Pansessuali e Panfobia
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Pansessuali e Panfobia
https://progettogenderqueer.wordpress.c ... -panfobia/" onclick="window.open(this.href);return false;
Usare la definizione “pansessuale”, in ambienti di attivismo “omosessuale”, crea una reazione diversa rispetto a quando si usa il termine”bisessuale“.
Se la prima causa ira, ferite aperte, confusione con i concetti di velato, confuso, opportunista, la seconda crea addirittura scherno e derisione.
Parte della derisione per il pansessualismo è legato all’equivoco che nasce dall’etimologia della parola pan-sessuale.
E’ vero che, dal greco, “pan” significa “tutto“, in contrasto con “bi“, che significa, binariamente, “sia l’uno che l’altra“. Il prefisso bi contiene, inequivocabilmente ed inevitabilmente, un rigido dualismo.
Molti bisessuali non binari (ma non tutti) preferiscono quindi l’uso dell’autodefinizione “pansessuale”.
Anche molte persone di orientamento prevalentemente omo o prevalente etero (omoflessibili, eteroflessibili, persone che potremmo dire al livello 1 o 5 della scala kinsey), che però non escludono partner gender not conforming, si sentono maggiormente rappresentati dalla parola “pansessuale” che dalla parola “bisessuale”, che creerebbe l’equivoco di inquadrarli come persone indifferentemente attratte “a parimerito” dal femminile e dal maschile.
Inoltre c’è una differenza concettuale: se la persona bisessuale mediamente ama definire il suo orientamento dicendo che può amare “sia uomini, sia donne”, la persona pansessuale preferisce dirsi capace di amare una persona qualsiasi sia il suo sesso e/o genere.
Quindi essere “pan” non significa amare “tutti” (come vorrebbero farci credere le persone pan-fobiche) ma, potenzialmente, poter amare qualsiasi persona, indipendentemente dal suo sesso o genere.
Chi di solito è “affetto” da “pan-fobia“?
Sicuramente può provarla chi prova bifobia (uomini omosessuali, donne lesbiche, etero molto chiusi e chiuse), magari rincarando la dose verso il o la pansessuale, “addirittura” attratto/a da persone trans (quindi la panfobia si lega alla transfobia).
Ad essere vittime di pan-fobia ci sono anche persone che, provenendo da un passato mono-sessuale (una persona omo o etero), ad un certo punto entrano in relazione con una persona trans* o genderfluid. Lo scetticismo della precedente comunità di riferimento (omo o etero) potrebbe essere vista come panfobia o come “transfobia” proiettata sui partner. Sarebbe da definire se l’ostilità più verso questa persona o verso il o la partner.
Articoli come questo dànno fastidio, ed è per questo che non lo divulgherò se non in spazi virtuali per persone antibinarie.
Forse fanno bene, infondo, quei pansessuali de factu che preferiscono usare la definizione “bisessuale” solo per non ereditare ulteriori malintesi ed ulteriore ostilità
Usare la definizione “pansessuale”, in ambienti di attivismo “omosessuale”, crea una reazione diversa rispetto a quando si usa il termine”bisessuale“.
Se la prima causa ira, ferite aperte, confusione con i concetti di velato, confuso, opportunista, la seconda crea addirittura scherno e derisione.
Parte della derisione per il pansessualismo è legato all’equivoco che nasce dall’etimologia della parola pan-sessuale.
E’ vero che, dal greco, “pan” significa “tutto“, in contrasto con “bi“, che significa, binariamente, “sia l’uno che l’altra“. Il prefisso bi contiene, inequivocabilmente ed inevitabilmente, un rigido dualismo.
Molti bisessuali non binari (ma non tutti) preferiscono quindi l’uso dell’autodefinizione “pansessuale”.
Anche molte persone di orientamento prevalentemente omo o prevalente etero (omoflessibili, eteroflessibili, persone che potremmo dire al livello 1 o 5 della scala kinsey), che però non escludono partner gender not conforming, si sentono maggiormente rappresentati dalla parola “pansessuale” che dalla parola “bisessuale”, che creerebbe l’equivoco di inquadrarli come persone indifferentemente attratte “a parimerito” dal femminile e dal maschile.
