Cha faccio, perché, e altre domande

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frossini
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Re: Cha faccio, perché, e altre domande

Messaggio da frossini »

Luna ha scritto:
frossini ha scritto:scusa Luna, ma se una vita da uomo etero potrebbe andarti bene perché rivelarsi?
Il coming out non è un obbligo;io vivo benissimo confinando i miei"hobby" tra le mura domestiche e mai mi sognerei di fare coming out
No, per me, dico nel mio caso, fare questo come hobby, da sola, in casa non ha più senso, io ho bisogno di viverlo, la fuori, assieme ad altre persone, ... Vedi, io non voglio uscire per vestirmi, voglio vestirmi per uscire.

La vita da uomo etero ... in un certo senso è tutto ciò che conosco. Non ho un percorso da seguire una volta abbandonata quella vita. Sarei solo liberamente me stessa. Non ho neanche un futuro da perdere, ma non ne ho neanche uno pronto su un'altra strada. Sarebbe solo più bello. Ma è una sensazione, un sogno. Forse mi sbaglio, ma se non vivo non potrò mai saperlo.
capisco però valuta attentamente i pro e i contro(in fondo avere dei segreti non è poi così male) e considera che,mamma a parte,spesso certe persone di fronte ad una rivelazione osì importante dietro le spalle criticano anche se sembrano le persone più aperte del pianeta;una volta che ti sei rivelata non torni indietro.
Scusa se sono duro e critico ma noi vecchi siamo così : Wink :

Frida

Re: Cha faccio, perché, e altre domande

Messaggio da Frida »

Luna ha scritto: Però mi domando, ma io in realtà di cosa ho da fare coming out? Che non sono etero al 100%? Che non sono uomo al 100%? Alla fine una vita da uomo etero a me starebbe bene, per cui alla fine mi sembra di non aver nulla per cui fare coming out, e come mi pace divertirmi ed uscire son cavoli mia. Però non si rimane depilate solo per la serata, il mio armadio contiene gonne e decolté tutti i giorni e se capitasse il miracolo di una relazione ...
Cara Luna, ti rispondo perchè penso che le tue domande non siano banali e offrono uno spunto di rflessione molto importante.
Faccio una breve premessa di carattere generale.

Tutti gli essere umani hanno la tendenza a classificare esperienze, cose e persone inserendole in categorie generali, aiuta a fare ordine e dare un senso alla realtà. All'inizio c'è la categorizzazione sociale e poi si passa all'identità sociale cioè quelle caratteristiche che hanno i gruppi a cui appartengono le persone.

"non esiste nessun paese tollerante. Non esiste pace, né qui né, in nessun altro posto. Donne, bambini, intere famiglie distrutte semplicemente perchè erano nati diversi," (cit. Magneto) Questo pensiero è alla base del percorso che unisce stereotipo, pregiudizio, discriminazione.

I problemi cominciano quando si confronta il mio gruppo con gli altri e si comincia a pensare che il mio gruppo non sia solo importante ma migliore degli altri. Se si ha un atteggiamento favorevole per il mio gruppo e sfavorevole per un altro si considera anche che io e il mio gruppo siamo la stessa cosa guadagnando in autostima a spese degli altri.

Al momento percepisco che non sei sicura di poter affermare con certezza quale sia la tua identità sociale. L'identità sociale non si stabilisce all'origine, non siamo come i mutanti in contrapposizione agli umani, in pratica non si nasce diversi.

Il coming out serve solo per dire agli altri che siamo diversi e che apparteniamo ad una categoria sociale. È come sentirsi un tutt'uno con il gruppo a cui apparteniamo e a cui ci legano idee, orientamento, genere, religione,... aiuta a descrivere se stessi parlando delle caratteristiche di un gruppo.

Io non penso che per sentirsi amati bisogna appartenere a un gruppo né possedere un identità sociale.

"... Vedi, io non voglio uscire per vestirmi, voglio vestirmi per uscire."

Per le persone che ti amano veramente la suddetta differenza non ha alcuna influenza.

Lau

Re: Cha faccio, perché, e altre domande

Messaggio da Lau »

Non so che dirti ero come te ..non mi bastava più tenermelo nascosto e lho rivelato alla mia ex moglie ,...risultato ho divorziato in un anno, l'ho fatto capire a mia mamma che in mia assenza andava a spiare i miei guardaroba in casa quando ero negli Stati Uniti per lavoro , ...risultato rapporto molto superficiale fino a un anno fa , poi si è ammalata ed è morta a dicembre ,senza che saprò mai cosa ne pensasse, mi sono rivelata alla mia compagna attuale ma dopo un bel momento di complicità , ora mi becco le parole se trova la sua biancheria spostata ...risultato pratico sempre ma per gli affari miei e soprattutto non esco più...

Morale della favola ne ho piene le balle...di render conto a tutto e tutti...
Quindi ti consiglio di fare quello che senti e se hai ben chiaro dove vuoi andare e ciò questa tua scelta comporterà , fallo e basta , perchè poi passano gli anni se se ti ridimensioni o torni sui tuoi passi come ho fatto io , guarda che poi te ne penti...

E non è facile aver assaporato la libertà per poi doversi nuovamente riaccontentare

baci

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Re: Cha faccio, perché, e altre domande

Messaggio da LauraB »

Quella dei gruppi è una cosa interessante, sono un po come le etichette, ma in pratica. Sono etichette che ci permettono di agire e interagire come meglio ci piace. Quindi, se un gruppo ci limita, va cambiato. Poi, detto questo, non bisogna ne ghettizzarsi ne pensare a "noi" e "loro". Tutte persone, quando c è rispetto, anche se con diversi interessi.
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Re: Cha faccio, perché, e altre domande

Messaggio da Sabrinasexy69 »

Ciao,
Da quello che dici mi sembra che tu sia etero. Partendo da qua, ti devi chiedere perche' fare coming out. perche' ne hai bisogno?
Dici che lo hai detto a qualche amico con cui sei in confidenza, che bisogno ha soddisfatto?

Se dici che "una vita da etero di andrebbe bene", significa che non hai un bisogno (come alcune di noi) di "essere" sempre en femme, di vivere en femme. Quindi e' una cosa saltuaria, ogni tanto (magari anche spesso) ti va di vestirti ed uscire. ok. E allora perche' dirlo? alla mamma poi?
Magari tua mamma capira', magari le confondi le idee, magari si preoccupa....

Io penso che il coming out va fatto SOLO quando risponde ad una specifica esigenza personale, perche' non farlo ci fa stare male. Il resto del mio pensiero lo trovi nel seguente post: viewtopic.php?f=24&t=4957

un abbraccio
Sabri

ps io come si vede dal link nella mia firma ho un armadio pieno di vestiti da donna, ma i miei quando vengono in casa mica ci ficcano il naso dentro!

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Re: Cha faccio, perché, e altre domande

Messaggio da Luna »

Ciao,
il link è un tema lungo, mi ci metterò con calma a leggerlo.

Come vivere io la sento come una scelta, io non ne sento la necessità. Ma ... non penso di essere in grado di farmi una vita da uomo etero, cioè, c'ho rinunciato in realtà, in questo momento non sto perseguendo nessuna strada realmente ed eviterò di scrivere qua le mie conclusioni.
Vivere al femminile per me è una cosa che mi piacerebbe, ma se continuo a nascondermi non posso farlo, ad alcuni amici mi son sentita di dirlo per rispetto nei loro confronti.

Lo so, certe cose vanno fatte solo se ce n'è bisogno, non per vezzo, ma ancora una volta non scriverò qua le mie conclusioni, che tanto non perseguirò penso.

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