Lo dico, e dopo cosa faccio?

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Frida
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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Frida »

Jackie89 ha scritto:
Frida ha scritto:Intendi la diffrenza tra disforia di genere e perversione?

In generale, un conto se mi sta dicendo che vuole fare una terapia di mascolinizzazione e un conto che le piace uscire con la barba finta. Nel primo caso non c'è molto da poter fare, nel secondo, avendo patologie complementari, ci potremmo divertire insieme.
- Anche senza perversione. Penso una si possa vesti' maschile anche per comodità, per dire (cioè senza che per lei la cosa abbia una valenza sessuale né tanto meno una qualche implicazione sul piano dell'identità di genere).

Ok : Wink :
Se accettiamo "disforia di genere" come termine privo di connotazione negativa non capisco perchè non si possa accettare "perversione" come termine privo di connotazione negativa per descrivere qualsiasi tipo di alterazione del comportamento che abbia più o meno un'implicazione sessuale.

Vestire i panni dell'altro non è un semplice fatto percettivo di comfort o di moda. Indossare i pantaloni per comodità resta un fatto distinto dal mettersi la barba finta e farsi chiamare al maschile.

Rispondendo a Roby, sfugge il dato conclusivo del discorso sulla natura perversa di ogni essere umano, cioè cosa spinge a un determinato comportamento di cui non si è padroni.

Conobbi una sorellina al maschile che si presentò dicendomi di essere feticista e perversa. Mi colpì subito per la sua trasparente normalità.

Se mia moglie mi dicesse che le piace mettere la barba finta mentre indossa i pantaloni perchè la fa sentire bene, io capirei. Temo che mi preoccuperei se si sforzasse di farlo apparire come una scelta di comfort dressing.

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sylvix
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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da sylvix »

roby_rm ha scritto: Quello che non capisco è la differenza tra un ragazzo in gonna e spilli ed una ragazza in pantaloni ed anfibi, se si esclude che in genere la ragazza è accettata ed il ragazzo no.
È questo che intendi per inconciliabile?
no, intendo il punto di vista dell'osservatore: la femmina ragiona in modo diverso dal maschio e la differenza non è colmabile in alcun modo.
poi, nel mondo animale -di solito- è il maschio l'elemento che si fa notare; da cui, fra le altre, il termine egregio, ovvero colui che emerge dal gregge-.
il travestitismo fonda sicuramente le proprie radici nel richiamo atavico della specie a fronte dello scombussolamento degli archetipi.
l'istintivo è forte, ma peccato che al travestito vengano -troppo spesso a ragione- associati l'indecoro e la beceraggine, da cui la non-accettazione.
e da qui in poi ripartiremmo con i soliti blablabla che non servono a un cazzo.

e sulla donna-uomo?
mi viene in mente jennifer beals in flashdance che era più figa con il tutone che con il tutù... est modus in rebus, siempre.
roby_rm ha scritto: ...mi.piace e mi fa stare bene. Provo delle piacevoli sensazioni che non provo se vesto da donna.
Cosa penseresti/faresti?
Se poi aggiungesse:
però tra noi non cambia nulla: continuano a piacermi gli uomini
Quello che penseresti/faresti sarebbe modificato?
no, penserei/direi comunque: fa quel che cazzo ti pare : Chessygrin :
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Jackie89
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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Jackie89 »

Frida ha scritto:Se accettiamo "disforia di genere" come termine privo di connotazione negativa non capisco perchè non si possa accettare "perversione" come termine privo di connotazione negativa per descrivere qualsiasi tipo di alterazione del comportamento che abbia più o meno un'implicazione sessuale.

Vestire i panni dell'altro non è un semplice fatto percettivo di comfort o di moda. Indossare i pantaloni per comodità resta un fatto distinto dal mettersi la barba finta e farsi chiamare al maschile.
Uhm... Be', pensavo che di solito con perversione si intendesse un qualcosa di sessualmente connotato.
Però basta solo intendersi sui termini.

In realtà ho fatto quella specificazione solo per dire che: il fatto di incontrare per strada tante donne con abiti più o meno maschili di per sé non vuol dire niente. Probabilmente nella stragrande maggioranza dei casi nella loro testa sono vestite semplicemente "unisex". Anche mia mamma talvolta si mette la tuta da metalmeccanico ma non lo fa per motivi astrusi... Lo fa per fare i lavori in casa xD Invece se se la mettesse per sentirsi un maschio sarebbe una cosa diversa.
sylvix ha scritto:no, penserei/direi comunque: fa quel che cazzo ti pare : Chessygrin :
Ahahah
Ultima modifica di Jackie89 il giovedì 7 maggio 2020, 9:39, modificato 1 volta in totale.

