OFF-TOPIC ma non troppo.
Sembra che i tacchi, fossero utilizzati nell'antichità dai macellai per non sporcarsi di sangue. Altre fonti dicono, che i primi furono i cavalieri mongoli per tenere più salde le staffe.
Per le donne invece, per questioni estetiche, sembra che la prima fosse stata la Monnalisa per volere di Leonardo. Le prime testimonianze però, riguardano Carolina De Medici che indossò tacchi alti in occasione di un ricevimento.
Dati trovati in rete su siti vari.
Non discutere mai con un idiota... Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!
Voi ridete di me perchè mi vedete diversa...io rido di voi perchè siete tutti uguali!!!
Chi "approfondisce", tra un maccherone e un'insalata, è un diverso e un rompicoglioni che non sa stare a tavola.
Esistono 10 tipi di persone: quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono!
LauraB ha scritto:
io invece direi il contrario...9 ore in tacchi alti non è un piacere, se una lo vuol fare in marmolada è libera,ma è un caso diverso...
mah, quando sono a casa i tacchi li porto anche per 12-14 ore e non provo, in realtà, grande fastidio.
poi, se metti roba da 15 cm è un conto, ma i sani 8-10 al netto di zeppe e affini, per me, costituiscono la normalità.
se usi scarpe serie, la cosa è del tutto indolore se non proprio piacevole :))
però, come giustamente dici, sarebbe utile sapere cosa ne pensano le bio, visto che il mio giudizio è senz'altro viziato da motivi meramente psicologici!
Già si era discusso, sulle regole dettati dal datore su come presentarsi al posto di lavoro, in un altro argomento, ed anche qui io ribadisco la stessa opinione, chi ti assume, ti porta a lavorare nella sua ditta, quindi a "casa sua", il fatto che pretenda in una tua immagine adeguata all'immagine che lui ha deciso debba avere casa sua, è un suo diritto, se non ti va la sua regola sull'abbigliamento, te ne puoi andare da un'altra parte a lavorare.
Se questa Nicola Thorp, aveva dei problemi alla schiena o alle gambe per essere impossibilitata ad indossare tacchi, sarebbe stata obbligata a farlo presente, con documentazione medica, il giorno del colloquio, quindi prima di essere assunta.
Niente da obiettare sul fatto che i tacchi da 10 cm, dopo un po fanno male, neppure io riesco a portarli per più di qualche ora, ma a lei avevano chiesto tacchi da 5/6 cm, questa sua crociata sembra un po la scusante per attirare l'attenzione e mettersi in mostra, non a caso ha poi donato le scarpe all'Ackney museum di Londra, oltre che aver scelto di portare probabilmente prima, davanti ad un giudice la grossa ditta dove era stata assunta.
Io diffido sempre da queste "crociate", perchè lei adesso è qualcuno, ha anche ottenuto consenso dal parlamento britannico, secondo me, cercava solo una leva per uscire dall'anonimato.
Queste sono quelle che io considero crociate bufale, la ditta famosa, la tipa che firma un contratto e poi obietta la clausola, chiede in rete conferma dal mondo, ed il mondo segue queste crociate bufale come l'assatanato di calcio segue il calcio, poi il consenso del parlamento, poi il museo.......ma!!!!
Capisco e comprendo la cameriera con i piedi sanguinanti, e ne provo tenerezza e dispiacere per il dolore che ha subito, una cameriera con i tacchi, di km in una sera ne fa, in questo caso non è giusto, ma una che è "seduta" all'accettazione di una ditta, i tacchi li può portare benissimo, si alza ogni tanto per portare il cliente dal direttore.
Condivido pienamente il pensiero di Veronica Bernini, quando afferma che la donna non vuole rinunciare alla propria femminilità nel lavoro, ma è lei per prima che vi rinuncia rifiutandosi per esempio di portare i tacchi, non che sia favorevole ad obbligare l'uso dei tacchi, ma la spiegazione di Veronica Bernini su questa considerazione, è più che convincente.
Kattyki ha scritto:
Niente da obiettare sul fatto che i tacchi da 10 cm, dopo un po fanno male, neppure io riesco a portarli per più di qualche ora, ma a lei avevano chiesto tacchi da 5/6 cm, questa sua crociata sembra un po la scusante per attirare l'attenzione e mettersi in mostra, non a caso ha poi donato le scarpe all'Ackney museum di Londra, oltre che aver scelto di portare probabilmente prima, davanti ad un giudice la grossa ditta dove era stata assunta.
dietro la notizia boNba, su questioni sostanzialmente irrilevanti, c'è sempre quel movimento mediatico-pro-qualcosa :)