Il film non e' recentissimo e sicuramente molte di voi l'avranno gia' visto e le altre, almeno quelle appassionate di fantascienza quanto di cose femminili -apparente contraddizione in termini, ma non per noi- dovrebbero rimediare al piu' presto.
E' raro trovare un sequel che sia all'altezza del film che l'ha preceduto, in questo caso a mio avviso per certi versi lo supera.
Per rimanere in tema "nostro" trovo assolutamente affascinanti e dense d'ispirazione le due protagoniste femminili, la perfida Luv e la dolcissima Joi e mi vedrei bene nei panni -letteralmente- sia dell'una che dell'altra, entrambe femminili di femminilita' diverse ma egualmente, profondamente intense.
Ma la cosa che mi ha colpito di piu' e' stata la frase che ho riportato in apertura: non so se i generi cui si fa riferimento siano i due tradizionali oppure dato il tema del film quello umano e quello dei replicanti, ma data per buona la prima ipotesi sono mesi che continuo a trovare conferme nella vita reale.
Il mondo e' davvero costruito intorno a un muro che separa i generi.
Lo sappiamo fin troppo bene, noi che spesso proviamo a scavalcarlo per vedere come si sta dall'altra parte.
Tutto qui?
Beh no, il film e' bello e vale la pena: guardatelo se potete.