Linee guida T*
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Linee guida T*
http://www.psicamp.it/index.asp?page=ps ... inee-guida" onclick="window.open(this.href);return false;
Magari a qualcuna , oltre a Frida , può interessare.
Linda
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Re: Linee guida T*
Grazie Linda, ho scaricato e con calma leggero'
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)
La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)
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Re: Linee guida T*
Con molta calma ... anch'io; )
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Re: Linee guida T*
Sto leggendo e confermo che si, è interessante.
Mi auguro che tutte le indicazioni fornite ai professionisti possano aiutarli davvero a migliorarsi così che possano offrire un supporto adeguato a "noi " pazienti ( clienti suona proprio male. ...) , che poi è uno dei motivi della mia sfiducia vs. gli psy.
Linda
Mi auguro che tutte le indicazioni fornite ai professionisti possano aiutarli davvero a migliorarsi così che possano offrire un supporto adeguato a "noi " pazienti ( clienti suona proprio male. ...) , che poi è uno dei motivi della mia sfiducia vs. gli psy.
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Re: Linee guida T*
Linea-guida 12
“Gli psicologi si sforzano di comprendere gli effetti
che il cambiamento dell’identità e dell’espressione di
genere provoca sulle relazioni sentimentali e sessuali delle persone TGNC"
"...
Lo svelamento dell’identità TGNC può avere un importante impatto sulla
coppia.
Se avviene all’inizio della relazione, si associa ad esiti di coppia
tendenzialmente migliori rispetto ai casi in cui lo svelamento avviene dopo
molti anni di relazione, caso in cui potrebbe essere vissuto come un
tradimento (Erhardt, 2007). Quando una persona TGNC fa coming out nel
contesto di una relazione preesistente, potrebbe essere utile che entrambi i partner siano coinvolti nelle decisioni che riguardano i beni condivisi (ad es.,
come bilanciare i costi finanziari della transizione con altre incombenze
familiari) e sulle modalità di gestione di questa notizia all’interno della rete
sociale comune (amici, famiglia). A volte il coming out comporta una
rinegozia-zione dei ruoli nella coppia (Samons, 2008). Cambiando l’identità
di genere di uno dei due partner, può cambiare anche l’idea di cosa significhi
essere marito o moglie (Erhardt, 2007). A seconda del momento in cui
insorge la questione e in base ai cambiamenti che essa impone nella
relazione, si può soffrire la perdita di alcuni aspetti del partner e della
relazione per come era precedentemente (Lev, 2004)
...
1997).
Allo stesso modo, una donna in una relazione eterosessuale che in seguito
apprende che il proprio partner è una donna trans può ritrovarsi in una
relazione lesbica e dover fare i conti con la nuova condizione di minoranza
stigmatizzata (Erhardt, 2007). Inoltre, una persona può non sentirsi più
attratto dal partner dopo la transizione.
..."
Tutte cose di cui abbiamo già ampiamente dibattuto in varie occasioni, ora sono nero su bianco.
Soprattutto quando si parla di fare o non fare coming out.
Linda
“Gli psicologi si sforzano di comprendere gli effetti
che il cambiamento dell’identità e dell’espressione di
genere provoca sulle relazioni sentimentali e sessuali delle persone TGNC"
"...
Lo svelamento dell’identità TGNC può avere un importante impatto sulla
coppia.
Se avviene all’inizio della relazione, si associa ad esiti di coppia
tendenzialmente migliori rispetto ai casi in cui lo svelamento avviene dopo
molti anni di relazione, caso in cui potrebbe essere vissuto come un
tradimento (Erhardt, 2007). Quando una persona TGNC fa coming out nel
contesto di una relazione preesistente, potrebbe essere utile che entrambi i partner siano coinvolti nelle decisioni che riguardano i beni condivisi (ad es.,
come bilanciare i costi finanziari della transizione con altre incombenze
familiari) e sulle modalità di gestione di questa notizia all’interno della rete
sociale comune (amici, famiglia). A volte il coming out comporta una
rinegozia-zione dei ruoli nella coppia (Samons, 2008). Cambiando l’identità
di genere di uno dei due partner, può cambiare anche l’idea di cosa significhi
essere marito o moglie (Erhardt, 2007). A seconda del momento in cui
insorge la questione e in base ai cambiamenti che essa impone nella
relazione, si può soffrire la perdita di alcuni aspetti del partner e della
relazione per come era precedentemente (Lev, 2004)
...
