Le cause del travestitismo

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Nanà
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Nanà »

Monica Poli ha scritto:Comunque di tutto questo una delle cose che ho trovato più interessanti è il concetto secondo cui il fenomeno del travestitismo, del feticismo ecc. sarebbe da considerarsi un disturbo (patologico?) nel caso in cui sia in grado di disturbare l'individuo nella propria esistenza, creandogli problemi di rapporti interpersonali, esistenziali e di conflittualità con sé stesso.
Se invece l'individuo lo vive con serenità la propria particolarità, senza angosce e senza conflitti interiori non c'è motivo di considerarlo un disturbo, perché non disturba proprio nulla e nessuno a parte certi idioti.
si ma se lo facciamo di nascosto è ovvio che non disturba.
vacci a lavoro vestita da donna e vedi come disturba te testo e gli altri.

quindi è un disturbo in quanto ti costringe ad uno sdoppiamento.
e vivere uno sdoppiamento non è una passeggiata.

secondo me.. poi certo trovi l' equilibrio in tutto anche nei disturbi..
chiamiamoli disturbi equilibrati .

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Monica Poli
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Monica Poli »

Nanà ha scritto:
Monica Poli ha scritto:Comunque di tutto questo una delle cose che ho trovato più interessanti è il concetto secondo cui il fenomeno del travestitismo, del feticismo ecc. sarebbe da considerarsi un disturbo (patologico?) nel caso in cui sia in grado di disturbare l'individuo nella propria esistenza, creandogli problemi di rapporti interpersonali, esistenziali e di conflittualità con sé stesso.
Se invece l'individuo lo vive con serenità la propria particolarità, senza angosce e senza conflitti interiori non c'è motivo di considerarlo un disturbo, perché non disturba proprio nulla e nessuno a parte certi idioti.
si ma se lo facciamo di nascosto è ovvio che non disturba.
vacci a lavoro vestita da donna e vedi come disturba te testo e gli altri.

quindi è un disturbo in quanto ti costringe ad uno sdoppiamento.
e vivere uno sdoppiamento non è una passeggiata.

secondo me.. poi certo trovi l' equilibrio in tutto anche nei disturbi..
chiamiamoli disturbi equilibrati .
No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da vernica71 »

@Monica: : Thumbup : Anche secondo me le due situazioni sono gli estremi - forse di un continuo - che vanno trattate diversamente... E forse è proprio il fatto di essere portati a confonderle che rende difficile stabilire un approccio comune ai vari casi di crossdressing e distrofia di cui leggiamo ampia statistica anche qui...

@Nanà: Dipende da come si definisce il disturbo. Per come la vivo io e per quel che ne posso dedurre leggendo le esperienze altrui, esiste, a vari gradi, un disturbo interiore a prescindere dall'essere "velati" o no. La necessità è il motore che
attiva il disturbo, secondo me, non viceversa... Avvertiamo un disturbo, una inquetudine, perché in noi è presente una necessità...Il disturbo è diversamente forte perché diverse sono le necessità. Chi sente la necessità di espimersi al femminile
sempre, avvertirà un disagio maggiore nel doverlo rinchiudere tra 4 mura rispetto a chi sente una necessità solo sporadica appagata da qualche fugace esperienza... Qualcuno addirittura sente solo la necessità di esprimersi in privato e questi probabilmente non avvertono un disagio molto forte...

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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Orlandini Demontreaux »

Monica Poli ha scritto:
Nanà ha scritto:
Monica Poli ha scritto:Comunque di tutto questo una delle cose che ho trovato più interessanti è il concetto secondo cui il fenomeno del travestitismo, del feticismo ecc. sarebbe da considerarsi un disturbo (patologico?) nel caso in cui sia in grado di disturbare l'individuo nella propria esistenza, creandogli problemi di rapporti interpersonali, esistenziali e di conflittualità con sé stesso.
Se invece l'individuo lo vive con serenità la propria particolarità, senza angosce e senza conflitti interiori non c'è motivo di considerarlo un disturbo, perché non disturba proprio nulla e nessuno a parte certi idioti.
si ma se lo facciamo di nascosto è ovvio che non disturba.
vacci a lavoro vestita da donna e vedi come disturba te testo e gli altri.

quindi è un disturbo in quanto ti costringe ad uno sdoppiamento.
e vivere uno sdoppiamento non è una passeggiata.

