Vittoria ha scritto:«L'uso del simulatore è una piccola parte dell'allenamento dei piloti» […] «I simulatori servono solo ad evitare di far schiantare i piloti inesperti ed a esercitarsi in quanto il regolamento della F1 non consente di utilizzare la macchina in pista quando si vuole, ma il lavoro del pilota è ben altro.»
Non è esatto. I simulatori professionali usati dai piloti reali non servono solamente a conoscere tracciati e a impostare strategie, ma riproducono vibrazioni, movimenti della testa, sollecitazioni aerodinamiche e delle forze G in frenata, accelerazione e curva.
«La Ferrari Virtual Academy si basa sullo stesso software utilizzato da Alonso e Massa nel simulatore di F1 presente all’interno della fabbrica di Maranello. Lì, l’elemento in più è la visione 3D e la capacità di riprodurre anche a livello fisico le sollecitazioni delle monoposto. Non la fisica del “gioco”.»
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Vittoria ha scritto:«il simulatore utilizzato dai piloti di F1 (sia per esercizio che per lo sviluppo della macchina stessa) è differente da Formula 1 2017 per console o pc.»
Ovvio, un pilota virtuale non ha certo le necessità “pratiche” di un pilota reale: parliamo di competizioni diverse, di sport sì uguali ma che si pongono su un piano differente.