Fuorilegge

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Priscilla
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Re: Fuorilegge

Messaggio da Priscilla »

Ciao a tutte,
sostituite suddito con schiavo, perché ai sudditi veri è concesso anche cambiare sesso senza tanti problemi!...

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... trans.html

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Simona Crossdresser
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Re: Fuorilegge

Messaggio da Simona Crossdresser »

Linguaggio colorito ma comprensibile. In ogni caso mi permetto di dire una cosa: non è colpa del Papa (di questo poi men che meno, se non fosse per il fatto che un Papa è un "burattino" all'oscuro di tutto quel che vien tramato alle sue spalle), ma è colpa della chiesa e del vaticano come istituzioni. Istituzioni colluse (e non poco) con la mafia e altri poteri più o meno occulti. Potrò sembrare "complottista", ma di un gruppo di persone che strumentalizzando la religione si arricchiscono, danno vita a scandali (IOR) e tengono nelle chiese alcune cripte con sepolti loschi personaggi (De Pedis "Renatino")allora beh...io non mi fido. Sono loro infatti che predicano certe idee sbagliate sui gusti e sul modo di vivere della gente e, chi ci governa, aiuta sotto sotto questo tipo di falsa mentalità.

Nanà
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Re: Fuorilegge

Messaggio da Nanà »

ma nessuno dice che il Papa o lo Stato vaticano siano colpevoli di nulla.
la colpa è solo è unicamente di quelle/i come me che non fanno altro che piagnucolare rigirandosi i pollici dalla mattina alla sera.
noi, la mia generazione ha delle responsabilità enormi.

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Simona Crossdresser
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Re: Fuorilegge

Messaggio da Simona Crossdresser »

Te ghe rason, bel visin :)

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crossconsuelo
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Re: Fuorilegge

Messaggio da crossconsuelo »

: Fuck You : Nanà forse esagera un po' e attualmente Papa Francesco ha anche delle idee moderne, ma in fondo ha ragione. Uno dei motivi dell'arretratezza del nostro paese sono i pregiudizi: se uno è un CD è una persona quasi malata. Solo ora alcuni psicologi dicono il contrario. In Svezia non è così perché ho visto Cd che andavano per strada ed erano trattati come persone normali. Per questo motivo bisogna battersi perché cambino le cose. Se si riuscisse un giorno a scendere tutte in piazza en femme e fare una manifestazione sarebbe un passo avanti. Meditate questa proposta e,lo ripeterò fino all'infinito, SIATE FIERE DI ESSERE CD!
: Fuck You : : Andry : : Thumbup :

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strano72
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Re: Fuorilegge

Messaggio da strano72 »

crossconsuelo ha scritto:[...] Se si riuscisse un giorno a scendere tutte in piazza en femme e fare una manifestazione sarebbe un passo avanti.[...]
Inciampato per caso in questa discussione, ho ritrovato un pensiero che stavo formulando giusto qualche giorno fa e che per poco non e' finito in uno dei messaggi piu' recenti. Riflettendo sulla cosa, di cui ancora non avevo parlato qui, ho inevitabilmente confrontato la proposta con quel Gay Pride che in tanti, me compreso, considerano soprattutto una carnevalata, e ho cercato di capire da dove mi nascesse questa idea, nonostante cio' che sono.

Il primo problema, secondo me, e' l'esagerazione. Nessun* di noi va a fare la spesa in tenuta da drag queen, c'e' stata una foto in USA che ha fatto discutere ma, a ragionarci un momento, e' molto probabile che la persona in quella tenuta stesse recandosi ad un evento speciale, o fosse di ritorno da esso. Correggetemi se sbaglio, alla maggior parte di noi interessa proprio la quotidianita', ed e' un malessere, per chi come me si tiene nascosto, proprio il non poterla vivere in pieno. In questo, una manifestazione tipo Gay Pride forse non aiuterebbe gran che: sarebbe un altro modo di nascondersi in piena luce.

L'altro problema, secondo me, e' la piazza. Conta davvero qualche cosa, la piazza, di questi tempi? Dopotutto, da decenni si scende nelle piazze e sulle strade, a "mostrarsi massa", per mille motivi diversi, e il piu' che, nei fatti, davvero succede, quando succede qualcosa, sono tafferugli, ad esempio tra i pro e i contro l'oggetto del contendere. Bello, bellissimo non sapersi soli, per chi e' li'; ma poi cambia davvero qualche cosa?

Ci sono altri modi EFFICACI per cambiare le cose? Probabilmente si', anche se forse ci vuole quel pizzico di coraggio in piu', specialmente per chi e' come chi sta scrivendo.

