News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

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Alyssa
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News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da Alyssa »

Qui sotto gli ultimi due articoli da un blog che leggo ogni tanto.
Riguardano una recente sentenza sull'operato di una clinica impegnata nella sperimentazione dell'uso di farmaci bloccanti su minori con disforia di genere.

La vicenda tocca in modo indiretto anche il nostro Paese, dato che di recente è stato autorizzato l'uso di quei farmaci anche qui (sono farmaci indicati per tumore alla prostata o pubertà precoce centrale).

https://wp.me/p8YOt3-17X
https://wp.me/p8YOt3-18a

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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da simona 71 »

grazie alissa molto interessante

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indecisa
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da indecisa »

Mi ha colpito molto leggere questi articoli.
Forse mi ha un po' turbato la storia della ragazz* autistica.
Grazie della segnalazione.

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LauraB
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da LauraB »

Possibili effetti indesiderati: Infiammazione del fegato (epatite).

prendereste questo farmaco?

Eppure è scritto nella confezione di tachipirina.

Sappiamo tutte che i farmaci hanno controindicazioni sempre, lievi, medie, gravi, e tanto piu per chi fa transizione sa benissimo ( consenso informato) i rischi (possibili, non certi) di farmaci che comunque sono nati per altro.

per fortuna da poco l'AIFA ha riconosciuto la transessualità come "malattia" esistente e pertanto l ha resa ufficiale a seguito di delibere del Ministero della salute.

In Italia un caso cosi non sarebbe avvenuto, sia per la situazione del minore, sia per l intervento del Tribunale. Tra l altro scritto nell'articolo ben chiaramente.

I bloccanti fino ad ora sono risultati "sicuri" e non sono in fase di "esperimento". Qualche zona grigia puo esserci, ma sono numeri minimi.
Qui c è stato invece un passaggio successivo, la somministrazione di ormoni, ma questo viene fatto con il consenso dell'intera equipe che segue il minore. Genitori tutori, medici, psicologi, legali e tribunale. E ovviamente il minore.

La sentenza:
L’Alta Corte, dopo avere chiamato a testimoniare medici e ricercatori per entrambe le parti, oltre alcuni bambini in terapia e ad altre persone “detransizionate”, ha dato ragione alle ricorrenti, osservando nella sentenza che è “altamente improbabile” che un minore di 14 anni possa dare un consenso informato a trattamenti come quelli con i “bloccanti”, e che è “dubbio” che ciò avvenga al di sotto dei 16 anni. Per questa ragione la Corte ha invitato i medici a sottoporre in futuro ai tribunali la valutazione, caso per caso, del trattamento ormonale di minori dei 16 anni con disforia di genere.

Che si altamente improbabile è chiaro, per questo appunto ho citato sopra tutta l equipe. Ma anche senza la presenza del tribunale trovo incomprensibile l assenso almeno dei genitori in mancanza di una sicurezza, seppure legata all'età. Soprattutto in caso di autismo.

Qui invece segnalo una castroneria gigantesca:

Tutti sappiamo che la sentenza Bell è solo un primo passo, tuttavia essa mette i primi “paletti” nella sabbia, ribadendo il principio che nei casi dei minori “non conformi al genere” (siano essi trans od omosessuali) occorre agire con maggiore prudenza che nei casi di adulti, che se non altro sono in grado di decidere a ragion veduta.

I non conformi al genere sono SOLO le persone Transgender. Gli omosessuaoli SONO conformi al genere. Ci si confonde con l orientamento sessuale (che tra la ltro mai un LGB ha cambiato genere/sesso).

Non dico che un passaggio cosi pessimo possa inficiare l intero articolo, ma ancora una volta si cade in qualcosa che richiederebbe a chi scrive di farsi un corso per imparare almeno i basilari Lgbt.

Infine una battuta: ci fosse una casa farmaceutica che appoggia le associazioni Lgbt, me lo faccia sapere.. noi stiamo faticando a pagare l affitto e la luce.. mi servirebbero... €€€€€€€€ : Chessygrin :
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da Alyssa »

LauraB ha scritto: Non dico che un passaggio cosi pessimo possa inficiare l intero articolo, ma ancora una volta si cade in qualcosa che richiederebbe a chi scrive di farsi un corso per imparare almeno i basilari Lgbt.
Chi scrive è un giornalista, attivista da almeno una quarantina d'anni e credo che ne sappia qualcosina dei "basilari LGBT".

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giovann ... ornalista)

http://williamapercy.com/wiki/index.php ... %80%99Orto

Ho voluto riportare qui i due articoli perché i fatti a cui si riferiscono facciano riflettere e non per accendere discussioni sull'uso di questo o quel termine.

La conformità al genere comprende un insieme di elementi, compreso l'orientamento sessuale e non sempre chi non è conforme è transessuale: altrimenti io e tanti altri ometti qui che si vestono da donna sarebbero da considerare transessuali, o no?

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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da angelaingrid »

LauraB ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 13:40 I non conformi al genere sono SOLO le persone Transgender.
: Eeek : : Eeek : : Eeek : : Eeek : : Eeek :

Di che parli, si può sapere?

