Pizzata a Torino
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Pizzata a Torino
Sabato scorso è stata organizzata una pizzata a Torino. Serata piacevolissima volata come al solito, poi proseguita chiacchierando all'esterno del locale fino a tardi, lascio alle altri partecipanti, più brave di me, descrivere emozioni e sensazioni (grazie Lucio, ci manchi!) mi limito a dire che le gambe di Davide hanno raccolto il plauso di due ragazze che passavano e che poi si sono messe a chiacchierare carinamente e simpaticamente con noi! Altra prova semmai ce ne fosse bisogno, che crossdressing si può! E si deve!
Nella foto vedete Davide (Virgolette), Alyssa, Stefano della pizzeria, Alice (Bianconiglio) e la sottoscritta che è venuta così male nella foto che ha preferito salvaguardare i vostri monitor da conati di pixel per cui si è trincerata dietro la maschera di una delle sue eroine della giovane età!
Con noi c'erano anche Alexa70 (enhomme, giusto per capire come funziona l'Amba Aradan la prima volta) e, alla sua prima uscita enfemme in assoluto, Abby80 che con una meticolosa preparazione ha superato a pieni voti panico e passabilità.
Nella foto vedete Davide (Virgolette), Alyssa, Stefano della pizzeria, Alice (Bianconiglio) e la sottoscritta che è venuta così male nella foto che ha preferito salvaguardare i vostri monitor da conati di pixel per cui si è trincerata dietro la maschera di una delle sue eroine della giovane età!
Con noi c'erano anche Alexa70 (enhomme, giusto per capire come funziona l'Amba Aradan la prima volta) e, alla sua prima uscita enfemme in assoluto, Abby80 che con una meticolosa preparazione ha superato a pieni voti panico e passabilità.
- Alyssa
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Re: Pizzata a Torino
Stavo pensando di scrivere un raccontino, ma mi piacerebbe sentire dalla viva voce (anzi leggere dalle vive dita ) delle new entry come hanno vissuto questa esperienza.
Certo che il confronto con l'abilità e l'attenzione per i particolari di Davide un po' intimorisce, ma il punto di vista è unico per ognuna di noi e sono curiosa di saperne di più.
Inviato dal mio spettegolefono usando i miei polpastrelli
Certo che il confronto con l'abilità e l'attenzione per i particolari di Davide un po' intimorisce, ma il punto di vista è unico per ognuna di noi e sono curiosa di saperne di più.
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Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
- alexa70
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Re: Pizzata a Torino
Beh, devo dire che e' stata una serata davvero meravigliosa.
In verita' un po' di ansia ce l'avevo (diciamola tutta, mentre aspettavo Eva ad Alessandria avevo le dita talmente sudate da non riuscire piu' a sbloccare il telefono con l'impronta), non avevo mai partecipato a un incontro cosi', ma non appena vi ho incontrate e conosciute l'ansia se ne e' andata piano piano ...
Poi il gestore della pizzeria (a proposito, davvero molto buona, giudizio positivo su Tripadvisor pienamente meritato) e' davvero simpatico.
In definitiva e' stata davvero una bellissima serata, da ripetere senz'altro e, se riusciro', magari anche en-femme ... Credo ormai che il ghiaccio, se proprio non e' rotto, almeno l'ho incrinato, e non vedo perche' non continuare ... Come ho detto a Davide, non e' una gara, una competizione, per me e' un traguardo da raggiungere; ci vorra' tempo, ci vorra' pazienza (e magari anche i soldi) ma ci voglio riuscire, ci devo riuscire.
Un grande grande grazie a tutte !!
In verita' un po' di ansia ce l'avevo (diciamola tutta, mentre aspettavo Eva ad Alessandria avevo le dita talmente sudate da non riuscire piu' a sbloccare il telefono con l'impronta), non avevo mai partecipato a un incontro cosi', ma non appena vi ho incontrate e conosciute l'ansia se ne e' andata piano piano ...
Poi il gestore della pizzeria (a proposito, davvero molto buona, giudizio positivo su Tripadvisor pienamente meritato) e' davvero simpatico.
In definitiva e' stata davvero una bellissima serata, da ripetere senz'altro e, se riusciro', magari anche en-femme ... Credo ormai che il ghiaccio, se proprio non e' rotto, almeno l'ho incrinato, e non vedo perche' non continuare ... Come ho detto a Davide, non e' una gara, una competizione, per me e' un traguardo da raggiungere; ci vorra' tempo, ci vorra' pazienza (e magari anche i soldi) ma ci voglio riuscire, ci devo riuscire.
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Alexa
Alla nascita ciascuno di noi ha ricevuto un biglietto.
Un biglietto di sola andata, che non prevede rimborso, che non concede una seconda corsa, che scade solo quando raggiungeremo la destinazione finale, l'unica certa di questo viaggio.
Che non sappiamo quanto dura.
L'unica cosa che possiamo fare e' quella di godercelo nel modo migliore e piu' completo che possiamo immaginare, cercando di toccare tutte le destinazioni che desideriamo. ...
Abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di sfruttare al meglio ogni istante che il viaggio ci mette a disposizione, perche', alla fine, non possiamo pensare di andarcene con troppi rimpianti ....
Alla nascita ciascuno di noi ha ricevuto un biglietto.
Un biglietto di sola andata, che non prevede rimborso, che non concede una seconda corsa, che scade solo quando raggiungeremo la destinazione finale, l'unica certa di questo viaggio.
Che non sappiamo quanto dura.
L'unica cosa che possiamo fare e' quella di godercelo nel modo migliore e piu' completo che possiamo immaginare, cercando di toccare tutte le destinazioni che desideriamo. ...
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- AliceBianconiglio
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Re: Pizzata a Torino
Mbhe...sono venuta maluccio anche io eh ;-)
Re: Pizzata a Torino
Dalle tue parole mi sembri entusiasta...immagino che emozione. Forse un giorno per ora solo un pochino di invidiaalexa70 ha scritto:Beh, devo dire che e' stata una serata davvero meravigliosa.
In verita' un po' di ansia ce l'avevo (diciamola tutta, mentre aspettavo Eva ad Alessandria avevo le dita talmente sudate da non riuscire piu' a sbloccare il telefono con l'impronta), non avevo mai partecipato a un incontro cosi', ma non appena vi ho incontrate e conosciute l'ansia se ne e' andata piano piano ...
Poi il gestore della pizzeria (a proposito, davvero molto buona, giudizio positivo su Tripadvisor pienamente meritato) e' davvero simpatico.
In definitiva e' stata davvero una bellissima serata, da ripetere senz'altro e, se riusciro', magari anche en-femme ... Credo ormai che il ghiaccio, se proprio non e' rotto, almeno l'ho incrinato, e non vedo perche' non continuare ... Come ho detto a Davide, non e' una gara, una competizione, per me e' un traguardo da raggiungere; ci vorra' tempo, ci vorra' pazienza (e magari anche i soldi) ma ci voglio riuscire, ci devo riuscire.
Un grande grande grazie a tutte !!
Dany
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Re: Pizzata a Torino
Direi che stavate tutti benissimo e, soprattutto, sono convinta che siate stati tutti benissimo... si vede dai vostri sorrisi (...anche quello della supereva!! ).
E' sempre più confortante vedere che si riesce ad uscire en-femme o comunque in Crossdress superando i pregiudizi. Il sorriso del gestore del locale ne è una dimostrazione.
L'eleganza e la naturalezza di Davide sono sempre più invidiabili, alyssa e Alice stanno benissimo ...e se ques'ultima dice di essere venuta male è solo perché la foto è un po' fuori fuoco e lei è rimasta nascosta. Fra l'altro sarei curiosa di vedere il suo vestitino. Eva, in ogni foto esce sempre meglio ...'stavolta quasi irriconoscibile con quella mascherina!! )
Spero presto di poter organizzare con voi una pizzata torinese ...a breve starò un paio di giorni in questa bellissima città.
Maxima
E' sempre più confortante vedere che si riesce ad uscire en-femme o comunque in Crossdress superando i pregiudizi. Il sorriso del gestore del locale ne è una dimostrazione.
L'eleganza e la naturalezza di Davide sono sempre più invidiabili, alyssa e Alice stanno benissimo ...e se ques'ultima dice di essere venuta male è solo perché la foto è un po' fuori fuoco e lei è rimasta nascosta. Fra l'altro sarei curiosa di vedere il suo vestitino. Eva, in ogni foto esce sempre meglio ...'stavolta quasi irriconoscibile con quella mascherina!! )
Spero presto di poter organizzare con voi una pizzata torinese ...a breve starò un paio di giorni in questa bellissima città.