Sabrinasexy69
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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Sabrinasexy69 »

roby_rm ha scritto: Nota: la mia domanda era:
stai con una ragazza (coniuge, compagna o fidanzata) e questa un bel mattino ti dice:
Non ce la faccio più, te lo devo dire: devo vestirmi da uomo, completamente. Oltre a questo mi "trucco" e faccio il possibile per sembrare un uomo in modo convincente. Lo faccio perché sento che mi.piace e mi fa stare bene. Provo delle piacevoli sensazioni che non provo se vesto da donna.
Cosa penseresti/faresti?

Se poi aggiungesse:
però tra noi non cambia nulla: continuano a piacermi gli uomini
Quello che penseresti/faresti sarebbe modificato?
In linea generale qualche problema me lo farei. A me piacciono le donne femminili. Ora, visto che sono CD se il discorso fosse che ogni tanto le piace vestirsi da uomo penso che lo accetterei senza problemi. Sinceramente pero' se non avessi questo background gia' penso che mi porrei qualche domanda in piu'. E' legittimo per le nostre compagne, e' legittimo per noi in un caso simile.

Poi c'e' da precisare cosa si intende per vestirsi da uomo. E' troppo facile dire che una donna si puo' mettere un paio di pantaloni e degli anfibi. Una donna puo' essere molto femminile anche con capi "tradizionalmente da uomo", in realta' non sono vestiti da uomo, sono vestiti da donna. Se invece stiamo parlando proprio di vestirsi con vestiti da uomo e trasformarsi per assomigliare ad un uomo allora la cosa la potrei accettare "per gioco", e ripeto, penso solo che lo farei facilmente dato il mio background. Pero' se fosse un modo di essere non lo potrei mai accettare. La storia finirebbe inevitabilmente perche' non potrebbe piu' soddisfare la mia esigenza primaria di avere accanto a me una donna femminile e attraente (e intendo che io trovo attraente...).

Quindi il tuo esempio porta alla chiara risposta che e' normale e assolutamente corretto che una donna che sia posta improvvisamente davanti a questa realta' si faccia delle domande. E' tantopiu' normale visto che la realta' CD non e' di comune conoscenza e comunque non e' "contenuta" in un chiaro perimetro. Tra di noi ci sono uomini assolutamente etero che si vestono e comportano in modo molto femminile, uomini gay, ci sono persone che hanno iniziato col CD per arrivare a transitare....c'e' di tutto. Quindi anche una donna informata farebbe delle giuste domande. Tra queste domande si chiede inevitabilmente anche cosa questo comporta per la propria attrazione. Alcune donne proprio non possono accettarlo, altre magari poi lo apprezzano.
E' altrettanto normale (forse piu' raro il caso) che un uomo posto davanti a speculare situazione si faccia le stesse domande e preoccupazioni.

Ciao
Sabri

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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da roby_rm »

Sabrinasexy69 ha scritto:
roby_rm ha scritto: Nota: la mia domanda era:
stai con una ragazza (coniuge, compagna o fidanzata) e questa un bel mattino ti dice:
Non ce la faccio più, te lo devo dire: devo vestirmi da uomo, completamente. Oltre a questo mi "trucco" e faccio il possibile per sembrare un uomo in modo convincente. Lo faccio perché sento che mi.piace e mi fa stare bene. Provo delle piacevoli sensazioni che non provo se vesto da donna.
Cosa penseresti/faresti?

Se poi aggiungesse:
però tra noi non cambia nulla: continuano a piacermi gli uomini
Quello che penseresti/faresti sarebbe modificato?
In linea generale qualche problema me lo farei. A me piacciono le donne femminili. Ora, visto che sono CD se il discorso fosse che ogni tanto le piace vestirsi da uomo penso che lo accetterei senza problemi. Sinceramente pero' se non avessi questo background gia' penso che mi porrei qualche domanda in piu'. E' legittimo per le nostre compagne, e' legittimo per noi in un caso simile.

Poi c'e' da precisare cosa si intende per vestirsi da uomo. E' troppo facile dire che una donna si puo' mettere un paio di pantaloni e degli anfibi. Una donna puo' essere molto femminile anche con capi "tradizionalmente da uomo", in realta' non sono vestiti da uomo, sono vestiti da donna. Se invece stiamo parlando proprio di vestirsi con vestiti da uomo e trasformarsi per assomigliare ad un uomo allora la cosa la potrei accettare "per gioco", e ripeto, penso solo che lo farei facilmente dato il mio background. Pero' se fosse un modo di essere non lo potrei mai accettare. La storia finirebbe inevitabilmente perche' non potrebbe piu' soddisfare la mia esigenza primaria di avere accanto a me una donna femminile e attraente (e intendo che io trovo attraente...).

Quindi il tuo esempio porta alla chiara risposta che e' normale e assolutamente corretto che una donna che sia posta improvvisamente davanti a questa realta' si faccia delle domande. E' tantopiu' normale visto che la realta' CD non e' di comune conoscenza e comunque non e' "contenuta" in un chiaro perimetro. Tra di noi ci sono uomini assolutamente etero che si vestono e comportano in modo molto femminile, uomini gay, ci sono persone che hanno iniziato col CD per arrivare a transitare....c'e' di tutto. Quindi anche una donna informata farebbe delle giuste domande. Tra queste domande si chiede inevitabilmente anche cosa questo comporta per la propria attrazione. Alcune donne proprio non possono accettarlo, altre magari poi lo apprezzano.
E' altrettanto normale (forse piu' raro il caso) che un uomo posto davanti a speculare situazione si faccia le stesse domande e preoccupazioni.

Ciao
Sabri
ALLELUJAAHHHHH!!!

Condivisibile o no mi sembra una risposta chiara!

Risposta chiara uno...
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Chi offre di più???? : Smile : : Smile : : Smile :

Kiss
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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Jackie89 »

Buondì Sabri.
Sabrinasexy69 ha scritto:Sinceramente pero' se non avessi questo background gia' penso che mi porrei qualche domanda in piu'.
Tra queste domande ci sarebbe anche quella sull'orientamento? Cioè, ti chiederesti se è diventata lesbica?
O solo sulla possibilità che sia transgender?

E poi mi è venuto in mente: ti chiederesti anche se di nascosto è infedele, come può capitare che una moglie si chieda all'inverso? Forse no perché questo pregiudizio culturale sui trans/trav maschi non c'è... (Poi pregiudizio si fa per dire, qualcuno che enfemme tradisce l'ho letto anche qui).

Frida

Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Frida »

Jackie89 ha scritto: In realtà ho fatto quella specificazione solo per dire che: il fatto di incontrare per strada tante donne con abiti più o meno maschili di per sé non vuol dire niente. Probabilmente nella stragrande maggioranza dei casi nella loro testa sono vestite semplicemente "unisex". Anche mia mamma talvolta si mette la tuta da metalmeccanico ma non lo fa per motivi astrusi... Lo fa per fare i lavori in casa xD Invece se se la mettesse per sentirsi un maschio sarebbe una cosa diversa.
Probabilmente è come dici tu.

Per strada s'incontrano tante donne con abiti maschili ma anche donne con abiti femminili. Adesso però cosa ti fa pensare che in un caso si tratta di vestire "semplicemente" unisex? Cosa pensi invece di chi veste "semplicemente" femminile?

La perversione femminile non è facile da riconoscere dal momento che è ovvio che una donna si vesta da donna tuttavia ogni atteggiamento che scaturisce dal bisogno di confermare la propria identità sessuale esacerbandola attraverso gli abiti e il trucco è una forma di perversione. Per le donne il "mascheramento" della propria mascolinità vissuta come proibita si definisce "omovestitismo".

Per me "unisex" diventa la non accettazione della diversità, il fingere che non esistano i confini della separazione di un sesso dall'altro, ponendo al centro del pensiero inconscio il rinnegamento della realtà.

Qui a Milano, presso alcune famiglie facoltose, c'è l'obbligo d'indossare la livrea di domestica per fare le pulizie. Tra i cd è diffuso il piacere di vestire la livrea da cameriera per fare le faccende domestiche e c'è chi dice che non le farebbe se fosse in altri abiti. Che bisogno c'è d'indossare una tuta da metalmeccanico se non lavori all'ILVA? In un caso la comodità viene prima della sessualità mentre nell'altro è il contario?

Frida

Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Frida »

roby_rm ha scritto:
Frida ha scritto:
Jackie89 ha scritto:Però c'è una differenza abbastanza netta tra una femmina vestita in modo maschile e una femmina che si sente un uomo.
[

Intendi la diffrenza tra disforia di genere e perversione?
Vuoi dire che una ragazza in pantaloni è perversa????
Anche una in anfibi!?!?!?
E se ha i capelli corti????
Ed il tailleur con la giacca?????
E gli occhiali?????
Si, non è forse la moda un bisogno di liberare il desiderio da ogni legge? una perversione appunto.

