ognuno è responsabile in prima persona di come viene recepito & accolto nel mondo.sally ha scritto: Quello che volevo ricordare a me stessa, e che forse non ho espresso in modo chiaro, è semplicemente che non sono"quel tipo di persona", che non cerco "un certo tipo di incontri" ma solamente contatti ed amicizie con altri xd (non importa se etero o omosessuali)
di fronte a proposte indesiderate, è sufficiente declinare più o meno educatamente, in modo proporzionale alla tipologia d'approccio avuta.
personalmente non ho mai cercato incontri, detesto fortemente il calcio e gli sport di squadra, ma in gioventù ho corso in macchina-senza-successo e provato a scalare i brevetti di volo, finchè il lavoro vero non mi ha assorbito completamente la vita.
ho trascorso giorni interi in aereo, per anni ,e girato mezzo mondo per fare qualcosa di cui, peraltro, non nutro più interesse alcuno; il mio carattere discontinuo, nel bailamme generale in cui ho vissuto sinora, mi ha portato a deferire ogni accoppiamento percettibilmente stabile; vivo solo un po' qui e un po' la, non ho grandi amici e quando posso cerco di starmene rintanato a roma a suonare i miei synth vetusti, le chitarre o il piano, amo i vini di pregio e i sigari, possibilmente non caraibici... tutto questo per dire che sono finocchio o, più precisamente, mezzo-finocchio come mi piace definirmi :)
onestamente della mascolinità o froceria non mi importa nulla, al pari di etichette fonte terzi eventualmente attribuitemi.
similmente non rientra nel mio dna distinguere fra omo-bi-tri-etero-sex-qualcosa, bianco,verde o nero: le rare volte che decido di parlare con una persona che non conosco, davanti a me vedo solo un essere umano con il proprio passato fatto di gioie e dolori, con i propri pregi e i propri difetti.
l'empatia, di solito, è automatica e reciproca, come lasciava intendere il grande goethe.