Psicologa

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valeriaconte
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Re: Psicologa

Messaggio da valeriaconte »

paolina ha scritto:Solo una domanda,ma quando voi affermate di essere maschi eterosessuali con la passione del travestitismo e che quindi uno psicologo é inutile e che nonostante i dubbi riuscite a gestire la cosa e non rinunciereste a quan5o raggiunto fin ora,che rapporto avete con il sesso?
Siete maschi attivi e avete rapporti eterosessuali soddisfacenti con le vostre mogli/ragazze?
Non vi siete mai sentiti a disagio nel ruolo di maschio attivo al punto da non provare piacere nell atto sessuale fino al fuggire da esso arrivando a non volerlo fare?
Avrei piacere di ricevere una risposta sincera perché é una questione che ha segnato la mia vita e il mio percorso.

Magari apro un altra discussione ad ok
Forse è meglio aprire un'altra discussione per non fare confusione

Valeria

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Julie
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Re: Psicologa

Messaggio da Julie »

paolina ha scritto:Solo una domanda,ma quando voi affermate di essere maschi eterosessuali con la passione del travestitismo e che quindi uno psicologo é inutile e che nonostante i dubbi riuscite a gestire la cosa e non rinunciereste a quan5o raggiunto fin ora,che rapporto avete con il sesso?
Parlo per me: un rapporto normalissimo. Non ho una libido elevatissima, ma non ho mai avuto problemi di carenza di desiderio sessuale.
paolina ha scritto:Siete maschi attivi e avete rapporti eterosessuali soddisfacenti con le vostre mogli/ragazze?
Soddisfacenti per me sicuramente, per mia moglie devi chiedere a lei... : Wink : : Wink : : Wink :
paolina ha scritto:Non vi siete mai sentiti a disagio nel ruolo di maschio attivo al punto da non provare piacere nell atto sessuale fino al fuggire da esso arrivando a non volerlo fare?
Mai.
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angelaingrid
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Re: Psicologa

Messaggio da angelaingrid »

paolina ha scritto:Non vi siete mai sentiti a disagio nel ruolo di maschio attivo al punto da non provare piacere nell atto sessuale fino al fuggire da esso arrivando a non volerlo fare?
Situazione per me inconcepibile.
Sarebbe come chiedere se ci siamo mai sentiti a disagio di fronte ad un gelato alla panna con le fragole arrivando a rifiutarlo...
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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paolina
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Re: Psicologa

Messaggio da paolina »

Non nego che sentirvi dire queste cose mi rincuora un pó, il passo che sto facendo é grosso,anzi enorme e nonostante la mia psicologa sia una delle numero uno in Italia in materia di disforia di genere(praticamente si occupa solo di questo ed è una delle portabandiera del protocollo onig),leggendo questo thread mi ero un pó messa in discussione.
Premetto che sono ad un passo dalla terapia e in questo periodo con tutto quello che ho passato sono un pó scossa è tutto mi fa riflettere e mettere sul chi va la,quindi ho riflettuto un pó sui vostri primi interventi.
Questi ultimi vostri mi confermano che non devo avere più nessun dubbio su quel che sono e che mi sento di essere del resto non ce ne sarebbe stato il minimo bisogno visto che in 8 mesi di sedute bisettimanali la psico mi ha portato a rivoltarmi come un calzino.
Su una cosa si é soffermata spesso e ha molto insistito ed era proprio il discorso sessuale,ovvero quale fosse il rapporto con i miei genitali ma soprattutto quale fosse il mio ruolo,ovvero se essendo sposata e teoricamente lesbica mi sarebbe costato perdere il mio ruolo attivo di maschio e come la cosa avrebbe cambiato le meccaniche di coppia.
La mia risposta era però semplicissima e sempre la stessa ,io a parte rare e particolarmente ispirate situazioni non avevo nessuna attrazione per l atto sessuale e anzi lo evitavo come la peste pur amando mia moglie alla follia.
Non mi piaceva e creava in me grandissima ansia,solo dopo che mi sono rivelata come ero realmente più di 15 anni fa ho cominciato a vivere un pelo meglio la sessualità, ma sempre in modo non convenzionale ovvero ero io per la maggior parte dei casi la donna della coppia,questa inversione dei ruoli portava a me finalmente piacere e soddisfazione ma sentivo ancora molto forti le pressioni sociali e il mio ruolo assegnato alla nascita di maschio.tutto ciò mi allontanò allora dalla transizione e mi spinse a vivere nella clandestinità e con ancora fortissimi sensi di colpa la mia vera natura,arrivai perfino a convincermi di non essere una transgender e a reprimermi del tutto per quasi 6/7 lunghi e bruttissimi anni.
Solo quando ho capito la vera natura del mio disagio e ho messo le cose in chiaro a mia moglie( e non serviva visto che lei aveva da un pezzo capito molto meglio di me)cioè che neppure per sbaglio potevo usare il coso come natura imporrebbe e che non potevo neanche per scherzo portare il peso del mio ruolo,la mia vera vita é finalmente iniziata e da lì é stato tutto in discesa nonostante le ovvie difficoltà della cosa.
Quando poi ho risposto,all affermazione della psicologa"paola ma lo sai vero con gli anti androgeni li sotto non funzionerà più come prima"con le lacrime agli occhi con un sincero non vedo l ora e sogno ogni giorno quel momento, allora lei non ha avuto proprio più il minimo dubbio.
Adesso ho anche io più chiare le cose,é ho capito perché questo assieme all'outing mi ha spalancato le porte alla terapia ormonale.
4467

La vera violenza,la violenza che considero imperdonabile​,è la violenza che facciamo a noi stessi quando abbiamo paura di essere chi siamo davvero...