O mi vuoi far credere che certe scelte di costume scaturiscono da bisogni pratici?

Nell'esercito ho marciato con gli anfibi per giorni sotto il sole! Francamente mi sfugge la praticità degli anfibi per una ragazza?
Tacchi o anfibi scaturiscono dallo stesso bisogno di "mascherare" la propria identità e fingere che non esistono differenze.

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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Sabrinasexy69 »

Jackie89 ha scritto:Buondì Sabri.
Sabrinasexy69 ha scritto:Sinceramente pero' se non avessi questo background gia' penso che mi porrei qualche domanda in piu'.
Tra queste domande ci sarebbe anche quella sull'orientamento? Cioè, ti chiederesti se è diventata lesbica?
O solo sulla possibilità che sia transgender?

E poi mi è venuto in mente: ti chiederesti anche se di nascosto è infedele, come può capitare che una moglie si chieda all'inverso? Forse no perché questo pregiudizio culturale sui trans/trav maschi non c'è... (Poi pregiudizio si fa per dire, qualcuno che enfemme tradisce l'ho letto anche qui).

Allora, stiamo immaginando che senza che io sia CD o conosca alcunche' di questo mondo un giorno la mia compagna che fino a quel momento magari per lungo tempo ho sempre visto vestirsi da donna (magari non particolarmente sexy) e che tanto per capirsi anche quando le capitava di indossare una tuta e una maglietta magari indossava qualche gioello...o comunque lo smalto alle unghie....
all'improvviso mi dice che si vuole vestire e "truccare" per apparire uomo. Quindi non si limita a mettersi qualche indumento maschile (chesso' degli slip da uomo o dei boxer, una canottiera e dei pantaloni e una camicia da uomo...) ma fa di tutto per "nascondere" le sue forme femminili, si taglia i capelli corti o li nasconde sotto un berretto, si attacca una barbetta finta, leva ogni tipo di smalto o gioiello femminile e poi mi mostra quanto le piace muoversi come un gorilla invece che come una dea.

Domande che mi faccio:
- e' perche' ti piace? a me fa schifo ...esattamente cosa ti piace di tutto cio'?
- scusa ma se vai in giro cosi' e' per attrarre altre donne? certo non per attrarre altri uomini....
- sei lesbica? (se la risposta e' si: almeno ti piacciono le donne sexy?; se la risposta e' si: possiamo fare una cosa a 3? : Chessygrin : trovatemi un uomo che non ci pensa e probabilmente non e' un uomo : Chessygrin : )
-non vorrai mica vestirti cosi' davanti a me tutti i giorni?
- pensi di lasciarmi?
- scusa ma non mi va che lo vengano a sapere i nostri figli/parenti/amici....e' una cosa un po' strana...
e poi ovviamente: e da quando questa cosa? e lo facevi di nascosto? e me lo dici solo ora?


insomma la risposta e' si....mi farei tutte queste e altre mille domande assolutamente le stesse che si fanno giustamente le nostre compagne.... e vi diro' che non so neanche se sarebbe facile accettare le sue risposte ...(ovvio che io come CD potrei accettarne alcune...) ma quell'uomo che non sa nulla di questo mondo? no credo che forse finirebbe..

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Re: Lo dico, e dopo cosa faccio?

Messaggio da Jackie89 »

Frida ha scritto:Adesso però cosa ti fa pensare che in un caso si tratta di vestire "semplicemente" unisex? Cosa pensi invece di chi veste "semplicemente" femminile?
Lo dico semplicemente a intuito... Basandomi sulle persone che conosco o che ho incontrato.
Magari una ha dei jeans larghi e una t-shirt maschile... Però è truccata, porta lo smalto, tiene i capelli in un'acconciatura femminile, gli orecchini pendenti... Quello che penso guardandola è che evidentemente non sta cercando di "passare" per maschio.
Se stesse cercando di "passare" per maschio non si truccherebbe, non terrebbe i capelli così, ecc.
Io cerco palesemente di passare per maschio invece.
Frida ha scritto:Che bisogno c'è d'indossare una tuta da metalmeccanico se non lavori all'ILVA? In un caso la comodità viene prima della sessualità mentre nell'altro è il contario?
C'è da dire comunque che se lavorasse all'ILVA avrebbe la stessa identica tuta da metalmeccanico, nel senso che non mi risulta ce ne sia una per maschi e una per femmine... In ogni caso per me la discriminante è nell'intenzione con cui uno indossa una certa cosa.

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