Un desiderio sempre più forte di confessarlo

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Eti
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Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Eti »

Ciao a tutte!
Prima di cominciare a scrivere, faccio una premessa, forse scontata ma credo doverosa.
Almeno per quanto mi riguarda, ogni mia affermazione, presa di posizione o definizione di assoluto... del tipo "è così" o simili,
tengo a precisare che riguarda solo me ed è un mio pensiero e con questo può essere categorico, ma solo per me, non è legge o verità assoluta, non è chiuso e rispetta totalmente il pensiero degli altri uguale o diverso che sia.
Detto questo...
Ciò su cui vorrei parlare è il desiderio sempre più forte e presente, sopratutto in certe occasioni, di rivelare a terzi, ciò che sono, che provo e di come realmente mi senta e mi veda, insomma, condividere con altri che sono di aspetto maschile, ma nel profondo, magari neanche tanto profondo, non so bene cosa sia.
Non posso e non voglio dire che mi sento donna, perchè donna non sono.
Essere donna al di là del modo in cui ti vesti, implica tutta una serie di stati, sensazioni, e pensieri che per motivi biologici e anatomici non posso e non potrò mai provare (e torniamo a quanto ho anticipato prima...ovviamente questo è ciò che penso e non vuole entrare in contrasto con quanto possa sentire e provare un'altra persona).
Però se è vero questo è anche vero che ciò che sento non è assolutamente maschile, non mi trovo, non mi vedo...non mi piaccio.
Mi sento un intermedio, vorrei un aspetto femminile, vivere sempre così, non solo per i brevi attimi concessi in segreto.
I gusti sessuali sono un'altra cosa, ci sono, sono tanti e anche loro complessi, ma non è parte dell'argomento.
Ciò che capita spesso è che quando entro minimamente in confidenza con una persona: una mamma di una compagna di scuola o amica delle mie figlie, una collega di lavoro, una compagna di corso e così via, dopo poco in certe situazioni escono con: "...è che tu sei diverso dagli altri uomini, percepisci certe cose, sei presente in famiglia, hai un'attenzione particolare che fanno di te un uomo,, diverso".
ATTENZIONE: non sono una rarità, golden boy o altri stucchevoli stereotipi dell'uomo da favola, no no no, e non vuole dire che perchè un uomo è più sensibile della media, debba significare che desideri smaltarsi le unghie, truccarsi e potendo vivere con la gonna...
Però lo dicono, al punto che una mia collega un giorno dopo aver discusso di qualcosa che ora non ricordo mi disse come complimento davanti ad altri colleghi:
"Noo, tu non sei un uomo, tu sei più donna che uomo!"
E così via. Ed io non mi sentii offeso, disagio o in imbarazzo, come essere considerato un mezzouomo.
No, ero felice!
E a quattrocchi avrei voluto dirle che ci aveva preso, che mi sentivo veramente così, che dall'età di 13 anni sentivo un desiderio incontrollabile ma ahimè reprimibile con violenza, di apparire muovermi ed essere quella via di mezzo indefinibile e difficilmente misurabile in percentuale tra un uomo ed una donna.
Che amo sentirmi completa quando sono truccata e vestita dalla testa ai piedi, che spesso la guardo,..la mia collega, non con istinto animale/sessuale come il 90% dei maschi presenti in azienda, ma con invidia e interesse, quando si presenta in ufficio con certi abitini, inguainata da calze velate e con ai piedi fantastiche dècolletè!!
E così via, desiderio di confessarlo al mio unico amico rimasto, se la parola amicizia ha ancora un valore...
Paura e allo stesso tempo desiderio di dirglelo.
Dire liberamente al mondo:" Si, io sono così, e non mi pento, non mi vergogno e da qualche anno ne sono orgoglioso"
Se per la società non è permesso ad un uomo di presentarsi come vuole, almeno poterlo dire o condividere con chi te la senti.
A volte queste repressione forzata, questo doversi negare e nascondere mi porta a pensare se realmente esisto, se ci sono o se guardandomi allo specchio rendermi conto che ciò che sono in pubblico sta lentamente sparendo, lasciando solo una lieve traccia di me, che vive in mezzo agli altri interagisce ma è quasi un ologramma.
Io non mi sento minimamente in ciò che ogni giorno mostro al mondo, e questo è sempre più deprimente e motivo di disagio.
Da qui la necessità di confessarlo, dirlo, raccontarlo, vedere negli occhi dell'altro/a una reazione un segno di vita, nel bene e nel male.
Un qualcosa che mi faccia pensare: "Ma allora esisto, non sto vaneggiando o fantasticando".
Per me il poterlo dire agli altri serve a ricordarmi che esisto, che ci sono e che questo mio essere anche se nascosto c'è!
Ma purtroppo l'amico, il/la collega o altri sono pochi, presi come tutti da mille problemi e ben poco propensi ad ascoltare, visto che generalmente le persone cercano ascoltatori, contenitori umani in cui riversare le loro paure, frustrazioni o i loro motivi di vanto e di orgoglio, per sentirsi un gradino più su della media.
Non credo sia esibizionismo, perchè non vuole essere desiderio di apparire e mettersi in mostra, sento sempre più il "bisogno" di dire chi sono.
Mi sono dilungata, ma almeno non ho intasato una conversazione già esistente, obbligando altre a doversi leggere il mio zibbaldone!
Per chi vorrà leggere ed intervenire, lascio libertà di parola.
Grazie
Ètienne

