contrapposizione gioco/profondità

Moderatori: Valentina, AnimaSalva, Roby, Irene, CristinaV, vernica71, Melissa_chan, Alyssa

Celeste
jedwabna poszewka na poduszkę 40x40

contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Celeste »

A volte ho sentito fare la distinzione tra chi gioca e chi fa le cose in profondità. Non scrivo per fare polemiche ma vorrei far chiarezza. A mio avviso porre le cose in questo modo è fuorviante e può influenzare le persone (ponendo delle alternative in un modo che guida la comprensione di tali alternative).
Faccio un esempio che non c'entra niente, ma può servire per farmi capire: un kamikaze dona la propria vita per quello in cui crede... ma si può dire che sia profondo? Un moderato può agire entro dei limiti e si può forse dire che entro quei limiti sia superficiale?
A mio avviso sarebbe meglio esplicitare eventualmente il motivo (identità di genere e/o feticismo e/o altro) ma non tirare in ballo la profondità, che ha inevitabilmente una connotazione di valore e di livello (come l'intelligenza, la consapevolezza, la serietà, ecc...).
Che poi se qualcun* sente di giocare e non essere profondo in quello che fa a me sta benissimo, ma associare la profondità del vestirsi da donna alla sola disforia mi pare far passare un messaggio non neutrale. Per me il feticista consapevole può benissimo essere profondo nel modo di vivere la sua esperienza, nelle sue sensazioni e anche nel porsi dei limiti.

E voi cosa ne pensate?

Avatar utente
monicaleggings
Gurl
Gurl
Messaggi: 312
Iscritto il: lunedì 6 maggio 2019, 12:40
Località: bassano del grappa
Età: 37
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da monicaleggings »

Non è facile dare una risposta, è una cosa molto complicata ed individuale.
Ho cercato di pensare un po' prima di scrivere. Per me tutti, sia il feticista, la crossdress o la transessuale si vestono da donna in maniera profonda, ognuno a modo suo e per una sua motivazione. Solo il fatto di scegliere un outfit per restare a casa, uscere o altro si può ritenere una cosa pensata.
E' impossibile paragonare una transessuale ad un feticista. Sono due casi completamente diversi.
L'unica situazione che posso considerare un gioco sono le classiche carnevalate: un ragazzo si veste da donna usando quello che trova, mettendo dei palloncini all'interno di un reggiseno e usando una parrucca da tre euro che sembra lo scopettone per pulire i pavimenti.
Una perfetta scusa per imparare ad amarci, sta nel guardare il passato con entusiasmo del futuro.
Lascia la porta aperta a tutti i viaggiatori, perché i percorsi giusti vanno percorsi insieme.
Una perfecta excusa. Modena City Rambler

Frida

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Frida »

Celeste ha scritto: A mio avviso sarebbe meglio esplicitare eventualmente il motivo (identità di genere e/o feticismo e/o altro) ma non tirare in ballo la profondità, che ha inevitabilmente una connotazione di valore e di livello (come l'intelligenza, la consapevolezza, la serietà, ecc...)

E voi cosa ne pensate?
Cara Celeste tu hai perfettamente ragione.

Da quando l'OMS ha tolto la transessualità dalle malattie mentali è successo che le persone con un disturbo transvestico sono "migrate" per sfuggire alla stigmatizzazione del travestito parafilico, tutti o quasi sono diventati transgeneri "immaginari", ovvero sono rimasti a metà strada tra il "feticismo da travestimento" e la "disforia di genere". Per questa ragione il capitolo "disforia di genere" distingue i casi per età anagrafica in transgeneri "precoci" e "tardivi" (senza escludere gli ultimi dalle parafilie).

Per me è chiaro che chi si trova in una "condizione tardiva", senza alcun passato disforico, tenda ad appropriarsi, perchè lo sente veramente e ne è convinta, di un valore consapevole e profondo. Spesso però lo fa attribuendo un valore "hobbistico" agli altri, i quali si sentono spogliati della loro consapevolezza, intelligenza e serietà. Il feticista travestito apparentemente non soffre di nessuna condizione deprivante poichè è un perverso che gode della sua perversione mentre il transgenere immaginario soffre di una condizione distonica tra il desiderare e l’essere, ma non percepisce questa contraddizione come un disturbo.

