Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
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Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Ho voglia di dipingere questa tela bianca con i miei pensieri, ci penso, mi chiedo se mi dilungo troppo, se sono noiosa e mi dico che forse posso aspettare. Apro e chiudo il forum due o tre volte, poi mi decido.
E scrivo.
Esco di casa che è ancora scuro, la mattina è fredda, tanto fredda.
Per me ancora di più, lo sapete..soffro il freddo, l'ho già detto, forse lo ripeterò altre volte e forse vi stuferete di sentirmelo dire.
"Sono sola con me confusa..oggi mi sento sola con me, confusa.." non è solo il freddo ma anche la voce di Elodie alla radio a procurarmi brividi lungo la schiena mentre guido con le luci del mattino a far capolino tra l'asfalto e le nuvole.
"Sola con me, confusa..", la sono anche quando parcheggio una volta arrivata al lavoro. Mi ci sento quando incrocio gli sguardi spenti di persone che hanno accettato chissà quante vite che non gli appartengono senza farsi troppe domande perchè è cosi che deve andare.
E' cosi e basta, le bollette, l'affitto, la grigliata la domenica, la partita di calcio in tv. A molti questo basta e avanza a saziare quel vuoto, e non dico che sia sbagliato..però..non lo so, ho gia i miei pensieri e sicuramente non è giusto guardare "a casa degli altri".
Ho un pò di malinconia, non avrei voglia di abbandonare l'auto con al suo interno ancora il tepore del riscaldamento ma anche io ho le bollette, le rate, le spese e tutto il resto e devo farmi coraggio, ricacciando indietro una goccia brillante che dagli occhi sembra volersi tuffare sul viso, ma forse è il freddo mi dico, forse l'aria frizzante appena scendo dalla macchina, ho gli occhi chiari e si sa, sono più delicati, basta un niente e lacrimano anche senza volerlo.
Sono bravissima a trovare le scuse piu banali per negarmi un bel pianto anche quando ne avrei bisogno.
Le ore passano svogliatamente, c'è poco lavoro e troppo tempo per pensare a mille altre cose.
La pausa pranzo è quotidianamente un momento che non amo particolarmente, ritrovarsi in un ambiente totalmente a presenza maschile in cui gli argomenti bè.. facilmente immaginabili.
A volte qualcuno mi fissa, lavoro lì da tantissimi anni ormai, ma fatico ad aprirmi, sto nel mio angolo sicuro e questo ad alcuni crea disagio.
Io lo so e non faccio nulla per evitarglielo, non è cattiveria, è sopravvivenza forse.
Autodifesa.
Mangio ma non ho molta fame oggi, non sono proprio in forma e non mi va di riempirmi troppo lo stomaco.
L'immancabile battuta sessista urlata sguaiatamente, che arriva portata dal vento della superficialità è l'ennesimo boccone amaro di questa giornata che non aspetto altro di veder terminare.
Lascio la mensa con un piccolo nodo alla gola, quello che mi fissa mentre mangio ora è impegnato a ridere, meglio mi dico, almeno non si accorgerà che mi sta venendo di nuovo da piangere.
Ma sarà colpa della polvere, o di una ciglia, sono quella con gli occhi azzurri, gli occhi delicati che lacrimano appena li sfiori. Anche con i pensieri.
E scrivo.
Esco di casa che è ancora scuro, la mattina è fredda, tanto fredda.
Per me ancora di più, lo sapete..soffro il freddo, l'ho già detto, forse lo ripeterò altre volte e forse vi stuferete di sentirmelo dire.
"Sono sola con me confusa..oggi mi sento sola con me, confusa.." non è solo il freddo ma anche la voce di Elodie alla radio a procurarmi brividi lungo la schiena mentre guido con le luci del mattino a far capolino tra l'asfalto e le nuvole.
"Sola con me, confusa..", la sono anche quando parcheggio una volta arrivata al lavoro. Mi ci sento quando incrocio gli sguardi spenti di persone che hanno accettato chissà quante vite che non gli appartengono senza farsi troppe domande perchè è cosi che deve andare.
E' cosi e basta, le bollette, l'affitto, la grigliata la domenica, la partita di calcio in tv. A molti questo basta e avanza a saziare quel vuoto, e non dico che sia sbagliato..però..non lo so, ho gia i miei pensieri e sicuramente non è giusto guardare "a casa degli altri".
Ho un pò di malinconia, non avrei voglia di abbandonare l'auto con al suo interno ancora il tepore del riscaldamento ma anche io ho le bollette, le rate, le spese e tutto il resto e devo farmi coraggio, ricacciando indietro una goccia brillante che dagli occhi sembra volersi tuffare sul viso, ma forse è il freddo mi dico, forse l'aria frizzante appena scendo dalla macchina, ho gli occhi chiari e si sa, sono più delicati, basta un niente e lacrimano anche senza volerlo.
Sono bravissima a trovare le scuse piu banali per negarmi un bel pianto anche quando ne avrei bisogno.
Le ore passano svogliatamente, c'è poco lavoro e troppo tempo per pensare a mille altre cose.
La pausa pranzo è quotidianamente un momento che non amo particolarmente, ritrovarsi in un ambiente totalmente a presenza maschile in cui gli argomenti bè.. facilmente immaginabili.
A volte qualcuno mi fissa, lavoro lì da tantissimi anni ormai, ma fatico ad aprirmi, sto nel mio angolo sicuro e questo ad alcuni crea disagio.
Io lo so e non faccio nulla per evitarglielo, non è cattiveria, è sopravvivenza forse.
Autodifesa.
Mangio ma non ho molta fame oggi, non sono proprio in forma e non mi va di riempirmi troppo lo stomaco.
L'immancabile battuta sessista urlata sguaiatamente, che arriva portata dal vento della superficialità è l'ennesimo boccone amaro di questa giornata che non aspetto altro di veder terminare.
Lascio la mensa con un piccolo nodo alla gola, quello che mi fissa mentre mangio ora è impegnato a ridere, meglio mi dico, almeno non si accorgerà che mi sta venendo di nuovo da piangere.
Ma sarà colpa della polvere, o di una ciglia, sono quella con gli occhi azzurri, gli occhi delicati che lacrimano appena li sfiori. Anche con i pensieri.
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "
- Roby
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Un abbraccio... e un fazzolettino per asciugare i tuoi occhi azzurri.
Baci
Roby
PS: anche io ho gli occhi chiari e ogni tanto lacrimano
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Baci
Roby
PS: anche io ho gli occhi chiari e ogni tanto lacrimano
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La Roby
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Grazie Roby, un caro abbraccio anche a te
Elena
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- Anna
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Sarà che sei un'anima bella.
Prima o poi faremo un giro in moto, fosse anche solo immaginato, per sentieri polverosi e scassati e cieli azzurri che asciugano le lacrime.
Un abbraccio
P.S. Le ragazze in moto sono bellissime e impossibili da raggiungere dalle brutture del mondo!
E Anna verrà
Col suo modo di guardarci dentro
Di sorridere di questa libertà
Col suo modo di guardarci dentro
Di sorridere di questa libertà
Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Si, saremo bellissime, saremo sorridenti e bellissime!Anna ha scritto: ↑martedì 30 novembre 2021, 20:38Sarà che sei un'anima bella.
Prima o poi faremo un giro in moto, fosse anche solo immaginato, per sentieri polverosi e scassati e cieli azzurri che asciugano le lacrime.
Un abbraccio
P.S. Le ragazze in moto sono bellissime e impossibili da raggiungere dalle brutture del mondo!
Grazie per la tua dolcezza, come sempre preziosa
Abbraccione
Ely
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "
- sylvix
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
mi rendo conto che non ho mai vissuto normalmente, non ho mai avuto un lavoro che la sera mi facesse tornare a casa alla stessa ora.
il più delle volte non tornavo neppure, motivo per cui alla fine ho preso un monolocale in centro.
poi è arrivato il covid e -saggiamente- ho chiuso tutto con largo anticipo, ma il monolocale l'ho tenuto e ho fatto bene.
dal balconcino si vede un'ansa di fiume che potrebbe rincuorarmi, abituato all'acqua come sono, ma il tempo è una merda, freddo e buio alle 4 del pomeriggio.
mi annoio a morte perchè sto liquidando tutto e non ho nulla da fare a giornate intere.
mi salvano i sigari e i circuiti con cui sto cazzeggiando.
non ho voglia di uscire e neppure di parlare; surreale e sconfortante, ma, a dispetto degli occhi chiari, non piango, non ne vale la pena.
il più delle volte non tornavo neppure, motivo per cui alla fine ho preso un monolocale in centro.
poi è arrivato il covid e -saggiamente- ho chiuso tutto con largo anticipo, ma il monolocale l'ho tenuto e ho fatto bene.
dal balconcino si vede un'ansa di fiume che potrebbe rincuorarmi, abituato all'acqua come sono, ma il tempo è una merda, freddo e buio alle 4 del pomeriggio.
mi annoio a morte perchè sto liquidando tutto e non ho nulla da fare a giornate intere.
mi salvano i sigari e i circuiti con cui sto cazzeggiando.
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jeg taler ikke dansk!
- Steffi Ritzka
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
sylvix ha scritto: ↑martedì 30 novembre 2021, 22:13 mi rendo conto che non ho mai vissuto normalmente, non ho mai avuto un lavoro che la sera mi facesse tornare a casa alla stessa ora.
il più delle volte non tornavo neppure, motivo per cui alla fine ho preso un monolocale in centro.
poi è arrivato il covid e -saggiamente- ho chiuso tutto con largo anticipo, ma il monolocale l'ho tenuto e ho fatto bene.
dal balconcino si vede un'ansa di fiume che potrebbe rincuorarmi, abituato all'acqua come sono, ma il tempo è una merda, freddo e buio alle 4 del pomeriggio.
mi annoio a morte perchè sto liquidando tutto e non ho nulla da fare a giornate intere.
mi salvano i sigari e i circuiti con cui sto cazzeggiando.
non ho voglia di uscire e neppure di parlare; surreale e sconfortante, ma, a dispetto degli occhi chiari, non piango, non ne vale la pena.