Celeste

Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Celeste »

Eti ha scritto:Se per la società non è permesso ad un uomo di presentarsi come vuole
Con tutto il rispetto per le difficoltà dell'essere donna penso che anche essere uomo sia molto difficile in questa società. Io da sempre ho sentito un senso di ribellione alla grande massa di condizionamenti e tentativi di controllo su cosa bisognerebbe provare o fare. Credo che quello che siamo sia indefinibile, ma poi il modo in cui lo definiamo è tutto un programma, d'altronde la stessa capacità di parlare (anche dentro di sé) per quanto la diamo per scontata richiede tutta una serie di convenzioni... basti pensare che in certe lingue possono esistere tantissime sfumature di parole per esprimere qualcosa, mentre in altre per quella stessa cosa magari c'è povertà di linguaggio. Poi si può scoprire che ci si sente diverse o si viene viste tali, però secondo me tutto l'universo è fatto di diversità che sono in comunione tra loro. Spesso io preferisco considerarmi ignorante, piuttosto che incasellarmi in categorie che dietro hanno tutta una serie di cose date per scontate e che scontate non sono... ad esempio la frase "Sii uomo" racchiude dentro di sé una gran massa di significati, e non mi stupirò se sempre più persone non si riconosceranno in tali significati.
Ultima modifica di Celeste il domenica 22 settembre 2019, 23:35, modificato 1 volta in totale.

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Coffee
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Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Coffee »

Buongiorno.
Sono la persona meno indicata a risponderti poiché non ho un vero e proprio desiderio di vestirmi al femminile, non mi trucco e non mi depilo, mi sento assolutamente uomo e mi trovo bene con il mio non nuovissimo recipiente. Sono "semplicemente" un feticista della calzatura dunque amo indossarle, rimirarle e quel che potrei mettermi in piu è in realtà in funzione delle calzature stesse come se fossero un loro accessorio. Mescolo lo stile -.^
Uscire allo scoperto? La dinamica del normalpensierocomune è di avviso totalmente differente, non vuole veder chi è diverso.
Chi non adotta un stile di vita oppure ha un'atteggiamento non omologato dalla comunità nel quale vive viene subito etichettato in fretta e furia.
L' etichetta affibbiata in genere è pesante e inossidabile nel tempo.
Probabilmente tutto questo lo sai anche tu, ma è giusto ribadirlo.
L'uscire allo scoperto da un lato ti libererà di un peso, dall'altro comporterà un aggravio di pensieri sulle tue spalle.
Chi ti sta attorno, se tiene a te, avrà notato qualcosa di particolare, non sono mica tonti. Ma un conto è avere dei dubbi e catalogare il tutto come stranezze oppure originalità sulla tua persona, altra cosa è avere delle conferme.
Tutto sta nell'intelligenza del prossimo e nel tuo modo di porti coraggiosamente.
Il cervello è come un paracadute... funziona solo se aperto.

