PASSO NON PASSO

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Monica Poli
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PASSO NON PASSO

Messaggio da Monica Poli »

Roby ha scritto: martedì 23 febbraio 2021, 22:53 Nessuno/a di noi saprà mai cosa è passato per la testa della commessa che ci ha appena servite, se siamo passate... e poi cosa vuol dire passare?
Ok la commessa ha usato il femminile, magari ci ha chiamato "signora", ma perché? Ci ha scambiate per una donna bio? Ha ritenuto che fossimo abbastanza femminili per cui era adeguato parlarci così? Cortesia? Correttezza politica?
Credo che sia inutile porsi domande alle quali non avremo mai risposta.
Riporto qui quanto scritto da Roby in altra discussione, premettendo che condivido in pieno.
È tuttavia vero che ogni volta che si interagisce con una persona, chiunque di noi non può fare a meno di domandarsi cosa l'interlocutore abbia effettivamente pensato, ad li là delle apparenze.
Io esco da decenni, e in tutto questo tempo ho incontrato ed interagito con centinaia di persone, ma nonostante ciò le domande continuo a pormele anche se ormai qualche idea me la sono fatta.
Ad esempio ho compreso che le variabili sono molteplici, e che il "successo" dipende da queste: dal proprio stato d'animo, dallo stato d'animo dell'interlocutore, dal contesto, dalla luce, dall'occasione, dalla situazione, dall'età e dal genere dell'interlocutore... Ma anche dalla provincia, dalla regione, se si è in città o in campagna, nonché dalla voce, dall'aspetto, dalla nostra timidezza o apertura, dal tipo di abbigliamento e da moltissimi altri fattori che possono incidere in un senso o nell'altro.
Resta il fatto che alla fine quel che conta è la nostra sensazione, la cui veridicità, come dice Roberta, non potrà mai essere confutata.
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

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Katymakeup
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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Katymakeup »

Anche se sarebbe bello pensare di essere scambiate per bio ogni volta che si interagisce con il prossimo io penso che ci sia solo tanta cortesia nell'essere chiamata signora o signorina.
Questo lo dico perchè come aveva detto qualcuno di cui non ricordo il nome a parte rari casi è evidente di non essere una bio.

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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Exys20den »

Io parlo in base alla mia esperienza personale di acquirente seriale di collant. Ovvio, non è la stessa cosa di uscire en-femme.

In più di 30 anni i commessi dei negozi sono sempre stati cortesi e gentili nel servirmi. Qualche volta hanno fatto domande rivolgendosi a me come se io fossi stato inviato da una donna a fare l'acquisto.
I primi anni, per timidezza, cambiavo ogni volta negozio. Col tempo ho ristretto i negozi di mia fiducia. Da un po' di anni mi servo in un negozio specifico in un centro commerciale. Mi salutano sempre con la massima cortesia, mi hanno fatto la tessera fedeltà (a mio nome, ovviamente), ricevo la mailing-list e ho gli sconti.

Io penso che una commessa, se vuole fare bene il suo lavoro, cerca di mettere a suo agio il cliente.
Se lei capisce di avere di fronte una donna (bio o no), le si rivolge al femminile di sicuro.

La stessa cosa avviene tra le relazioni intrapersonali. Nessuno ha voglia di litigare gratuitamente e quindi, a meno di trovarsi di fronte una persona prevenuta, la comunicazione è improntata sulla cortesia e tra le persone ci si rivolge in modo opportuno, con la forma LUI/LEI più adatta.
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Monica Poli
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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Monica Poli »

Katymakeup ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 14:04 Anche se sarebbe bello pensare di essere scambiate per bio ogni volta che si interagisce con il prossimo io penso che ci sia solo tanta cortesia nell'essere chiamata signora o signorina.
Questo lo dico perchè come aveva detto qualcuno di cui non ricordo il nome a parte rari casi è evidente di non essere una bio.
Considera però che le persone "normali", quelle con cui interagiamo, non hanno la minima idea che rivolgendosi a noi al femminile la cosa possa farci piacere. Questo lo sappiamo solo noi, ma loro non conoscendo assolutamente la ragione per la quale ci siamo travestiti, non hanno altra scelta che stare sul neutro, essendo il modo più sicuro per non creare imbarazzi.
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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Michela »

Direi che il nostro stato d’animo deve essere improntato alla massima serenità e tranquillità per garantire un minimo di speranza per una virtuale passabilita’.
Ho usato il termine virtuale perché il dubbio che l’interlocutore o l’interlocutrice possa essere stata semplicemente generosa nei nostri confronti rimarrà sempre.
D’altronde se si va a fare degli acquisti en femme sta nell’intelligenza e sensibilità della commessa o commesso anche nell’interesse di non perdere una cliente di avere come obiettivo quello di non smascherarci brutalmente con la conseguenza di non vederci più nel negozio.
In qualsiasi contesto dobbiamo fare i conti con la variabile umana spesso fatta di ignoranza e pregiudizi per cui ho imparato con il tempo a mantenere un basso profilo nella ricerca dell’outfit che richiama meno sguardi curiosi o peggio.
Basta poco da parte degli altri per regalarci quella semplice e banale gratificazione rispetto a come appariamo in pubblico in cui ci accontentiamo di essere appellate al femminile pur con il beneficio del dubbio .....ma tanto basta per non sentirsi offese o rifiutate .
Michela

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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da angelaingrid »

Come detto più volte...
Da adolescente o poco più passavo eccome... tanto che mi permisi la sfacciataggine di entrare in un negozio di scarpe per provarne un paio. Erano gli anni '70 e vedere crossdresser non era così facile come oggi, tanto più nella mia città, e non notai reazioni di nessun tipo.
In tempi più recenti il passamento purtroppo divenne pura utopia. : Sad :
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Katymakeup »

Monica Poli ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 14:48
Katymakeup ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 14:04 Anche se sarebbe bello pensare di essere scambiate per bio ogni volta che si interagisce con il prossimo io penso che ci sia solo tanta cortesia nell'essere chiamata signora o signorina.
Questo lo dico perchè come aveva detto qualcuno di cui non ricordo il nome a parte rari casi è evidente di non essere una bio.
Considera però che le persone "normali", quelle con cui interagiamo, non hanno la minima idea che rivolgendosi a noi al femminile la cosa possa farci piacere. Questo lo sappiamo solo noi, ma loro non conoscendo assolutamente la ragione per la quale ci siamo travestiti, non hanno altra scelta che stare sul neutro, essendo il modo più sicuro per non creare imbarazzi.
Beh io ragiono partendo dal presupposto che se una persona si veste in un certo modo (in questo caso da donna) è perchè gli piace o si sente meglio in vestiti del genere opposto.
Se a una persona che si veste con abiti del genere opposto non fa piacere essere trattata al femminile allora dell'essere crossdresser non ho capito nulla : Eeek :

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Monica Poli
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Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Monica Poli »

Katymakeup ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 18:31 Beh io ragiono partendo dal presupposto che se una persona si veste in un certo modo (in questo caso da donna) è perchè gli piace o si sente meglio in vestiti del genere opposto.
Se a una persona che si veste con abiti del genere opposto non fa piacere essere trattata al femminile allora dell'essere crossdresser non ho capito nulla
Vero Katy, ma tutto questo è parte di noi, e non necessariamente quel che noi sentiamo è percepito nello stesso modo da chi è completamente estraneo al nostro mondo. Ne è prova il fatto che salvo una sparuta percentuale, quasi tutti - la dico cruda - pensano che chi si traveste sia un frocio che si prostituisce.
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

Medleine

Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da Medleine »

Che bello, condivido in pieno!

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marina65

Re: PASSO NON PASSO

Messaggio da marina65 »

Un buona norma di chi e' al contatto con il pubblico e' di rivolgersi alla persona per come la vede vestita quindi non guardare i documenti ed onde evitare gaffe' scegliere termini neutri o rivolgersi al femminile , ormai linea guida degli ultimi anni dove si sta molto attenti al discorso di non finire sui giornali perche' magari si e' offesa la sensibilita' del cliente , poi chiaramente ci sono le clienti che mettono in imbarazzo le cassiere tipo la mia compagna che giorni fa' senza battere ciglio alla cassa di un supermercato si e' rivolta a me' con un "Un'attimo che chiedo a lui , Marco che per caso hai 10 cent spicci cosi' non gli do 10 euro sani ?" ovviamente in quel momento in imbarazzo e' finita la cassiera ....... : Chessygrin : : Chessygrin :

Cmq 16/17 anni fa' mi tocco' "catechizzare" per benino un dipendente che nonostante la Sig.ra gli avesse detto 2 minuti prima "Chiamami Luisa" gli si rivolse con un "Allora Sig. Luigi , lei ci deve portare ...." , dipendente trasferito al backoffice per un paio di settimane, era dall'altra parte di Roma , e circolare esplicativa ,che spiegava come comportarsi in casi simili , cosa che mi risulti sia la norma anche nelle altre organizzazioni , sia pubbliche che private che hanno personale a contatto con il pubblico .

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