Inoltre c’è una differenza concettuale: se la persona bisessuale mediamente ama definire il suo orientamento dicendo che può amare “sia uomini, sia donne”, la persona pansessuale preferisce dirsi capace di amare una persona qualsiasi sia il suo sesso e/o genere.
Quindi essere “pan” non significa amare “tutti” (come vorrebbero farci credere le persone pan-fobiche) ma, potenzialmente, poter amare qualsiasi persona, indipendentemente dal suo sesso o genere.
Chi di solito è “affetto” da “pan-fobia“?
Sicuramente può provarla chi prova bifobia (uomini omosessuali, donne lesbiche, etero molto chiusi e chiuse), magari rincarando la dose verso il o la pansessuale, “addirittura” attratto/a da persone trans (quindi la panfobia si lega alla transfobia).
Ad essere vittime di pan-fobia ci sono anche persone che, provenendo da un passato mono-sessuale (una persona omo o etero), ad un certo punto entrano in relazione con una persona trans* o genderfluid. Lo scetticismo della precedente comunità di riferimento (omo o etero) potrebbe essere vista come panfobia o come “transfobia” proiettata sui partner. Sarebbe da definire se l’ostilità più verso questa persona o verso il o la partner.
Articoli come questo dànno fastidio, ed è per questo che non lo divulgherò se non in spazi virtuali per persone antibinarie.
Forse fanno bene, infondo, quei pansessuali de factu che preferiscono usare la definizione “bisessuale” solo per non ereditare ulteriori malintesi ed ulteriore ostilità
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Re: Pansessuali e Panfobia
Ma perchè complicano tutto?
I sessi sono due: punto.
ce "l'hai" o non ce "l'hai". Se ce l'hai sei X, altrimenti sei Y.
E' che vogliono creare una tale confusione in tutti e in ogni campo (lavoro, famiglia, gioco, ora pure sesso, dove il "binario è d'obbligo), da rendere precaria ogni cosa.
Buon pro gli faccia.
Mi taccio.
Loretta.
I sessi sono due: punto.
ce "l'hai" o non ce "l'hai". Se ce l'hai sei X, altrimenti sei Y.
E' che vogliono creare una tale confusione in tutti e in ogni campo (lavoro, famiglia, gioco, ora pure sesso, dove il "binario è d'obbligo), da rendere precaria ogni cosa.
Buon pro gli faccia.
Mi taccio.
Loretta.
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Re: Pansessuali e Panfobia
Non c'ho capito un c.... un accidente!!!!!
Ci vuole molto ad esprimere le proprie idee in modo piu comprensibile?
Oppure è una tattica, quella di complicare i concetti, per nascondere aria fritta?
Stefy
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Oppure è una tattica, quella di complicare i concetti, per nascondere aria fritta?
Stefy
- Nathan
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Re: Pansessuali e Panfobia
scusa, ma l'articolo non dice che ci sono più "sessi"Lorett@ ha scritto:Ma perchè complicano tutto?
I sessi sono due: punto.
ce "l'hai" o non ce "l'hai". Se ce l'hai sei X, altrimenti sei Y.
E' che vogliono creare una tale confusione in tutti e in ogni campo (lavoro, famiglia, gioco, ora pure sesso, dove il "binario è d'obbligo), da rendere precaria ogni cosa.
Buon pro gli faccia.
Mi taccio.
Loretta.
ho sentito dire gente "basta con questa confusione", ma lo dicevano anche degli uomini non nickname femminili nei forum, o degli uomini vestiti da donna, dei crossdresser, delle trans, etc etc
quindi vogliamo essere noi i nostalgici dell' "ordine"? noi che comunque, in questo ordine "artificialmente costruito", ne siamo al di fuori?
- Nathan
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Re: Pansessuali e Panfobia
dream62 ha scritto:Non c'ho capito un c.... un accidente!!!!!
Ci vuole molto ad esprimere le proprie idee in modo piu comprensibile?
Oppure è una tattica, quella di complicare i concetti, per nascondere aria fritta?
Stefy
wikipedia ha un ottimo dizionario per tutti i termini citati (pansessuale, transgender, genderqueer, etc etc)
per tutti gli altri dubbi, mi rendo disponibile :)
- Franci
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Re: Pansessuali e Panfobia
Ma il pansessuale è colui che fa giochi erotici con il pane? E il panfobico è colui che mangia solo crackers e grissini? Ma, in tutto questo, il panettiere c'entra qualcosa?