Una certezza posso dirti, una volta usciti allo scoperto non si torna più indietro, vale sia per la tua persona che per ti sta attorno.

Ti ho fatto paura? Ti sono venute delle paturnie? Mi dispiace ma bisogna davvero esser convint* per uscire allo scoperto.
Come un soldato esce dalla sicura trincea e corre con tutte le sue forze sapendo che una volta fuori non avrà ripari. Ci vuole Coraggio & Determinazione.

Coffee

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Dany66
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Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Dany66 »

Cara Eti,quello che racconti e comune a molte di noi in maggiore o minore misura.La mia femminilità e cresciuta sempre di più col passare del tempo e non è facile porre freno,qui nasce secondo me la voglia di non vivere questa situazione richiudendola con forza dentro di noi.Io non sono all'altezza di usare termini complicati e fare come dico "equilibrismi lessicali"per dirti che prima di confidarti con qualcuno/a devi essere assolutamente sicura perche se al tuo migliore amico confidi che hai tradito la moglie,tanto per fare un esempio banale, lo prenderà in un modo, che non credo sia confrontabile con la confessione di prima.Penso comunque che qui nel forum troverai un grosso aiuto da tante ragazze che la pensano o hanno gli stessi stati d'animo come te è magari puoi messaggiare in privato .Un bacio : Love :
Dany
Ha ragione Coffee una volta uscita allo scoperto non si torna più indietro.

Celeste

Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Celeste »

Scusate ma sul fatto che in dietro non si torni io sono scettica per almeno questi motivi:

- Anche in questo forum mi sembra ci siano persone che sono tornate indietro.

- Le donne bio possono vestirsi in modo maschile senza essere segnate a vita... a noi invece è precluso cambiare? Per questa libertà allora io rivendico il mio essere donna.

- È vero che le persone tendono a credere che i comportamenti degli altri (soprattutto se strani rispetto alla norma) siano frutto di caratteristiche interiori forti e tendono ad attribuire stabilità alle caratteristiche interiori altrui; io però preferisco sentirmi libera di cambiare con la stessa libertà che nell'epoca attuale attribuisco alle donne. Poi se si tratta di prevenire la chiusura mentale degli altri allora sono d'accordo, ma la ritengo una mancanza di libertà dell'uomo contemporaneo e sogno che un giorno venga superata, in modo che sparisca anche la parola "confessione" in questo ambito.
Ultima modifica di Celeste il domenica 22 settembre 2019, 23:36, modificato 1 volta in totale.

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Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da dream62 »

Leggendo il post di Etienne, ho trovato molte somiglianze con quanto ho vissuto in questi ultimi anni. Credo che la frase "sei un uomo diverso dagli altri" ce lo siamo sentiti dire in molti, perchè effettivamente in molte di noi esiste una forma di empatia per il mondo femminile che , probabilmente, ci diversifica dallo stereotipo tipico maschile.
Ma attenzione alla frenesia di confessarsi a terze persone! Forse una donna comprende meglio di un uomo la nostra caratteristica; credo sia quasi inutile confessarsi ad un amico, meglio farlo con un amica.... ma di cui conosci bene la sua sensibilità per gli altri, altrimenti faresti solo danni a te stessa!...anche se, finchè non ti togli il sassolino dalla scarpa, continuerai a soffrire e roderti l'anima.
Alla gente non gliene frega niente chi sei, cosa ti piace e cosa vorresti essere, proprio perchè è piu propensa a sfogarsi che ad ascoltare; ti nota solo nel momento che esci dagli schemi e non sa come categorizzarti.... (almeno nel presente, chissa in futuro!) e non sempre il risultato è di accettazione.
Molte donne apprezzano le nostre caratteristiche di dolcezza, sensibilità, tipiche più del genere femminile, ma apprezzano anche che un uomo non rinneghi il suo stato biologico e non si presenti con outfit troppo femminili. In fin dei conti, la maggior parte delle donne (non tutte) sono etero: preferiscono gli uomini.
Sono comunque d'accordo con Celeste : indietro ci si torna, si può: l'ho sperimentato sulla mia pelle.
Tanti auguri!

