I due lati

Moderatori: Valentina, AnimaSalva, Roby, Irene, CristinaV, vernica71, Melissa_chan, Alyssa

Rispondi
Avatar utente
Monica Poli
Princess
Princess
Messaggi: 1864
jedwabna poszewka na poduszkę 40x40
Iscritto il: lunedì 23 febbraio 2015, 10:18
Località: NOVARA
Contatta:

Accesso area fotografica

I due lati

Messaggio da Monica Poli »

Credo sia naturale e quasi logico dividere in due parti distinte la nostra personalità. Due parti che per convenzione chiamiamo "maschile" e "femminile". Il ragionamento - lineare e semplice - è che ci conosciamo come uomini e quindi questo lato non si discute, ma amiamo anche sentirci ed apparire come donne e questo nel nostro immaginario crea un secondo lato, quello - appunto - femminile.
Ma esiste un elemento in più che disturba gli equilibri e che non rende paritari i cosiddetti "lati".
L'elemento è il senso di benessere che proviamo quando siamo en femme.
Quelle sensazionali piacevoli più volte citate: euforia, pace, tranquillità, gioia, stato di grazia, eccitazione ecc. che si provano fanno si che si tenda a privilegiare la "parte femminile" eleggendola a migliore.
Per contro si tende, se non proprio ad odiare, almeno a sminuire la "parte maschile" che, secondo noi, non è in grado di farci stare così bene.
Questo proverebbe che in realtà ciò che ci attrae non è tanto il travestimento, quanto le piacevoli sensazioni che questo ci provoca. Il travestimento non è un fine ma un mezzo, uno strumento attraverso il quale accediamo a quello stato di grazia dal quale è poi difficile staccarsi per ritornare nella nostra normale e abituale situazione.
Il dualismo: maschile = stato normale, femminile = stato di grazia, ci fa inesorabilmente preferire il secondo, con tutto ciò che questa preferenza comporta.
Ecco perché, in altri post, si parlava non di "lato femminile" ma di particolare "lato maschile".
É solo ed esclusivamente il nostro essere uomini a provocare i piaceri che si provano in vesti femminili.
Vogliamoci quindi bene in quanto tali, senza denigrare il nostro genere e la nostra natura maschili.
Sta poi a noi decidere se la particolarità di poter spaziare sino ai confini del femminile sia da considerare una iattura oppure un privilegio di cui esserne orgogliosi.
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

Avatar utente
maxima
Princess
Princess
Messaggi: 2744
Iscritto il: venerdì 24 ottobre 2014, 23:30
Località: genova
Età: 54
Contatta:

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da maxima »

condivido in pieno ciò che scrivi, Monica, e tu lo sai. Credo davvero che le sensazioni piacevoli che ci conducono a quello "stato di grazia" siano possibili soltanto perché noi siamo uomini e, quando ci "vestiamo" vediamo la nostra immagine trasformarsi e diventare totalmente diversa da ciò che siamo e siamo sempre stati. Credo che alla maggior parte delle bio piaccia indossare le scarpe con i tacchi, ma le sensazioni che proviamo noi - poiché indossrle, per noi, non è un fatto né usuale, né convenzionalmente accettato - credo che siano completamente diverse...
Mi piaccio così E tutto ciò mi piace proprio perché sono un uomo.
credo anche che non sia del tutto esatto affermare che invidiamo le donne perché possono indossare ciò che noi tanto amiamo, in quanto se noi fossimo donne non proveremmo le stesse sensazioni nel farlo...
maxima

Avatar utente
Lilychanel
Lady
Lady
Messaggi: 608
Iscritto il: mercoledì 26 aprile 2017, 9:51
Località: Roma Italia
Età: 54
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da Lilychanel »

Bellissimo intervento
Sembra che un post sia lo specchio dell altro
Uno stato di grazia....
Condivido pienamente le tue parole
Grazie
Lily
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.

Simone de Beauvoir

Avatar utente
Lilychanel
Lady
Lady
Messaggi: 608
Iscritto il: mercoledì 26 aprile 2017, 9:51
Località: Roma Italia
Età: 54
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da Lilychanel »

A volte mi sento come una tossica di quel stato di grazia
Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità.

