LA BEFFA

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Prugna
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LA BEFFA

Messaggio da Prugna »

Quel pomeriggio di maggio rimuginavo , intanto che cercavo di non perdere il contatto con la più veloce auto degli amici che mi avevano fatto invitare , sulla serata nella fastosa residenza di C.S. dove mi stavo recando , en homme per praticità (jeans-giacchino-superga) , ma con accanto , oltre un necessaire zeppo di trucchi , un borsone con : abito da sera lamè-or-brulée , parrucca castana corta , parure simil brillanti/rubini di bella bigiotteria -che pareva gioiello da un miliardo- , ed esili sandali anch'essi or- brulée taccodieci/allaccio alla caviglia , provati ed acquistati sotto gli sguardi delle commesse in un negozio di via Condotti -
Nel buen retiro di C.S., sito nelle campagne della Tuscia romana , era la sera del compleanno di un all'epoca finanziere sulla cresta dell'onda (e con moglie ovviamente bellissima) , dove ero stata convinta ad apparire en femme dalla coppia di cui sopra ( lui era il fratello della consorte di C.S. , ed anche dirigente del suo Trust finanziario , e lei una simpaticissima sempre pronta ad imbastir casini ) e che mi avevano fatto importare in quello che mi era stato -fraudolentemente- descritto come un compleanno per 'pochi intimi' , anche se , guarda il caso ,'in abito da sera' .
'Dai vieni , e mettiti in tiro' mi aveva detto tre giorni prima Anna (i nomi sono di fantasia) , 'Che C. ha invitato per diplomazia anche un suo socio svizzero , dice lui troppo supponente e cui vuol dar la baia' (solo per questo ? -mi ero detta- , boohh..) , 'che quando gli ho raccontato di te e di come ti trasformi in strafica (testuale) è saltato sulla sedia , ed ha minacciato che se non ti portavamo licenziava Giulio dal suo Trust' ..
L'occasione sembrava degna , anche se il posto era lontano e non conoscevo nessuno a parte loro due , ed accettai d'impulso , che un giro in abito da sera fra gente così non era cosa di tutti i giorni , e pareva valere il viaggio , che poi erano meno di 300 km. fra andata e ritorno .
Dopo due giorni di prove , per non sfigurare fra bella gente , di preparativi , ed anche di precipitosi acquisti ( come quello delle scarpe intonate all'abito) , il giorno di questo compleanno ci eravamo ritrovati infine in viaggio sulla Cassia , verso nord , e partiti in anticipo (alle 16 che ci volevano un paio d'ore per arrivare ) , perchè avevo preteso il mio tempo per prepararmi per benino prima dell'arrivo degli invitati .

