Perché poi ti svegli una mattina, e non puoi uscire di casa. Allora tutto, ma proprio tutto è qualcosa di diverso, un pastello che non conosci, un sapore nuovo, che ti mangia il cervello se non stai attenta.
Come vi ho scritto, sono stata male, di brutto, ma non bruttissimo, sono viva, e questo mi sembra solo un motivo in più per esprimere gratitudine, certo è che spunti di riflessione in quaranta giorni di isolamento non sono mancati.
Probabilmente ce li abbiamo avuti tutti questi spunti. Impossibile non averli.
La paura e l’incertezza per il futuro,per noi, per i nostri cari. La preoccupazione e il pensiero a chi non ce l’ha fatta, ai medici, alle donne e uomini delle pulizie, gli infermieri, ma anche a chi ha perso il lavoro e forse non lo avrà più.
Sarebbe una lista lunga, ma il senso è più o meno questo.
Io ho avuto la fortuna della scrittura. Si perché come una matta mi sono messa a scrivere, giorno dopo giorno, una specie di diario, riflessioni di una poetessa un po’ sballata devo dire.
Eppure certi momenti sono stati semplicemente sublimi, nonostante la situazione, nonostante tutto.
Un miracolo quotidiano attraverso la finestra della mia camera. Un paesaggio silente, spezzato solo da qualche sirena, o campane di chiesa. Uccellini che sfrecciano veloci, nuvole che cambiano colore e forma, un ragnetto che cammina veloce sul vetro, il sole e poi la pioggia e il vento.
Il tempo come una clessidra infinita. Lo spazio che si dilata e ci racconta di come la vita non dovrebbe essere sprecata, ma vissuta, soprattutto vissuta nel segno dell Amore e del rispetto.
Cavolo ecco che mi ripiglia lo zigzagare dell’ Anima. Adesso sembra che voglia quasi insegnarvi come si vive. Perdonatemi. Non è questo l’intento se non quello di aver cmq vissuto giorni speciali. Speciali dal punto di vista della relazione, speciali con me stessa, speciali per l’unicità di tutto.
“ E un abbraccio quando me lo dai “ ?
Ecco che tornano prepotenti le mie voci interiori. Aiuto.
Si tesoro ti abbraccio. Ti abbraccio come mai non ho mai abbracciato. Con consapevole bellezza, e l’urgente bisogno di dirti che ti voglio bene, e che il calore, l’umanità che ci portiamo dentro ( nel bene e nel male ) stride fortissima nel momento in cui, questi abbracci vengono a mancare.
Siamo fragili, fragili come minuscole gocce di rugiada che esprimono la loro bellezza al mattino, ma effimere evaporano con i primi raggi di sole.
Siamo profumo di fiori. Persi nell’aria, smarriti quando il vento ci porta via dal ramo, e poco prima eravamo fiori di ciliegio. Bellezza impermanente la nostra. E di questa impermanenza, di questa transitorietà ne abbiamo fottutissimamente paura.
Oddio ogni tre per due…Lily.
Una parrucca nuova, colori diversi. Giochi di luce tra centinaia di scatti. Buttati via un casino, perché la luce non perdona, e nemmeno le rughe, ma quelli che sono rimasti e che ho postato nella galleria foto, mi hanno lasciata stupefatta e meravigliosamente felice.
Poi piano piano, la finestra mi torna davanti agli occhi, è quasi sera. La casalinga disperata che sono stata in questi giorni, torna in cucina.
Pensavo tra me e me; chissà quando potrò tornare a fare una passeggiata. La risposta chiaramente non la conosco. Ma una certezza l’ho avuta, caso mai ne avessi avuto il bisogno.
Lily c’era una volta, c’è e ci sarà per sempre.
Un abbraccio
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Un abbraccio
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.
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Re: Un abbraccio
Ti vogliamo un mondo di bene Lily.
Un grande abbraccio anche per te e per la tua unicità.
Cristina
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Re: Un abbraccio
"CristinaV"]Ti vogliamo un mondo di bene Lily.
Un grande abbraccio anche per te e per la tua unicità.
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Cristina[/quote]
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.
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Re: Un abbraccio
Lily, hai messo il dito nella piaga della nostra fragilità che diventa paura dell'ignoto, del futuro. Galimberti filosofo sostiene che finché la nostra vita è frenetica, mossa dai valori effimeri dei nostri giorni, il futuro viene visto come speranza di miglioramento, ma quando, come in questi giorni, scopriamo che basta nulla e la nostra vita, la certezza del domani, svaniscono, allora questa speranza non c'è più. Abbiamo perso il valore degli affetti, scambiato per una vita mordi e fuggi o, più frequentemente, lavoro alla morte e divertimento altrettanto alla morte. Dici bene, un abbraccio ci vuole, aneliamo a poterci abbracciare di nuovo, a toccarci, a parlarci di persona e non attraverso una misera finestra elettronica sul mondo.
Amo i tuoi pensieri, le tue poesie, perché mi fanno pensare.
Ti abbraccio forte
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Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
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Re: Un abbraccio
Grazie Lily del tuo abbraccio.....ricambio volentieri e spero un giorno di poterlo fare dal vivo!!