a) io non sono ciò che fino ad ora ho pensato di essere.
b) io sono ciò che penso di essere.
c) Io sono ciò che penso che tu pensi che io sia.
Bevi una tisana calda.
“Qui c’è grossa crisi... qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa tera... ti chiedi il come mai, il come dove nel mondo... dove chi, perchè quando... dov'è la risposta... ti chiedi il quasi quasi e miagoli nel buio, vai a dentoni... ma la risposta non la devi cercare fuori.. la risposta è dentro di te... e però è sbagliata!” Cit. Quelo
a) io non sono ciò che fino ad ora ho pensato di essere.
b) io sono ciò che penso di essere.
c) Io sono ciò che penso che tu pensi che io sia.
Bevi una tisana calda.
“Qui c’è grossa crisi... qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa tera... ti chiedi il come mai, il come dove nel mondo... dove chi, perchè quando... dov'è la risposta... ti chiedi il quasi quasi e miagoli nel buio, vai a dentoni... ma la risposta non la devi cercare fuori.. la risposta è dentro di te... e però è sbagliata!” Cit. Quelo
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"Non ho una risposta certa, ma ne immagino molte, che so che potrebbero essere sbagliate. Almeno non rimango schiavo di nessuna"
G. Da Baskerville - il nome della rosa - liberamente citato.
È arrivata la bolletta della luce... è un segno!!! Alleluia!!! Cit. Il Predicatore del Ruggito del Coniglio
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
Ritengo che ognuna di noi, fatto salvo che abbia un lato femminile ben presente (altrimenti non saremmo qui!), abbia un suo modo di viverlo e deve quindi saper trovare un suo equilibrio. Alcune di noi, la maggior parte, lo fanno nel vestirsi in modo più o meno completo, altre nel comportamento, altre ancora nel modo di rapportarsi al sesso, e infine chi decide di transizionare. Il mondo CD è bello perché è vario, e confrontandoci possiamo solo arricchirci ulteriormente.
In transizione da bruco a farfalla... stadio di farfalla raggiunto!
Sono convinta che in ogni essere umano siano presenti un lato maschile e uno femminile. In accordo con la propria identità di genere sta a noi poi cercare un equilibrio tra i modi di essere. Polarizzare e reprimere un lato a vantaggio dell'altro non è corretto per noi, per la nostra salute e per chi ci sta vicino.
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )
Serena Crossdresser ha scritto:sei forse una CD che si fa troppi problemi ?
Nessun problema! Visto che il mio essere Cd o il sentirsi donna si esplicita nelle segrete stanze (reali e mentali). L'ho detto solo a voi amiche, al nostro grande forum e con timidi collegamenti Fb con profili di "genere".
"Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni!"
Penso che ciascuna debba scegliere come portare avanti la sua femminilità in base a ciò che sente di essere. Io, ad esempio, non riesco a separare il mio essere donna dal vestirsi come una donna, perché credo che anche l'abbigliamento abbia un forte potere nella società in cui viviamo. Questo non significa che credo che ci si debba mettere tacchi a spillo e gonne corte altrimenti non si è donna: tutt'altro, sappiamo benissimo che le possibilità che offre l'abbigliamento femminile sono milioni e volendo una persona nata biologicamente donna può passare tutta la vita mettendo jeans e maglietta senza perdere nulla della sua femminilità.
Ma appunto, non giacca e cravatta da uomo o scarpe antinfortunistiche tutti i giorni...
L'accenno alla società spero non mi attiri critiche di piegarmi ai dettami di chi incontro per strada: sappiamo bene tutte che per vivere nel mondo bisogna adeguarsi ad esso, almeno in parte, altrimenti l'unica soluzione è ritirarsi in un eremo (e risolvere così anche il problema dei vestiti...). Inoltre, a me piace vedere che la mia immagine esteriore rispecchia la mia personalità, sebbene non sia una che metterebbe certi vestiti molto succinti... Non sono mai uscita vestita, e questo ha a che fare con la mia paura di mostrarmi: ma ciò non toglie che credo che questo sia uno degli step fondamentali della mia identificazione di genere, che come potete vedere è ancora di là da concludersi...
Emma
Senza inizio e senza fine, l'anello si estende all'infinito
Lo so, questa discussione è stata debitamente dibattuta molto tempo prima che prendessi la decisione di iscrivermi, ma l'argomento è molto interessante, così come lo sono diversi tra gli interventi che ho letto.
Mi permetto di dire la mia perché in qualche modo mi coinvolge...
Come molti, ho cercato anch'io risposte alle numerose domande, che mi sono posta nel corso della mia vita da trav.
Tra tutte, sicuramente quella più ricorrente e" perché desidero vestirmi da donna?" E la risposta cambiava nel tempo...
Inizialmente era un feticcio eccitante, poi un completamento dell'attività sessuale.. l'appagamento e l'intensità sono sempre stati superiori ad altre attività più convenzionali, in seguito gradualmente un bisogno psicofisico talmente importante da riuscire a rimettere in equilibrio lo stato mentale generale...senza nessuna eccitazione...
Ultimo, per quanto mi riguarda, una progressiva identificazione nel genere femminile e la consapevolezza che rimane a prescindere da ciò che indosso...Come se ad un certo punto, io avessi scelto di essere e di sentirmi ciò che per una vita ho cercato di imitare...
Tutto ciò in perfetta sintonia con uno schema binario che mette etichette ovunque, nemmeno noi sfuggiamo alla regola... ti senti donna, ergo ti vesti da donna... lo stesso feticismo iniziale ne deriva, perché eccita? Perché è da donna...
Non lo abbiamo deciso noi cosa doveva essere il feticcio...ma chi gli ha messo l'etichetta...
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...