Valeria_Crr ha scritto:Prima portavo il 43 poi ho fatto la cura dello "stivaletto malese" così adesso porto il 41.
Che cos'è lo stivaletto malese?
So che scatenerò l'ilarità di tutte...
Strumento di tortura formato da due ganasce in cui veniva progressivamente stritolato il piede del torturato.
(cit,)LE TORTURE DELL'INQUISIZIONE: STIVALE
Lo stivale era considerata dai testimoni dell'epoca la tortura più violenta e crudele al mondo, così spaventosa che quando qualcuno doveva essere infilato in questo strumento, tutti i membri del consiglio che dovevano assistervi chiedevano di andarsene. Ci fu addirittura bisogno di un'ordinanza che imponesse ai membri del consiglio l'obbligo di presenza perché coloro che si sottraevano, atterriti alla sola idea di assistere al supplizio, erano così numerosi che i processi intentati contro gli imputati rischiavano di andare a monte per mancanza di testimoni.
La tortura consisteva in un contenitore di ferro a forma di stivale progettato per racchiudere l'arto nudo, dal piede al ginocchio; tra la gamba e il bordo interno dello strumento venivano inseriti con un martello dei cunei di legno o di metallo. La carne veniva così lacerata e spesso le ossa si schiantavano, frantumandosi in modo spaventoso e disgustoso, mentre il castigo proseguiva finché la vittima confessava. Addirittura, nei casi più estremi, il midollo fuoriusciva dai resti delle ossa devastate.
Una variante, detta "stivale spagnolo", contemplava il posizionamento di entrambe le gambe nel malefico strumento. A quel punto si procedeva all'inserimento dei cunei oppure allo stringimento dell'attrezzo tramite un meccanismo a vite. In questo modo gli effetti erano notevolmente amplificati, ossa, carne e midollo venivano letteralmente "frullati" fino allo spappolamento più totale.
Era raro che chi sperimentasse questa tortura non rimanesse storpio a vita o mutilato.