Un passo indietro?

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LindaB
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Re: Un passo indietro?

Messaggio da LindaB »

Stefy secondo me non dovrebbe avere ne rimpianti ne soprattutto rimorsi.
Ci ha provato e ci credeva fortemente ma questo a volte non basta a scrivere un nuovo capitolo possibilmente bello e felicemente sereno.
Ciascuna di noi vive di compromessi: non la trovo una cosa disdicevole ma un segno di grande intelligenza, dato da un sano spirito di adattamento.
In fin dei conti perché mai dovremmo farcene na colpa se siamo cosi (*) ?

Linda
(*) splendide, bellissime,pazze, creative, divertenti, egocentriche, disponibili,sincere, .... e tato altro ancora ;)

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travantonella
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Re: Un passo indietro?

Messaggio da travantonella »

stasera è la mia prima esperienza su questo sito, mi ero iscritta,ma fino ad oggi non avevo letto nessun argomento di discussione. Non è un periodo facile per me, son trav da molti anni, ma segretamente perchè sposata, e questo mi conduce a periodi in cui ho difficoltà a travestirmi, e questo mi rattrista molto. Ma proprio per questo ho imparato a godere ogni momento in cui posso sentirmi donna. Mi è sempre piaciuto travestirmi con cura, gonna, scarpe con il tacco, calze, intimo femminile, parrucca, accessori, trucco. Ma quello che cerco è poter esprimere la mia femminilità, quella femminilità che sento esplodere dentro di me .......poterla sentire mia, poter provare l emozioni del sentirmi donna. E quindi anche se non riesco a travestirmi mi dà molto sentire , assaporare la mia femminilità. E allora a volte mi basta fare dei movimenti in maniera femminile, muovere le gambe e le braccia come se fossi abbigliata da donna, anche se in effetti non lo sono ...... accarezzarmi dolcemente come fanno le donne ......muovere le labbra, le mani ......... acucciarsi ....insomma fare quello che mi fa sentire donna....che mi dà la sensazione di essere donna, anche se non sono en femme, se non sono truccata. Perchè per me essere trav vuol dire sentirmi donna dentro. Essere en femme e d essere apprezzate, guardate, magari desiderate aiuta a sentirsi femmina, ma a volte basta anche una posa, un atteggiamento o un pensiero. E questo è quello che voglio, anche se poi a volte sono triste perchè mi piacerebbe vivere la mia femminilità in ogni momento della giornata......ma dovevo avere più coraggio e fare scelte diverse che non ho fatto. Qual'è il confine tra essere donna e scimmiottare le donne ? Credo che sia dentro noi stesse ..... quando è un sentimento che nasce dentro di noi e vive in noi non importa se siamo belle o brutte ....siamo donne. Non saremo mai come le donne genetiche ma saremo donne nella misura in cui lo siamo dentro di noi.

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LauraB
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Re: Un passo indietro?

Messaggio da LauraB »

travantonella ha scritto:stasera è la mia prima esperienza su questo sito,
.....

mi sembra di capire che questo intervento non abbia niente a che vedere con quelli legati a stefy...
...succede quando si è "nuove".. : Wink :
per cui suggerisco ( ! ) di aprire un nuovo topic copiando questo, e di eliminare qui sopra.
Laura Bianchi

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Re: Un passo indietro?

Messaggio da dream62 »

LauraB ha scritto:
travantonella ha scritto:stasera è la mia prima esperienza su questo sito,
.....

mi sembra di capire che questo intervento non abbia niente a che vedere con quelli legati a stefy...
...succede quando si è "nuove".. : Wink :
per cui suggerisco ( ! ) di aprire un nuovo topic copiando questo, e di eliminare qui sopra.
Che faccio? rivendico i diritti d'autore? : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
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Re: Un passo indietro?

Messaggio da Elisabetta »

Bel tema, quello proposto da Stefy. E' in realtà uno dei grandi temi della condizione di travestite.
Lasciamo stare i momenti positivi e negativi, quelli sono una esperienza che non è sicuramente esclusività nostra.
Le tracce dei nostri percorsi personali a ben vedere si assomigliano tutte, e in questo forum è facile riconoscersi in molte esperienze condivise.
Anche a me è toccato di fare delle riflessioni a volte amare a volte felicissime sulle mie esperienze.
Sono stata molte volte in pubblico, ero ossessionata dall'apparire il più possibile donna e di non essere riconosciuta come trav.
Ma in poco tempo mi sono dovuta arrendere al fatto che non ero una donna e dovevo accettare di essere una trav e il fatto di essere riconosciuta come tale era ineludibile. In realtà la chiave di volta è essere accettate e accettare se stesse come trav. Se mi ostino a volere essere scambiata per una donna è ne più ne meno come quando voglio nascondere la mia intima femminilità sotto i panni del maschio che non sento di essere.
Una sera di parecchi anni fa ad un appuntamento serale con altre amiche trav al posto della solita gonna e decoltè mi sono proposta con giacca e cravatta. Facevo una discreta figura anche da maschio ma la moglie di una carissima amica trav del gruppo mi ha guardata e mi ha detto "Betty, sei ridicola..."
Quella frase non me la sono scordata e da allora mi sono sempre imposta di essere soprattutto in armonia con me stessa.
E questa armonia comprende anche i momenti tristi e di ripensamento come quelli di Stefy. Anche i momenti in cui metto la cravatta.
Il cordone ombelicale di cui parla Stefy io lo sento molto forte e non ho nessuna intenzione di tagliarlo. Betty è mia madre, la mia amica, la mia compagna di vita, la mia consolazione.
Mi hanno chiesto a volte se non mi sia mai successo di desiderare di essere "normale". Si, mi è successo quando vivevo la mia diversità di nascosto , quando tenevo i miei vestiti nel doppiofondo della mia esistenza.
Ma da quando sono uscita dalla clandestinità (e non è stato un passo facile) mi sento fortunata ad avere questa vita moltiplicata per due. Che non significa avere una doppia vita, beninteso.
A volte esco ancora, anche se a 60 anni non sono più la gnoccolona di un tempo, ma mi accetto come fanno anche le donne bio.
Il solo rimpianto è di non avere fatto la scelta giusta a 25 anni anzichè a 42. Pazienza.
Betty

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