Durante il percorso andavo però ruminandomi con crescente perplessità quanto appreso poche ore prima : che C. (che a quanto pareva era davvero tremendo) aveva stabilito di presentarmi come italiana divenuta per matrimonio e successiva vedovanza doviziosa erede di un gallese upper class -Guendalina divenuta Gwendolyn countess of Glamorgan- , anche imparentata , per il buon peso , con Alessandra di Kent (!) . La balla era completata da come tale immaginaria riccona , anche associata all'Invest Trust di C. , e sua ospite già da un paio di giorni , si sarebbe trattenuta solo per parte della serata per poi ritrarsi , dato che all'alba del giorno dopo una Rolls dell'ambasciata l'avrebbe riportata a Roma , all'Hassler e poi a Fiumicino , destinazione Londra .
(Che cosi se qualcosa va storto ti eclissi , aveva spensieratamente precisato la mia amica , chiaramente all' origine , e parte attiva , del suddetto complotto anti-svizzero).
Più rivisitavo tutto 'sto copione , che provavo di immedesimarmi nel personaggio che C. mi avrebbe cucito addosso e che avrebbe spacciato ai suoi ospiti prima che scendessi in pompa , più il tutto mi appariva impraticabile , improbabile , e destinato a sgretolarsi nel ridicolo o peggio , (che arrivai anche a delirare fosse contorta manfrina per compromettere lo svizzero , per farlo votare a favore di C. nelle riunioni dei soci del Trust ) , al punto che , prossimi alla meta come ormai eravamo , preda della paura di finire in qualche grosso casino avevo deciso di rinunciare , e di tornarmene indietro .
Ma eravamo già giunti quasi sulla scena dl questo crimine così minuziosamente progettato : che percorrendo un viale bordato di cipressetti alla toscana eravamo sbucati in un largo spiazzo ghiaiettato , dove affacciava una sorta di casalone dall'aspetto elegante , di stile quasi mediceo .
Parcheggio su un lato di questo piazzale ancora sgombro di auto di invitati , che sono appena passate le 18 , dicendomi che ho il tempo per tornare a Roma ad un'ora decente , e scendo dall'auto decisa ad eludere tutto il trallallà , raggiungendo a passo accelerato Anna e Giulio quasi all'ingresso della casa .
' Non se ne fa niente , no , io me ne torno a Roma ; scusatemi , ma non me la sento ; perchè ? perchè qua e perchè là , e poi non conosco nessuno! '
' Machestaiaddì ! maddecchèhaififa che sei fra amici , eddai che ti divertirai come una pazza'
Tanto fanno e tanto dicono che riescono a portare me ed il borsone oltre l'entrata , dentro , e direttamente nel salone , dove affaccia una scala tutt'altro che piccola (quella che avrei dovuto scendere en femme) , e dove un paio di camerieri in giacca bianca già sono affaccendati intorno ad un tavolone dove parte del buffet , i piatti freddi, sta già prendendo forma .
Grandi divani e tavoli bassi un po' ovunque , che là dentro tutto è essenziale e rigorosamente moderno , che c'è pure una sorta di mamozio made in U.S.A. con luci multicolori lampeggianti ; megagalattica sound machine , con casse acustiche occultate e pile di cd selezionabili da un display , come i jukebox d'antan .
Stavo ancora guardardomi intorno , quando sento aprirsi una porta , probabilmente dal lato cucine , ed una voce femminile dire : 'Siete arrivati , finalmente !'
La padrona di casa , bella donna come mi era stato anticipato , ma dai modi spicci ed ancora vestita casualmente , che dopo un breve convenevole annuncia che C. è in arrivo da Roma ,e che lei deve salire a truccarsi e cambiarsi , che gli ospiti stavano per arrivare ; fingendo (come tutte le donne cui non sfugge nulla aveva già compreso che la britlady ero io) di realizzare solo dal borsone perchè ero lì , che così si era presa il tempo di valutarmi ( che in fondo non mi aveva mai visto prima , ed aveva temuto di ritrovarsi nella serata chissà chi) ; forse una foto estratta da Anna al volo dalla borsa , o forse , più probabilmente , perchè comunque rassegnata ai trastulli goliardici del consorte , chiude questo primo incontro con un sintetico : 'Allora , cara , sbrigati a cambiarti anche tu , che mica vorrai farti trovare così !' , e sale di sopra .
Di colpo pare non ci sia tempo da perdere : la mia complice mi accompagna sveltamente per quella scala dai gradini di marmo (troppo) lucidi , e mi infila in un bagno chequinessunotiscocciachepuoivestirtiinsantapacemaspicciati , e mi lascia lì col mio borsone.
Tiro fuori tutto quanto , che fra il grande ripiano in travertino che ospitava due lavabi ed un ampio sgabello imbottito il posto c'era , e , mentre un ragazzamiadattidafare mi ronza in testa , dò inizio alla liturgia .
Via subito giacchinojeanssuperga , cara , e vai di intimo (nero) : slippino - bustier stringivita - reggiseno siliconato .
Tutto OK , tutto liscio .
Quindi al trucco , che il grande specchio con le luci intorno è perfetto per truccarsi bene , e già mi comincio a portare avanti col lavoro , senonchè...
Senonchè ad un certo momento va via la corrente , e rimango col kajal in mano paralizzata davanti allo specchio , in una penombra scoraggiante .
sento qualcuno vociare di sotto su un certo gruppo elettrogeno , intanto che già iniziavo a chiedermi che ci facessi io lì , in quel remoto villone di sconosciuti , con un occhio truccato e l'altro no.
Dopo qualche minuto così mi bussa la complice , che mi allunga una coke e la notizia che 'adesso la luce torna , tranquilla' .
Tanto vaticinio per mia fortuna si avvera : che così finalmente posso concludere con la smaltata delle mani (che ai piedi avevo già provveduto prima di partire) coordinata al rossetto ; ma ora il trio mani/piedi/bocca mi appare fuori tono rispetto all'abito , e non mi convince più , -ma questoteseiportata , emmòtelodevidatene' - mi sussura una vocina ...
Intanto che attendo che lo smalto asciughi prendo coscienza del tempo trascorso da quando avevo iniziato a prepararmi , che la luce del giorno sta ormai declinando , e soprattutto che i continui scricchioli della ghiaia nel piazzale , che avevo fino a quel momento ignorato , presa com'ero dai miei maquillages , stavano da tempo segnalando i reiterati arrivi di auto zeppe di invitati .

