meglio. Comunque direi di non farsi troppi problemi.
L' autoginefilia "forte" non porta alla disforia. Mentre una disforia puo richiedere autoginefilia. Ma resrta sempre la disforia la base per la transizione.
Questa o ce l'hai o non ce l'hai.
Se non ce l 'hai non transizioni, se ce l'hai cominci a valutare la transizione in base a vari elementi.
Laura Bianchi
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Lo avevo letto da tanto, non ricordavo quel passaggio. L'ho riletto ora.LauraB ha scritto:Se hai letto tutta la pagina di Lawrwnce avrai capito che io ho attinto e copiato proprio da li. Lei riporta i dati e poi in fondo spiega quale è il grosso limite della ricerca di blanchard. Ovvero che dice che secondo blanchard sono disforici ma che NON hanno mai transizionato. Qualcosa non quadra..ClaudiaTv ha scritto: ↑martedì 13 aprile 2021, 9:42 Qui però, mi pare di capire che non si esclude la possibilità che l'autoginefilia possa portare un soggetto a volere e successivamente affrontare un cambio di sesso. Questa lettura a me ha colpito parecchio, perché quando parla delle fantasie sessuali, io mi sono riconosciuta.
Mi chiedo se "semplicemente" non ci sia correlazione e l'autoginefilia possa essere un aspetto particolare della disforia, o dico una stupidaggine?
Grazie fin d'ora.
Se c 'è un collegamento è solo per una sequenza temporale.
l autoginefilia è un passaggio quasi obbligato per un corpo maschile cd o tg in generale, ma è la mente che non lo è, e la mente si misura sulla sola disforia.
per come l ho vissuta io è quando è finita la fase autoginefila che mi sono capita meglio. Comunque direi di non farsi troppi problemi.
L' autoginefilia "forte" non porta alla disforia. Mentre una disforia puo richiedere autoginefilia. Ma resrta sempre la disforia la base per la transizione.
Questa o ce l'hai o non ce l'hai.
Se non ce l 'hai non transizioni, se ce l'hai cominci a valutare la transizione in base a vari elementi.
Comunque, a me pare che lei asserisca che tra autoginefilia e disforia ci sia una stretta correlazione, infatti parla di soggetti disforici autoginefili. Riassumendo sarebbe corretto fare queste affermazioni?
-non tutti i soggetti autoginefili transizionano;
-tutti i soggetti disforici transizionano o lo vorrebbero fare;
-tutti i soggetti disforici possono essere definiti autoginefili, almeno nel passato, ma non è sempre vero il contrario.
Lo so che sono pallosa, ma la mia forma mentis ingegneristica mi riporta agli schemi.
In più è difficile spiegarsi ciò che si sente, e io sento il bisogno di razionalizzare tutto ciò, anche se so che non posso e non troverò tutte le risposte su un forum in internet (per nulla togliere a questo forum che trovo bellissimo).
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Re: Un po di chiarezza sul mondo T.
Nah, non è vero, anzi fa piacere leggere della sana curiosità
Dunque, sni, la disforia ha vari gradi, può essere qualcosa di molto intenso per cui te ne accorgi già a 3-4 anni oppure può essere qualcosa di più leggero, certe persone disforiche sono anche solo contente di sapere questa cosa senza necessariamente intraprendere una transizione oppure si limitano a cercare magari un aspetto più a metà strada tra i generi (però qui sto semplificando un po')
Beh, tecnicamente sì, l'unica pecca di questa cosa è che non funziona per i ragazzi trans, e non si può ignorare l'altra faccia della medaglia, ossia la transizione da femmina a maschio
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato