Gender Bread Person

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roby_rm
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Re: Gender Bread Person

Messaggio da roby_rm »

MARINA65 ha scritto:E che alla fine sta storia e' una gara a incasellare le persone nei generi con la moltiplicazione delle categorie e sottocategorie creando confusione e basta , alla fine basterebbero 3 categorie Uomini / Donne e incerti .... : Chessygrin : : Chessygrin :

Tranquille non vi agitate mi banno da sola .......... : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
Visto come va a finire, potremmo anche fare anche incerti e basta!
Della serie ciascuno fa quello che vuole come vuole!
Mica sarebbe male!

: Smile : : Smile : : Smile : però poi ci becchiamo un post di un incerto sull' incertezza di essere incerto....
AIUTOOOOOO

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Re: Gender Bread Person

Messaggio da vernica71 »

Non intendo negare l'esistenza delle diverse combinazioni possibili...
Ritengo che la proliferazione di classi e sottoclassi porti ad un eccessivo "distinguo".
Questa cosa è "divisiva" e, alla fine, secondo me, non porta a quello che dovrebbe essere
l'obiettivo finale, ovvero quello di affermare non tanto che ogni individuo è "unico" (cosa ormai
assodata da tempo) ma che nella sua particolare unicità è parte del tutto, ovvero, è, e come tale
essere rispettato, un essere umano.
A mio modo di vedere, una società senza discriminazioni (di ogni tipo), davvero "inclusiva" deve prescindere
dalla classificazione esasperata degli individui che è - e non può essere altro che - divisiva...

Ma mi rendo conto che in certi ambienti (ho avuto modo di constatarlo) la battaglia alla discriminazione
non viene percepita come via per all'inclusione, passatemi il gioco di parole, "indiscriminata" di tutti gli individui,
ma, piuttosto un modo per far emergere una categoria rispetto alle altre... generando una discriminazione al contrario...
Ma questa è un'altra storia...

Veronica
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Re: Gender Bread Person

Messaggio da angelaingrid »

Come se fosse antani?
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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Re: Gender Bread Person

Messaggio da roby_rm »

vernica71 ha scritto:Non intendo negare l'esistenza delle diverse combinazioni possibili...
Ritengo che la proliferazione di classi e sottoclassi porti ad un eccessivo "distinguo".
Questa cosa è "divisiva" e, alla fine, secondo me, non porta a quello che dovrebbe essere
l'obiettivo finale, ovvero quello di affermare non tanto che ogni individuo è "unico" (cosa ormai
assodata da tempo) ma che nella sua particolare unicità è parte del tutto, ovvero, è, e come tale
essere rispettato, un essere umano.
A mio modo di vedere, una società senza discriminazioni (di ogni tipo), davvero "inclusiva" deve prescindere
dalla classificazione esasperata degli individui che è - e non può essere altro che - divisiva...

Ma mi rendo conto che in certi ambienti (ho avuto modo di constatarlo) la battaglia alla discriminazione
non viene percepita come via per all'inclusione, passatemi il gioco di parole, "indiscriminata" di tutti gli individui,
ma, piuttosto un modo per far emergere una categoria rispetto alle altre... generando una discriminazione al contrario...
Ma questa è un'altra storia...

Veronica
Difficile non essere d' accordo con te! Però mi sento di farti notare che una "classificazione", pur con tutti i suoi limiti, può aumentare la nostra conoscenza di qualcosa. Nella fattispecie probabilmente è utile per ragazzi delle medie superiori (inglesi).
Sicuramente qualsiasi classificazione non aggiunge nulla, se non confusione se viene usata per trovare una minoranza oppressa cui appartenere, per poter poi guidare all' ingiustizia sociale.
La classificazione non è nata per questo!
Come dici tu, è la persona che dovrebbe essere rispettata senza se e senza ma. Rendersi conto di una sua peculiarità o farla rendere conto di una sua peculiarità può servire a rispettarla in modo più compiuto, per esempio impedendole di aver inutili sensi di colpa.
Io almeno ho letto così il poster, e quindi ho capito poco o nulla del resto.
Per quanto mi riguarda è la versione aggiornata del tema che credo tutti noi abbiamo fatto: "Il mio compagno di banco". All' epoca IN ITALIA cercavano di capire se c'erano "deviazioni" per curarle. Adesso IN INGHILTERRA spiegano ai ragazzi che si può avere sentimenti non "ortodossi" per le altre persone senza doversi accollare il peso di un fardello che può essere molto pesante da portare. Fatto da un paese puritano, non mi sembra male.
Ma pensare di usarlo come un crivello sociale, mi sembra un po' stiracchiato!
Vorrei sapere cosa non ho capito!

