Il mio feticcio sono le mie stesse gambe, che al mio cervello piace guardare ornate da collant, tacchi alti e minigonne cortissime.
Forte di questa consapevolezza ho potuto passare oltre e concentrarmi su altro, per esempio il piacere di indossare i collant, le minigonne ed i tacchi smettendo di domandarmi il perché e di sentirmi “colpevole”, “sbagliato” e “diverso”.
Ho una collezione molto nutrita di gonne di ogni foggia, colore e lunghezza, circa duecento paia di collant, alcuni dei quali mai indossati (VERGOGNA !!!!!) ed un discreto assortimento di scarpe, molte più di quante pensavo.
Tutto questo non può e non deve rimanere confinato e nascosto ed ogni giorno che passa sono più determinato a godermelo e possibilmente in pubblico e di giorno, quasi in segno di sfida alle convenzioni ed agli stereotipi.
In questi anni ho maturato anch’io un sogno, come molti di voi; ho sentito di persone che desiderano indossare abiti da sposa, chi vuole uscire in pubblico per la prima volta facendo la spesa enfemme, chi non vede l’ora di farsi vedere dalla mamma o dalla moglie o dalla migliore amica.
Il mio sogno è molto più egocentrico ed esibizionista: desidero uscire in pieno giorno, in estate, in centro città in ora di punta con minigonna e tacchi alti.
Ebbene, il 10 luglio 2018 ho realizzato il mio sogno, aggiungendovi dei plus.
AVVISO AL PUBBLICO: questo è un messaggio molto lungo, per cui chi non ha tempo o non ha voglia può tranquillamente cambiare canale e fare dell’altro.
Cominciamo.
Il giorno primo luglio 2018 ho accompagnato mia madre al mare ed il giorno successivo (un lunedì) sono tornato a Torino, ma per poter far questo ho chiesto un giorno di ferie. Ripensandoci, siccome avevo ancora da parte una intera settimana di ferie ho chiesto di poterle fare quella settimana ed unire l’utile al dilettevole. Purtroppo però il mio capo si era scordato che quella stessa settimana un altro collega aveva a sua volta chiesto di stare a casa in vacanza e così io ho dovuto posticipare, ma è stato un bene perché in questo modo ho avuto la possibilità di trascorrere quattro giorni interi con la mia adorata Marmottina.
Martedì 10 però lei era impegnata ed io ne ho approfittato al meglio, preparandomi con cura e dirigendomi in centro a Torino.
Inutile descrivere depilazione, smalto alle unghie, ecc ecc, vi dico invece che ho guidato en homme fino al parcheggio sotterraneo ( e fresco !!!) di Piazza Bodoni per parcheggiare in zona appartata al piano -2 e cambiarmi in loco, per non affaticare i piedi e non inzuppare maglietta e gonna.
La scelta dell’abbigliamento è stata adeguata alla stagione ed al massimo comfort: maglietta T-shirt in cotone color verde acqua stampata con loghi e scritte in stile teen-ager, minigonna in cotone elastico ( tessuto Jeans o Denim che dir si voglia), collant senza punta ( Philippe Matignon 10 den, taglia XL dalla vestibilità perfetta per il mio fisico, acquistate qualche giorno prima in un negozio di Leinì) sandali a zeppa (tacco 14) con listini larghi in denim e zeppa in sughero.
Insomma, un look semplice e sportivo, ma sicuramente audace che non volevo assolutamente che potesse passare inosservato.
Volete vedere una foto ? Probabilmente la vedrete, prima o poi: mi riesce difficile pensare che tutte le persone che mi hanno visto, ma soprattutto guardato possano aver resistito allo stimolo di fotografarmi col loro magico, potentissimo smartphone, per cui prima o poi mi vedrete, state tranquilli.
Torniamo al parcheggio: mi sono cambiato ed ora con cura distendo la maglietta tirandola da sotto la gonna, mi pettino (quali capelli ?) e verifico che le calze non siano smagliate, voglio essere perfetto.
Sembra tutto a posto, per cui metto a tracolla il mio borsello (da uomo) chiudo la macchina e mi avvio verso la vittoria.
Ci sarebbe l’ascensore, ma io preferisco di gran lunga le scale: vuoi mettere la soddisfazione di sentire il rumore dei tacchi ad ogni gradino e veder guizzare le mie belle cosce ? Questo si che è vero feticismo/esibizionismo !!!!!
Raggiungo la superficie in meno di un minuto e finalmente il mio sogno diventa realtà. E’ piena estate, un giorno di sole, sono le 16 di un giorno feriale, le strade del centro brulicano di gente ed io gli farò vedere che esisto e che non ho più intenzione di nascondermi.
Drizzo la schiena ed alzo il mento e con il passo più tranquillo e disinvolto del mondo inizio la mia passeggiata per Torino.
Siamo nella zona a traffico limitato, non ci sono automobili, i bar dispongono i loro tavolini in mezzo alla strada e tutti sono tranquilli a chiaccherare; ci sono i cittadini ma anche i turisti, i lavoratori dei cantieri, i proprietari dei negozi ed io passo davanti ad ognuno con il mio dannato sorrisetto guardandoli dritti negli occhi. Nessuno dice nulla, ma molto coraggiosamente scoppiano a ridere dopo che sono passato, complimenti, siete dei leoni.
E chi se ne frega ?
La mia passeggiata mi dà una felicità ed un senso di benessere che nessuno di questi mentecatti può rovinarmi.
