piccolo gioco

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Roby
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Re: piccolo gioco

Messaggio da Roby »

LellaB ha scritto:Cara Roberta, la divisione tra CD "ludiche" e disforiche a vario livello si nota anche negli interventi per come sono trattati gli argomenti. [...]

Nelle "ludiche" invece noto spesso interventi di poco spessore (non me ne vogliate, non è una critica) che confermano, tutto sommato, la debolezza della molla [...]
Mah, cara Lella, love spessore degli intervention dipende dallo spessore della persona: spesso ho letto interventi di altissimo spessore da parte di CD "ludiche".
Anche se io mi metto tra le "disforiche" ho sempre pensato che il travestimento per puro divertimento, per erotismo, per feticismo ha tutto il diritto e la dignità di esistere. Diciamolo pure: non c'è nulla di male ad essere feticisti.
L'unica cosa che conta è riconoscere che nell'arcipelago CD ci sono tante diverse tipologie e forse il dualismo Ludica - Disforica ancora non basta a rappresentare la situazione.
Frida ha scritto:Se ho capito bene il test invita a scegliere tra la castrazione definitiva e quella temporanea. Forse bisognerebbe riflettere sul fatto che il piacere non è godimento anzi resta una barriera contro il godimento.
Oddio Frida... il gioco propone l'opzione di svegliarsi come una donna bio, con annessi genitali, presumo. Insomma possedere una vagina è situazione diversa dall'essere un uomo castrato.

Baci

Roberta


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La Roby

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Celeste

Re: piccolo gioco

Messaggio da Celeste »

Frida ha scritto:Forse bisognerebbe riflettere sul fatto che il piacere non è godimento anzi resta una barriera contro il godimento.
Vorrei capire meglio questa frase e il tuo pensiero... Lo chiedo perché io uso piacere e godimento come sinonimi, tuttavia distinguo (come sensazione percepibile interiormente) tra gradi diversi di profondità, pienezza, soddisfazione del piacere/godimento.

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Coffee
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Re: piccolo gioco

Messaggio da Coffee »

Buongiono,
Personalmente sono conscio solo di ciò che non sono.
Non voglio esser donna ma non amo i capi d'abbigliamento rozzi da uomo macho.
Non sono disforico a me piace esser Uomo.
Non sono particolarmente sagace né intelligente, probabilmente sono uno "stampato male" che lotta quotidianamente come tutt*.
Non ho nessuna molla che mi proietta verso trucchi e parrucchi, questo fa si che non posso nemmeno annoverarmi nei CD ludici.
Non cerco nemmeno più di catalogarmi o classificarmi, semplicemente accetto la mia situazione najf per quella che è... volendomi bene. -.^
Comunque sia io sceglierei la soluzione temporanea, come nel film "Nei panni di una bionda" e probabilmente vestirei in modo bizzarro giacca e cravatta ma con uno stiletto rosso.
Tenterei a tutti i costi di divertirmi vedendo l'effetto che fa avere un corpo ex novo ma avrei due richieste... aver vent'anni e l'assenza totale del male nei piedi. ^.^

-lotto con il T9, un bambino gioca con il cane, bevo un caffè-

Frida

Re: piccolo gioco

Messaggio da Frida »

Celeste ha scritto:
Frida ha scritto:Forse bisognerebbe riflettere sul fatto che il piacere non è godimento anzi resta una barriera contro il godimento.
Vorrei capire meglio questa frase e il tuo pensiero... Lo chiedo perché io uso piacere e godimento come sinonimi, tuttavia distinguo (come sensazione percepibile interiormente) tra gradi diversi di profondità, pienezza, soddisfazione del piacere/godimento.
Provo a esprimere il mio pensiero ma temo che non sia facilmente interpretabile e quindi va isolato come OT;

Dove c'è piacere non c'è godimento, perchè il godimento è un eccesso che va oltre al piacere, verso al dolore; (ad esempio il solletico, all'inzio è piacevole ma se è prolungato diventa spiacevole). Se il piacere coincide con la felicità allora il godimento coincide con un mix di libido e destrudo; si potrebbe usare l'espressione scherzosa "morire dal ridere".

Il mio pensiero è che a un certo punto il desiderio di essere una donna bio può diventare talmente ingombrante da cercare di fare a meno di ciò di cui un uomo gode di più: il suo corpo; in tal senso la castrazione resta la condizione per accedere al desiderio.