Il primo anno serve un giorno. Uno solo, ma dappertutto, in cui "usciamo" tutti, e non importa piu' nemmeno se nelle strade della stessa citta' o per visitare una citta' vicina qualsiasi; pur di essere assolutamente ovunque. Mi sembra che sarebbe importante, soprattutto all'inizio, stabilire una data lontana e impiegare molto tempo per spargere la voce, a costo di emettere comunicati ufficiali per far si' che anche i mass-media facciano da megafono verso chi (ancora) non segue Internet e i suoi innumerevoli siti. E se ci fossero agganci all'estero, per fare esattamente la stessa cosa in altre nazioni nello stesso giorno, meglio sfruttarli tutti insieme.
Il secondo anno, i giorni stabiliti potranno diventare DUE. Il terzo QUATTRO... e per il settimo anno, se l'iniziativa regge, si sara' a CENTOVENTOTTO giorni. Altri due anni e si dichiarera' ufficialmente coperto l'anno intero, e sospetto che possa diventare un "pro forma" per tutto quel che sara' successo prima.

Che differenza farebbe? Esserci tutti sapendo di non essere soli, addirittura rischiare di incontrarsi casualmente per strada, il numero come lo si farebbe in una piazza ma sparso dovunque, cambierebbe in maniera non drastica, non traumatica, il modo degli "altri" di vederci. Creerebbe l'abitudine, tanto in "loro" quanto in chi tra "noi" si sente ancora, a torto, fuorilegge pur non essendo in Arabia Saudita... ne' nel Kansas ( http://2.bp.blogspot.com/_EE_8WZK1okE/T ... kansas.jpg" onclick="window.open(this.href);return false; ???). Cambierebbe, in definitiva, le consuetudini, cioe' forse cio' che desideriamo di piu'. Con tutto il buon gusto di cui siamo capaci, se possibile, per ottenere il miglior risultato.
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Maurina
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Re: Fuorilegge

Messaggio da Maurina »

Salve a tutti sono nuova di questo forum e noto con piacere che ci sono discorsi veramente interessanti e stimolanti. L'idea di Strano 72 non è affatto malvagia e centra un aspetto fondamentale nel quale mi trova pienamente in accordo. Vale a dire quello della piazza perchè la manifestazione pubblica lascia il tempo che trova e rischia di diventare una carnevalata. Orgogliose in quella determinata data a sfilare tra le vie di qualsiasi giorno storico, ma poi il giorno dopo ci si rimette il solito abito per andare al lavoro, ci si toglie lo smalto dalle unghie, il braccialetto dal polso e così via giusto per citare qualche esempio. Giustamente chi vive questa condizione gradirebbe potersi esprimere ogni giorno dell'anno dalla mattina a quella successiva attraverso, appunto, la quotidianità che non è fatto di tacco 12 o mini corta e aderentissima (in realtà anche le donne bio non è che vanno in giro così, almeno la maggior parte). Però è altrettanto vero che purtroppo è una idea utopistica. Prima di tutto perchè per farlo ci vorrebbero le - palline - (permettetemi il doppio senso) sopratutto nei piccoli centri. Magari a Milano, a Roma o a Torino potrebbe essere piu' facile, ma pensiamo in un paese come il mio di poco piu' di 20mila anime. Significherebbe diventare la zimbella del borgo e anche se qualcuno potrebbe ribattere "qualcuno deve pur cominciare" vedo molto difficile che questo "eroe" possa riuscire a sopportare le pressioni di questa situazione anche se in città piu' grandi diventasse una routine sempre piu' consolidata. Altro che 7 anni, aimè c'è da aggiungerci uno 00 e potrebbe non bastare. Le persone non comprendono la transizione, figuriamoci il crossdresser. Ve lo dico perchè lo sto vivendo in prima persona ora che ho deciso di cambiare identità. Non avendo ancora cominciato la terapia ormonale sto cercando di limitarmi anche nell'abbigliamento perchè ho capito che quel che mette piu' in imbarazzo gli altri non è tanto questa necessità ma l'immagine. Qualche mese fa mi è capitato di uscire con gli amici di una vita indossando un pantalone piu' attillato e uno stivaletto con un tacco di 4 cm e si è scatenato il putiferio. Uno del gruppo ha cominciato a dire che ero un esibizionista e in pratica da quel giorno ha cominciato a crinarsi il rapporto. Purtroppo gli altri gli sono andati dietro anche perchè vincolati da legami familiari e di fatto non esco piu' con questo gruppo di amici che frequentavo da 15 anni anche se singolarmente continuo ad alimentare qualche rapporto. Probabilmente state pensando che ho avuto la sfortuna di farmi "amico" un cretino, ma come dice un antico proverbio la mamma di questa gente è sempre in cinta. Quindi la vedo molto dura riuscire a costruire a breve termine una società migliore in cui ognuno è libero di mostrarsi come vuole senza pregiudizi e pacchetti pre confezionati, uomo = pantalone, donna = gonna. Però è giusto provarci anche se i pionieri rischiano tantissimo, sopratutto l'allontanamento e l'emarginazione. Scusate la lungaggine. Saluti. Glo'

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Re: Fuorilegge

Messaggio da strano72 »

Gloria ha scritto:L'idea di Strano 72 non è affatto malvagia e centra un aspetto fondamentale nel quale mi trova pienamente in accordo.
Grazie.