Simone de Beauvoir

Avatar utente
Monica Poli
Princess
Princess
Messaggi: 1864
Iscritto il: lunedì 23 febbraio 2015, 10:18
Località: NOVARA
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da Monica Poli »

Lilychanel ha scritto:A volte mi sento come una tossica di quel stato di grazia
L'espressione è pertinente, cara Lily. Più volte si è paragonato questa cosa ad una droga che dà dipendenza...
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

Avatar utente
Temporale
Teen
Teen
Messaggi: 82
Iscritto il: domenica 1 gennaio 2017, 17:29
Località: Umbria

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da Temporale »

Monica Poli ha scritto:
É solo ed esclusivamente il nostro essere uomini a provocare i piaceri che si provano in vesti femminili.
Vogliamoci quindi bene in quanto tali, senza denigrare il nostro genere e la nostra natura maschili.
Sta poi a noi decidere se la particolarità di poter spaziare sino ai confini del femminile sia da considerare una iattura oppure un privilegio di cui esserne orgogliosi.
Potremmo però parlare di "prevalenza" di un lato e dell'altro, pur accettando di grazia, la coesistenza di entrambi.
A mio avviso ritengo, seppure nella assoluta eterogeneità della nostra condizione di CD, che il " Lato femminile" abbia occupato tra le pieghe del nostro habitus psichico, uno spazio importante e reclami, a ragione, di mostrarsi ed esistere.
Lo "stato di grazia", genera proprio dalla soddisfazione di questo bisogno e di fatto è il bisogno stesso, il motore della nostra gioia.
E' del tutto evidente quindi che una donna bio, non arriverà mai a percepire la nostra stessa intensità di piacere nel vestire e mostrarsi
in ciò che per sua natura già è. Banalmente, le manca il bisogno!
Citando il grande Totò: "l'appetito viene digiunando, non mangiando"
Il problema, se mai esiste, è nella personale interpretazione e gestione di questo bisogno, quanto vogliamo e possiamo spingerci avanti.
Qui, l'incipit tragedia e la personalissima abilità di saper danzare su questo abisso.
Parafrasando la conclusione di Monica che quoto totalmente:
sta poi ad ognuna di noi, ringraziare e venerare come un Dio generoso, chi ci ha creato con forma mercuriale ed offerto una vita in questa croce dei venti, o maledirlo per lo stesso motivo, come il più crudele dei Demoni,
a noi percepire il nettare o l'amaro di questo calice.

Saluti,
Silvana

Avatar utente
paolina
Gurl
Gurl
Messaggi: 335
Iscritto il: giovedì 23 marzo 2017, 14:12
Località: Emilia Romagna
Età: 50
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da paolina »