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Celeste

Re: Gender Bread Person

Messaggio da Celeste »

roby_rm ha scritto: Ma pensare di usarlo come un crivello sociale, mi sembra un po' stiracchiato!
A mio avviso bisogna stare attenti che non diventi un crivello cerebrale innanzitutto. Penso che la discriminazione, molto prima che diventi evidente a livello sociale, possa iniziare quando si pensa di collocarsi in una categoria in qualche modo superiore... credo che questo richieda molta consapevolezza e sincerità interiore. Non trovo scontato che questo debba per forza succedere con questo tipo di classificazioni, tuttavia ogni strumento può essere usato in modo più o meno rispettoso verso la propria completa interiorità e verso gli/le altr*.

Frida

Re: Gender Bread Person

Messaggio da Frida »

angelaingrid ha scritto:Come se fosse antani?
..ma dai, lo sai anche tu, che ha espresso un pensiero impeccabile.

Frida

Re: Gender Bread Person

Messaggio da Frida »

roby_rm ha scritto:
Vorrei sapere cosa non ho capito!
Non credo che ti sia sfuggito nulla. I britannici c'invidiano quello che viene chiamato "Reggio Emilia Approach" ovvero un approccio pedagogico per la scuola dell'infanzia basato su un assunto fondamentale che ogni bambino è un "soggetto di diritti".
Detto francamente non c'è molto che possiamo imparare da britannici e americani sulla pedagogia, noi siamo avanti centinaia di anni su certi temi. Dare tutto questo risalto a quattro pensatori di uno schemino sembra la chiave di volta ma solo perchè gli anglofoni hanno il dono della sinstesi (e la capacità di rendere proprio il pensiero altrui). Il punto non è accettare una mappa del bambino (Piaget l'ha disegnata 100 anni prima) affermando che non c'è nulla di male a propagandarla nelle scuole senza aver determinato prima cosa ci possa essere di buono. Anche i vegetali hanno una loro autoconsapevolezza. Spiegare cosa è un maschio e una femmina senza dare per scontato che siano i genitali a determinarlo resta un concetto molto astratto per i bambini. L'unica cosa che ci rende diversi dai funghi è l'intenzionalità e i bambini capiscono immediatamente il significato di desiderio.

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Re: Gender Bread Person

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:A mio avviso bisogna stare attenti che non diventi un crivello cerebrale innanzitutto. Penso che la discriminazione, molto prima che diventi evidente a livello sociale, possa iniziare quando si pensa di collocarsi in una categoria in qualche modo superiore... credo che questo richieda molta consapevolezza e sincerità interiore. Non trovo scontato che questo debba per forza succedere con questo tipo di classificazioni, tuttavia ogni strumento può essere usato in modo più o meno rispettoso verso la propria completa interiorità e verso gli/le altr*.
Concordo..

puntualizzerei solo : Si pensa di collocarsi in una categoria che in qualche modo SI RITIENE superiore RISPETTO AD ALTRI.
Laura Bianchi

Celeste

Re: Gender Bread Person

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:
Celeste ha scritto:A mio avviso bisogna stare attenti che non diventi un crivello cerebrale innanzitutto. Penso che la discriminazione, molto prima che diventi evidente a livello sociale, possa iniziare quando si pensa di collocarsi in una categoria in qualche modo superiore... credo che questo richieda molta consapevolezza e sincerità interiore. Non trovo scontato che questo debba per forza succedere con questo tipo di classificazioni, tuttavia ogni strumento può essere usato in modo più o meno rispettoso verso la propria completa interiorità e verso gli/le altr*.
Concordo..

puntualizzerei solo : Si pensa di collocarsi in una categoria che in qualche modo SI RITIENE superiore RISPETTO AD ALTRI.
Agli altri sicuramente... e però io puntualizzo che intendevo anche interiormente... ad esempio scomponendo la propria psiche in parti e cominciando a pensare che una parte sia di livello superiore all'altra... ma non vorrei creare ulteriori mal di testa : Chessygrin :

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Re: Gender Bread Person

Messaggio da LauraB »

Quel "si ritiene" non va mai dimenticato. Riuscire a liberare le persone non etero ( ma anche etero) da un pensiero eteronormato che purtroppo ci entra inconsciamente dentro la testa già dall'asilo, è un passo importantissimo.
Quando riusciamo a renderci conto che chi ci reputa inferiori si è autoproclamato lui superiore, senza esserlo, senza motivi, senza alibi, ecco, a questo punto si rompe la macchina del sentirsi in colpa, di chi vuole farci sentire inferiori.
Se poi vogliamo procedere ulteriormente, allora potremmo dire che siamo noi che siamo "superiori" , noi che abbiamo rotto le gabbie in cui ci si segregava, noi che possiamo spaziare dove altri hanno paura, noi che abbiamo una sensibilità "duale". Fermo restando che NON esistono categorie superiori. Ma il ragionamento ci sta..
Laura Bianchi

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