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Re: Pizzata a Torino
Entusiasmo si, che ha preso il posto del timore ... Mi sono sentita come se partecipassi da sempre, e questo tutto merito delle sorelline che hanno organizzato la serata. La cosa positiva (che temevo) e' che non mi sono sentita minimamente a disagio, e' stato subito tutto naturale, ed e' stata una piacevole scoperta.Danysissy ha scritto:
Dalle tue parole mi sembri entusiasta...immagino che emozione. Forse un giorno per ora solo un pochino di invidia
Dany
Non sono proprio sicurissima di riuscire a partecipare en-femme al prossimo incontro, ma la certezza di partecipare quella si, impegni permettendo.
Alexa
Alla nascita ciascuno di noi ha ricevuto un biglietto.
Un biglietto di sola andata, che non prevede rimborso, che non concede una seconda corsa, che scade solo quando raggiungeremo la destinazione finale, l'unica certa di questo viaggio.
Che non sappiamo quanto dura.
L'unica cosa che possiamo fare e' quella di godercelo nel modo migliore e piu' completo che possiamo immaginare, cercando di toccare tutte le destinazioni che desideriamo. ...
Abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di sfruttare al meglio ogni istante che il viaggio ci mette a disposizione, perche', alla fine, non possiamo pensare di andarcene con troppi rimpianti ....
Alla nascita ciascuno di noi ha ricevuto un biglietto.
Un biglietto di sola andata, che non prevede rimborso, che non concede una seconda corsa, che scade solo quando raggiungeremo la destinazione finale, l'unica certa di questo viaggio.
Che non sappiamo quanto dura.
L'unica cosa che possiamo fare e' quella di godercelo nel modo migliore e piu' completo che possiamo immaginare, cercando di toccare tutte le destinazioni che desideriamo. ...
Abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di sfruttare al meglio ogni istante che il viaggio ci mette a disposizione, perche', alla fine, non possiamo pensare di andarcene con troppi rimpianti ....
- Alyssa
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Re: Pizzata a Torino
Intanto che aspetto altri resoconti, vi racconto com'è andata per me questa serata.
L'intero universo era informe, densissimo, indistinguibile dall'energia pura, concentrato in un piccolissimo spazio... poi iniziò ad espandersi e l'energia iniziò a condensarsi in minuscole particelle dotate di massa... ehm forse sono partita da troppo lontano...
Avanti veloce fino a sabato scorso, verso l'una.
Sono a pranzo dai suoceri, e la mia compagna mi chiede se ci saranno altre bio stasera.
Dopo un rapido scambio di messaggi con Alice, scopro che non ce ne saranno, e che le farebbe piacere se passassi a prenderla.
Benissimo mi toccherà andare da sola, di sabato sera, in una delle zone più trafficate di Torino, a prendere sua grazia, che sicuramente sarà già pronta sotto casa. "Ma certo! Dimmi solo a che ora devo passare..."
Più tardi, a casa, iniziano i preparativi.
Fa di nuovo caldo, quindi niente calze, metto solo (per gentile concessione della mia lei che dopo averlo comprato ha deciso di non usarlo) un vestitino in viscosa (credo) a metà coscia a disegnini geometrici sui toni del marrone e arancione con un accenno di maniche.
Stendo il fondotinta, disegno le sopracciglia, che porca miseria quando ho tutto il tempo di farle bene non riescono mai uguali, zappo via tutto e ridisegno le sopracciglia.
Accettabili.
Passo alla mia parte preferita: gli occhi.
Visti i colori caldi del vestito, decido di usare la palette "nude", oddio decido, è quella che uso sempre visto che va bene con tutto
Uhmm oggi potrei fare le palpebre dorate verso il centro e marrone opaco verso l'esterno.
Finisco con la matita, e sfumo il tutto per un effetto più naturale.
Cipria per fissare et voilà imbellettata a dovere, al rossetto ci penseremo a tempo debito...
Ormai il sistema è collaudato, a patto che ci sia ancora il sole quando esco: gli ultimi passaggi li faccio in macchina, preparo la borsa con scarpe, parrucca e accessori vari, nascondo l'intero outfit sotto una tuta e un paio di occhiali da sole e mi fiondo fuori di casa.