Sbircio dalla finestra : il fuori è ora illuminato e non solo da lanterne , ma anche da fiaccole e fiammelle di candele romane , e scorgo almeno un ventina fra grosse berline e sportive grintose già parcheggiate , mentre altre vetture ancora sopraggiungono .
Altro che 'festa per pochi intimi' ! sbotto fra me e me , che di sotto , a giudicare dal vocìo ci sono già decine di persone , ed altre stanno ancora giungendo ; perdipiù gli amici di C. non sono quaqquaraquà qualsiasi , ma esponenti di un certo ambiente al top , con tanto di mogli ed amanti con la puzza sotto al naso , che non vedrebbero l'ora di demolire una singolare squinzia mai vista nel giro .
Mi sento in trappola , pietrificata all'idea di scendere per farmi ridurre un pizzico , quando Anna bussa un 'Ma sei pronta ? sbrigatiii , che ormai ci siamo : C. ha raccontato di te , e sono tutti curiosi di questa Lady sua socia ' ; tirata dove intuisco qualche nascosto sghignazzo , conclusa da un ' Dai bella , dai ! che fra dieci minuti vengo a prenderti che scendiamo assieme' .
Non replico sillaba , che dato che ormai la danza è questa , so di doverla danzare : agguanto il vestito , calo la zip e mi ci infilo , il guaio è che la zip sta dietro , ed è lunga ,e quando inizio a tirarla su si inceppa a mezza strada , che devo fare le contorsioni per riuscire a chiuderla senza distruggerla , che quel vestito avevo portato , e basta , e se rompevo la zip ero fottuta .
Chiudere i bijoux , ed allacciare i sandali al confronto è uno scherzo , anche se nuovi com'erano questi ultimi avevano le suole scivolose (che avevo dimenticato di scartavetrarle) ed i gradini dello scalone erano -allarme- di marmo lucido ; la parrucca calza invece miracolosamente subito bene , o cosi voglio credere .
Sento chiedere da dietro la porta , con impazienza , se sono finalmente pronta ; borbotto un ' sìì , arrivo ! ' dandomi un'ultima inutile sbirciata nello specchio -cheormaicosìstaieolavaolaspacca- mentre sfioro i lobi con un'ombra di Shalimar (che di più fa pinchera , mi dico) ; quindi agguanto una pochette dorata con dentro il nulla ed apro .
Quella mi sguarda come davanti alla grotta di Lourdes , ma al mio 'emmenomale che era una serata intima' detto piano e con tono teso , se n'esce con un ' OK , che sei super ed alle babbione di sotto le farai schiattare , relax ' .
Riesco ad accennare una specie di sorriso quando ammiccando mi prende sottobraccio , che per fortuna è alta , e ben taccata ( che si era messa anche lei in tiro , ovvio) cosi risulto meno spilunga , ed iniziamo lentamente a scendere la scala che è pure tirata a cera , -cazzarola- .

Ad ogni gradino la visuale del salone mi si amplia su una piccola folla di banchieri , gente di Borsa , immobiliaristi e palazzinari , con relative consorti , compagne ufficiali ed amanti spacciate per assistenti (chi erano tutti mi venne poi dettagliato il giorno dopo) , in gran spolvero di abiti lunghi e smokings , e di cocktails e chiacchere cullate da un sottofondo musicale da piano bar emesso dal mamozio multicolore .
Quando affronto ,con prudenza , l'ultimo scalino , che fino a quel punto ce l'avevo fatta a non precipitare , già alcune teste si erano girate verso quella scala ed altre se ne andavano aggiungendo , intanto che il chiacchericcio diveniva mormorio , soprattutto di alcune damazze curiose e , come scoprii dopo , anche piuttosto impiccione .
Mi sento peggio della Bergman/Anastasia presentata da Yul Brynner agli aristocratici russi scampati a Parigi dalle furie di Lenin e Trotskji , ma già mi viene incontro sorridendomi a trentadue denti quello che dal tratto sicuro intuisco come il padrone di casa , che mi sembra molto soddisfatto dell'inizio del game ( che poi l'aveva voluto e progettato lui , ed ormai doveva giocarselo per forza , che non era previsto tie.break) .
Mi bacia la mano con qualche enfasi , intanto che Anna si defila , e se n'esce a voce alta con un compromettente (per lui) :
'Carissima , sono felice che tu sia voluta scendere , ti vorrei presentare tutti , ma dallo per fatto , che da questo momento sono amici anche tuoi !'
'Signori , la mia amica e socia Gwendolyn di Glamorgan !'
(mormorii e bisbigli)
'Che si è voluta trattenere ancora per questa sera speciale , nonostante domattina debba partire di qui prima dell'alba , grazie , amica carissima !' .
'Ora un brindisi all' amicizia italo/britannica !' (che c'entrava decisamente poco , ma comunque suona bene) .
Mi ritrovo a sfiorare la sua flute con un'altra ( sempre di champagne) messami in mano da non so chi ; dopodichè lui ritiene che per il momento la manfrina possa bastare , e dandomi il braccio mi accompagna ad un divano dove già sedevano due tizie ( intanto alludendo con lo sguardo , e dandomi di gomito , ad un ometto risecchito che indovino essere lo svizzero) , che ormai la cena era servita (sotto specie di buffet) , con i divani riservati alle signore , coccolate sul posto da carrelli pellegrini gestiti da due famigli kenioti -che sceglievi e loro ti preparavano il vassoietto- , mentre i signori uomini si provvedevano da sè al tavolone principale .
Appena divanata mi ero sentita mancare , che avevo uno stringivita serrato a 68 cm. che da seduta toglieva il respiro , e non riesco a mangiare quasi nulla , limitandomi a fingere , intanto che faccio conoscenza con le mie compagne di seduta : un'italiana svaporata moglie di nonsochi e la consorte del maggior proprietario , all'epoca , di grandi alberghi in zona stazione Termini , una massiccia americana della Georgia che comincia a parlarmi in U.S.English con forte accento DeepSouth , certa che da quella britlady che ero potessi conversare con lei comunque fluently.
Mi sento perduta , che il mio arrugginito inglese mi avrebbe smascherata per quell'impostora che ero , ma risolvo : ' Let's speak italian , darling , otherwise we'll lose our dear Ms x' , la quale Ms x mi guarda beata , e finiamo tutte e tre a parlare di bambinaie ed housekeepers , anche se la georgiana esibisce di suo un italiano da barzelletta , aggravato dai Jack Daniel's che continua a trangugiare .
Sbircio il padrone di casa -che vedo gli altri congiurati occupatissimi a ciacolare per il salone- che da qualche minuto mi andava facendo lievi cenni indicando occultamente la vittima designata (che C. quando ci si metteva era un conte Mascetti , peggio di Tognazzi in 'Amici Miei') ma l'uomo , nonostante le ruffianate rifilategli su di me , pare risultare refrattario , che è forse meno stolido di quanto C. lo stimi .
Poi i fuochi d'artificio in giardino e la maxitorta con candeline e coretto , seguiti dal mammuth messo a versione disco , che fra champagne e liquori sono tutti meno formali , e più rilassati (qualcuno balla pure) , anche se continuo a notare tipe passarmi accanto sbirciando me e quel collier apparentemente così prezioso .
Sto nuovamente divanando con la georgiana (che per un po' mi ero dovuta aggiungere alla maxitorta e successivo levar di calici) quando C. ottiene comunque la vittima da immolare al posto dello svizzero , che se ne era andato come certi altri un po' bacucchi e non usi a tirar tardi .
L'agnello del sacrificio , come appresi in seguito , è italiano cosmopolita , e produttore cinematografico attivo soprattutto in Germania , dove aveva anche coprodotto un paio di film di Rainer Werner Fassbinder , ed ora in Italia per introdurre nuovi autori dello 'Zweite Neue Deutsche Kino' come lo definiva nei suoi comunicati stampa , e soprattutto , credo , in cerca di finanziatori dei suoi progetti , e che si stava facendo sotto (come dedussi in seguito) sedotto forse dall' aspetto della stangona anglo-italiana , ma anche e certamente dallo sbrilluccicare del collier da un miliardo fasullo .
Mentre la musica ancora ribolle di Rolling Stones e similari chitarrosi mi si presenta davanti : è alto (ma meno di me con tacchi) ed ha un aspetto curato ; mi invita a ballare , per la perfida soddisfazione di C. , ma , un po' per i tacchi dieci portati da ore , un po' per le suole lucide e scivolosette , che paventavo catastrofi con cascatone nello sgambettare semiacrobatico , declino sorridendo l'invito : 'non ballo queste cose , preferisco i lenti' .
Prende la risposta come un sì , mi fa un cenno d'intesa , e va a smanettare il display del mammuth finchè non trova qualcosa tipo 'Lady in red' 'remixed for lovers' che mette in play e si ripresenta , intanto che C. , apparsomi subitamente dietro il divano , mi sussurra all'orecchio con un sorriso di miele ' Se non balli ti sputtano' .
Avevo notato come la moglie di C. tenesse d'occhio , così come suo fratello , questo nuovo sviluppo (mentre Anna giocava a fare la gnorri) , e come C. , pur sdottorando di finanza e mercati con chiunque , avesse continuato (che non era soggetto da rassegnarsi a match nulli) a cercare uno da spedirmi dopo il flop collo svizzero , per cui quando xy torna alla carica mi sento addosso il fiato sul collo di tutta la famiglia , oltre gli occhi di qualche maligna rimasta di quelle che mi avevano gironzolato attorno per vedere che pesce è questa Gwen , chenons'èpiùmossadaldivanodaquandoèscesa , booh .
Ero in trappola , che , anche se ormai non ballava più nessuno , non avevo più pretesti per negarmi : mi alzo , e mi lascio cingere da xy , che mi avvinghia in una sua variante della mattonella , mormorandomi all'orecchio che mi aveva udito conversare ed era rimasto affascinato dalla mia voce , che a suo dire aveva timbri e toni da Marlene Dietrich , cui , aggiunge per il buon peso , somigliavo anche per le caviglie sottili ( il giorno dopo appresi che aveva poi detto a C. che avevo 'seni di marmo' , che chissà se era un complimento ) ; passa quindi a magnificare lo Shalimar , di cui , sfiorandomi un orecchino col labbro , dice di inebriarsi .
Pur gratificata da tanto ardore tengo d'occhio C. , che osserva la situazione con aria volpina , mentre i suoi altri tre complici , che non si erano persi un fotogramma di tutto il film , fingono , con scarso successo che gli scappa da ridere , distratta indifferenza.
Ma quando xy comincia a stringere di più , posando la testa pressapoco sul mio décolleté (che più su di li non arriva ,non essendo altissimo) , mettendo a rischio la stabilità di imbottiture strategiche , pavento la débacle , e con la mano sinistra , che l'altra era mollemente posata sulle spalle di xy , lancio richiesta di soccorso a contemascetti , che interviene paterno :' Cara Gwen , ricorda che domattina alle 6 viene a prenderti l'auto dell'ambasciata , ed è già l'una passata !' . Replico con aria fintamente trasognata , come in una sorta di risveglio da uno sweetdream : ' OMG , darling , it's REALLY so late ? ' .
A quel punto xy molla la presa , mi fa un baciamano allusivo , e si ritrae discretamente , e signorilmente ; che Intanto la moglie di C. ha fatto spegnere il mammuth della musica , dando così ai rimasti un discreto segnale di abbandono nave ; segnale raccolto , che cominciano ad accommiatarsi , sia pure con gran dispendio di convenevoli .
Profitto di quel momento di confusione e , dispensando sorrisi a destra e a manca , raggiungo svelta la scala e la risalgo ( ma con cautela , che i gradini erano sempre quelli a cera di prima ) fino al bagno dove mi ero vestita .
Mi chiudo dentro , a spiare dalla finestra quante auto siano ancora nel piazzale , ovvero quanti altri ospiti , che per squagliarmi devo per forza passare per di sotto , dove , qualora ci fosse stato ancora qualche ritardatario , avrei fatto fatalmente scoprire che Gwen non se n'era affatto andata a riposare , ma stava partendo in utilitaria per conto suo -altro che Rolls dell'ambasciata alle sei- , rovinando tutta la storiella di C. .
Avrei potuto mettermi ovviamente en homme , e passar via in incognito , ma non mi andava affatto , che stavo benissimo nei miei panni e mi sentivo improvvisamente più vispa di prima , e non avevo voglia di perdere ancora tempo a struccarmi e cambiarmi .
Nel mentre mi bussa Anna , scalza , per sussurrarmi che erano andati via tutti , ma non xy , che aveva chiesto di poter pernottare lì , dichiarandosi stanco di non so quali precedenti complicati tragitti , ed era stato sistemato in una camera degli ospiti , ahimè quasi di fronte al bagno dove stavamo , ma la cui porta , rimasta socchiusa , rimandava già un rassicurante ronfare .
Facendomi segno di star zitta mi aiuta a riporre nel borsone quanto avevo indossato all'andata , bisbigliandomi che dovevo profittare dell'opportunità per squagliarmi , e che C. e gli altri mi avrebbero raccontato meglio il giorno dopo , che erano già a letto .
Recuperate le chiavi dell'auto ,e tolti i sandali per non far rumore , o precipitare , per la scala , e con lei che carinamente mi porta il borsone , scendiamo per il salone ora deserto , e raggiungiamo la macchina , dove mi ricalzo , che non mi ritrovo a guidare a piedi nudi ; un abbraccio alla mia complice e riparto verso Roma , e casa mia , en femme , godendo di una splendida notte di maggio .

Entrai nel mio condominio che erano quasi le cinque ( non incrociai nessuno , data l'ora) , l'ascensore (che fece un rumore che nel silenzio del palazzo mi parve infernale) mi portò infine al mio piano ed entrai in casa improvvisamente esausta .
Mi buttai a letto , dopo essermi spogliata e struccata , lasciando dove capitava tutte le varie vanità , e caddi in un sonno di piombo .

Il pomeriggio seguente ebbi per telefono da Anna il primo resoconto dei successivi sviluppi ( il primo , perchè nonostante io non abbia mai più incontrato xy , la storia continuò a progredire senza di me) : che il giardiniere aveva visto un tizio nel piazzale intorno alle sei ed aveva riferito ; che Il tizio in questione era xy (come lui stesso aveva a colazione confermato a C.) , bivaccante lì all'alba nella vana attesa di salutare comme il faut la dolce Gwen in mattiniera partenza per Roma ; e di come in risposta gli fosse stato propinato che la dolcissima avesse fatto anticipare l'arrivo dell'auto di molto , e che ormai era già ripartita per Heathrow , dopo una sosta di attimi all'Hassler.

C. aveva in mente peraltro ulteriori sviluppi della faccenda , a partire da una cena per 25 che xy avrebbe dovuto offrire a 'La Clé' , ristorante superchic molto nel vento all'epoca ( e carissimo) , dove ovviamente quella Gwen sarebbe stata ospite d'onore ; ma rifiutai di partecipare ad un simile sputtanamento , cui peraltro anche la moglie si oppose , e non se ne fece nulla .
Invitò comunque il suo bersaglio prediletto a Panarea , dove lui aveva villa a mare e barca , per luglio , raccontandogli che quella là se ne stava incrociando in yacht nel Mediterraneo in quel periodo , e sarebbe passata anche a Panarea ; mi venne poi riferito dalla solita come il poveretto binocolasse di continuo le barche in transito , cercandone di british-flagged ...
Infine mesi dopo - a chiusura- fece balenare allo sventurato la presenza della Fantomatica ad una assemblea del Trust convocata a Ginevra , dove alcuni serissimi signori , da C. istruiti , confermarono a codesto gentiluomo , colà accorso in tutta fretta , che la riunione si era chiusa in anticipo e la Glamorgan se ne era ripartita .
Poi , forse finalmente sazio di tanto strazio , C. smise di progettar sberleffi al poveretto , anche perchè in un certo giro romano qualcosa di tanto inseguimento a vuoto di una certa inglese stava trapelando , ed il gioco era durato un po' troppo
( e pare anche che qualcuno lo abbia infine graziato , dandogli conto dell'inesistenza di tale creatura -ignoro se rivelando chi c'era sotto tanto maliarde apparenze-) .
Persi poi contatto con queste persone ed il loro giro , e col versante luccicante ed apparentemente spensierato delle loro esistenze , dopo che una serie di turbini finanziarii e familiari li avevano colpiti , e divisi .

