A me ad esempio è capitato diverse volte di uscire en femme dalle 7 del mattino fino alle 7 di sera (una volta l'ho fatto pure con Veronica). 12 ore en femme in cui macinavo centinaia di chilometri in auto e centinaia di metri a piedi, in cui entravo in decine di negozi, in cui chiacchieravo con decine di persone, in cui prendevo treni, in cui pranzavo in ristoranti, in cui visitavo musei e facevo molte altre cose. Ebbene, alla fine provavo una stanchezza infinita e mi sentivo esausto. Non avrei avuto più la forza di fare altro, e in quel momento... si, apprezzavo il piacere di tornare "en homme"'.AnnaSettantatre ha scritto:Pero', ribadisco, tanto era triste i primi tempi, tanto piu' sopportabile e' diventato col passare degli anni.
Diciamo che tornare al maschile almeno per me ha i suoi vantaggi: trovo che i panni maschili siano piu' comodi e confortevoli, magari solo perche' ho l'abitudine a indossarli.
Come se avessi fatto il pieno fino allo stracolmo, e non ci stava davvero più nulla.