secondo me.. poi certo trovi l' equilibrio in tutto anche nei disturbi..
chiamiamoli disturbi equilibrati .
No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
Concordo con te Claudio....il fenomeno del travestitismo può provenire da diverse direzioni: a volte resta sembplicemente un piacere un hobby, un diversivo erotico per certuni, a volte è solo una trasgressione personale che si mani festa in solitario o condividendola con amici/e, è in altri è sintomo di una manifestazione profonda del proprio sé represso.....Secondo me irrilevante, come avrebbe detto la Zia, fare una rigida classificazione del fenomeno, anche se ritengo che la scala di Benjamin, che sarebbe una classificazione ad ampio spettro,la quale illustra il fenomeno del transgenderismo sia da un punto di vista sociale che sanitario,per cui si ha una classificazione che va dal feticista puro al transessuale di massima intensità, i cui intermedi sono i travestiti in tutte le loro esplicazione pubbliche o private....Benjamin fa notare però che questa scala NON ha uno sviluppo progressivo,ma intende dare una canalizzazione soggettiva al fenomeno del transgenderismo...La Zia, in termini più semplici diceva che ognuna d noi rientrava rieentrava in una scala cromatica avendo delle colorazioni soggettive che andavano dal bianco ,al bianco porco, al grigetto al grigio con sfumature di rosso fino ad arrivare al nero...
Tagliandola cortain entrambi i casi, è un modo per esprimere il concetto di sfumature che ogni individuo transgender possiede
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da valeriaconte »

Monica Poli ha scritto:
No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
Concordo pienamente. Il, problema d'identità può essere vissuto male e farne un dramma.

Non penso ci siano cause: ci si nasce!

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Monica Poli
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Monica Poli »

Orlandini Demontreaux ha scritto:La Zia, in termini più semplici diceva che ognuna d noi rientrava rieentrava in una scala cromatica avendo delle colorazioni soggettive che andavano dal bianco ,al bianco porco,
Però questo bianco porco m'intriga tantissimo...
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Orlandini Demontreaux »

Monica Poli ha scritto:
Orlandini Demontreaux ha scritto:La Zia, in termini più semplici diceva che ognuna d noi rientrava rieentrava in una scala cromatica avendo delle colorazioni soggettive che andavano dal bianco ,al bianco porco,
Però questo bianco porco m'intriga tantissimo...
Chiedo scusa..."bianco sporco....." intendevo
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Orlandini Demontreaux »

Monica Poli ha scritto:
Orlandini Demontreaux ha scritto:La Zia, in termini più semplici diceva che ognuna d noi rientrava rieentrava in una scala cromatica avendo delle colorazioni soggettive che andavano dal bianco ,al bianco porco,
Però questo bianco porco m'intriga tantissimo...
Chiedo scusa..."bianco sporco....." intendevo
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da LindaB »

@ Monica Poli n....
"No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
"


Lungi da me trovare le origini del travestitismo, posso solo dire che IMHO, dedicato a Cinzia , è una peculiarità che riguarda solo alcune persone, statisticamente forse insignificante ... forse ...
La mia certezza stà nelle modalità con le quali IO ho vissuto questa peculiarità: intanto, come molte altre, di nascosto "perchè no, non si fà!"
Ma se in altri casi le imposizioni esterne (genitori ed educatori) hanno fatto il loro lavoro e "raddrizzato il soggetto" in questo caso tutto ciò non è mai avvenuto.
Sembrerebbe quindi che non ci si possa oppore a questo stato di cose, a questa inalienabile esigenza.
IO l'ho vissuta anche con estrema ansia: all'ansia han dato persino la colpa della precoce calvizie.
Sempre l'ansia ha influito sui miei desideri, sui miei comportamenti, atteggiamenti.
Ma la causa dell'ansia ? mai indagato, non so dire oggi se, per fortuna o putroppo.
Poi, dopo moltissimi anni ti rendi finalmente conto che, non cambierai mai : puoi provare a porre rimedio a tante altre "particolarità" o "deficienze" ma a questa quà, no.
Consapevolezza.
A questo punto a me sembrato che il percorso potesse essere finalmente in discesa, salvo il fatto che ancora non mi confrontavo con mia moglie su questo tema.
Si certo, l'attrazione per gli indumenti è innegabile, ma è il rendersi conto che quello che mi è sempre sembrato uno "sdoppiamento" era , da me, così interpretato perchè quella era l'unica maniera che "rendeva l'idea": ma alla fin fine, IO mi sento di essere sempre la stessa persona e in questo gli abiti e gli accessori c'entrano nulla.
In me, quella che viene definita come "parte femminile" ha una sola differenza rispetto alla "parte maschile": non è ansiosa.
Con tutto quello che ne consegue, soprattutto in termini di qualità della vita.
Linda è felice, sorridente, euforica, estroversa praticamente sempre, forse meno quando non "appare" come Linda.

Questa è la mia vita, dice il Liga ... : Wink :

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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da crossconsuelo »

valeriaconte ha scritto:
Monica Poli ha scritto:
No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
Concordo pienamente. Il, problema d'identità può essere vissuto male e farne un dramma.

Non penso ci siano cause: ci si nasce!
Io appartengo al secondo caso: secondo me però non è un disturbo. Faccio un esempio:

C'è di nasce zoppo, chi nasce Down, io mi considero interiormente una donna che si è trovata nel corpo di un uomo. Per me è più una malformazione (se però a voi piace di più la parola disturbo a me va bene)
Consuelo Manero de Mèrida
Princesa de la Extremadura
Quítame el pan si quieres
quítame el aire, pero
no me quites tu risa.
2254
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