Il transgenere "immaginario" sa che nella realtà è un maschio eterosessuale, ma il suo desiderio di essere donna prevale.
il travestito sa e si sente maschio eterosessuale, si presenta come donna, appare a se stesso e ad altri come donna, e gode di questa svista.

A mio avviso, ricordare a un maschio, convinto di essere una donna o di comportarsi come tale, la sua biologia non serve a molto. Idem se a un maschio che desidera solo apparire come una donna gli si ricorda continuamente la sua perversione.

Da lontano siamo tutti.e normali.

Avatar utente
Alyssa
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 1557
Iscritto il: lunedì 16 novembre 2015, 13:29
Località: Provincia di Torino
Età: 45
Contatta:

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Alyssa »

Celeste ha scritto:...associare la profondità del vestirsi da donna alla sola disforia mi pare far passare un messaggio non neutrale...
Sono assolutamente d'accordo con te.

C'è un aspetto ludico, divertente, frivolo del crossdressing, che a mio avviso non pregiudica l'intensità o la "profondità" con cui lo viviamo.

Anzi, per molte persone disforiche è un aspetto marginale, perché per loro non è nemmeno "crossdressing".

La "necessità" di farlo ci accomuna, quello che proviamo, l'importanza e il significato che gli attribuiamo sono differenti e non sempre (forse mai?) sono scelte coscienti.

Inviato dal mio spettegolefono usando i miei polpastrelli
Immagine
Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
Immagine

Avatar utente
Serena Crossdresser
Princess
Princess
Messaggi: 1461
Iscritto il: martedì 19 febbraio 2019, 15:44
Località: Ivrea
Età: 58
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Serena Crossdresser »

Alyssa ha scritto:
Celeste ha scritto:...associare la profondità del vestirsi da donna alla sola disforia mi pare far passare un messaggio non neutrale...
Sono assolutamente d'accordo con te.

C'è un aspetto ludico, divertente, frivolo del crossdressing, che a mio avviso non pregiudica l'intensità o la "profondità" con cui lo viviamo.

Anzi, per molte persone disforiche è un aspetto marginale, perché per loro non è nemmeno "crossdressing".

La "necessità" di farlo ci accomuna, quello che proviamo, l'importanza e il significato che gli attribuiamo sono differenti e non sempre (forse mai?) sono scelte coscienti.

Inviato dal mio spettegolefono usando i miei polpastrelli

D'accordissimo con Alyssa ...
Serena


"Poichè non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita - forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna - forse venti - eppure tutto sembra senza limite."

cit. da " Il tè nel deserto "

... L'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. Per questa eventualità vaga, che pareva farsi sempre più incerta col tempo, uomini fatti consumavano lassù la migliore parte della vita.

cit. da " Il deserto dei Tartari " ( Dino Buzzati )

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5872
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Che poi se qualcun* sente di giocare e non essere profondo in quello che fa a me sta benissimo, ma associare la profondità del vestirsi da donna alla sola disforia mi pare far passare un messaggio non neutrale
quella della "profondità" mi mancava... Io credo che il forum arricchisce tutte, con tutte le loro sfumature, indirizzi,scelte, etc.

Il forum dà risposte a tutte, e X sa che la risposta o il modo di vivere il cd di Y potrebbe non andare bene per lei. Per cui Y specifica di sé, e X legge di U V W e poi tira le conclusioni.

credo che abbiamo sempre avuto la sensibilità di approciarci con cautela ad ogni situazione personale, e che ciascuna di noi sia maggiorenne e vaccinata per capirsi capire che se per qualcuna è un "hobby", per un altra non puo esserlo.

La mia esperienza come laura, gia ben lanciata 5 anni fa nelle uscite, non è la stessa di una che trova piacere ad indossare collant in casa e di uscire proprio non ne sente la necessità. Siamo una grande famiglia, ma una famiglia non è fatta solo di mamme e papà, ci sono i figli, gli zii, i nonni, ognuno è figura e persona a sé.

Quando mi sono iscritta qui accennavo al transgenderismo, ma sono passati due anni prima che ne prendessi coscienza.
Celeste ha scritto:A mio avviso sarebbe meglio esplicitare eventualmente il motivo (identità di genere e/o feticismo
questo appunto lo facciamo nella presentazione, non abbiamo poi un icona che ci caratterizzi, che ci etichetti, e non credo che sia possibile ad ogni intervento dichiararsi, soprattutto quando noi stesse siamo in divenire, alla ricerca, confuse.
La stessa esperienza che oggi ci racconta Roby, per chi l ha seguita negli anni, testimonia di un cambiamento.

