Non-binary

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Non-binary

Messaggio da ClaudiaTv »

https://www.cosmopolitan.com/it/lifecoa ... no-binary/

Ho letto questo articolo che mi è stato consigliato e mi è sembrato interessante. Ho pensato di condividerlo, magari interessa anche ad altre.

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Lucia Bio
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Re: Non-binary

Messaggio da Lucia Bio »

Ciao Claudia, è un articolo molto interessante, mi piace che si inizi a parlare più apertamente di questi stile per affrontare la vita.
Sarà un po' difficile raggiungere un livello di maturità intellettiva e apertura mentale sia per non vedere i no binary come alieni, e magari successivamente per approcciarsi a questo stile di vita.
Intanto grazie.

Lucia

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Re: Non-binary

Messaggio da LauraB »

Un buon articolo...una persona posata che riesce a vivere bene la propria vita.
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Re: Non-binary

Messaggio da Roby »

Interessante.

A volte abbiamo bisogno di modelli per capire noi stess*, a volte capendo qualcosa di noi stess* scopriamo che altr* ci assomigliano.
Ma come mai quando si parla di genderfluid c'è una netta preponderanza di persone biologicamente F ? (Almeno così sembra a me)
Qual'è il confine tra genderluid, non binary e trans non med?

Roby

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Re: Non-binary

Messaggio da LellaB »

Roby ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 21:58 [...]
Qual'è il confine tra genderluid, non binary e trans non med?
Non lo sa manco la signora Treccani... con tutte queste definizioni, a volte (ma solo a volte eh...?) ho la sensazione che siamo tutte oggetti da collezione... sono un Gronchi Rosa, siamo tutte della serie La Sciabica... (le collezioniste di francobolli certamente capiranno...)

Comunque anche Andreas Peijic si è definito genderfluid mentre Caytlin Jenner si definisce trans... giusto per fare chiarezza : Lol : : Lol : : Lol :

Mi piace l'ultima frase dell'intervista a Denise Leone: "in fondo sono solo vestiti".. ma è proprio così...? Per me non del tutto...
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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Re: Non-binary

Messaggio da Roby »

LellaB ha scritto: Non lo sa manco la signora Treccani... con tutte queste definizioni
[...]
Comunque anche Andreas Peijic si è definito genderfluid mentre Caytlin Jenner si definisce trans... giusto per fare chiarezza
Forse (dico forse perché ogni persona fa storia a se) le trans "canoniche" con percorso medicalizzato sono iscrivibili più facilmente in una definizione.
Le persone che presentano caratteristiche più "sfumate" fanno più fatica a stare dentro un'etichetta. Forse è dalla necessità che alcun* sentono di darsi un nome che nascono decine di definizioni...
LellaB ha scritto: Mi piace l'ultima frase dell'intervista a Denise Leone: "in fondo sono solo vestiti".. ma è proprio così...? Per me non del tutto...
Per me non è per niente così, un fatto di vestiti: visto che la mia ultima frontiera è passare al femminile tenendo buona parte dei vestiti maschili... e spesso funziona!
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Re: Non-binary

Messaggio da LauraB »

Roby ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 21:58 Ma come mai quando si parla di genderfluid c'è una netta preponderanza di persone biologicamente F ? (Almeno così sembra a me)
Servirebbero dei numeri per saperlo, credo che il sembra sia la cosa migliore. Personalmente credo sia 50/50, di sicuro esiste una spinta forte nel mondo femminile a rompere definitivamente gli stereotipi e puntare a quella parità col mondo maschile.
Roby ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 21:58 Qual'è il confine tra genderluid, non binary e trans non med?
credo che forse il termine confine sia un concetto superato, si cerca appunto una fluidità che non abbia confini, cosi come spesso le etichette stanno strette a moltu.
Roby ha scritto: venerdì 30 aprile 2021, 23:19 Le persone che presentano caratteristiche più "sfumate" fanno più fatica a stare dentro un'etichetta. Forse è dalla necessità che alcun* sentono di darsi un nome che nascono decine di definizioni...
le etichette mi sembra siamo arrivati a 58.. tante si possono ritenere all'interno di anche due etichette. Io ne ho due, Tx e etero.

Webinar che abbiamo portato avanti in questi mesi evidenziano che piu che il problema etichette c è è un problema concreto, che sono i documenti e la medicalizzazione. Oltre a relazioni sociali, quando non ti accetta la famiglia o la società.
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Re: Non-binary

Messaggio da Nathan »

ho scritto questo per dare spiegazioni sulle varie differenze

https://progettogenderqueer.blog/2021/0 ... ario-test/

e questo sui non med

https://progettogenderqueer.blog/2021/0 ... r-non-med/

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Re: Non-binary

Messaggio da CristinaV »

Molto interessante, grazie.
La mia esistenza, si rifà a quei buoni vecchi jeans: Chi mi ama mi segua.

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Re: Non-binary

Messaggio da ClaudiaTv »

Nathan ha scritto:ho scritto questo per dare spiegazioni sulle varie differenze

https://progettogenderqueer.blog/2021/0 ... ario-test/

e questo sui non med

https://progettogenderqueer.blog/2021/0 ... r-non-med/
Grazie, è molto interessante, la legge italiana richiede ancora tanto lavoro in questo ambito, e personalmente ritengo che il bigottismo di massa sia il maggior responsabile dell'ostruzionismo su certe riforme (vedi ddl Zan), e uno stato che dovrebbe essere laico non lo è per niente. Ma qui si cade sulla politica, e ovviamente ogniuno ha la sua opinione, ed essendo spesso argomento di divisione forse è un bene non entrare nei dettagli delle ideologie.
Roby ha scritto: Le persone che presentano caratteristiche più "sfumate" fanno più fatica a stare dentro un'etichetta. Forse è dalla necessità che alcun* sentono di darsi un nome che nascono decine di definizioni...
Riguardo le etichette, io personalmente ho difficoltà a districarmi tra le varie definizioni, ce ne sono davvero tante, e alcune volte penso troppe. Ad ogni modo, per la mia personale esperienza, trovare una etichetta che ti appartiene, ti aiuta a capire meglio il tuo "io" e i tuoi desideri e fantasie (nel vestire, nell'apparire, nella sessualità etc), e forse anche ad accettare qualcosa che inizialmente non riuscivi a comprendere e forse non volevi capire! Questo perché appartenere ad una etichetta significa non essere soli/e, potersi confrontare con chi ha percorsi simili, riconoscersi in un gruppo. Il problema nasce quando le etichette vengono usate non per definire ma per marchiare, ma questo è un problema sociale, che secondo me (ma non solo), si può risolvere solo con una educazione che parta dalle scuole primarie al rispetto per tutte le bellissime varietà che esistono al mondo.


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