Ok. Forse mi sono espressa male.Celeste ha scritto:Il mio pensiero è che non bisogna per forza essere pessimisti sul fatto di staccarsi dal crossdressing. Il senso di beatitudine o di eccitazione che si può provare vestendosi da donna non è detto che debba restare confinato all'indossare abiti femminili. Un percorso di crescita (e può anche avvenire dentro di sé senza l'aiuto esterno, se ci si riesce senza ossessionarsi nella razionalizzazione delle cose e senza la repressione brutale) può portare a liberare ciò che è bloccato, può portare a distendere l'emotività fissata in schemi ripetitivi legati ad oggetti. Poi è logico che dipende da ciò che una persona vuole fare, perché se travestirsi diventa un valore perseguito intenzionalmente allora non vedo spazio per cambiamenti.roby_rm ha scritto:Per quanto mi riguarda non so pensare ad un amore, anche breve o temporaneo, che non preveda l' accettazione del partner, con i suoi pregi e difetti. Forse sarà perché preferisco avere accanto un carattere messalinico che mi spinga a farle sempre di più grosse ad una crocerossina che vuole cambiarmi. Almeno inguaiato per inguaiato, nel primo caso mi sono divertito!
Niente in contrario se ti senti di oscillare tra figure tipo maschio alpha e femmina omega, con tutti gli stati intermedi compresi, purché questo venga da te, dal tuo io, magari percorrendo un qualche tuo percorso personale, non perché qualcuno te lo impone dall' esterno.
In questo ultimo caso, e volendo non pensare male come hai giustamente puntualizzato, ci vedo solo un sado-maso più o meno in frac, che non mi interessa proprio e per cui mi sento di mandare un avvertimento o almeno un' osservazione alla parte maso. Occhio a quello che fai, poi se ti piace in bocca al lupo! Se non ti piace ...
Come dici tu, dipende da cosa si vuole fare.
Kiss