Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

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Daniela79
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Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Daniela79 »

Non so se è il posto più corretto...si tratta di una breve intervista ad una trans diciasettenne, che con l'aiuto della mamma sta affrontando le varie difficolta.
Si chiama Olimpia, l'ho trovato su repubblica che ogni tanto propone questi temi a noi cari....

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Ciao, Dany
....Forse eravamo stupidi, però adesso siamo cosa, che cosa che, che cosa se.....

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noemipink
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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da noemipink »

Daniela79 ha scritto:Non so se è il posto più corretto...si tratta di una breve intervista ad una trans diciasettenne, che con l'aiuto della mamma sta affrontando le varie difficolta.
Si chiama Olimpia, l'ho trovato su repubblica che ogni tanto propone questi temi a noi cari....

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Ciao, Dany
e una bella cosa questa essere appoggiata dalle persone che ti amano
: Thumbup :
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e troppo bello vestirsi da donna kiss

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Maurina
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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Maurina »

Grazie Daniela per aver segnalato questo link anche se ogni volta che leggo e ascolto queste storie mi sale una specie di magone.
Inevitabilmente ripenso ai miei 17 anni e al 1998 quando il disturbo dell'identità di genere, all'epoca si chiamava così, oggi disforia dell'identità di genere, era un argomento piuttosto sconosciuto. Ancora di piu' nei piccoli centri come quello in cui sono cresciuta. Caspita, a 17 anni, pensavo di essere l'unico essere umano sulla terra a nutrire certi bisogni. Internet era alle prime armi e lo avevano in pochi, e le uniche trans che vedevo erano quelle sulle reti private a mezzanotte. E la confusione era inevitabilmente galoppante. Oggi per chi soffre di disforia è molto piu' semplice reperire informazioni e avviare un percorso per capirne di piu' e prendere eventualmente una decisione. Comunque auguri ad Olimpia, malgrado tutto resta sempre un viaggio piuttosto lungo e impegnativo. Anche se cominciarlo a 17 anni ha sicuramente degli aspetti positvi rispetti a chi lo avvia piu' avanti con l'età. Di qui questa specie di piccolo magone. Saluti,
Maura

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Daniela79
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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Daniela79 »

Grazie a te Maura, per il tuo riscontro.

voglio farti una confidenza....sono molto legata anche io al maschile del tuo nome..... ;)

Siamo molto vicine di età ed abbiamo affrontato le nostre 'perplessità' in epoche vicine quindi capisco quello a cui ti riferisci; almeno inizialmente.
Leggendo alcuni tuoi post, è evidente che ho poi seguito un percorso differente, dal tuo e da quello di Olimpia.
Diciamo che tutte le mattine mi sveglio pensando a come mi piacerebbe affrontare la giornata da donna, e più volte al giorno il pensiero torna li; quando poi vedo questi servizi o mi confronto con persone che affrontano lo stesso percorso, mi chiedo se ho avuto io poco coraggio o se non è per me così forte la necessità.

Ad ogni modo, sono felice di sapere che di queste cose se ne parla sempre di più, trovo che portare questo argomento sempre più all'ordine del giorno, non possa che far bene per integrare socialmente al meglio chi passa attraverso questo percorso.

Bacioni a tutte

Dany
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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da vernica71 »

Questo video mi riporta alla mente un episodio di molti anni fà.

