Sasha “Scarlett” Hostyn

Moderatori: AnimaSalva, Valentina, CristinaV, vernica71, Melissa_chan, Alyssa, Roby, Irene

Avatar utente
Sofia
Gurl
Gurl
Messaggi: 133
jedwabna poszewka na poduszkę 40x40
Iscritto il: lunedì 22 febbraio 2016, 22:47
Località: Catania
Età: 43

Accesso area fotografica

Re: Sasha “Scarlett” Hostyn

Messaggio da Sofia »

sylvix ha scritto:estendendo la questione alle macchine o alle moto; un conto è guidare a 300 nel giochino, un conto è andarci veramente :)
…Con la differenza che se hai un incidente a 300 Km/h nel "giochino" non muori.
Può essere considerato sport anche dove si rischia la vita?

Avatar utente
sylvix
Princess
Princess
Messaggi: 2416
Iscritto il: martedì 21 ottobre 2014, 3:09
Località: worthing
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: Sasha “Scarlett” Hostyn

Messaggio da sylvix »

Sofia ha scritto:
sylvix ha scritto:estendendo la questione alle macchine o alle moto; un conto è guidare a 300 nel giochino, un conto è andarci veramente :)
…Con la differenza che se hai un incidente a 300 Km/h nel "giochino" non muori.
Può essere considerato sport anche dove si rischia la vita?
beh si, la storia dello sport è piena di morti, piloti di auto e moto ,sciatori, schermidori, pugili...
sull'incidente è vero, ma vuoi mettere l'adrenalina rispetto al giochetto?
si muore anche per meno, senza lasciare traccia!
jeg taler ikke dansk!

Avatar utente
Vittoria
Baby
Baby
Messaggi: 27
Iscritto il: giovedì 28 dicembre 2017, 17:23
Località: Umbria
Età: 25

Re: Sasha “Scarlett” Hostyn

Messaggio da Vittoria »

Sofia ha scritto: Premesso che reale e virtuale sono cose diverse, sai bene, ad esempio, che i piloti di aerei o di F1 si allenano con i simulatori; e quando si allenano non stanno certo giocando, e dato che allenarsi seriamente fa parte dell’attività sportiva, chi si allena seriamente con un videogioco di F1 è in grado di competere – se non di battere – un pilota reale in quello che diventa automaticamente uno sport virtuale (ad esempio un torneo col simulatore). Le abilità mentali da te menzionate rientrano, in maniera diversa, in ogni tipologia di sport/competizione, reale o virtuale che sia.
L'uso del simulatore è una piccola parte dell'allenamento dei piloti, è come se esistessero competizioni fatte sui tapis roulant o sui vogatori. I simulatori servono solo ad evitare di far schiantare i piloti inesperti ed a esercitarsi in quanto il regolamento della F1 non consente di utilizzare la macchina in pista quando si vuole, ma il lavoro del pilota è ben altro. Poi, per carità, anche io sono capace di vincere una partita a briscola con un atleta che magari non conosce il gioco... ma la briscola è un'altra cosa, come il simulatore utilizzato dai piloti di F1 (sia per esercizio che per lo sviluppo della macchina stessa) è differente da Formula 1 2017 per console o pc.

Avatar utente
Sofia
Gurl
Gurl
Messaggi: 133
Iscritto il: lunedì 22 febbraio 2016, 22:47
Località: Catania
Età: 43

Accesso area fotografica

Re: Sasha “Scarlett” Hostyn

Messaggio da Sofia »

Vittoria ha scritto:«L'uso del simulatore è una piccola parte dell'allenamento dei piloti» […] «I simulatori servono solo ad evitare di far schiantare i piloti inesperti ed a esercitarsi in quanto il regolamento della F1 non consente di utilizzare la macchina in pista quando si vuole, ma il lavoro del pilota è ben altro.»
Non è esatto. I simulatori professionali usati dai piloti reali non servono solamente a conoscere tracciati e a impostare strategie, ma riproducono vibrazioni, movimenti della testa, sollecitazioni aerodinamiche e delle forze G in frenata, accelerazione e curva.
«La Ferrari Virtual Academy si basa sullo stesso software utilizzato da Alonso e Massa nel simulatore di F1 presente all’interno della fabbrica di Maranello. Lì, l’elemento in più è la visione 3D e la capacità di riprodurre anche a livello fisico le sollecitazioni delle monoposto. Non la fisica del “gioco”.» http://derapate.allaguida.it/articolo/f ... llo/24633/" onclick="window.open(this.href);return false;
Vittoria ha scritto:«il simulatore utilizzato dai piloti di F1 (sia per esercizio che per lo sviluppo della macchina stessa) è differente da Formula 1 2017 per console o pc.»
Ovvio, un pilota virtuale non ha certo le necessità “pratiche” di un pilota reale: parliamo di competizioni diverse, di sport sì uguali ma che si pongono su un piano differente.

Rispondi