Il mio fine però non si limita alla passeggiata: ho un piano preciso. Già più volte sono entrato in un negozio Calzedonia o simile in gonna e tacchi per acquistare dei collant, ma stavolta sarà diverso perché oserò il massimo. Quasi all’angolo tra via Lagrange e via Andrea Doria c’è il negozio “Sary Calze” dove vendono le preziosissime Wolford e quella è la mia meta. Dal parcheggio al negozio sono meno di quattrocento metri per cui quando arrivo sono ancora bello fresco ed ho già potuto godermi parecchie occhiate stranite, ma la soddisfazione di entrare in un negozio che vende calze Wolford mostrando le mie gambe non troppo diverse da quelle dei manifesti è una sensazione che nemmeno io posso descrivervi.
Entro e mi dispongo in attesa, poiché il personale è occupato con altri clienti, ma una signora viene prontamente ad accogliermi per domandarmi di cosa ho bisogno e quando le spiego che vorrei delle calze, mi prega di attendere qualche istante l’arrivo della ragazza addetta.
La fanciulla non si fa attendere a lungo e con un gran sorriso mi fa accomodare nella stanza del tesoro, un locale non più grande di un normale ingresso ma interamente dedicato ai collant Wolford. Sono a centinaia, di tutte le fogge e colori, mi sento come un bambino in un negozio di giocattoli. Per fortuna è periodo di saldi e spero che potrò comprare almeno due paia con meno di cinquanta euro.
Chiedo di vedere dei collant senza punta, da indossare coi sandali, possibilmente che non si strappino dopo sei secondi.
La signorina mi mostra il modello Luxe, 9den, offrendomi diversi colori e taglie disponibili ed insieme decidiamo che il color “honey” è quello che più risponde alle mie necessità, non troppo chiaro, leggermente abbronzante.
Lei dice che la taglia potrebbe essere la 4, ma io insisto che con le mie gambe ci vuole per forza una XL, altrimenti le devo stirare troppo e rischio di strapparle. Lei, molto professionalmente, fa una verifica usando la tabella sul retro: “ quanto è alto ?” , mi chiede, 191 cm le rispondo; “e quanto pesa ? “, 69 chili.
Lei scruta accuratamente il grafico e inizialmente vorrebbe confermare la sua prima proposta, poi scrutando nuovamente la lunghezza delle mie gambe decreta “ no, decisamente una XL”.
Ed una è andata !!
Ora però vorrei anche qualcosa che renda le mie gambe, ormai in declino e ricamate da fastidiosi vasi sanguigni, esteticamente perfette ed irresistibili da guardare. Chiedo quindi anche un paio di collant ad effetto cosmetico ma invisibili e soprattutto che non facciano riflessi ( ODIO le calze che riflettono la luce).
Lei apre il cassetto dei collant classici in microfibra e mi mostra l’assortimento e in pochi minuti scegliamo un 10 den color caramel che devo dire hanno un aspetto sorprendente per solidità e diresti che sono almeno dei 20 den. Ci sarebbe anche la versione da 5 den, ma ho troppa paura di romperle e preferisco fermarmi al 10.
Ok, ora ho quello che desideravo, andiamo alla cassa. La signorina mi saluta con un sorriso accecante che spero di aver adeguatamente ricambiato e mi dirigo al traguardo.
La signora scansiona i prodotti con il lettore ottico e prende nota dello sconto ed il suo fare è estremamente piacevole e disinvolto. Ero già stato in quel negozio, ma è passato del tempo, non credo si ricordi di me; è più probabile che se ne ricorderà adesso !!
Incredibile: il conto è di soli 39 euro !!! pensate: SOLO 39 euro per ben due paia di collant….
Ovviamente sto facendo del sarcasmo, ma era un acquisto che sognavo da anni e portato a termine in queste condizioni capite bene che il valore è incalcolabile.
Così saluto tutte le commesse ed esco galleggiando dal negozio, avviandomi per il seguito della passeggiata saltellando per via Lagrange, via Cavour, piazza CLN e via Roma con la mia borsa Wolford in mano. Arrivo in piazza San Carlo e decido che i miei piedini hanno meritato una pausa e mi accomodo su una panca, appositamente predisposta dall’amministrazione comunale che ringrazio sentitamente !!!
Gli altri occupanti delle panchine vicine non hanno mostrato alcun segno di sorpresa o di disgusto e la mia permanenza, che è stata di pochi minuti, è stata serena e ristoratrice, per cui ho potuto presto incamminarmi sulla via del ritorno, non trascurando di passare in un negozio specializzato in camicie e confezioni su misura per chiedere una camicia body da abbinare alla mia minigonna viola. Purtroppo la proprietaria non mi ha potuto accontentare perché abbiamo verificato sul catalogo dei tessuti che non era disponibile un viola abbastanza carico, ma al massimo un color glicine.
Pazienza, magari cercherò del tessuto adatto e se lo troverò glie lo porterò.
Ora posso dire di aver realizzato il mio sogno e con passo lento ma fermo mi dirigo al parcheggio per ritornare alla vita di sempre, ma porto con me una gioia che ricorderò a lungo, spero per sempre.
Scendo i due piani di scale, pago il biglietto e torno alla macchina, ma stavolta non mi cambio e guiderò fino a casa con i miei tacchi, la minigonna ed i collant Philippe Matignon senza punta.