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Re: piccolo gioco

Messaggio da Andrea »

E' un gioco fino a un certo punto perché la questione è seria.

Nell'ultimo recente incontro la psico provocandomi mi ha chiesto se l'obiettivo è quello di rinunciare a "Veronico" per lasciare spazio definitivamente a Veronica. Per me è questo oggi il percorso da fare: capire se sono disposta ad abbandonare la figura e la vita al maschile per lasciar vivere Veronica. Non so dare la risposta.

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Re: piccolo gioco

Messaggio da Monikapas73 »

Io proverei subito, e penso che difficilmente tornerei indietro. Magari fosse così semplice! Ogni giorno che passa mi sento sempre più donna!

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Re: piccolo gioco

Messaggio da LellaB »

veronica ha scritto:E' un gioco fino a un certo punto perché la questione è seria.

Nell'ultimo recente incontro la psico provocandomi mi ha chiesto se l'obiettivo è quello di rinunciare a "Veronico" per lasciare spazio definitivamente a Veronica. Per me è questo oggi il percorso da fare: capire se sono disposta ad abbandonare la figura e la vita al maschile per lasciar vivere Veronica. Non so dare la risposta.

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Hai una psico molto antipatica... : Chessygrin :
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

Celeste

Re: piccolo gioco

Messaggio da Celeste »

Frida ha scritto: Provo a esprimere il mio pensiero ma temo che non sia facilmente interpretabile e quindi va isolato come OT;

Dove c'è piacere non c'è godimento, perchè il godimento è un eccesso che va oltre al piacere, verso al dolore; (ad esempio il solletico, all'inzio è piacevole ma se è prolungato diventa spiacevole). Se il piacere coincide con la felicità allora il godimento coincide con un mix di libido e destrudo; si potrebbe usare l'espressione scherzosa "morire dal ridere".

Il mio pensiero è che a un certo punto il desiderio di essere una donna bio può diventare talmente ingombrante da cercare di fare a meno di ciò di cui un uomo gode di più: il suo corpo; in tal senso la castrazione resta la condizione per accedere al desiderio.
Grazie Frida per la spiegazione del tuo pensiero. In effetti devo ammettere che come uomo Bio la scelta di diventare donna per poco o per sempre, come proposto dal gioco, è in me accompagnata dalla castrazione (che sia psicologica, chimica e/o fisica). Ma tale castrazione verso la mia natura Bio andrebbe proprio contro quella dolcezza, gentilezza e amorevolezza (di cui posso esser capace con i miei limiti) che immaginariamente potrei perfino attribuire ad una fantasiosa "parte femminile". Quindi alla fine scelgo l'opzione del volermi bene profondamente, nel rispetto della mia interezza fisico/psichica/spirituale. Comunque buona scelta a tutt*.

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Re: piccolo gioco

Messaggio da Coffee »

veronica ha scritto:E' un gioco fino a un certo punto perché la questione è seria.

Very
Buondì,
Non sono daccordo. La questione è seria senzombra di dubbio.
Ma il thread è chiaro, è un piccolo gioco. Come tale va preso, con semplicità, altrimenti non sarei mai intervenuto.

-mangio pasta in bianco affogata nel parmigiano grattugiato-

Frida

Re: piccolo gioco

Messaggio da Frida »

LellaB ha scritto:
veronica ha scritto:E' un gioco fino a un certo punto perché la questione è seria.

Nell'ultimo recente incontro la psico provocandomi mi ha chiesto se l'obiettivo è quello di rinunciare a "Veronico" per lasciare spazio definitivamente a Veronica. Per me è questo oggi il percorso da fare: capire se sono disposta ad abbandonare la figura e la vita al maschile per lasciar vivere Veronica. Non so dare la risposta.

Very
Hai una psico molto antipatica... : Chessygrin :
Il percorso di costruzione dell'identità si caratterizza come un percorso di esaustione d'impossibilità. Ciò che l’essere umano desidera, al di là delle infinite domande, è di essere riconosciuto come soggetto di un desiderio “sano”.

...non è antipatica.. la domanda, che non riceve risposta, rimette il sapere al suo posto, nel luogo del continuo confronto con chi sa ascoltare.

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