Se accettiamo "disforia di genere" come termine privo di connotazione negativa non capisco perchè non si possa accettare "perversione" come termine privo di connotazione negativa per descrivere qualsiasi tipo di alterazione del comportamento che abbia più o meno un'implicazione sessuale.Jackie89 ha scritto:- Anche senza perversione. Penso una si possa vesti' maschile anche per comodità, per dire (cioè senza che per lei la cosa abbia una valenza sessuale né tanto meno una qualche implicazione sul piano dell'identità di genere).Frida ha scritto:Intendi la diffrenza tra disforia di genere e perversione?
In generale, un conto se mi sta dicendo che vuole fare una terapia di mascolinizzazione e un conto che le piace uscire con la barba finta. Nel primo caso non c'è molto da poter fare, nel secondo, avendo patologie complementari, ci potremmo divertire insieme.
Ok
Vestire i panni dell'altro non è un semplice fatto percettivo di comfort o di moda. Indossare i pantaloni per comodità resta un fatto distinto dal mettersi la barba finta e farsi chiamare al maschile.
Rispondendo a Roby, sfugge il dato conclusivo del discorso sulla natura perversa di ogni essere umano, cioè cosa spinge a un determinato comportamento di cui non si è padroni.
Conobbi una sorellina al maschile che si presentò dicendomi di essere feticista e perversa. Mi colpì subito per la sua trasparente normalità.
Se mia moglie mi dicesse che le piace mettere la barba finta mentre indossa i pantaloni perchè la fa sentire bene, io capirei. Temo che mi preoccuperei se si sforzasse di farlo apparire come una scelta di comfort dressing.