Temporaneo incrociarsi ,
di percorsi di vita lontani fra loro.

LA BEFFA
Ultima modifica di Prugna il lunedì 16 gennaio 2017, 12:38, modificato 11 volte in totale.

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Re: LA BEFFA Parte prima/ to be continued...

Messaggio da Prugna »

Questa la versione unificata e definitiva , che ho rieditato alcuni passaggi
Ultima modifica di Prugna il lunedì 28 dicembre 2015, 14:01, modificato 1 volta in totale.

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Re: LA BEFFA Parte prima/ to be continued...

Messaggio da vernica71 »

Attendo con impazienza il seguito!
Scrivi davvero bene e incolli il lettore al testo...

Veronica
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Re: LA BEFFA Parte prima/ to be continued...

Messaggio da auroracd »

Sto già sognando Prugna, non per il sonno data l'ora, ma per quello che ho letto finora e che, come dice Veronica, incolla il lettore/trice allo schermo. Attendo con ansia il resto : Love : : Love : : Love :
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Re: LA BEFFA Parte prima/ to be continued...

Messaggio da Prugna »

Per Veronica ed Aurora
Sto componendo la seconda parte , e spero di postarla questa notte .
Prevedo anche una terza parte che provero' a comporre domani .
Grazie per i vostri commenti gentili. Kiss

Il testo è ora completo , e stabilizzato
Ultima modifica di Prugna il lunedì 28 dicembre 2015, 14:03, modificato 1 volta in totale.

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Re: LA BEFFA-parte terza

Messaggio da Prugna »

Terza ed ultima parte de LA BEFFA . Infine pubblicata!

Testo ora stabile e completo .
Ultima modifica di Prugna il lunedì 28 dicembre 2015, 14:04, modificato 1 volta in totale.

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Re: LA BEFFA-parte terza

Messaggio da auroracd »

Che storia Prugna!! : Smile : Ma quando ti metti in tiro dovresti essere una gnocca favolosa se riesci a tener botta a situazioni di questo genere... e in che ambientini tra l'altro!!!
Raccontacene altre che sono davvero entusiasmanti. Leggendoti mi sembra di vivere un sogno.
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Re: LA BEFFA-parte terza

Messaggio da mara@ »

Questo racconto al limite dell'incredibile mette in evidenza il livello che hai raggiunto: per qver fatto cose del genere di sicuro hai sviluppato le tue doti in maniera incredibile, per far sì che tutti ti abbiano creduto donna.
Dice bene Aurora queno lo paragona ad un sogno: il passare è un sogno di molte, anche se purtroppo non sempre realizzabile.

Ora hai aumentato la mia curiosità: ti vorrei conoscere meglio e in particolare mi piacerebbe sapere come sei arrivata a quegli ottimi risultati: sarebbe vello un racconto che ci parlasse di come hai iniziato tutto.

P.s. Permettermi un consiglio: sarebbe stato meglio scrivere tutto il racconto in un unica discussione, anche in messaggi diversi, per non creare confusione.
Scrivere su discussioni diverse per me è più indicato quando si vuole lasciar passare più tempo tra una parte e l'altra, per farci restare in suspense/ farci penare (non farlo!!!) XD

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Re: LA BEFFA-parte terza

Messaggio da Prugna »

Grazie per le tue gentili parole. Non manchero' di raccontare anche della mia evoluzione , presto. Il frazionamento in tre parti fu dovuto alla convinzione , absolute beginner here , di avere un max di available space per ogni intervento , e non a marketing strategy(XD) . Oltretutto , dato che non avevo mai scritto da nessuna parte di questa vicenda singolare , man mano che mi si aprivano i cassetti della memoria , dovevo ampliare , correggere , e rieditare. ed e' stato davvero un impegno di ore ed ore , che spero ricompensato anche da altre attenzioni , oltre la tua e quella di altre tre gentili amiche . Un bacio grande .

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Re: LA BEFFA-parte terza

Messaggio da Prugna »

Per Auroracd
Grazie ancora , sei davvero carina .
Quanto da me narrato fu un fatto irripetibile ed irripetuto , per location e qualità' delle persone .
So che alcune qui penseranno ad una manifestazione di mitomania , ma i fatti quelli furono , anche se per ovvie ragioni ho omesso i nomi reali e la localita'( nellaTuscia viterbese , peraltro) . Kisses .

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