mi vuol portare fuori.....

[cassandra sessantuno]

ne abbiamo parlato molto io e lei di questa cosa e, come dici esattamente tu, le ho spiegato i motivi dei miei dubbi e lei , i motivi per cui avrebbe piacere a fare cio'. I mei dubbi e le mie incertezze , sono esattamente le tue, Anna, mentre il suo desiderio di........... e' perche' sa quanto sia stata ,e lo sara' sempre ,coincidente con la mia vita normale, la realta' del crossdressing. A lei non pesa per nulla e non insiste; quando e se me la sentiro', potrebbe anche succedere.
Ho scritto in maiuscolo un concetto semplice che rappresenta una parte della mia liberta' e , credo anche quella di tante come noi. La liberta' , quando un certo tipo di societa'cerca di soffocarla, io la scrivo in maiuscolo

[Alyssa]

Se entrambi avete una storia clandestina, avrete già i vostri bei problemi ad uscire senza metterci in mezzo il crossdressing.
In una situazione così, io più che disagio proverei strizza pura!

Sarò bigotta, ma io ci andrei coi piedi di piombo.

Al di là della fantasia che diventa realtà che ha un suo fascino travolgente e irresistibile, cerca di capire cosa vorrebbe dire per lei uscire con te al femminile.



Inviato dal mio spettegolefono utilizzando i miei polpastrelli.

[AnnaSettantatre]

Cassandra qui non hai bisogno di rimarcare la liberta' di vestirti come ti pare dentro e fuori casa, siamo tutte piu' o meno messe allo stesso modo e sebbene i comportamenti siano diversi sui princìpi non si discute.

Piuttosto riflettevo sul fatto che potrebbe anche esserci da parte sua una componente di gioco e curiosita' che la spinge a chiederti di uscire con lei, ai tempi la mia compagna mi disse che le sarebbe piaciuto vedere come ci avrebbero guardate, se qualcuno avrebbe tentato un approccio, e quali situazioni avrebbero potuto generarsi da li' in poi. Una curiosita' che io, atterrita dai possibili sviluppi, mi guardai bene dal soddisfare.

E' quindi possibile che ci sia da parte sua -ma forse dovrei parlare in generale, perche' sebbene rara non credo che lei sia l'unica- una curiosita' nel vedere cosa succederebbe nel caso, e anche il divertimento di provare a scoprirlo.

Situazioni che potrebbero creare in noi imbarazzi, gelosie, disagio e che comprensibilmente si cerca di evitare.

Senza contare che rischieremmo di finire a giocare il ruolo dell'amica dell'amica bruttina che cosi' tante donne belle si portano appresso, secondo me per motivi che vanno al di la' della semplice amicizia, ma qui mi fermo perche' ho gia' messo il piede sulla prima mina e non vorrei continuare oltre.

[cassandra sessantuno]

rifletti bene, Anna, lei lo vede come un gioco e che vorrebbe vivere per la curiosita' di vedere l'effetto che fa... e io come te non atterrisco, ma quasi. Anche per me , il crossdressing , pur essendo stato mio compagno di vita fin dall'adolescenza, e' fondamentalmente un gioco, anche se un po' piu' serio. Rimane circoscritto a momenti e a stati d'animo, nient'altro. Tra l'altro, viviamo in due citta' relativamente distanti e l'eventuale ns uscita sarebbe in territorio neutro dove nessuno ci conosce. Mah, che dire ? vediamo dai. Certo mi sento molto piu' a mio agio con una qualsiasi di voi..... Per quanta complicita' ci possa essere, una donna vera, non potra' mai capire davvero e fino in fondo i ns perche'

[crossconsuelo]

Io devo dire che sono già uscita tre volte con mia moglie ed è stato bellissimo: ovviamente bisogna essere molto in ordine e truccate bene. Il tuo problema però è diverso perché la vostra relazione è clandestina. Il mio consiglio è questo se le vuole che esci insieme fallo, ma con una precauzione: se per esempio sei di Siena, fai l'uscita a Firenze o comunque in una località lontana almeno 100 km da casa tua e dalla sua. Per prepararti non dovrebbe eserci problema: potresti farti aiutare da lei. Infine concordo con te: il sesso con la propria partner è un'esperienza molto inebriante e anche a me piace tantissimo. Auguri e occhio a non finire in situazioni imbarazzanti.
Termino dicendo che per me il crossdressing non è un gioco, ma è una cosa seria perché mi ritengo prigionera del corpo sbagliato: comunque ognuno la può pensare come vuole.