Celeste

Re: Psicologa

Messaggio da Celeste »

Dirò la mia sull'argomento Psy... premetto che sono solo mie idee sicuramente contestabili, e non pretendo di conoscere la verità.

Secondo me quando si va da uno psicologo/a o psicoterapeuta può esser utile informarsi sul tipo di indirizzo che segue. Fatto questo può esser utile leggere qualcosa su quel tipo di indirizzo, per vedere se con la propria testa, il proprio cuore e il proprio intuito si condividono i principi che stanno sotto a quell'approccio. Mi spaventa quando sento dire che uno va dallo psicologo per avere un parere autorevole... secondo me di autorevole esiste solo il proprio vissuto, la propria testa e il proprio cuore.

Farsi aiutare può essere utile certo, può portare chiarezza... tuttavia a mio avviso ci sono anche rischi. Ad esempio tanti psicologi utilizzano come tecnica di colloquio il rispecchiamento Rogersiano, che consiste nel parafrasare le parole del soggetto al fine di fare chiarezza. La cosa che mi preoccupa è che tante persone non sanno cosa sia questo tipo di colloquio, e quando poi si trovano davanti un professionista che lo applica hanno la sensazione di trovare sostegno. In realtà se il professionista sa applicare questo colloquio forse può aiutare il soggetto a chiarire il suo pensiero e le proprie emozioni (ma in caso di nevrosi non è detto che sia la strada più breve per venirne fuori, secondo me non lo è perché non fa presa sull'inconscio), ma comunque sarebbe rischioso pensare che lo psicologo che ripete o parafrasa le tue parole sia d'accordo con te o ti capisca... perché è uno specchio ed è lì per rispecchiare e non per sostenere, né per essere d'accordo con le tue scelte. Se invece il professionista non sa usare bene questo colloquio, può rispecchiare solo alcune parti del pensiero o delle emozioni del soggetto e in questo modo si verificherà un'accentuazione di certi aspetti; infatti rispecchiare solo alcune parti è un potente tipo di comunicazione persuasiva, che molti venditori usano consapevolmente oppure il rispecchiamento parziale viene usato, a fin di bene, nel colloquio motivazionale (persuasivo) contro le dipendenze patologiche. Il colloquio Rogersiano comunque non è l'unica forma di colloquio possibile con uno psicologo o psicoterapeuta. Io personalmente preferisco altre scuole di pensiero.

Ma aldilà del mio gusto personale, la cosa che però mi preoccupa è che il colloquio Rogersiano viene utilizzato ampiamente senza che il soggetto venga avvisato, va molto di moda pur essendo un colloquio che in realtà è nato per aiutare soldati traumatizzati dalla guerra. Quando all'Università chiesi ad una professoressa (che era esperta e si era formata con la studiosa che diffuse con convinzione in Italia questo tipo di approccio) se il cliente non avrebbe potuto sentirsi prendere in giro se si fosse accorto che il professionista come tecnica ripeteva (con altre parole) le sue parole, la professoressa mi rispose che il cliente di solito non se ne accorge e quindi non c'era nessun problema... e io sono rimasta allibita da questa risposta.

Altro problema è, secondo me, il fatto che le diagnosi psicologiche utilizzano come catalogo diagnostico il manuale psichiatrico DSM (ampiamente criticato da vari professionisti del benessere mentale). Curioso è il fatto che negli anni dell'Università a Psicologia non viene mai o quasi mai insegnato cosa sia il DSM... e non è un caso visto che è più di stampo psichiatrico che psicologico... ma poi quando si deve certificare qualcosa lo psicologo è costretto ad utilizzare le categorie del DSM. Le categorie del DSM si possono imparare da soli oppure se si ha fortuna si può far pratica nei Centri di salute mentale... dove c'è una forte presenza psichiatrica.

Concludo dicendo che le mie sono solo considerazioni personali su ciò che ho visto all'Università, su cio che ho approfondito da sola, sugli psicologi che ho conosciuto e sui CSM che ho visto... ma non ho la pretesa di conoscere la verità anche se a volte le mie possono sembrare affermazioni (sono forse un mio sfogo su certi dettagli metodologici)... ma spesso è difficile dire il proprio pensiero in modo sufficientemente diplomatico senza riempire il discorso di "secondo me...". Comunque sono aperta a qualsiasi contestazione, ognuno può vedere un certo aspetto del mondo, e mi piace ascoltare altri aspetti che io non vedo... ma mi piace anche dire quello che io ho visto. In ogni caso se una persona riesce ad aumentare il proprio benessere (anche ricorrendo ad un professionista) io ne sono contenta.

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