Monica Poli ha scritto:Credo sia naturale e quasi logico dividere in due parti distinte la nostra personalità. Due parti che per convenzione chiamiamo "maschile" e "femminile". Il ragionamento - lineare e semplice - è che ci conosciamo come uomini e quindi questo lato non si discute, ma amiamo anche sentirci ed apparire come donne e questo nel nostro immaginario crea un secondo lato, quello - appunto - femminile.
Ma esiste un elemento in più che disturba gli equilibri e che non rende paritari i cosiddetti "lati".
L'elemento è il senso di benessere che proviamo quando siamo en femme.
Quelle sensazionali piacevoli più volte citate: euforia, pace, tranquillità, gioia, stato di grazia, eccitazione ecc. che si provano fanno si che si tenda a privilegiare la "parte femminile" eleggendola a migliore.
Per contro si tende, se non proprio ad odiare, almeno a sminuire la "parte maschile" che, secondo noi, non è in grado di farci stare così bene.
Questo proverebbe che in realtà ciò che ci attrae non è tanto il travestimento, quanto le piacevoli sensazioni che questo ci provoca. Il travestimento non è un fine ma un mezzo, uno strumento attraverso il quale accediamo a quello stato di grazia dal quale è poi difficile staccarsi per ritornare nella nostra normale e abituale situazione.
Il dualismo: maschile = stato normale, femminile = stato di grazia, ci fa inesorabilmente preferire il secondo, con tutto ciò che questa preferenza comporta.
Ecco perché, in altri post, si parlava non di "lato femminile" ma di particolare "lato maschile".
É solo ed esclusivamente il nostro essere uomini a provocare i piaceri che si provano in vesti femminili.
Vogliamoci quindi bene in quanto tali, senza denigrare il nostro genere e la nostra natura maschili.
Sta poi a noi decidere se la particolarità di poter spaziare sino ai confini del femminile sia da considerare una iattura oppure un privilegio di cui esserne orgogliosi.
Sarò una voce fuori dal coro ma per me è un grandissimo NO,non mi ci rivedo praticamente in nulla di quello che scrivi.
Tendevo a dividermi in due lati parecchi anni fa quando ancora non capivo cosa fossi e perchè facessi questo,il fatto di voler apparire maschio a tutti i costi e di relegare a pochi e circoscritti momenti l'essere donna era più che altro una reazione al fatto che probabilmente non accettavo la mia parte diciamo femminile,ma questo solo perchè NON avevo capito proprio NIENTE di ME e perchè ero tanto ma proprio tanto IGNORANTE.
Troppo tardi con l'età e per colpa di cattivi pareri psicologici ho capito che non è che amo vestirmi o atteggiarmi da donna,io semplicemente ODIO il mio ruolo di maschio.Ruolo che odio sotto TUTTI gli aspetti,probabilmente nessuno escluso.
Troppo tardi ho scoperto che la mia non poteva considerarsi come passione o feticismo o piacere,ma è una chiara e limpida forma di disforia di genere.Magari non devastante o invalidante ma sicuramente una cosa che mi ha fatto vivere veramente molto male la mia esistenza un regalo di cui avrei fatto veramente volentieri a meno.
Eppure avevo tantissimi segnali di fronte a me,chiari ed inequivocabili fin dalla primissima infanzia,segnali che però all'epoca non ero in grado di cogliere ed interpretare,fossi nato nell'era di internet invece che quella dei CB(per radio fino alla pubertà tutti mi scambiavano per femmina e io ero contentissimo della cosa ma non ne capivo il motivo)probabilmente quei segnali li avrei decifrati e adesso a 40 anni se la salute mi avesse assistito probabilmente non sarei su questo forum e sulla mia patente ci sarebbe scritto Paola.
4467

La vera violenza,la violenza che considero imperdonabile​,è la violenza che facciamo a noi stessi quando abbiamo paura di essere chi siamo davvero...

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5872
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da LauraB »

paolina ha scritto:probabilmente non sarei su questo forum e sulla mia patente ci sarebbe scritto Paola.
..solo per precisare che alcune "Paola" le abbiamo, le abbiamo avute e le avremo. Ovviamente la distanza di pensiero tra le "Paola" e il tema principale del forum, il CDing, fa si che l interesse sia più rivolto verso altri gruppi.
Laura Bianchi

Avatar utente
Sery
Princess
Princess
Messaggi: 1491
Iscritto il: mercoledì 22 ottobre 2014, 20:26
Località: Venezia
Età: 49

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da Sery »

Se il 'lato femminile' è legato all'inebriante piacere di travestirsi come qui sostenuto, perché quindi non limitarsi esclusivamente a farlo in casa propria e perché invece questa necessità di uscire e farsi vedere?
Sery

Avatar utente
Andrea
Princess
Princess
Messaggi: 1881
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2014, 6:20
Località: Torino
Età: 63
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: I due lati

Messaggio da Andrea »

Sery ha scritto:Se il 'lato femminile' è legato all'inebriante piacere di travestirsi come qui sostenuto, perché quindi non limitarsi esclusivamente a farlo in casa propria e perché invece questa necessità di uscire e farsi vedere?
D'accordissimo con te Sery e mi ritrovo oggi anche con quello che dice Paola.

Se ci fosse stato internet neglianni '70, se mi fossi trovato in una famiglia diversa,bse avessi avuto un' altra firza di carattere forse sarebbe scritto oggi diverso mio sesso, non il mio nome che puo' essere anche femminile.

Lo so troppi se, e li ho messi apposta. Ma questo non nega il fatto che non mi trovo in consonanza con quello che ha scritto Monica. Per me e' diverso: ormai accetto il mio ruolo famigliare e professionale, ma un po' di infelicita' la provo.

Very
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)

La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)

Rispondi