La rabbia
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Re: La rabbia
Quindi in un certo senso ha fatto obiezione di coscienza. Comunque cambiare medico è stata la decisione migliore
Sery
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Re: La rabbia
So bene quanto sia volubile il sistema endocrino.. il mio ipotiroidismo mi ha portata da vari endocrinologi fin dai primi anni di vita e in effetti la sensazione che si andasse un po a naso sui dosaggi l'ho avuta spesso..ma nel mio caso si tratta solo di tenere sotto controllo un paio di parametriNera ha scritto:Generalmente si procede per tentativi, ogni tre mesi si fanno tutte le analisi cliniche necessarie e si verifica l'effetto nei pro e nei contro.
Sulla base delle analisi si aggiusta il tiro.
immagino che nel vostro la faccenda sia ben piu complessa per questo mi sembra irrinunciabile avere traccia di tutte le analisi e relative interpretazioni
Ma ce ne sono anche lì!?!? Pensavo che i medici che si prestavano a seguire pazienti in transizione lo facessero per scelta essendo preceduti da un iter psicologicoSery ha scritto:Quindi in un certo senso ha fatto obiezione di coscienza.
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Re: La rabbia
Più che altro ha deciso lui su base fisica dimenticando che la parte "psichica" ne avrebbe sofferto.Sery ha scritto:Quindi in un certo senso ha fatto obiezione di coscienza.
Laura Bianchi
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Re: La rabbia
Arieccomi,
ovviamente il discorso mi riguarda molto da vicino e vorrei puntualizzare che nel nostro paese ci sono due modi per avviare una transizione tramite ormoni.
Una è quella privata e l'altra è attraverso alcuni centri specialistici come il Mit di Bologna, il Saipif di Roma o l'Ala Trans di Milano giusto per citarne alcuni.
Ovviamente nel primo caso si accorciano i tempi ma si rischia di trovare sul proprio cammino specialisti contrari alla transizione come quello incrociato da Nera (chiamiamoli pure obiettori di coscenza anche se è sbagliato) o ancora peggio specialisti che sono alla prima esperienza con una terapia ormonale sostitutiva per il percorso m to f o viceversa.
Nel secondo caso i tempi si allungano notevolmente (ma il tempo serve a capire tante cose) ma si ha la sicurezza di arrivare dietro la scrivania di un endocrinologo che è li per aiutarti senza secondi fini e alle sue spalle vanta decine e decine di piani terapeutici per persone trans.
Ovviamente, come allo stadio, c'è chi tifa per una squadra e chi per l'altra.
Personalmente ho deciso di passare attraverso un centro specialistico e ad oggi non me ne pento.
Ho trovato un valido sostegno psicologico che dura ancora oggi, ed una endocrinologa professionale a tal punto che è bastato un referto incompleto a bloccare momentaneamente il rilascio del piano terapeutico.
Per quanto concerne la terapia sappiamo tutti che non è uno scherzo.
Altera alcuni valori e potrebbe mettere a rischio la funzionalità di organi importanti.
Però se il dosaggio è calibrato questi rischi si azzerano o quanto meno si riducono di molto (pensiamo che oggi anche i sieropositivi possono accedere alla terapia, così come coloro che hanno contratto l'epatite)
Ogni 3 mesi, per il primo anno e poi 1 volta ogni 12 mesi, si ripetono le analisi per tenere tutto sotto controllo ed eventualmente modificare il piano terapeutico o nel peggiore dei casi sospenderlo.
Il compito di un buon endocrinologo oltre a salvaguardare il piu' possibile la salute del paziente, tiene anche in considerazione il processo di femminilizzazione che è lo scopo primario per cui viene coinvolto.
Ovviamente è impensabile che la Tos passi senza lasciare qualche segno in termini di salute sopratutto a lungo termine.
Si dice, e ne abbiamo parlato anche su questo forum, che la vita media si accorcia di 15 anni anche se ci sono varie teorie su questo dato americano.
Ma anche se fosse vero è un conteggio che lascia il tempo che trova.
Primo perchè nessuno ci da la certezza che non avviando un processo di transizione tramite ormoni arriviamo a occhi chiusi all'età media di un uomo standard.
Secondo perchè se viviamo nel corpo e nell'identita' sbagliata quegli eventuali 15 anni in piu' ci peseranno come macigni.
Ok, credo che ora sono andata fuori dai binari.
Scusatemi e buona serata,
Besos
Maura
ovviamente il discorso mi riguarda molto da vicino e vorrei puntualizzare che nel nostro paese ci sono due modi per avviare una transizione tramite ormoni.
Una è quella privata e l'altra è attraverso alcuni centri specialistici come il Mit di Bologna, il Saipif di Roma o l'Ala Trans di Milano giusto per citarne alcuni.
Ovviamente nel primo caso si accorciano i tempi ma si rischia di trovare sul proprio cammino specialisti contrari alla transizione come quello incrociato da Nera (chiamiamoli pure obiettori di coscenza anche se è sbagliato) o ancora peggio specialisti che sono alla prima esperienza con una terapia ormonale sostitutiva per il percorso m to f o viceversa.