Gloria ha scritto:Orgogliose in quella determinata data a sfilare tra le vie di qualsiasi giorno storico, ma poi[...]
Alcune tra le presenti in questo forum, la parte del pioniere, gia' la stanno facendo, complice una immagine femminile decisamente credibile. Uno dei sensi della mia proposta e' che vorrei unirmi a loro in un'azione che abbia piu' impatto del semplice raduno e che abbia come bersaglio quella cosa chiamata societa' civile.

Gloria ha scritto:Però è altrettanto vero che purtroppo è una idea utopistica. Prima di tutto perchè per farlo ci vorrebbero le - palline - (permettetemi il doppio senso) sopratutto nei piccoli centri.
Anche se adesso sono a Milano, vengo proprio da quella realta' e ne so piu' di qualcosa.

Gloria ha scritto:Magari a Milano, a Roma o a Torino potrebbe essere piu' facile, ma pensiamo in un paese come il mio di poco piu' di 20mila anime.
Figuriamoci, quindi, quando le anime sono meno di 2mila. Non ho parlato di farcela domani, infatti. Dico solo di provare, tutt* quell* che vogliono, col sottinteso che piu' siamo e meglio e'. La prima volta sara' un fenomeno di costume come tanti. Dalla seconda in poi, un appuntamento anche per chi voleva esserci la volta prima, e cosi' via; e nel frattempo anche la societa' civile dovra' fare il conto con numeri forse non da bestie rare, ma con una realta' non solo troppo a lungo repressa, ma che ha da dire la sua nella forma "non facciamo male a nessuno, vogliamo solo esistere come desideriamo".

Gloria ha scritto: Significherebbe diventare la zimbella del borgo e anche se qualcuno potrebbe ribattere "qualcuno deve pur cominciare" vedo molto difficile che questo "eroe" possa riuscire a sopportare le pressioni di questa situazione anche se in città piu' grandi diventasse una routine sempre piu' consolidata.
Questo lo capisco perfettamente. E' ovvio che vedo le citta' come possibile avanguardia, ed e' altrettanto ovvio che lo zoccolo duro dei paesini e' l'ultimo avamposto del bigottismo in tutte le sue forme.

Gloria ha scritto:Altro che 7 anni, aimè c'è da aggiungerci uno 00 e potrebbe non bastare.
Come sopra: so bene che quel che e' possibile a Milano lo e' molto meno altrove. Non a caso, il cambiamento non e' mai cominciato dalle sacche di provincia. Nemmeno quello in meglio, ne sono certo per segnali che continuano a pervenirmi dalle mie zone d'origine.

Gloria ha scritto:Qualche mese fa mi è capitato di uscire con gli amici di una vita indossando un pantalone piu' attillato e uno stivaletto con un tacco di 4 cm e si è scatenato il putiferio. Uno del gruppo ha cominciato a dire che ero un esibizionista e in pratica da quel giorno ha cominciato a crinarsi il rapporto. Purtroppo gli altri gli sono andati dietro anche perchè vincolati da legami familiari e di fatto non esco piu' con questo gruppo di amici che frequentavo da 15 anni anche se singolarmente continuo ad alimentare qualche rapporto. Probabilmente state pensando che ho avuto la sfortuna di farmi "amico" un cretino, ma come dice un antico proverbio la mamma di questa gente è sempre in cinta.
Piu' semplicemente, direi che deprogrammare le persone puo' essere molto piu' difficile che programmarle. Le ragazze, che ne pensano? Se sono piu' disposte ad accettarti, se dovessero trovarti piu' attraente di quegli amici, potresti addirittura giocarti, verso chi ti critica, un "bravi scemi" o giu' di li'. : Wink :

Gloria ha scritto:Quindi la vedo molto dura riuscire a costruire a breve termine una società migliore in cui ognuno è libero di mostrarsi come vuole senza pregiudizi e pacchetti pre confezionati, uomo = pantalone, donna = gonna. Però è giusto provarci anche se i pionieri rischiano tantissimo, sopratutto l'allontanamento e l'emarginazione. Scusate la lungaggine. Saluti. Glo'
Scuse non necessarie: tutti qui diciamo quel che pensiamo e anch'io sono presente da poco tempo, anche se con una lunga storia, soprattutto di frustrazioni, dietro le spalle.