E ricordatevi: parrucca non può giocare neanche può essere sostituito.
E ricordatevi: parrucca non può giocare neanche può essere sostituito.
siate quello che sentite di essere dentro, tirate fuori la vostra parte femminile aiuterà anche la vostra parte maschile.
- LauraB
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Re: Pansessuali e Panfobia
Ho letto e poi riletto l articolo ma non sono riuscita a trovarci il bandolo della matassa... non ho capito su cosa si vuol discutere ne l obiettivo che l articolo si pone. Sono pensieri personali? teorie sparse?
Probabilmente la difficolta che incontro a decifrare quello che l articolo vuol dire dipende anche dal fatto che la terminologia è piuttosto complessa, e non mi riferisco ai termini specifici, che posso tranquillamente trovarmi su Wikipedia.
probabilmente il fastidio nasce dalla difficoltà di farsi capire. Io sono convinta che una cosa puo interessare o non interessare, ma se viene capita porta a dire: "si, non fa al mio caso ma ho imparato qualcosa di utile".
Probabilmente la difficolta che incontro a decifrare quello che l articolo vuol dire dipende anche dal fatto che la terminologia è piuttosto complessa, e non mi riferisco ai termini specifici, che posso tranquillamente trovarmi su Wikipedia.
qui sopra un esempio..Nathan ha scritto:Molti bisessuali non binari (ma non tutti) preferiscono quindi l’uso dell’autodefinizione “pansessuale”.
inoltre trovo una contraddizione qui...se si è bi è chiaro che l attrazione è rivolta a entrambi i sessi. Dire che la persona pansessuale puo amare una qualsiasi persona, direi che alla fine trova ancora le due versioni presenti in natura ( e ci risiamo col "bi") che siamo pure di genere sfumato o meno.Nathan ha scritto:Inoltre c’è una differenza concettuale: se la persona bisessuale mediamente ama definire il suo orientamento dicendo che può amare “sia uomini, sia donne”, la persona pansessuale preferisce dirsi capace di amare una persona qualsiasi sia il suo sesso e/o genere.
direi che qui nel forum (anche se qui siamo in area identità di genere) in generale vige il binarismo, anche se per molte di noi è facile sentire e capire meglio l antibinarismo rispetto a un iscritto a un forum di parapendio.Nathan ha scritto:Articoli come questo dànno fastidio, ed è per questo che non lo divulgherò se non in spazi virtuali per persone antibinarie.
probabilmente il fastidio nasce dalla difficoltà di farsi capire. Io sono convinta che una cosa puo interessare o non interessare, ma se viene capita porta a dire: "si, non fa al mio caso ma ho imparato qualcosa di utile".
Laura Bianchi
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Re: Pansessuali e Panfobia
È che c'è gente che ha la necessità di essere giustificata, per i suoi "pruriti".
Così fanno entrare il "gender" nelle scuole.
Non c'è bisogno di nessuna giustificazione: la persona è persona.
Tirare fuori, inventare, categorie che giustifichino il mio "essere diverso" (diverso da cosa, poi?), non fa che aumentare la distanza tra me e gli altri.
Un conto, quindi, la vita sociale in un Forum, un altro è la vita sociale nella Vita.
Così fanno entrare il "gender" nelle scuole.
Non c'è bisogno di nessuna giustificazione: la persona è persona.
Tirare fuori, inventare, categorie che giustifichino il mio "essere diverso" (diverso da cosa, poi?), non fa che aumentare la distanza tra me e gli altri.
Un conto, quindi, la vita sociale in un Forum, un altro è la vita sociale nella Vita.
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- AnimaSalva
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Re: Pansessuali e Panfobia
D'accordo con Loretta.
Sinceramente, sono confusa anch'io.
Sinceramente, sono confusa anch'io.
Re: Pansessuali e Panfobia
Ma poi c'è veramente bisogno di questa classificazione darwiniana di tutti i vari "generi", "sottogeneri", ecc.?
Uno/una non può tranquillamente essere se stesso/a o qualcos'altro così come più gli piace, senza ritrovarsi ad essere classificato come un animale allo zoo?
Uno/una non può tranquillamente essere se stesso/a o qualcos'altro così come più gli piace, senza ritrovarsi ad essere classificato come un animale allo zoo?