Stranamente sono in perfetto orario, quindi niente panico, controllo solo di avere tutto... e mi accorgo che non ho le chiavi di casa.
Ok panico.
Ritorno in casa, a quanto pare le mie chiavi sembra si siano vaporizzate dopo l'ultima volta (neanche un paio d'ore fa) che le ho usate...
Quando finalmente saltano fuori le chiavi (grazie Raffaella) sembra passata un'eternità, e mi sembra di essere già mostruosamente in ritardo, ma per fortuna non è così, la mente a volte gioca brutti scherzi, e la mia è una burlona che non avete idea...
Si parte.
Tappa al solito posto per finire il cambio, via le scarpe, via la tuta, sparisco per un momento giù verso il sedile passeggero e riappaio con la mia bella chioma fluente che procedo a sistemare e pettinare con cura.
Via anche gli occhiali... "Ciao Alyssa!" dico allo specchietto retrovisore.
Mancano solo più rossetto, e scarpe.
Già le scarpe, chi ha dimenticato di portare anche un paio di ballerine per guidare?
Va beh guiderò coi tacchi. Non è la prima volta, e non sarà neanche l'ultima... spero.
C'è un'altra cosa di cui mi sono ricordata solo ora: volevo portare un blazer nel caso più tardi facesse freddo, ma fa talmente caldo che si suda e infatti mi accorgo nel retrovisore che una goccia di sudore mi ha lasciato una meravigliosa riga nera lungo tutta la guancia... ma porc... : Wallbash :
Tampono con un fazzolettino e riesco a toglierla senza rovinare il trucco e, dopi essere scesa a sistemare la borsa con la tuta e le scarpe nel baule, finalmente sono pronta a ripartire.
Arrivata in zona, altro breve scambio di messaggi con Alice che (ma che ve lo dico a fare) sta finendo di prepararsi.
C'è tempo, per cui cerco un parcheggio nei dintorni, che è come dire vinco al superenalotto.
L'unico posticino che trovo è davanti al carraio di un palazzo, non è un parcheggio, ma almeno posso scendere dall'auto e tenerla d'occhio mentre aspetto davanti al portone.
C'è un discreto via vai di gente, io posso accendere una sigaretta e rilassarmi nell'indifferenza dei passanti.
Dopo qualche minuto si apre il portone e... no, è una piccola signora in ciabatte che dall'alto dei miei tacchi sembra ancor più minuta e che sta portando via l'immondizia.
Dopo un'altra manciata di minuti ecco apparire una figura esile, eterea, indossa un top grigio chiaro, minigonna nera o antracite(?) e un paio di sandali con tacco da urlo (i sandali e pure il tacco).
Saliamo in macchina, manca ancora un quarto d'ora (in teoria) all'appuntamento con le altre e sembra che le cose abbiano iniziato a girare nel verso giusto.
Esatto, sembra, perché le zampette abbronzate della Fenicottera che siede a fianco a me hanno deciso a quanto pare proprio stasera di iniziare a squamarsi.
Lo dico sempre io che abbronzatura fa rima con fregatura...
Che famo? Torniamo indietro per mettere un paio di pantaloni? Ce ne sarebbe il tempo, siamo appena partite, ma cosa mettere?
Ce ne freghiamo? Sì, (sempre sia lodato) ce ne freghiamo, che tanto sotto la tavola non si vedono.
Arriviamo in pizzeria in perfetto orario. Anche qui i parcheggi sono tutti pieni, ma grazie a dei lavori in corso e un po' di creatività me ne invento uno praticamente di fronte all'entrata del locale (e mi sento una strafiga per questo)
Intanto arrivano i messaggi dalle altre, informandoci che stanno per incontrarsi da qualche parte qui vicino prima di raggiungerci.
L'appetito inizia a farsi sentire e abbiamo ancora un po' di tempo. Facciamo che entrare a salutare Stefano (l'istrionico titolare) e iniziare ad occupare il tavolo.
Io da fighetta perennemente a dieta, chiedo solo dell'acqua, sua grazia Fenicottera tentatrice prende subito del vino e una farinata, nel frattempo il resto del gruppo sta cercando parcheggio (auguri!).
"Ne vuoi un po'?"
Al "ne" come per magilla un pezzo di farinata è già nel mio piatto: "Male non fa..."
Finalmente arriva anche il resto della ciurma, possiamo (ri)accomodarci e ordinare.
