La maggior parte dei travestiti dichiara di aver sentito sin dalla piu' tenera eta' un desiderio inspiegabile quanto irreprimibile di provare un capo d’abbigliamento femminile, che si tratti di quello della sorella piuttosto che quello della madre. Questo gesto e il contatto del tessuto sulla pelle provoca una sensazione di esaltazione intensa la cui natura e' incontestabilmente di natura sessuale e indossare un capo di abbigliamento ritenuto eccitante suscita nella maggiore parte dei casi manovre di autosoddisfazione. In seguito questa esperienza gradevole verra' ripetuta ogni volta che se ne presentera' l’occasione, e altri capi verranno “presi in prestito”.
Dopo un periodo piu' o meno lungo il giovane travestito arrivera' al punto di vestirsi completamente da donna. Prendera' ugualmente in prestito dei fard per apparire il piu' effemminato possibile e tutte queste esperienze gli sembreranno eccessivamente gradevoli. Presto o tardi finira' col farsi un guardaroba completo, iniziando generalmente col procurarsi della biancheria, delle calze e collant poi, poco a poco, delle scarpe, vestiti, fard, parrucche, falsi seni per dar forma a un petto piatto.
Ciononostante il neofita, passato il primo periodo di esaltazione, non tardera' a conoscere crisi di rimorso nel corso delle quali si rendera' conto di indossare vestiti “proibiti” dai precetti dell’educazione che ha ricevuto. Il senso di colpa che accompagna tale scoperta lo condurra' alla depressione e alla fine brucera' o gettera' le sue mise femminili fino al momento in cui la passione risorgera' e ricomincera' una nuova collezione.
Numerosi travestiti pensano a volte che il matrimonio potrebbe “guarirli”. Niente di piu' falso! Un travestito rimane un travestito e il suo bisogno di indossare abiti femminili persistera' per tutta la vita. Conosco uomini di 50, 60 e persino 79 anni che ancora provano piacere a travestirsi.
Questa passione puo' attenuarsi per alcuni periodi piu' o meno lunghi, ma non si lascia mai soffocare.
Si sostiene che, di tutte le “deviazioni” sessuali, il travestitismo sia la piu' solitaria ed e' vero. Gli omosessuali non mancano di partner, il feticista finisce sempre coll’incontrare una donna che accetta di indossare i vestiti che lui sceglie, un sadico spesso trova un masochista sul suo cammino mentre un travestito, che e' attratto dalle donne, avra' grandi difficolta' nello scoprire la compagna che lo accettera' cosi' come desidera essere accettato, e cioe' come donna invertita; anche in questo caso bisogna tener conto della stanchezza della donna se si trova costantemente in presenza di questo tipo di uomo. In mancanza di tale partner ideale capita che il travestito faccia ricorso alle prostitute, ma da questa relazione esclude ogni affetto e amicizia duratura. Raramente il travestito ha la fortuna di incontrare una donna comprensiva, ma per essere obiettivi bisogna riconoscere che nella maggioranza dei casi solo un travestito puo' comprendere colui che condivide i suoi gusti. E’ anche per questa ragione che i travestiti hanno la tendenza a restare tra di loro, dando cosi' credito al mito popolare che confonde travestitismo e omosessualita'.
Fonte: Isabella Bertoldi