Avevo 16 anni quando mia mamma mi "beccò". Per l'ennesima volta a dire il vero.
Non mi sorprese mai sul fatto, ma per quanto fossi attenta e meticolosa nel rimettere tutte
le sue cose a posto, ora mi rendo conto che di tracce ne devo aver lasciate a iosa...
Ma quella volta la feci grossa... Rientrò prima del previsto e quando sentii la chiave girare nella
toppa della porta, presa dal panico, nascosi tutto quello che avevo preso - e non avevo ancora
avuto il tempo di indossare - sotto al suo letto con l'intenzione di tornare a rimettere tutto a posto
non appena se ne fosse presentata l'occasione.
Inutile dire che quell'occasione non si presentò mai. L'indomani mattina mi comportai come
se nulla fosse - o almeno speravo - e iniziai a prepararmi per andare a scuola, ripetendomi che
avrei sistemato tutto nel pomeriggio.
Però si sa che il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi... La porta del bagno si spalancò e mi affrontò.
Subii la sfuriata nell'imbarazzo più totale: nel risistemare il letto aveva trovato quello che vi avevo nascosto
sotto! (che ingenua!)
L'ora era ormai tarda, quindi mi congedò sulla porta con la promessa (?) di riprendere il discorso quando sarei
tornata. Lascio immaginare con quale stato d'animo abbia trascorso la mattinata e con quale varcai la soglia
una volta tormata a casa!
Restai sorpresa e quasi delusa nel constatare che apparentemente tutto fosse tornato alla normalità... Nessun
riferimento a quanto successo quella mattina; né quel pomeriggio né i giorni successivi.
Passarono poche settimane e arrivò Carnevale. Un compagno di scuola organizzò una festa mascherata a casa sua.
Come se nulla fosse, mia mamma mi propose di andarci vestita da donna. Restai di stucco e lì per lì declinai, ma
lei torno sull'argomento e mi convinse. Non sapevo cosa aspettarmi e non nego che fossi contemporaneamente
eccitata e preoccupata.
Nei giorni successivi girammo mercati e negozi e mi comprò il necessario, ivi compresa una parrucca sintetica
liscia e lunga fino alle scapole (all'epoca portavo i capelli corti) che poi portò addirittura dal suo parrucchiere
per migliorarne il taglio un po' approssimativo! Altro dettaglio non trascurabile fu che per farmi il seno comprò,
dalla merciaia sotto casa, un paio di quelle imbottiture (mi pare si chiamassero pesciolini) che le donne meno dotate
inserivano nei reggiseni prima dell'avvento dei push-up; fu il segnale che intendeva fare sul serio!
Venne il "gran giorno" e dopo pranzo mi vestì e mi truccò. Non pesantemente come mi aspettavo, ma nel modo più
normale e adatto ad una sedicenne. Mi piazzò in mano la borsetta e mi "spinse" fuori dalla porta (mi ero parallizzata
sulla soglia aperta...). Passato il primo momento di imbarazzo, la giornata passò gradevole e anche troppo in fretta.

L'indomani pomeriggio, eravamo sole in casa, mi fece sedere al tavolo e mi fece una domanda che mi gelò: "Cosa hai provato
ieri?". Fù la prima di una lunga serie di domande che terminò con: "Non vorresti parlarne con qualcuno?".
Scoprii così che dopo avermi affrontata quella mattina, ne parlò con mio padre - che non fece mai accenno alla questione -
e decisero di propormi di parlarne con qualcuno che potesse auitarmi, qualsiasi cosa questo significasse.
Finita la chiacchierata mi sentii leggera come un palloncino pieno di elio, sollevata e al contempo spaventatissima.

Lo "specialista" in questione era un neurospichiatra che conosceva mia mamma. Ascoltò mia mamma e poi, in separata sede
facemmo una lunga e distesa chiacchierata. Dopo avermi un poco rassicurata, venni a sapere di non essere "l'unica della mia specie", e, anzi, la cosa era più frequente di quanto si credesse! ...che si presentavano diverse forme di "travestitismo", ciascuna con
diverse "origini"...
Spiegò anche che, data la delicatezza dell'argomento, lui non era sufficientemente competente ma conosceva una
dottoressa specializzata proprio in questo tipo di tematiche e con una discreta esperienza sul campo; se lo desideravo
mi avrebbe messo in contatto con lei.

Epilogo: ricordo che ci furono inizialmente dei contatti, ma non arrivai mai a vederla di persona... la cosa poi fini in
un nulla difatto e tutto tornò come prima... e non riaprii mai il discorso con i miei.
A distanza di anni continuo a chiedermi cosa sarebbe stato se fossi arrivata nello studio di quella dottoressa..

Scusate... mi sono fatta trasportare dai ricordi... brutto segno! Sto invecchiando...

Veronica
Se io sono un CD... chi o cos'è un DVD?

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So far, the universe is winning!" (Robert Cringley)

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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Elisabetta »

Con il massimo rispetto per il caso in esame e dal basso della mia ignoranza vorrei dire il mio parere.
Secondo me a 17 anni non si è pronte per un passo così importante. Cambiare i dati anagrafici e cambiare sesso non sono la medesima cosa. Giusto il percorso di aiuto, sacrosanto il dovere della famiglia di aiutare e sostenere le scelte della persona, doveroso l'intervento delle strutture pubbliche che devono dare gli strumenti di scelta. Ma 17 anni non bastano .....

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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Daniela79 »

Veronica, sai come facevo io? lasciavo la chiave nella toppa della serratura, girata in modo che da fuori non si potesse 'spingere fuori'.....e correndo come un razzo sistemavo alla meglio il tutto.
Avevo un po' di vantaggio, dato dal citofono giù in strada ma poi....facevo fare a mia madre delle lunghe attese.......santa donna! : Razz :

Sai Elisabetta, senza pretendere di sapere cosa sia giusto o sbagliato, semplicemente non credo che esista un'età in cui si è pronti per un passo del genere.
Ricordo in passato di aver letto casi in cui il passo è stato intrapreso in ancor più giovane età....
Se non altro, intrapreso in così giovane età, credo ci possano essere risultati più 'soddisfacenti', con forse meno problemi di integrazione in età adulta.... per esempio l'inserimento nel mondo del lavoro... sono note le difficoltà di chi effettua questi passaggi in età adulta.
Comunque si, lascia sorpresi......