Alexa ha preferito mandare la sua controfigura per le scene pericolose.
Non so come sia riuscita a mangiare e contemporaneamente raccontarmi tutte quelle cose, ora so tutto della sua storia clinica, dovesse cambiare medico posso darle una mano per un riassunto
Abby è coloratissima: ha una maglia bianca con motivo floreale (Tezenis? Ho una canottiera con la stessa stampa...), gonna blu plissettata, scarpe bianche da cui spuntano dei deliziosi calzini bianchi con bordino decorato, niente parrucca (per lei solo extension) e occhiali rosa tipo cat eyes (carinissimi) che, purtroppo, nascondono il makeup e anche di più, se aveva timore di essere riconosciuta, con quelli neanche Google...
Lei invece è più taciturna, tanto che quando arriva la sua pizza (stessa farcitura della mia ma con impasto diverso) se la lascia "soffiare" sotto il naso dalla sottoscritta.
Fortuna che la mia arriva subito dopo così possiamo rettificare.
Eva sfoggia la più bionda delle chiome, un top sbrilluccicoso come i suoi sandali gioiello e un paio di shorts cortissimi (issimi issimi), che mettono in mostra le sue gambe lisce e tornite. Altro che casalinga di Voghera!
E poi c'è Davide: camicetta nera, minigonna rossa luuuunghissime gambe inguainate in un paio di collant color carne (guai a non menzionarli) e decolletè rosse perfettamente intonate con la gonna.
Nel caso dovesse incontrare chessò un ipovedente che non notasse le sue gambe, il luccichio della sua cavigliera risolverebbe il problema.
Oh, io sono il tipo che non fa neanche i lavori di casa vestita mezzo e mezzo, o tutto o niente, ma non posso che apprezzare l'attenzione meticolosa (al limite del patologico, o oltre?) che mette Davide nella scelta degli outfit.
E così passiamo la nostra piacevole serata gustando un'ottima pizza (ve lo dice una che ha vissuto nel napoletano per diversi anni) e parlando delle cose più disparate, dalla A allo Zenzero .
Si sta così bene insieme non riusciamo a smettere di chiacchierare neanche fuori dal locale, mentre titolare e dipendenti sbaraccano tutto.
Un trio composto da due ragazze e un ragazzo, tutti sulla trentina se non ricordo male, si è fermato a per parlare con noi, forse per curiosità, chissà...
Comunque graditissimi i complimenti ricevuti, qualche battuta spassosa da parte nostra, praticamente parlavano solo le due ragazze, ma non una che (almeno con me) abbia usato il femminile, per carità su quello mi inceppo anch'io ogni tanto, però, ora che ci penso, neanche chiedermi come mi chiamassi... ('ste str...upende creature!)
E arriva il momento di salutarsi, non vorresti che arrivasse mai, ma purtroppo bisogna lasciarsi sempre con la promessa di rivedersi presto.
Ma non è finita qui! Devo ancora accompagnare Alice a casa!
Ma è un orario un po' così: troppo presto per andare a dormire ma troppo tardi per fare chissà che... E allora che si fa?
Io da provincialotta non ho la più pallida idea di dove andare, giusto per chiudere la serata (notte fonda ormai), ma dove?
Intanto Alice sta trafficando col cellulare...
Uhmm starà attivando la sua rete di contatti per avere notizie sulla situazione in tempo reale dei locali più cool della città, o forse si sta facendo i fatti suoi?
Non è dato saperlo.
Alla fine arriva l'illuminazione, andiamo in un locale un po' fuori dal centro, tranquillo, dove possiamo fare altre due chiacchiere (ma ancora?), ma soprattutto andare in bagno e assumere liquidi, ché ci stiamo disidratando.
Ora sì che è il momento di tornare a casa: è tardissimo, ma non posso rifiutare un ultimo caffè per tenermi sveglia nel viaggio di ritorno.
Caffè stillato direttamente dalla moka personale di Alice, dotato forse di misteriose proprietà taumaturgiche, ma che sicuramente ha funzionato, tanto che arrivata a casa non sono riuscita a dormire quasi fino alle 7 del mattino!
Non vi dico domenica in che stato ero...
Nella realizzazione della serata trucchi, parrucche, tacchi e vestiti non hanno subito maltrattamenti, non posso dire lo stesso per i piedi di almeno due di noi...
