Quasi tentativo di abbordo...
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Nella soggettività che caratterizza ogni singolo individuo appare chiaro che alcuni di noi hanno una sfera personale con dei limiti di invalicabilità molto marcati e stringenti che nessuno ha il diritto di sindacare.
Certo che in un'ottica forse utopistica di integrazione tra individualità ''particolari'' come possiamo essere noi con il resto del mondo, la demonizzazione di un saluto (indipendentemente dalle seconde finalità) non aiuta quella che potrebbe essere catalogata come convivialità tra persone.
Chissà ..... se magari un elegante cenno del capo e un proseguire senza indugio il proprio cammino avrebbe lasciato in quell'attempato signore una sensazione mista di mistero ed austera eleganza ......
Certo che in un'ottica forse utopistica di integrazione tra individualità ''particolari'' come possiamo essere noi con il resto del mondo, la demonizzazione di un saluto (indipendentemente dalle seconde finalità) non aiuta quella che potrebbe essere catalogata come convivialità tra persone.
Chissà ..... se magari un elegante cenno del capo e un proseguire senza indugio il proprio cammino avrebbe lasciato in quell'attempato signore una sensazione mista di mistero ed austera eleganza ......
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Oramai ho imparato che camminando per strada in certe zone soprattutto en femme ( ma non solo ) può capitare di tutto... per fortuna nel tuo caso c’è stato solo un goffo approccio ma capisco il tuo fastidio ....è molto soggettiva la soglia di tolleranza in questi casi e spesso subentra la paura.
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Mah, uno che ti squadra mentre cammini e ti si avvicina con un "buonasera" non mi sembra intenzionato a rivolgerti solo un complimento, specialmente negli ultimi tempi.
Poi, per carità, mi è successo di ricevere complimenti per strada ma, di solito, erano sempre preceduti da un minimo di dialogo.
Poi, per carità, mi è successo di ricevere complimenti per strada ma, di solito, erano sempre preceduti da un minimo di dialogo.
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Esatto, il tipo non voleva fare un complimento fine a se stesso...anche io avrei avuto questa sensazione e mi sarei infastidita, trovando la cosa quanto meno invadente. I complimenti bisogna anche saperli fare, per tempi e modi.Melissa_chan ha scritto: ↑martedì 12 gennaio 2021, 15:04 Mah, uno che ti squadra mentre cammini e ti si avvicina con un "buonasera" non mi sembra intenzionato a rivolgerti solo un complimento, specialmente negli ultimi tempi.
Poi, per carità, mi è successo di ricevere complimenti per strada ma, di solito, erano sempre preceduti da un minimo di dialogo.
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Tranquilla Veronica, come vedi non sei la sola.
Anche a me la cosa avrebbe dato un fastidio enorme, dal momento che era assolutamente da escludere che il buona sera sia stato detto per pura gentilezza. Sono situazioni frequenti, in cui la gentilezza è rara come una spiga nel deserto.
Del tutto palese il tentativo di invasione di campo e di rimorchio... solo anime candide possono pensare il contrario.
Anche a me la cosa avrebbe dato un fastidio enorme, dal momento che era assolutamente da escludere che il buona sera sia stato detto per pura gentilezza. Sono situazioni frequenti, in cui la gentilezza è rara come una spiga nel deserto.
Del tutto palese il tentativo di invasione di campo e di rimorchio... solo anime candide possono pensare il contrario.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
O Donne talmente sicure di sé da non cogliere il velato approccio mantenendo un aplomb degno di una gran dama .....angelaingrid ha scritto: ↑martedì 12 gennaio 2021, 17:36 Tranquilla Veronica, come vedi non sei la sola.
Anche a me la cosa avrebbe dato un fastidio enorme, dal momento che era assolutamente da escludere che il buona sera sia stato detto per pura gentilezza. Sono situazioni frequenti, in cui la gentilezza è rara come una spiga nel deserto.
Del tutto palese il tentativo di invasione di campo e di rimorchio... solo anime candide possono pensare il contrario.
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
mi sa che bisogna rispolverare la lezione sul "Due di picche"....aiuta...
Laura Bianchi
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Quando frequentavo i locali, ai tempi che Berta filava, mi ero fatta una spilla con un due di picche bene in evidenza.
Ai maschi che cercavano di attaccare bottone mostravo cortesemente la spilla e finiva lì. Alle ragazze ovviamente no.