Dany
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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Melissa_chan »

La mia migliore amica mi ha passato questo esatto video proprio stamane su Facebook! XD
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato

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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Maurina »

vernica71 ha scritto: A distanza di anni continuo a chiedermi cosa sarebbe stato se fossi arrivata nello studio di quella dottoressa..

Scusate... mi sono fatta trasportare dai ricordi... brutto segno! Sto invecchiando...

Veronica

Cara Veronica non è segno di vecchiaia ma di una grande fiducia che hai nei confronti di tutte noi iscritte.
Tirare fuori certi ricordi credo che non sia neanche tanto facile perchè appunto è legata a quella fatidica domanda venuta a galla alla fine del messaggio.
Cosa sarebbe stato se fossi approdata nello studio di quella dottoressa??
Purtropppo la risposta non l'avrai mai e comunque non è detto che avresti intrapreso il medesimo cammino che ti ha portato sin qui.
Non ci conosciamo ma da quel che leggo sei riuscita a trovare un tuo equilibrio, a dare una forma anche concreta a questa tua necessita' di femminilita', condividendola con la tua dolce metà e poortandola con te in ogni momento della giornata.
Quindi credo che alla fine sei riuscita a trovare la tua dimensione, anche senza quella dottoressa. Capeau, come dicono i francesi anche se spero di averlo scritto bene!
Un abbraccio
Maura

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Re: Cambiare sesso a 17 anni, il coraggio di Olimpia

Messaggio da Maurina »

Elisabetta ha scritto: Ma 17 anni non bastano .....

In effetti anch'io fino a qualche anno fa la pensavo proprio come te, ovvero che a 17 anni non si possono prendere scelte cosi' importanti e radicali.
Ma lo pensavo quando in tutte le maniere provavo a soffocare questa mia necessita' della quale probabilmente avevo soltanto paura.
Poi, quando sono finalmente riuscita a darle una forma, ho capito che la propria identità di genere prescinde dall'età anagrafica.
Olimpia, come tutte coloro che hanno intrapreso un percorso di transizione, sarà sstata supportata da delle strutture specializzate che non lasciano nulla al caso.
La certificazione del dig, ovvero la disforia dellidentità di genere senza il quale non si può accedere alla cura ormonale, non viene mai e poi mai rilasciato con leggerezza.
Sopratutto quando si tratta di minorenni o in caso di situazioni complesse e delicate come il mio caso, con a psicoterapeuta che si è trovata dinanzi al primo caso di non vedente con disforia dell'identità di genere in Italia, almeno stando agli archivi della struttura a cui mi sono rivolta.
Quindi credo che se le hanno dato il via libera alla cura ormonale e al cambio del proprio nome, significa che quella era la strada giusta.
Anche se nessuno potrà mai affermarlo con certezza.
Conosco ragazze e ragazzi di 17 / 18 anni che hanno una maturità molto piu' sviluppata di trentenni o quarantenni ma anche piu' in la.
Quindi non credo sia giusto imporre un'età minima nell'affrontare un certo tipo di percorso, anche perchè in Italia ci sono già fin troppi paletti da superare considerato che il protocollo onig è probabilmente uno dei piu' rigidi e ingessati rispetto agli altri.
E tenendo poi in considerazione anche i conflitti che una povera ragazza che non si sente in linea con la propria identità biologica, deve affrontare quotidianamente con se e con la società.
Inasprire ancora di piu' l'accesso a questo percorso legandolo anche all'età, secondo me potrebbe essere solo controproducente.
Ma questo è il mio pensiero che può essere tranquillamente non condivisibile.
Concordo invece sulla questione che cambio del nome anagrafico e cambio di sesso non sono la stessa cosa e quessto aspetto probabilmente non è stato ben spiegato nel video.
La richiesta al giudice la si fa dopo un anno di terapia ormonale e dietro perizia dello psichiatra, psicoterapeuta ed endocrinologa.
Solitamente si fanno contemporaneamente le richieste del cambio del nome e il via libera agli eventuali interventi che non è soltanto quello di riassegnazione chirurgica del sesso ma anche la piu' semplice orchiectomia.
Di qui bisogna attendere la sentenza del giudice che solitamente non è mai veloce, e poi le liste di attesa per l'intervento che in Italia sono piuttosto lunghe.
Quindi, una ragazza m to f di 17 anni, una volta ottenuto il via libera del giudice andrà in sala operatoria ben al di la della maggiore età.
Un abbraccio Elisabetta,
Maura

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