Ok, ho rivisitato un po' le cose in chiave ironica, si scherza eh? È stata una serata meravigliosa, dall'inizio alla fine, vi voglio bene.
L'intero universo era informe, densissimo, indistinguibile dall'energia pura, concentrato in un piccolissimo spazio... poi iniziò ad espandersi e l'energia iniziò a condensarsi in minuscole particelle dotate di massa... ehm forse sono partita da troppo lontano...
Avanti veloce fino a sabato scorso, verso l'una.
Sono a pranzo dai suoceri, e la mia compagna mi chiede se ci saranno altre bio stasera.
Dopo un rapido scambio di messaggi con Alice, scopro che non ce ne saranno, e che le farebbe piacere se passassi a prenderla.
Benissimo mi toccherà andare da sola, di sabato sera, in una delle zone più trafficate di Torino, a prendere sua grazia, che sicuramente sarà già pronta sotto casa. "Ma certo! Dimmi solo a che ora devo passare..."
Più tardi, a casa, iniziano i preparativi.
Fa di nuovo caldo, quindi niente calze, metto solo (per gentile concessione della mia lei che dopo averlo comprato ha deciso di non usarlo) un vestitino in viscosa (credo) a metà coscia a disegnini geometrici sui toni del marrone e arancione con un accenno di maniche.
Stendo il fondotinta, disegno le sopracciglia, che porca miseria quando ho tutto il tempo di farle bene non riescono mai uguali, zappo via tutto e ridisegno le sopracciglia.
Accettabili.
Passo alla mia parte preferita: gli occhi.
Visti i colori caldi del vestito, decido di usare la palette "nude", oddio decido, è quella che uso sempre visto che va bene con tutto
Uhmm oggi potrei fare le palpebre dorate verso il centro e marrone opaco verso l'esterno.
Finisco con la matita, e sfumo il tutto per un effetto più naturale.
Cipria per fissare et voilà imbellettata a dovere, al rossetto ci penseremo a tempo debito...
Ormai il sistema è collaudato, a patto che ci sia ancora il sole quando esco: gli ultimi passaggi li faccio in macchina, preparo la borsa con scarpe, parrucca e accessori vari, nascondo l'intero outfit sotto una tuta e un paio di occhiali da sole e mi fiondo fuori di casa.
Stranamente sono in perfetto orario, quindi niente panico, controllo solo di avere tutto... e mi accorgo che non ho le chiavi di casa.
Ok panico.
Ritorno in casa, a quanto pare le mie chiavi sembra si siano vaporizzate dopo l'ultima volta (neanche un paio d'ore fa) che le ho usate...
Quando finalmente saltano fuori le chiavi (grazie Raffaella) sembra passata un'eternità, e mi sembra di essere già mostruosamente in ritardo, ma per fortuna non è così, la mente a volte gioca brutti scherzi, e la mia è una burlona che non avete idea...
Si parte.
Tappa al solito posto per finire il cambio, via le scarpe, via la tuta, sparisco per un momento giù verso il sedile passeggero e riappaio con la mia bella chioma fluente che procedo a sistemare e pettinare con cura.
Via anche gli occhiali... "Ciao Alyssa!" dico allo specchietto retrovisore.
Mancano solo più rossetto, e scarpe.
Già le scarpe, chi ha dimenticato di portare anche un paio di ballerine per guidare?
Va beh guiderò coi tacchi. Non è la prima volta, e non sarà neanche l'ultima... spero.
C'è un'altra cosa di cui mi sono ricordata solo ora: volevo portare un blazer nel caso più tardi facesse freddo, ma fa talmente caldo che si suda e infatti mi accorgo nel retrovisore che una goccia di sudore mi ha lasciato una meravigliosa riga nera lungo tutta la guancia... ma porc... : Wallbash :
Tampono con un fazzolettino e riesco a toglierla senza rovinare il trucco e, dopi essere scesa a sistemare la borsa con la tuta e le scarpe nel baule, finalmente sono pronta a ripartire.
Arrivata in zona, altro breve scambio di messaggi con Alice che (ma che ve lo dico a fare) sta finendo di prepararsi.
C'è tempo, per cui cerco un parcheggio nei dintorni, che è come dire vinco al superenalotto.
