eccomi, da pansessuale.
Non nascondo che le parole di Nathan innescano delle confusioni, sopratutto da chi non conosce, o non comprende, la realtà pansessuale.
Sery ha scritto:La confusione nasce dal fatto che si deve distinguere il sesso dal genere, o identità come mi piace definirla.
A meno che non si parli di intersessuali quindi di deviazioni genetiche, i sessi sono due: maschio e femmina.
I generi, le identità sono più di due: transgender, transessuale, queer, genderfluid, anche crossdresser probabilmente... Il cosidetto binarismo indica che ci si può inmamorare solo di un uomo o di una donna a seconda del sesso biologico o non di appartenenza.
Bisessuale può provare attrazione per entrami i sessi biologici, ecco perché Nathan lo definisce a sua volta binario.
Pansessuale significa invece che l'attrazione può essere per tutti i generi. Ci si può innamorare di una persona transgender. Oppure la moglie che resta con il marito in transizione fa una scelta basata sulla sua identità e non sull'aspetto fisico.
Quello che voglio dire è di non sottovalutare ciò che scrive Nathan ma di provare ad aprire un po' la mente su questi aspetti, soprattutto per chi riesce in maniera fluida a passare da uomo a donna.
Sery non poteva spiegare meglio il concetto.
Vi faccio l'esempio. Un bisessuale, non amerebbe mai un cd per esempio. a meno che non esca dal discorso Binarismo.
Oppure, difficilmente amerebbe una persona transitata completamente da un sesso ad un altro.
O ancora, non amerebbe una persona in transizione.
PErsonalmente ci ho messo anni per capire "chi mi piaceva".
Ora che l'ho capito, mi rendo conto di quanto sia superfluo etichettarsi, ma prima, era un infermo, mi sentivo persa. Chi ero io? PErchè ero così diversa e non "solo" bisessuale?
Vi allego una foto che ho condiviso sui social qualche giorno fa:
Insomma, il pansessuale ama tutti i generi, e tutti i sessi.