Io penso che stia a chi legge avere sale in zucca per capire cosa legge.
Quando si parla di "asticelle", bisognerebbe ricordarsi che ci si confronta solo con le sé stesse precedenti e future, non con altre. Le altre, a loro volta, di queste situazioni possono trarne giovamento come esperienza.
Laura Bianchi

Celeste

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:credo che abbiamo sempre avuto la sensibilità di approciarci con cautela ad ogni situazione personale, e che ciascuna di noi sia maggiorenne e vaccinata per capirsi capire che se per qualcuna è un "hobby", per un altra non puo esserlo.

La mia esperienza come laura, gia ben lanciata 5 anni fa nelle uscite, non è la stessa di una che trova piacere ad indossare collant in casa e di uscire proprio non ne sente la necessità.
Io di certo non nego le diversità individuali infatti non aprirò mai una discussione dal titolo "Siamo tutte uguali!".
Il motivo che mi ha spinto ad aprire questa discussione è che ho notato in varie occasioni il fatto di associare i termini "profondità" e "consapevolezza" ai percorsi riguardanti l'identità di genere e invece associare i termini "gioco" e "hobby" agli altri percorsi. Quanto al fatto di uscire o non uscire, anche qui non capisco cosa c'entri con la profondità o la consapevolezza nel vestirsi femminile.

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5872
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da LauraB »

Celeste ha scritto:Io di certo non nego le diversità individuali
ecco, le diversità individuali richiedono risposte individuali.
Celeste ha scritto: ho notato in varie occasioni il fatto di associare i termini "profondità" e "consapevolezza" ai percorsi riguardanti l'identità di genere
l'identità di genere non è uno scherzo, essere lgbt ha delle ricadute sul sociale e famigliare non da poco. Si va dal bullismo ( e si puo morire..)*, al rischio di perdere il lavoro, interruzioni anticipate degli studi e altro. E' chiaro che qui si parli di consapevolezza ( profondità mi sfugge...).

Come secondo me ma ritengo che nessuna lo possa negare, mentre fare crossdressing ha delle ricadute sociali e personali che ben conosciamo, nel momento che un/a cd decide di passare dall'"abito" al "corpo e psiche" mette in gioco la sua intera esistenza per sempre.

* Il 20 novembre è il TDoR, in ricordo delle vittime lgbt di ogni anno in tutto il mondo. Si parla in genere di 200/300 persone.
Laura Bianchi

Celeste

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Celeste »

LauraB ha scritto:l'identità di genere non è uno scherzo, essere lgbt ha delle ricadute sul sociale e famigliare non da poco. Si va dal bullismo ( e si puo morire..)*, al rischio di perdere il lavoro, interruzioni anticipate degli studi e altro. E' chiaro che qui si parli di consapevolezza ( profondità mi sfugge...).

Come secondo me ma ritengo che nessuna lo possa negare, mentre fare crossdressing ha delle ricadute sociali e personali che ben conosciamo, nel momento che un/a cd decide di passare dall'"abito" al "corpo e psiche" mette in gioco la sua intera esistenza per sempre.

* Il 20 novembre è il TDoR, in ricordo delle vittime lgbt di ogni anno in tutto il mondo. Si parla in genere di 200/300 persone.
Sinceramente quando mi vesto da donna a casa mia di sensazioni ne ho tante e ritengo che siano profonde... se andassi vestita da donna nella piazza della mia città e decidessi di affrontare tutte le difficoltà, non per questo diventerei più consapevole. Certo potrei fare esperienza nel lottare per affermare un diritto, se acquisissi esperienza potrei anche dare suggerimenti e incoraggiamenti a chi volesse fare altrettanto, ma la ritengo un'altra cosa rispetto alla consapevolezza e alla profondità del mio voler avere un aspetto femminile, che nel mio caso non è un gioco o un hobby anche se non sono T e anche se per ora non sono uscita.

Frida

Re: contrapposizione gioco/profondità

Messaggio da Frida »

LauraB ha scritto: Come secondo me ma ritengo che nessuna lo possa negare, mentre fare crossdressing ha delle ricadute sociali e personali che ben conosciamo, nel momento che un/a cd decide di passare dall'"abito" al "corpo e psiche" mette in gioco la sua intera esistenza per sempre.
Non ho capito.

Rispondi