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
Scusa se mi permetto, ma un buongiorno/ buonasera ecc ecc anche se fatto con evidente doppio fine non può essere considerata un invasione di campo. cerco di spiegarmi meglio , se quel saluto fosse arrivato da una signora non avresti avuto problemi immagino. Il fatto che sia arrivato da un uomo a cui tu hai attribuito un doppio fine ti ha dato noia ma pretendere che questo non debba mai avvenire mi sembra utopistico. Forse e parte integrante del gioco, tu hai deciso di uscire al femminile e per tanto può arrivare un saluto , la prossima volta sarà una simpatica signora un altra un corpulento meccanico che magari ti approccia ma non ci vedo nulla di male. Chiaramente fino a che la cosa rimane al episodio che tu hai raccontato, immagino che ti sia successo anche en homme un approccio magari di una donna con un buongiorno???vernica71 ha scritto: ↑martedì 12 gennaio 2021, 12:43 Ripeto... sarò io che sono strana, ma c'è una sottile ma sostanziale differenza tra la cortesia e l'ivasione di campo... e
questo non era un caso di cortesia, per questo mi ha dato fastidio.
Ho trovato piacevole la cortesia del signore che mi ha tenuto aperta la porta del negozio dal benzinaio...
Sabato io non stavo entrando nel bar e i due tizi, mai visti prima, non hanno salutato per cortesia ma con evidente
intenzione di approccio... Ora... capisco che per qualcuno questo possa essere lusinghiero se non addirittura auspicabile
durante una uscita (lungi da me giudicare... ciascuno è libero di fare come crede...) ma per quanto mi riguarda
essere approcciata per strada, la sera da uno sconosciuto in questo modo non gratifica la mia femminilità, anzi
rappresenta una violazione della mia sfera personale e per questo non gradita. Questa è la gente che sul bus, alla
prima frenata ne approfitta per piazzarti la mano da qualche parte...
Se avessero fischiato, l'avrei semplicemente bollato come un cretino... così ha varcato il limite... almeno il mio.
Veronica
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Re: Quasi tentativo di abbordo...
... offensiva e deprimente ... ma c'è anche un aspetto positivo ... o no ?vernica71 ha scritto: ↑lunedì 11 gennaio 2021, 22:26 Beh... immaginavo che prima o poi potesse accadere, ma la ritenevo comunque
una possibilità remota...e invece...
Assecondando il periodo favorevole, sabato sera ho osato un'altra uscita en-femme.
Anche per indossare una nuova gonnellina A-line grigia con lcuni fili in lamé che mi ha regalato
mia moglie la mattina stessa...
Gonna nuova a parte, abbigliamento consueto con cappotto al ginocchio, calze 70den coprenti e
stivali in pelle 3cm di tacco...
Come sempre nessuna reazione particolare in chiesa. Sta volta il bordo della gonna non sbuca da sotto
il cappotto...
Sulla strada del rientro a casa, ad uno degli incroci ci fermiamo col semaforo rosso in attesa di attraversare.
Dall'altro lato, d'angolo c'è un bar e fuori sul marciapiede due uomini sulla sessantina che parlano tra loro
fumando... Ad un certo punto viene verde e iniziamo ad attraversare. Mi accorgo che uno dei due uomini,
quello con l'aspetto più da "cumenda" (come si dice a Milano) si volta verso di noi e comincia a osservarmi...
in effetti mi fissa... "Ok..." penso tra me e me, "mi sta guardando per capire cosa sono... ", però continuo a camminare
senza fare una piega... Non ho detto che indossavo una mascherina chirurgica rossa e un berretto di maglia
rosso da cui sbucavano i capelli di lato...
Appena giunte in prossimità dei due tizi, quello che mi ha puntata fa un passo verso di me: "Buona sera!"
Accidenti! Ma che maniere! Inutile dire che non l'ho manco guardato e sono passata oltre come se non fosse
lì (però ho sentito lo sguardo che mi seguva da dietro!)... ignorato completamente!
La cosa mi ha sorpreso e anche offeso, se devo essere sincera...
Certo... con mia moglie poi ne abbiamo riso... "Ma vai un po' a quel paese!" "Che ho fatto?" "Come?
Chi han guardato? Te! Mica me!"...
Però, ripensandoci... Non lo conosco e non l'ho mai visto... dubuto che abbia capito cosa fossi e
il fatto che abbia tentato l'approccio pensando che fossi una donna mi fa arrabbiare... Possibile
che una donna, ormai di mezza età, che passeggia in compagnia alle sette di sera, debba guardarsi
da gente simile?
Non lo so... forse sono fatta male, ma la cosa non solo non mi ha fatto piacere, l'ho proprio trovata
offensiva e deprimente.
Veronica
Serena
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )
"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."
cit. da " Il tè nel deserto "
... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.
cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )