Sandali con tacco alto finalmente solo miei. By Pamela

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Dafne73
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Re: Sandali con tacco alto finalmente solo miei. By Pamela

Messaggio da Dafne73 »

Grazie Pamela per queste tue parole, riesci ad interpretare in modo romantico la poesia del nostro essere. Ma sono anche interessati le tue analisi riguardo il nostro stato

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Pamela45
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Re: Sandali con tacco alto finalmente solo miei. By Pamela

Messaggio da Pamela45 »

Grazie Dafne per l'incoraggiamento.
: b0817.gif :
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Pamela45
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Re: Sandali con tacco alto finalmente solo miei. By Pamela

Messaggio da Pamela45 »

: b0855.gif :
Diario di Pamela
15 Dicembre 2020
Caro diario,
su informazione di Dedè ieri sera ho visto in Tv un documentario riguardante la storia di transizione di un ragazzo di famiglia colta, la famiglia stessa COMPRENDENDO lo ha aiutato nella completa transizione e alla fine si è sposato felicemente .
Quanto è diversa però quella storia da quella di Pamela!
Per me il desiderio di amare una donna come uomo ha convissuto con l'aggiunta del travestimento, quindi il travestirmi era come una ruota di scorta.
Le prime frequentazioni femminili non seppero mai del mio secondo lato, penso che l'unica cosa che potevano notare era un modo più contenuto nell'approccio amoroso.

Con mia moglie fu differente; dopo pochi mesi di frequentazione ... durante una coccola il discorso cadde ... e descrissi completamente l'altra parte , cioè Pamela. Da persona intelligente e colta qual è mia moglie comprese perfettamente la situazione. Io penso che quando si vuol bene si è anche disposti a comprendere, quindi, senza esagerare, introdussi qua e la il secondo aspetto....

Oggi ho fatto una lunga risata : Smile : quando, in una discussione su questo forum, in risposta al mio sentirmi duplice ci fu una risposta spiritosissima del tipo:

Un'altra me stassa? e NO Per carità una basta e avanza, già questa non la reggo! Figuriamoci un'altra.


A parte la battuta, la DUALITA' se realizza dona completezza. Il Newton era sia scientifico che alchimista . Per chi se ne intende sono due scienze LONTANISSIME l'un l'altra... OPPOSTE in modo tale che la contrapposizione tra il maschile e femminile risulta essere una sciocchezza a confronto.
Se guardate tra le righe i grandi tipo Leonardo erano doppi, mi sono sempre chiesto se anche Newton era a suo modo doppio anche... Certo i cappelli erano lunghi di moda ma i suoi occhi sensibili nei ritratti... Mmm ....

L'essere doppi ci tiene in uno strano stato incerto: equilibrio - disequilibrio, si deve vivere più attente del normale, si è più sensibili del normale... doppiamente emozionabili e nel mio caso non lo puoi rivelare più di tanto.
Alcune di noi, con esigenze più profonde, SFIDANO IL MONDO cominciando dalle uscite e arrivando... (è una mia visione ... non so quale sia la realtà). Il mondo però ha le sue regole, le sue convenzioni, la sua presunta normalità. In fin dei conti quante volte ci nascondiamo e omettiamo di interferire per non offendere o per non creare guerre, la chiamiamo DIPLOMAZIA quando è in grande , ma è la stessa cosa in piccolo.
Certo un conto è il NON creare conflitti inutili, un altro è il conformarci RINUNCIANDO ad una parte di noi stessi che è lì... ESISTE... volglia o non voglia.
La esprimo così:
Su lontano... da qualche parte,
lassù nell'infinito
ti stai aspettando,
chiami te stessa,
ma poi....
fai finta di non saperlo.
Pamela & paolo.jpg
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un'esperienza vera. By pamela

Messaggio da Pamela45 »

: book :
Caro diario,
26 dicembre 2020
quale regalo di Natale, vorrei raccontare alle sorelline uno dei tanti episodi strani che mi sono accaduti nel corso della vita. Molti riguardano il rapporto con gli animali.
Cera una volta tanti anni fa....
Pamela che, come ogni estate, faceva trekking.
Lo scopo era quello di scrollarsi di dosso la fatica “mentale” dovuta all'anno scolastico appena concluso.

(Apro una parentesi :Care amiche, magari molte di voi immaginano che l'insegnamento non provochi fatica, ma vi assicuro che, se fatto bene..., è dura! L'unica possibilità che ha la gente comune per capire dove stia la fatica dell'insegnamento è il pensare a quando hanno educato i figli piccoli. Già due fratellini quando si lanciano... fanno impazzire i genitori. Ma sono solo due immaginate 25 alunni, alcuni buoni, altri meno e altri demonietti scatenati, e Pamela che deve gestire con armonia, motivare, spiegare matematica e scienze... All'inizio, ai primi tempi, una Pamela inesperta e piena di amore per l'insegnamento al ritorno dopo una mattinata di scuola spesso non riusciva a scendere dall'auto, ma rimaneva seduta, come imbambolata per svuotare la mente, vittima delle "incomprensibili" tensioni accumulate. Morale... ragazze ogni lavoro ha la sua croce.)

La ormai più che quarantenne Pamela camminava soddisfatta per un sentiero denominato “Altavia di Valmalenco” Alpi centrali.
Era una calda giornata di luglio, quell'anno nessuno degli abituali compagni di trekking si era accodato; Pamela e moglie erano soli.
Loro compagno era un grosso zaino carico del necessario per 15 giorni; per quanto Pamela si sforsasse di alleggerirlo portando SOLO il minimo possibile pesava comunque una quindicina di chili.

Pamela camminava in silenzio da più di 4 ore, cercava di scacciare dalla mente pensieri, cercava di scaricare dolcemente le tensioni accumulate, a volte sembrava quasi NON esistere come consapevolezza, pur percependo la bellezza della natura.
In base alla carta dettagliata dei sentieri Compass il rifugio doveva essere ormai vicino. In lontananza finalmente si vedono degli esseri umani che procedono in senso inverso, si trattava chiaramente di un gruppo famigliare. Questo complesso famigliare, I componenti arrivati vicino, salutarono e aggiunsero:
“Scusate ma avete visto chi avete dietro?”
Pamela e moglie si girarono e... uno splendido esemplare di cervo femmina stava seguendo, come un cagnolino.
“Come mai vi segue?” chiesero.
“Forse stiamo solo facendo la stessa strada”, rispose Pamela ridendo.
A quel punto fecero una sosta; non vi dico la felicità dei bambini di quella famiglia, riempirono di carezze affettuose la cerva, la quale sembrava compiaciuta.

Pamela si sedettie in disparte, la cerva lasciò le carezze e si avvicinò brucando l'erba. La moglie esclamò ridendo: “La cerva sa chi ha bisogno di aiuto poverino... si vede che gli fai pena.” Mmm... Pamela colse una punta d'invidia.
Lei estrasse la macchina fotografica e scattò alcune foto.
Finita la sosta ripartimmo e con noi la cerva. Era un esemplare magnifico la sua testa era più alta di Pamela, aveva uno sguardo dolcissimo e un atteggiamento mite. Sull'orecchio aveva un cartellino, evidentemente era stata accudita, forse curata dalle guardie forestali e amava la compagnia umana.
La cerva seguì per una buona mezzora fino all'arrivo nel rifugio dove poi passammo la notte.

Nella foto vedete il gestore con due altre ragazzine di passaggio. Anche qui si rinnovarono le scene di gioia da parte delle due adolescenti, alla fine ci diedero l'indirizzo a cui avremmo dovuto spedire le foto.
La cerva rimase tutto il giorno nei pressi, per la gioia dei turisti.
Il mattino ci alzammo di buonora,sapevamo che ci attendeva una grossa camminata impervia (era una alta via e spesso hanno corde di supporto chiamate ferrate).
“La cerva non c'è più?”
“Questa mattina era presente, tanto che l'ho strigliata e ho dato del sale da mangiare poi se ne deve essere andata.” rispose il gestore.
Rifocillati ci siamo caricati i pesanti zaini e siamo partiti.

Non passarono cinque minuti che improvvisamente dal bosco sbuca di nuovo la cerva e comincia a seguirci.
“Ecco, si vede che ci ha adottati!” Esclamò mia moglie, compiaciuta.
E fu così che per un bel pezzo camminammo insieme, procedendo in fila indiana, con la cerva per ultima.
Dopo una buona oretta arrivammo ai piedi di una salita rocciosa, il sentiero si inerpicava in modo impossibile per la cerva. Che fare?
Fatti i dovuti saluti alla cerva con abbondanti carezze e coccole, cercammo di mandarla via, ma ci guardava con sguardo incredibilmente implorante come dire: “Perchè mi lasciate? cosa vi ho fatto che non mi volete?” Ci spezzò il cuore ma fummo costretti ad abbandonarla.
Ultima modifica di Pamela45 il martedì 4 ottobre 2022, 22:16, modificato 2 volte in totale.
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Re: Sandali con tacco alto finalmente solo miei. By Pamela

Messaggio da LellaB »

Che bello! Ogni tanto la natura dona a noi, ospiti del pianeta, momenti incredibili! Siete state ben accolte ed ave ricevuto un momento di affetto bellissimo...
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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Come un bambino difronte alla nevicata

Messaggio da Pamela45 »

La parte emozionale di Pamela è intensa.
Inoltre, la sistematica ricerca del vuoto mentale fatto con tecniche joga, diventa un fattore moltiplicativo, pertanto Pamela, anche se avanti negli anni, sembra regredire a livello di bambina piccola.
Negli ultimi decenni il clima è diventato molto più caldo e le nevicate di una volta sono sparite, stranamente quest'anno è già le seconda volta che nevica bene. Questa mattina nevicata asciutta alle ore 8 si misuravano già 15 cm.
Provo a trasmettere l'emozione con una foto scattata questa mattina.
Spero dia la magia della neve, c'è il silenzio... tutto sembra assopito in meditazione.
Ricordate che per emozionarci serve.... mollare... lasciarsi andare... tornare vuoti e innocenti.
BUONE FESTE A TUTTE : II-017.jpg :
Nevicata.jpg
Signorinella pallida
Dolce dirimpettaia del quinto piano
Non v'è una notte ch'io non sogni Napoli
E son vent'anni che ne sto lontano

Al mio paese nevica
Il campanile della chiesa è bianco

Tutta la legna è diventata cenere
Io ho sempre freddo e sono triste e stanco

Amore mio
Non ti ricordi che nel dirmi addio
Mi mettesti all'occhiello una pansè
Poi mi dicesti con la voce tremula
Non ti scordar di me

Bei tempi di baldoria
Dolce felicità fatta di niente
Brindisi coi bicchieri colmi d'acqua
Al nostro amore povero e innocente

Negli occhi tuoi passavano
Una speranza, un sogno e una carezza
Avevi un nome che non si dimentica
Un nome lungo e breve: Giovinezza

Il mio piccino
In un mio vecchio libro di latino
Ha trovato indovina, una pansè
Perché negli occhi mi tremò una lacrima?

Chissà, chissà perché!

E gli anni e i giorni passano
Eguali e grigi con monotonia
Le nostre foglie più non rinverdiscono
Signorinella, che malinconia!

Tu innamorata e pallida
Più non ricami innanzi al tuo telaio
Io qui son diventato il buon Don Cesare
Porto il mantello a ruota e fo il notaio

Lenta e lontana
Mentre ti penso, suona la campana
Della piccola chiesa del Gesù
E nevica, vedessi come nevica
Ma tu, dove sei tu?

: II-033.jpg :
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Ultima modifica di Pamela45 il venerdì 12 febbraio 2021, 21:04, modificato 1 volta in totale.
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Un gattino cerca di accasarsi.

Messaggio da Pamela45 »

Diario di Pamela,
: b0855.gif :

11 gennaio 2021
Caro diario, in queste festività i convenevoli sono stati svolti per via Skype in visio, quindi pur essendo isolta in realtà non potevo permettere di far emergere Pamela.

E' entrato un nuovo anno, il corpo invecchia di conseguenza. Nella foto Pamela oggi (11/1/2021) con +anni e + kg
Pamela 11_1_21.jpg
Quando ero giovane e mi travestivo, mi sentivo isolata, ma nello stesso tempo curavo i particolari del trucco e del resto da autodidatta.
Questo sito l'ho scoperto per caso solo da pochi mesi. Che peccato! Penso che mi sarei divertita da matti a condividere e anche a partecipare alle cene organizzate.

Comunque avanti... devo godere di ciò che offre il tempo. Già il tempo... intendo dire quello atmosferico che quest'anno ha regalato una bella nevicata, che ha reso belli persino gli edifici industriali.
Nevicata.jpg

La foto mi da lo spunto per raccontare un episodio accaduto molti anni fa proprio nelle vicinanze della foto.
Di ritorno da una passeggiata con la moglie, su un davanzale c'era un gattino bianco, era un cucciolo da uno o due mesi di vita. Il miagolio dolce ha fatto sì che Pamela lo prendesse in braccio e lo coccolasse per un po'. quando ce ne andammo il gattino cominciò a seguirci miagolando.
Pensammo che dopo poco si sarebbe fermato per tornare dalla sua mamma, forse lo allattava ancora. Invece il gattino continuò a seguirci per quasi due chilometri.
Arrivati a casa, rifocillammo il gattino con del latte e, preoccupati, decidemmo di riportarlo dalla sua mamma dove lo avevamo trovato. Il gattino preferiva camminare e ci seguì...

Arrivati dove lo avevamo trovato cercammo informazioni, una signora ci disse che il gattino era libero ormai svincolato dalla mamma e da qualche giorno girovagava lì intorno. Lasciammo lì il gattino e partimmo per rientrare, ma il gattino lemme lemme ci seguiva miagolando, con un tono tenero e struggente. Arrivati Pamela dedusse che il gattino si comportava come un cane... cercava una casa?

La moglie però non voleva animali stabili e soprattutto alla notte dovevano stare fuori.
Pamela risolse il problema permettendo al gattino bianco di frequentare la stanza adibita a studio (da dove ora sta scrivendo),
C'è una finestra che da sul retro della casa e il gattino poteva uscire dato che passava per l'inferriata a maglie larghe. Quindi di notte poteva entrare e uscire da lì. di giorno solo quando eravamo presenti la moglie permetteva di girare per la casa. Il gattino si capiva che non era tanto contento, per il gatto la casa vale molto di più delle persone. Fatto sta che cominciò a frequentare la casa del vicino dove c'era un gatto grigio, il padrone ad un certo punto dolcemente ci fece rilevare che in pratica il gatto si stava accasando da lui, e ci chiese se potevamo fare qualcosa. Mia moglie però non volle saperne di lasciare libero circolare per casa in nostra assenza. Dopo qualche mese il gattino ormai grandicello frequentava poco la nostra casa. Una notte mi arrivò in sogno e mi disse con la mente che non si trovava bene perché l'altro gatto più grande non lo sopportava e quindi se ne sarebbe andato. E fin qui... un sogno è un sogno... Fatto sta che da quella notte il gattino scomparve e non ne sapemmo più nulla.

A Pamela è rimasto un senso di dispiacere, comunque la pace famigliare viene prima di tutto.
Su tutto cala il sipario, alla gioventù segue la vecchiaia, al giorno segue la notte...

La notte nasconde qualcosa,
da una parte la paura
e dall'altra il silenzio,
cammina su sentieri incerti...
... la nostra vita...
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Ultima modifica di Pamela45 il sabato 30 gennaio 2021, 21:57, modificato 3 volte in totale.
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il fulcro

Messaggio da Pamela45 »

Diario di Pamela,
: b0855.gif :

28 gennaio 2021
Caro diario,
in questo periodo mi è capitato di leggere molto sull'identità di genere, sto allargando la mia visione a 360°.
Ci sono mille sfaccettatura e varianti sul tema. In fisica quando si valutano i problemi, si considerano due aspetti: le FORZE e le ENERGIE in gioco. In alchimia si asserisce che: "Il TUTTO è in TUTTO ed è TUTTO in tutto". La frase sembra uno scherzo giocoso, ma in realtà significa che tutto il creato in qualche modo si ripete nell'essenza.