È vero... a volte non ne vale la pena, sarebbe come darsi per vinta al cospetto di una realtà che fa di tutto per distruggere anche quel poco di buono che ancora riusciamo a conservare...
Mi ritrovo perfettamente nella tua frase perché anch'io spesso reagisco in questo modo anche se ne avrei una gran voglia..., e non è per coraggio e tanto meno per orgoglio, ma soltanto perché il pianto è un'emozione pura che viene dall'anima e non la puoi regalare...
Non hai pianto ma hai condiviso il tuo stato d'animo, so quanto vale...
Buona giornata
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...
Elle s'en fout
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- Steffi Ritzka
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Ciao ElyEly80 ha scritto: ↑martedì 30 novembre 2021, 18:28 Ho voglia di dipingere questa tela bianca con i miei pensieri, ci penso, mi chiedo se mi dilungo troppo, se sono noiosa e mi dico che forse posso aspettare. Apro e chiudo il forum due o tre volte, poi mi decido.
E scrivo.
Esco di casa che è ancora scuro, la mattina è fredda, tanto fredda.
Per me ancora di più, lo sapete..soffro il freddo, l'ho già detto, forse lo ripeterò altre volte e forse vi stuferete di sentirmelo dire.
"Sono sola con me confusa..oggi mi sento sola con me, confusa.." non è solo il freddo ma anche la voce di Elodie alla radio a procurarmi brividi lungo la schiena mentre guido con le luci del mattino a far capolino tra l'asfalto e le nuvole.
"Sola con me, confusa..", la sono anche quando parcheggio una volta arrivata al lavoro. Mi ci sento quando incrocio gli sguardi spenti di persone che hanno accettato chissà quante vite che non gli appartengono senza farsi troppe domande perchè è cosi che deve andare.
E' cosi e basta, le bollette, l'affitto, la grigliata la domenica, la partita di calcio in tv. A molti questo basta e avanza a saziare quel vuoto, e non dico che sia sbagliato..però..non lo so, ho gia i miei pensieri e sicuramente non è giusto guardare "a casa degli altri".
Ho un pò di malinconia, non avrei voglia di abbandonare l'auto con al suo interno ancora il tepore del riscaldamento ma anche io ho le bollette, le rate, le spese e tutto il resto e devo farmi coraggio, ricacciando indietro una goccia brillante che dagli occhi sembra volersi tuffare sul viso, ma forse è il freddo mi dico, forse l'aria frizzante appena scendo dalla macchina, ho gli occhi chiari e si sa, sono più delicati, basta un niente e lacrimano anche senza volerlo.
Sono bravissima a trovare le scuse piu banali per negarmi un bel pianto anche quando ne avrei bisogno.
Le ore passano svogliatamente, c'è poco lavoro e troppo tempo per pensare a mille altre cose.
La pausa pranzo è quotidianamente un momento che non amo particolarmente, ritrovarsi in un ambiente totalmente a presenza maschile in cui gli argomenti bè.. facilmente immaginabili.
A volte qualcuno mi fissa, lavoro lì da tantissimi anni ormai, ma fatico ad aprirmi, sto nel mio angolo sicuro e questo ad alcuni crea disagio.
Io lo so e non faccio nulla per evitarglielo, non è cattiveria, è sopravvivenza forse.
Autodifesa.
Mangio ma non ho molta fame oggi, non sono proprio in forma e non mi va di riempirmi troppo lo stomaco.
L'immancabile battuta sessista urlata sguaiatamente, che arriva portata dal vento della superficialità è l'ennesimo boccone amaro di questa giornata che non aspetto altro di veder terminare.
Lascio la mensa con un piccolo nodo alla gola, quello che mi fissa mentre mangio ora è impegnato a ridere, meglio mi dico, almeno non si accorgerà che mi sta venendo di nuovo da piangere.
Ma sarà colpa della polvere, o di una ciglia, sono quella con gli occhi azzurri, gli occhi delicati che lacrimano appena li sfiori. Anche con i pensieri.
Un abbraccio forte da chi ti può capire..
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...
Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Grazie Steffi, sempre dolcissima!
Un abbraccio grande anche a te!
Elena
Un abbraccio grande anche a te!
Elena
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Re: Quegli occhi azzurri..quelli delicati..
Carissima Elena, ho letto il tuo post ieri sera...ero seduta in metrò en femme...sono scesa in Porta Romana per fare una breve passeggiata, nonostante il freddo, prima di rientrare...ripensavo alle tue parole, il rumore dei miei tacchi risuonava nell' oscurità, mentre incrociavo persone sperando di incrociare quegli occhi azzurri..anche se sapevo che non sarebbe successo...
Marina