Nel secondo caso i tempi si allungano notevolmente (ma il tempo serve a capire tante cose) ma si ha la sicurezza di arrivare dietro la scrivania di un endocrinologo che è li per aiutarti senza secondi fini e alle sue spalle vanta decine e decine di piani terapeutici per persone trans.
Ovviamente, come allo stadio, c'è chi tifa per una squadra e chi per l'altra.
Personalmente ho deciso di passare attraverso un centro specialistico e ad oggi non me ne pento.
Ho trovato un valido sostegno psicologico che dura ancora oggi, ed una endocrinologa professionale a tal punto che è bastato un referto incompleto a bloccare momentaneamente il rilascio del piano terapeutico.
Per quanto concerne la terapia sappiamo tutti che non è uno scherzo.
Altera alcuni valori e potrebbe mettere a rischio la funzionalità di organi importanti.
Però se il dosaggio è calibrato questi rischi si azzerano o quanto meno si riducono di molto (pensiamo che oggi anche i sieropositivi possono accedere alla terapia, così come coloro che hanno contratto l'epatite)
Ogni 3 mesi, per il primo anno e poi 1 volta ogni 12 mesi, si ripetono le analisi per tenere tutto sotto controllo ed eventualmente modificare il piano terapeutico o nel peggiore dei casi sospenderlo.
Il compito di un buon endocrinologo oltre a salvaguardare il piu' possibile la salute del paziente, tiene anche in considerazione il processo di femminilizzazione che è lo scopo primario per cui viene coinvolto.
Ovviamente è impensabile che la Tos passi senza lasciare qualche segno in termini di salute sopratutto a lungo termine.
Si dice, e ne abbiamo parlato anche su questo forum, che la vita media si accorcia di 15 anni anche se ci sono varie teorie su questo dato americano.
Ma anche se fosse vero è un conteggio che lascia il tempo che trova.
Primo perchè nessuno ci da la certezza che non avviando un processo di transizione tramite ormoni arriviamo a occhi chiusi all'età media di un uomo standard.
Secondo perchè se viviamo nel corpo e nell'identita' sbagliata quegli eventuali 15 anni in piu' ci peseranno come macigni.
Ok, credo che ora sono andata fuori dai binari.
Scusatemi e buona serata,
Besos
Maura
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Re: La rabbia
Ciao carissima, mi spiace quanto accadutoti , ma non riesco a non pensare che possa succedere ancora.
Pertanto mi domando se non sia opportuno un terzo consulto presso altro professionista.
A Milano il gruppo ALA ha un servizio di questo tipo , magari potresti sentirli e sottoporre il tuo caso all'endocrinologo.
Se ci fosse un problema di salute, IO preferirei saperlo.
Linda
Pertanto mi domando se non sia opportuno un terzo consulto presso altro professionista.
A Milano il gruppo ALA ha un servizio di questo tipo , magari potresti sentirli e sottoporre il tuo caso all'endocrinologo.
Se ci fosse un problema di salute, IO preferirei saperlo.
Linda
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Re: La rabbia
Sono contenta che tu sia riuscita a continuare il tuo percorso; evidentemente avevi trovato il medico poco competente. L'ho sempre detto che, nel parere tra medici, ognuno dice la sua.
Per il fatto che hai iniziato il percorso a 50 anni nessuno può dirti nulla. Io mi trovo nella stessa situazione e di anni ne ho 40. Solo ora ho deciso di essere quella che sono e ho iniziato il percorso adesso.
So di aver perso del tempo prezioso ma ci sono dei periodi nella vita in cui, prese da mille altre cose non si pensa o non si sente quello che si vuole veramente, poi un giorno arriva il cambiamento e, con tutte le nostre forze, cerchiamo di cambiare per stare bene con noi stesse.
Quindi non è mai troppo tardi, non disperare.
Ti faccio un sincero in bocca al lupo per il tuo percorso e, spero bene anche per il mio.
Un abbraccio
Jessica.
Per il fatto che hai iniziato il percorso a 50 anni nessuno può dirti nulla. Io mi trovo nella stessa situazione e di anni ne ho 40. Solo ora ho deciso di essere quella che sono e ho iniziato il percorso adesso.
So di aver perso del tempo prezioso ma ci sono dei periodi nella vita in cui, prese da mille altre cose non si pensa o non si sente quello che si vuole veramente, poi un giorno arriva il cambiamento e, con tutte le nostre forze, cerchiamo di cambiare per stare bene con noi stesse.
Quindi non è mai troppo tardi, non disperare.
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Vorrei davvero essere quella del mio avatar.
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Re: La rabbia
Nera l'abbiamo persa esattamente un anno fa, il 29 gennaio, ultima volta che è entrata nel forum... adesso di lei ricevo solo sporadiche e lontane notizie
Laura Bianchi
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Re: La rabbia
Ah ok, ma come sta? Ha continuato poi la transizione?
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- LauraB
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Re: La rabbia
Solo lei puo decidere se tornare qui e finire la storia, noi non possiamo forzare quella che ora è la sua vita privata..
chissà...
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Laura Bianchi