Io non sono conforme al genere, ma NON sono transgender nel modo più assoluto. E quindi?
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da LauraB »

Alyssa ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 14:41 Chi scrive è un giornalista, attivista da almeno una quarantina d'anni e credo che ne sappia qualcosina dei "basilari LGBT".

eppure è caduto nella confusione tra LGB e T. I primi sono orientamenti sessuali, la T è identità di genere.

Ci cascano anche alcuni attivisti, qunidi non sarebbe il primo.
Alyssa ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 14:41 Ho voluto riportare qui i due articoli perché i fatti a cui si riferiscono facciano riflettere e non per accendere discussioni sull'uso di questo o quel termine.
credo che la riflessione sia uscita, se non era tua intenzione accendere discussioni sui termini, va bene. Non si tratta di "accendere" discussioni, ma di riflettere su cosa i termini significano e usarli correttamente. Qui c è stato un errore e l ho riportato per dovere di correttezza. Spero che se sistemiamo le inesattezze ne possa giovare il discorso.
Alyssa ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 14:41 La conformità al genere comprende un insieme di elementi, compreso l'orientamento sessuale e non sempre chi non è conforme è transessuale: altrimenti io e tanti altri ometti qui che si vestono da donna sarebbero da considerare transessuali, o no?
Ovviamente no. Il crossdressing puro e semplice è un espressione della propria personalità, non ha niente a che vedere ne con l orientamento ne con la sessualita(genere). In generale. Poi, qualcunx potrebbe invece non essere "semplicemente" cd ma altro. Quindi,la conformità al genere non comprende l orientamento sessuale. Per capirci, un/a T puo essere LGB, un Lgb non sarà T.
angelaingrid ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 15:38

Io non sono conforme al genere, ma NON sono transgender nel modo più assoluto. E quindi?
In che senso non sei conforme al genere? Cosi non posso risponderti.. : Hurted :
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da angelaingrid »

LauraB ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 17:43 In che senso non sei conforme al genere? Cosi non posso risponderti.. : Hurted :
Nel senso che mi ritengo maschio ma non m'identifico nel maschio puro e semplice... forse binarista ma mi piacerebbe passare da una parte all'altra del binario, l'ho sempre detto... che so, vivere sei mesi da donna/trans e sei mesi al maschile.
Se ti sembra essere conforme al genere...
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da LauraB »

Non ti identifichi nel maschio puro e semplice ( stereotipi sul maschile?) ma ti ritieni maschio.
Per cui sei di identità di genere di nascita.

Comunque io non stavo parlando di conformità, qui il discorso non è sulla conformita.
Qui si parla di Identità di genere.
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Re: News dal Regno Unito: la vicenda Tavistock

Messaggio da Alyssa »

LauraB ha scritto: domenica 13 dicembre 2020, 17:43 ...eppure è caduto nella confusione tra LGB e T. I primi sono orientamenti sessuali, la T è identità di genere.

Qui c è stato un errore e l ho riportato per dovere di correttezza. Spero che se sistemiamo le inesattezze ne possa giovare il discorso.
Proviamo a sistemare le inesattezze:
Il giornalista parla di una sentenza che riguarda una clinica che ha curato per disforia di genere due giovani (adolescenti e minorenni al tempo dei trattamenti) con bloccanti, ormoni sostitutivi e chirurgia, e ha parlato della clinica in questione come l'unica nel Regno Unito a trattare con "minorenni non conformi al genere".

Esattamente secondo la definizione che anche tu Laura hai dato: quindi se c'è stato un errore, non credo che sia stato il giornalista a commetterlo.

Piuttosto i medici avrebbero dovuto sapere se Keira Bell fosse stata transessuale o "solo" lesbica e non avrebbero dovuto orientarla alla transizione impostando per lei tutto il percorso di cure dai bloccanti alla chirurgia se, come dici anche tu non si può fare confusione tra LGB e T.

Oltretutto, la sentenza di cui si parla, era semplicemente relativa alla validità del consenso informato da parte di un minore sull'applicazione di una terapia che prevedesse l'uso di farmaci "bloccanti della pubertà" e conseguente HRT (terapia di sostituzione ormonale).

Certo, tutti i farmaci hanno effetti collaterali, ma qui si parla di accettare da parte di un minorenne, la sperimentazione di farmaci per alterare la normale produzione di ormoni per curare la presunta "disforia" dei soggetti trattati.
Si parla di "sperimentazione" perchè i cosiddetti "puberty blockers" sono in realtà farmaci studiati per alcune patologie in cui "normalizzano" la quantità di ormoni in circolo nell'organismo, mentre qui vengono usati su un organismo sano, con possibili effetti permanenti (e nel secondo articolo si può ben vedere quanto penosamente sia stata condotta questa sperimentazione).
"Presunta disforia", sì, perchè c'è stato, Keira Bell ne è un esempio, ma non è detto che non sia successo o succeda ad altri/e, di scoprire in seguito che non era quello il problema.

Quindi ribadisco che gli articoli restano per me interessanti perchè portano alla luce un certo modo subdolo e meschino di sfruttare la condizione di fragilità in cui si trovano alcuni adolescenti e pre-adolescenti transessuali e non.

Se poi qualcuno ci dovesse vedere una sorta di "attacco" alla propria condizione o alle proprie convinzioni, mi scuso profondamente, ma non è e non è mai stata mia intenzione.

: Love :
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