L'unico posticino che trovo è davanti al carraio di un palazzo, non è un parcheggio, ma almeno posso scendere dall'auto e tenerla d'occhio mentre aspetto davanti al portone.
C'è un discreto via vai di gente, io posso accendere una sigaretta e rilassarmi nell'indifferenza dei passanti.
Dopo qualche minuto si apre il portone e... no, è una piccola signora in ciabatte che dall'alto dei miei tacchi sembra ancor più minuta e che sta portando via l'immondizia.
Dopo un'altra manciata di minuti ecco apparire una figura esile, eterea, indossa un top grigio chiaro, minigonna nera o antracite(?) e un paio di sandali con tacco da urlo (i sandali e pure il tacco).
Saliamo in macchina, manca ancora un quarto d'ora (in teoria) all'appuntamento con le altre e sembra che le cose abbiano iniziato a girare nel verso giusto.
Esatto, sembra, perché le zampette abbronzate della Fenicottera che siede a fianco a me hanno deciso a quanto pare proprio stasera di iniziare a squamarsi.
Lo dico sempre io che abbronzatura fa rima con fregatura...
Che famo? Torniamo indietro per mettere un paio di pantaloni? Ce ne sarebbe il tempo, siamo appena partite, ma cosa mettere?
Ce ne freghiamo? Sì, (sempre sia lodato) ce ne freghiamo, che tanto sotto la tavola non si vedono.
Arriviamo in pizzeria in perfetto orario. Anche qui i parcheggi sono tutti pieni, ma grazie a dei lavori in corso e un po' di creatività me ne invento uno praticamente di fronte all'entrata del locale (e mi sento una strafiga per questo)
Intanto arrivano i messaggi dalle altre, informandoci che stanno per incontrarsi da qualche parte qui vicino prima di raggiungerci.
L'appetito inizia a farsi sentire e abbiamo ancora un po' di tempo. Facciamo che entrare a salutare Stefano (l'istrionico titolare) e iniziare ad occupare il tavolo.
Io da fighetta perennemente a dieta, chiedo solo dell'acqua, sua grazia Fenicottera tentatrice prende subito del vino e una farinata, nel frattempo il resto del gruppo sta cercando parcheggio (auguri!).
"Ne vuoi un po'?"
Al "ne" come per magilla un pezzo di farinata è già nel mio piatto: "Male non fa..."
Finalmente arriva anche il resto della ciurma, possiamo (ri)accomodarci e ordinare.
Alexa ha preferito mandare la sua controfigura per le scene pericolose.
Non so come sia riuscita a mangiare e contemporaneamente raccontarmi tutte quelle cose, ora so tutto della sua storia clinica, dovesse cambiare medico posso darle una mano per un riassunto
Abby è coloratissima: ha una maglia bianca con motivo floreale (Tezenis? Ho una canottiera con la stessa stampa...), gonna blu plissettata, scarpe bianche da cui spuntano dei deliziosi calzini bianchi con bordino decorato, niente parrucca (per lei solo extension) e occhiali rosa tipo cat eyes (carinissimi) che, purtroppo, nascondono il makeup e anche di più, se aveva timore di essere riconosciuta, con quelli neanche Google...
Lei invece è più taciturna, tanto che quando arriva la sua pizza (stessa farcitura della mia ma con impasto diverso) se la lascia "soffiare" sotto il naso dalla sottoscritta.
Fortuna che la mia arriva subito dopo così possiamo rettificare.
Eva sfoggia la più bionda delle chiome, un top sbrilluccicoso come i suoi sandali gioiello e un paio di shorts cortissimi (issimi issimi), che mettono in mostra le sue gambe lisce e tornite. Altro che casalinga di Voghera!
E poi c'è Davide: camicetta nera, minigonna rossa luuuunghissime gambe inguainate in un paio di collant color carne (guai a non menzionarli) e decolletè rosse perfettamente intonate con la gonna.
Nel caso dovesse incontrare chessò un ipovedente che non notasse le sue gambe, il luccichio della sua cavigliera risolverebbe il problema.
Oh, io sono il tipo che non fa neanche i lavori di casa vestita mezzo e mezzo, o tutto o niente, ma non posso che apprezzare l'attenzione meticolosa (al limite del patologico, o oltre?) che mette Davide nella scelta degli outfit.
E così passiamo la nostra piacevole serata gustando un'ottima pizza (ve lo dice una che ha vissuto nel napoletano per diversi anni) e parlando delle cose più disparate, dalla A allo Zenzero .