Per onesta', lo devo dire: tra i rischi annoveravo, nella mia testa, la possibilita' che qualche estremista violento prendesse la giornata in questione, e quelle successive, come una battuta di caccia, armi improprie al seguito. Ma non e' detto che questo non succeda comunque: la cronaca nera ha gia' servito a tutti qualche esempio.
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Re: Fuorilegge

Messaggio da Maurina »

Ariciao Strano 72, ribadisco che la tua idea è interessante e mi auguro che prima o poi questo "movimento" cominci a prendere sempre una maggiore forma e consistenza in modo da spostarsi pian pianino dalle grandi città alle piccole realtà di provincia. In effetti da qualche parte bisogna pur cominciare e la scintilla va alimentata giorno dopo giorno per non farla spegnere. Tutti noi possiamo fare qualcosa e credo che già questo forum, così frequentato e così ricco di spunti interessanti e dibattiti di un certo spessore, sia già un ottimo punto di partenza. Certo che in un paese dove la teoria gender nelle scuole ha creato un putiferio da prima pagina, la dice lunga sull'attuale condizione mentale di chi ci comanda e di chi gli va dietro, ma dobbiamo crederci e andare avanti a muso duro come diceva una canzone del grande Bertoli. Per quanto riguarda la mia personale situazione con il vecchio gruppo di amici, la situazione è talmente complessa che potrei scriverci un libro. O forse è talmente semplice che basterebbe una sola parola, transfobia. Peraltro di quelle piu' subdole e striscianti, nel senso che in questo caso non si parla di violenza fisica ma di quella psicologica che sotto certi aspetti è la peggiore. Chi ti tira un sasso mentre attraversi la piazza o ti insulta ad alta voce può essere perseguito penalmente, chi ti emargina e ti isola no. Passa come una persona pulita, a volte come "uno dalle idee poco condivisibili ma da rispettare perchè siamo in un paese libero", come mi ha detto qualcuno. Questo mio amico di fatto mi ha messo al confino, sfruttando la sua influenza a livello interfamiliare con gli altri elementi del gruppo (fratello, moglie, cognata e cugina). Di fatto anche le ragazze hanno potuto far poco per farlo ragionare, la mia presenza gli da letteralmente fastidio e li ha messi davanti alla scelta "o lui o me". E così mi sono ritrovato improvvisamente fuori dagli schemi anche quelli piu' semplici tipo un aperitivo o una passeggiata alla domenica. Gli altri, messi con le spalle al muro, hanno dovuto o voluto sottostare alla sua prepotenza alimentando di fatto quella subdola forma di Transfobia e inconsapevoli, forse, che un domani saranno ricordati come i complici dei nazzisti del ventesimo secolo. Perdonami per il piccolo sfogo. Buona notte, Glo'

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Re: Fuorilegge

Messaggio da LauraB »

strano72 ha scritto:una persona pulita, a volte come "uno dalle idee poco condivisibili ma da rispettare perchè siamo in un paese libero", come mi ha detto qualcuno. Questo mio amico di fatto mi ha messo al confino, sfruttando la sua influenza a livello interfamiliare con gli altri elementi del gruppo (fratello, moglie, cognata e cugina). Di fatto anche le ragazze hanno potuto far poco per farlo ragionare, la mia presenza gli da letteralmente fastidio e li ha messi davanti alla scelta "o lui o me
E' ora di cominciare a dire le cose come stanno.. citare il fatto che siamo un paese libero, evidentemente ha messo in libertà molti cervelli dalla loro sede naturale. Sono persone che hanno , loro, dei problemi, che non sanno relazionarsi appena escono dalle abitudini e dai cliche in cui si sono adagiati. Soprattutto non hanno argomentazioni valide da offrire, ad esempo dicono che siamo un paese libero, ma poi obbligano i vicini a "o lui o me". Bella libertà... forse c è qualche cosa che stride.. La libertà non è a senso unico.
Gloria ha scritto:hanno potuto far poco per farlo ragionare
ecco, il rifiuto o l incapacità di un ragionamento, la certezza di essere nel giusto senza sapere il perché, l incapacità di accettare situazioni diverse.
Sono persone deboli, insicure, hanno dei problemi. Vanno comunque aiutate. Faranno di tutto per far credere che siamo noi quelli "sbagliati" mentre invece basta un po di logica per smontarli.
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