1997).
Allo stesso modo, una donna in una relazione eterosessuale che in seguito
apprende che il proprio partner è una donna trans può ritrovarsi in una
relazione lesbica e dover fare i conti con la nuova condizione di minoranza
stigmatizzata (Erhardt, 2007). Inoltre, una persona può non sentirsi più
attratto dal partner dopo la transizione.
..."
Tutte cose di cui abbiamo già ampiamente dibattuto in varie occasioni, ora sono nero su bianco.
Soprattutto quando si parla di fare o non fare coming out.
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Re: Linee guida T*
Trovo che anche il capitolo delle "definizioni" sia particolarmente curato e chiaro nell'esposizione.
Firse si potrebbe adottarlo ufficialmente anche "qui dentro".
Linda
Firse si potrebbe adottarlo ufficialmente anche "qui dentro".
Linda
Re: Linee guida T*
Sarei curiosa di sapere l'origine di questa sfiducia vs. gli psy. La mente e il corpo hanno bisogno di allenamento. Gli psy non curano la mente così come i personal trainer non fanno dimagrire. In entrambi i casi è richiesto un lavoro mentale e fisico individuale.LindaB ha scritto:Sto leggendo e confermo che si, è interessante.
Mi auguro che tutte le indicazioni fornite ai professionisti possano aiutarli davvero a migliorarsi così che possano offrire un supporto adeguato a "noi " pazienti ( clienti suona proprio male. ...) , che poi è uno dei motivi della mia sfiducia vs. gli psy.
Linda
Se dopo un allenamento in palestra senti che hai lavorato bene allora è probabile che tu abbia fatto gli esercizi adatti al tuo obiettivo. Si potrebbe dire che funziona allo stesso modo per le sedute di psicoterapia.
Rimane il fatto che molti psy generalisti non hanno mai trattato da vicino un "gender questioning" e quindi potrebbero aiutare poco; anzi è molto probabile che tu conosca meglio l'argomento. Dipende dal proprio obiettivo personale.
La guida può aiutare a conoscersi meglio cercando di specchiare i propri sentimenti nella logica degli addetti ai lavori prima d'incontrare uno psy. "nosce te ipsum" è sempre tempo ben speso ma può complicare le relazioni con gli altri.
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Re: Linee guida T*
La sfiducia deriva quasi certamente dall'aver incrociato in passato psy impreparati , e pure più problematici della sottoscritta, inadeguati a ricoprire quel ruolo , incapaci a supportare la paziente.
Forse ho fatto un fascio di tutti e li ho quindi considerati inutili alla analisi e soluzione dei miei problemi.
Per anni , ma non credo di aver ancora smesso, ho fatto autoanalisi , diciamo così!
La mia consapevolezza è maturata in tantissimi anni e la considero una crescita oltre che una scoperta di me stessa.
È stato faticoso, ma l'alternativa era salire su un carrozzone che riteneva degne solo quelle persone T* che avevano come obiettivo la SRS.
Oggi le cose sono un pò cambiate, sono crollate altre certezze; ed anche i professionisti si sono messi in discussione.
E forse oggi potrei beneficiare del loro supporto.
Ciao
Linda
Forse ho fatto un fascio di tutti e li ho quindi considerati inutili alla analisi e soluzione dei miei problemi.
Per anni , ma non credo di aver ancora smesso, ho fatto autoanalisi , diciamo così!
La mia consapevolezza è maturata in tantissimi anni e la considero una crescita oltre che una scoperta di me stessa.
È stato faticoso, ma l'alternativa era salire su un carrozzone che riteneva degne solo quelle persone T* che avevano come obiettivo la SRS.
Oggi le cose sono un pò cambiate, sono crollate altre certezze; ed anche i professionisti si sono messi in discussione.
E forse oggi potrei beneficiare del loro supporto.
Ciao
Linda