Si sta così bene insieme non riusciamo a smettere di chiacchierare neanche fuori dal locale, mentre titolare e dipendenti sbaraccano tutto.
Un trio composto da due ragazze e un ragazzo, tutti sulla trentina se non ricordo male, si è fermato a per parlare con noi, forse per curiosità, chissà...
Comunque graditissimi i complimenti ricevuti, qualche battuta spassosa da parte nostra, praticamente parlavano solo le due ragazze, ma non una che (almeno con me) abbia usato il femminile, per carità su quello mi inceppo anch'io ogni tanto, però, ora che ci penso, neanche chiedermi come mi chiamassi... ('ste str...upende creature!)
E arriva il momento di salutarsi, non vorresti che arrivasse mai, ma purtroppo bisogna lasciarsi sempre con la promessa di rivedersi presto.
Ma non è finita qui! Devo ancora accompagnare Alice a casa!
Ma è un orario un po' così: troppo presto per andare a dormire ma troppo tardi per fare chissà che... E allora che si fa?
Io da provincialotta non ho la più pallida idea di dove andare, giusto per chiudere la serata (notte fonda ormai), ma dove?
Intanto Alice sta trafficando col cellulare...
Uhmm starà attivando la sua rete di contatti per avere notizie sulla situazione in tempo reale dei locali più cool della città, o forse si sta facendo i fatti suoi?
Non è dato saperlo.
Alla fine arriva l'illuminazione, andiamo in un locale un po' fuori dal centro, tranquillo, dove possiamo fare altre due chiacchiere (ma ancora?), ma soprattutto andare in bagno e assumere liquidi, ché ci stiamo disidratando.
Ora sì che è il momento di tornare a casa: è tardissimo, ma non posso rifiutare un ultimo caffè per tenermi sveglia nel viaggio di ritorno.
Caffè stillato direttamente dalla moka personale di Alice, dotato forse di misteriose proprietà taumaturgiche, ma che sicuramente ha funzionato, tanto che arrivata a casa non sono riuscita a dormire quasi fino alle 7 del mattino!
Non vi dico domenica in che stato ero...
Nella realizzazione della serata trucchi, parrucche, tacchi e vestiti non hanno subito maltrattamenti, non posso dire lo stesso per i piedi di almeno due di noi...
Ok, ho rivisitato un po' le cose in chiave ironica, si scherza eh? È stata una serata meravigliosa, dall'inizio alla fine, vi voglio bene.
Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
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Re: Pizzata a Torino
Grazie Maxima, appena avrò occasione di mettere il vestitino non mancherò di pubblicare una foto anche se era uno spezzato, minigonna nera e top color panna in seta molto fresco. In quanto al gestore del locale ti assicuro che è l’ultIma persona sul pianeta ad avere pregiudizi...anzi ;-)maxima ha scritto:Direi che stavate tutti benissimo e, soprattutto, sono convinta che siate stati tutti benissimo... si vede dai vostri sorrisi (...anche quello della supereva!! ).
E' sempre più confortante vedere che si riesce ad uscire en-femme o comunque in Crossdress superando i pregiudizi. Il sorriso del gestore del locale ne è una dimostrazione.
L'eleganza e la naturalezza di Davide sono sempre più invidiabili, alyssa e Alice stanno benissimo ...e se ques'ultima dice di essere venuta male è solo perché la foto è un po' fuori fuoco e lei è rimasta nascosta. Fra l'altro sarei curiosa di vedere il suo vestitino. Eva, in ogni foto esce sempre meglio ...'stavolta quasi irriconoscibile con quella mascherina!! )
Spero presto di poter organizzare con voi una pizzata torinese ...a breve starò un paio di giorni in questa bellissima città.
Maxima
Re: Pizzata a Torino
@Alissa. Bellissimo resoconto...mi sono divertita a leggerlo e rileggerlo...mi hai schiarito la giornata.
@ Alexa Almeno hai fatto un uscita, io non ho avuto ancora l'occasione e (diciamola sinceramente) il coraggio di farlo.
Buona giornata a tutte
Dany
@ Alexa Almeno hai fatto un uscita, io non ho avuto ancora l'occasione e (diciamola sinceramente) il coraggio di farlo.
Buona giornata a tutte
Dany