Se vostro figlio un giorno .......

[MARINA65]

Premetto che la cosa non mi riguarda perche' non ho figli/e , ma ho la curiosita' di capire come reagireste voi che in qualche maniera vi siete gia' trovati nella parte del figlio, magari nascondendo la cosa ancora oggi ma magari vorreste o avreste voluto confessarlo a vostro Padre , chiaramente a seconda delle vostre situazioni togliendo la parte "mi piacciono gli uomini" , che un bel giorno piu' o meno vi dicesse "Papa' mi piace indossare abiti da donna e mi piacciono gli uomini" .......

[angelaingrid]

Beh, mica gli sparerei.
Per coerenza non lo rimprovererei di certo, al massimo cercherei di dissuaderlo con le buone; in caso contrario cercherei di capire se c'è qualcosa di più oltre al normale (per noi) piacere dell'indossare abiti femminili e pianificare un piano d'azione che ha come interesse primario il suo interesse e la sua salvaguardia.
Certamente non lo incoraggerei a diventare una battona da marciapiede, ovviamente.

In quanto all'eventuale omosessualità... boh, non saprei. Non gliene farei certo una colpa (di che, poi?) e per me andrebbe benissimo così. Mica spaccia droga o diventa serial killer.

[fatabarbara]

Posso solo scrivere quello che ho sempre detto sia a lui che a lei: "nella vostra vita fare ciò che più volete e pensate sia giusto, vi chiedo solo di non dovervi sottrarre nel viso quando vi specchiate"

[LadyDeborah]

Domanda interessante, io vorrei avere figli, magari in futuro. Però non so come mi comportaerei in merito alla vicenda. La cosa mi lascerebbe di stucco, lo ammetto, però sarei molto aperta e comprensiva.

[Roby]

E se fosse vostra figlia a dire "papà mi piacciono le ragazze?".

Ho due figli adolescenti e mi sono già fatta questa domanda. Nel caso mio figlio/a facesse qualunque tipo di coming out, certamente accoglierei le sue confidenze, anzi sarei felice che abbia deciso di confidarsi.

Più che altro vorrei assicurarmi che viva la sua "scoperta" in maniera serena; sapendo che in adolescenza a volte bisogna anche "sperimentare" per capirsi.

Nel caso di omosessualità accoglierei la notizia nella massima serenità e non farei problemi ad accogliere eventuali fidanzati/e.

Se si trattasse di Crossdressing ma che potrebbe però far pensare a discorsi di identità di genere, allora inviterei mio figlio a capire bene di cosa si tratta. Cercherei di farlo insieme a lui/lei sospendendo ogni giudizio finché non capiamo la situazione. Se necessario lo/la indirizzerei verso un supporto psicologico.

Baci
Roberta

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[Coffee]

Buongiorno.
Per me il lasso temporale é importante nell'analisi della questione posta.
Nel mio paesino trent'anni fa l'omosessualità era percepita lontana dalla propria realtà, era "una roba" da città, dove si può trovare di tutto e di più. Perlopiù era un difetto, una malattia, da vergognarsene.
Oggi non solo é riconosciuta ma é anche accettata dalla maggioranza, ma non dalla totalità. Non é più un difetto o malattia, ma una peculiarità della persona.
Fra vent'anni, me lo auguro, non ci si porrà più nemmeno il problema.
Diverso invece il crossdresser. Questa persona é un cortocircuito che oggi é relegato alla perversione. Una via di mezzo tra l'omosessualità e l'eterosessualità. Una dinamica pericolosa che non viene né capita né accettata.
Ma come dargli torto, la società non ha compreso in toto l'omosessuale, vogliamo che capisca il crossdresser?

-un nonno urla, vento leggero, il caldo avanza-

[MARINA65]

Ok Coffee la premessa e' perfetta ma tu alla fine come reagiresti ?

[Michela]

Se un giorno dovessi affrontare la questione che tu poni sarei lieta che mio figlio si aprisse liberamente e sinceramente con me e di supportarlo in tutto per aiutarlo nella comprensione e accettazione.
Anche se spesso non è facile prendere coscienza ed accettare al di là dei conflitti personali la propria omosessualità ancor più difficile è esplorare e comprendere il complesso e variegato mondo del crossdressing e riuscire ad aprirsi in famiglia o con magari un amico o una compagna.
Il rischio di nascondersi, di sentirsi sbagliate ti può condizionare pesantemente l’esistenza soprattutto se concomitano aspetti legati alla disforia di genere dove occorre essere supportate anche al di là della famiglia in ambito specialistico per intraprendere un eventuale percorso di transizione.
In tutta sincerità se mio figlio un giorno mi dicesse questo sarei pronta ad accogliere tutti i i suoi bisogni e richieste nella speranza che almeno la mia profonda vicinanza possa mitigare almeno un poco la sofferenza di un difficile e penoso cammino forte della mia esperienza personale vissuta per gran parte della mia vita in solitudine.

[Valentina]

Io lo/la inviterei ad iscriversi a X-Dress!
;-)

BYE

[LellaB]

Noi abbiamo fatto un figlio imbevuto di testosterone, quindi il problema non si pone. Però se si fosse posto, non penso che avremmo fatto drammi. Lo dico serenamente perchè invece la figlia è stata molto ribelle e si è infilata in situazioni anche pericolose. A parte darle tutto l'affetto e il supporto, psicologo incluso, l'abbiamo aiutata a uscirne. Del resto cosa potrei dire io, che amo vestirmi da donna, a mio figlio se mi dicesse che è gay? Beh, direte voi, non è la stessa cosa, vero, ma se è diverso, che ci posso fare? È un figlio, prevale l'amore genitoriale, e anche la responsabilità genitoriale, mica posso metterlo al rogo...
(Cit. Se mi accorg che mio figl esc finocch, vivo ce lo faccio mangiar...!!!)