Il fratello di Stefy

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Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Andrea »

Cara Etienne,

per me invece non si torna indietro. Se ti riveli agli altri il dado è tratto: molti sapranno e tu dovrai esserne consapevole.
Alcune persone capiranno altre per nulla e sparleranno di te.

Tu, sì, potrai tornare indietro, ma intanto gli altri ti avranno già etichettato.

E allora devi pensare ben a quello che vuoi: se hai intenzione di andare avanti sarai orgogliosa di quello che sei e l'esserti rivelata non ti spaventerà, se invece la paura ti frenerà sarà meglio aspettare e non avere l'ansia di comunicare a persone che non potranno esserti complici.

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L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)

La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)

Frida

Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Frida »

L'articolo è molto interessante, devo ammettere però che per me si tratta di una lettura faticosa.
Francamente non sono riuscita a mettere a fuoco se "l'oggetto della confessione" riguarda la non conformità di genere, il crossdressing, la disforia di genere, le tre cose insieme.

È mia personale opinione che in molti discorsi che leggo non sia chiara a tutti la differanza tra "non conformità di genere" e "disforia di genere". Con la prima si intende l'identità di genere di un individuo nei suoi gradi di differenza dalle norme culturali comuni per una persona di un determinato sesso. Diverso è il caso del malessere o lo stress provocato in una persona che sente la propria identità di genere diversa dal sesso assegnato alla nascita; le due cose possono essere concomitanti.

A parte la mia incapacità analitica direi che essere percepiti come più donna che uomo in una particolare situazione, ammirare la collega "inguainata" da calze velate e "fantastiche" decolleté, arrendersi alla debolezza del non piacersi, sono emozioni molto comuni. Evitare la stigmatizzazione, temere il rifiuto di parenti e amici, invece sono causa di stress. Quindi liberarsi dallo stress è normale.

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Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Serena Crossdresser »

veronica ha scritto:Cara Etienne,

per me invece non si torna indietro. Se ti riveli agli altri il dado è tratto: molti sapranno e tu dovrai esserne consapevole.
Alcune persone capiranno altre per nulla e sparleranno di te.

Tu, sì, potrai tornare indietro, ma intanto gli altri ti avranno già etichettato.

E allora devi pensare ben a quello che vuoi: se hai intenzione di andare avanti sarai orgogliosa di quello che sei e l'esserti rivelata non ti spaventerà, se invece la paura ti frenerà sarà meglio aspettare e non avere l'ansia di comunicare a persone che non potranno esserti complici.

Very
... parole sante !
Serena


"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."

cit. da " Il tè nel deserto "

... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.

cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )

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Re: Un desiderio sempre più forte di confessarlo

Messaggio da Dany66 »

veronica ha scritto:Cara Etienne,

per me invece non si torna indietro. Se ti riveli agli altri il dado è tratto: molti sapranno e tu dovrai esserne consapevole.
Alcune persone capiranno altre per nulla e sparleranno di te.

Tu, sì, potrai tornare indietro, ma intanto gli altri ti avranno già etichettato.

E allora devi pensare ben a quello che vuoi: se hai intenzione di andare avanti sarai orgogliosa di quello che sei e l'esserti rivelata non ti spaventerà, se invece la paura ti frenerà sarà meglio aspettare e non avere l'ansia di comunicare a persone che non potranno esserti complici.

Very
Perfettamente d'accordo per,non si torna indietro, intendevo proprio questo la società nostra è questa,un giorno forse cambierà ma non adesso purtroppo.

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