Guardare ed essere guardate

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Valeria
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Guardare ed essere guardate

Messaggio da Valeria »

Son solito guardare le donne, osservarle distratto, o anche no.
A volte le guardo bene bene, a volte no.
A volte mi colpiscono, altre volte no.
Alcune volte colpiscono la mia osservazione con la loro bellezza, gesti, vestiti, semplicità, testa, anima ecc.
Le guardo e dico che belle.
Le guardo e le corteggio anche, un po' per diletto e un po' per rispetto.
Il corteggiare è uno modo per interagire con loro, scherzare e conoscerle e a volte è stato un modo anche per sperare di trovare quella giusta.
Non sono un don giovanni, potrei esserlo stato, ma non lo sono, perchè guardo a ciò che mi colpisce nei sentimenti e se mi innamoro e sia perchè vedo bellezza esteriore ma anche interiore e poi quel mix delle due cose che a volte è semplicità, a volte fascino.
Noto anche l'esibizione sfarzosa a volte che colpisce i sensi ... un vestito, un trucco, ma muore lì e sovente non va mai oltre perchè è sempre solo apparenza e in fondo ... un Travestimento, anche per le donne.

Ora vengo a me .. che mi vesto, mi trucco, sempre meno, a volte sempre con febbre di calma interiore, a volte con quella ricerca di una mia bellezza interiore e esteriore, bellezza interiore che è già in me, uomo, e quella esteriore che ricerco a volte nella forma della bellezza femminile.
In questi attimi, non nego che vorrei essere come leggo molte voi, non nascosta e celata e solo per me, ma anche in una situazione esterna, in cui sono me stessa all'esterno. Sono però consapevole dei miei limiti esteriori ( per corporatura grossa che ho ecc.) e ho anche un certo buon gusto per non fare di me una caricatura di uomo che non e' donna e di una donna che e' uomo.
Nei momenti peggiori di stress, compero e sono tentato di andare oltre, magari facendomi anche truccare da mano esperta per diventare bella bella bella e forse anche perchè alla ricerca di una confidenza con una donna che veda in me lei come io vedo in me lei ... forse e' un momento di specchiarsi in una donna che mi senta e veda come donna, pur sapendo che sono uomo e non sono donna, ne ma lo saro', ne ne avrei voglia, visto che sono felicissimo di essere nato uomo e se nell'apparenza scopro il femminile esteriorizzato nell'abito trucco ecc è solo un compiere un cammino verso una maggiore conoscenza del me uomo, per rassicurarlo ancora di più , rafforzarlo e renderlo migliore e consapevole.

Ciò detto ... leggendovi mi penso a che orrida creatura sarei se camminassi per una strada o in un centro commerciale facendo qualche acquisto e come però mi piacerebbe anche come rassicurazione e autoappagamento interiore con un pizzico pero' di disgusto anche e di rifiuto verso un qualcosa che è sovrastruttura e non struttura e in questo da me percepito come una voglia, inutile e futile, se pur utile per quel tanto di cui detto su.
Si insomma l'uomo dice al suo interiore che sono cose senza senso, roba da poco e anche il femminile vestito, dopo la metamorfosi simbolica, dopo un po' si rompe le scatole per dirsi ma che ca... stai facendo? Ti sei rimbambita/o ... e così continuo a vivere questo mio fare a tratti come una sorta di isterica follia, un gioco da viziato-a dalla vita e mi dico sempre che se penso a chi sta veramente male le mie sono davvero cose piccole e futili ed è meglio che torni a tirare fuori le palle ... lo dico ... lo faccio ... e poi qua e là ritorno a vestirmi a truccarmi a comperare e a pensare magari di essere truccata bene bene e dire ohhhhh ma che bella che sei ... sei tu la più bella del reame? Ma so che lo specchio dirà che non sono io, ma lo è biancaneve ...e così scopro in me la strega cattiva e mi tolgo la corona per tornare ad essere il bravuomo di sempre.
Valeria

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