Quindi non è così assurdo introdurre la logica fisica nel campo emozionale.
In questo campo, l'energia è di tipo sessuale, io la vedo come un gas che gonfia un palloncino di gomma, man mano che aumenta si sente il bisogno di sfogarlo svuotandolo.
Si può svuotarlo di colpo facendolo esplode "bucandolo con uno spillo", oppure si può far uscire il gas lentamente assaporando il sottile piacere che ne deriva. Pamela ha notato che a volte non ci dedica attenzione per molto tempo, anche mesi. Pamela è morta? No! ad un certo punto ricompare pretenziosa, il pallone si è gonfiato.

Un palloncino di gomma, più è gonfio più esercita una forza di rottura.
La modalità della forza che scarica il gas è incredibilmente varia come esplicazione, ma per dirla alla Sigismund Freud, parte sempre dal piacere sessuale. Certo a volte è così sottile, nascosta, mimetizzata che non diresti che è sessuale. Questa forza comincia a svuotare il palloncino e.... qui si apre, a mio avviso, un universo di varianti di scaricamento. Se il piacere viene sapientemente diluito in modo che l'uscita del "gas" sia bilanciata dall'entrata di altro "gas" si può prolungare moltissimo.
Le varianti con cui dona piacere scaricandosi, dipendono da moltissimi fattori.
il più elementare secondo Freud è un riflesso condizionato che si creerebbe nelle prime fasi di sessualità infantile, si tratta di una sessualità "vergine" gli organi sessuali cominciano a registrare il piacere, dato da movimenti o altro, ma non c'è ancora un preciso collocamento.
La cosa è molto soggettiva, nel mio caso giocando con lo smalto sulle unghie, le calze, i corsetti delle sorelle, si è innescato un meccanismo riflesso che si è andato rafforzando. Uno d dice ecco ho capito! No non è così semplice come pensava Freud: certo c'è un principio di azione e reazione ma la reazione è SOGGETTIVA.
Nel 1911, Jung chiarì a Freud le sue intenzioni, spiegandogli di volersi dedicare per un po’ agli studi "magici," per comprendere appieno quale segreto l’inconscio nascondesse nelle sue profondità.
Da dove deriva questa enorme SOGGETTIVITA'? Jung andò più a fondo e scoprì che il punto chiave stava nel fatto che il bambino NON è "tabula rasa" ha già in sè un contenuto inconscio che lo condiziona, Jung cercò di rendere cosciente l'inconscio.
Pamela, a suo tempo, si dedicò, prima per curiosità, poi per vero interesse all'arte della regressione ipnotica.

Scoprì che esistevano rari individui predisposti che regredivano entrando nelle scene al 100% RIVIVEVANO letteralmente l'episodio.
Gli episodi si concatenano per similitudine, uno porta all'altro, e, spesso si arrivava a una "zona incredibile" chiamata zona della "vite precedenti".
Sembra che ci sia un quid che è il corpo ora, ma nello stesso tempo non lo è sempre, questo quid sembra il succo di un limone, l'essenza. Questo quid sembra evolvere di vita in vita, esplorando vari aspetti. In certe vite sembra regredito, ma questo appare così solo perchè sta esplorando un aspetto del tutto nuovo per lui.
A volte accade il contrario.. abbiamo esempi innumerevoli di musicisti che a 5 anni prendono in mano uno strumento e in pochissimo tempo voilà sembrano geni. Nell'arte si vede bene la cosa, ma anche in altri campi.

Tempo dopo mi capitò di leggere un libro dal titolo: "molte vite molti maestri" e con sommo stupore scoprii che il percorso esplorativo era praticamente uguale.
https://www.file-pdf.it/2016/05/21/molt ... n-l-weiss/
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Considerazioni sul forum dopo 4 mesi di appartenenza.

Messaggio da Pamela45 »

Diario di Pamela,
: b0855.gif :

5 febbraio 2021
Caro diario,
l'entrata in questo forum è stata una ulteriore occasione per riflettere. Certo... avevo già riflettuto mille volte, ma il punto di riferimento rimaneva piccolo, andava poco oltre le mie personali esperienze. E' facile cadere nell'errore che quello che sta in noi sia la verità principale. No.. .ripeto il crossdresser è come una torta dai mille sapori.
Vediamo come procede la mia comprensione riguardo ALL'AIUTO CHE SI PUO' AVERE DALLA CONDIVISINE IN QUESTO SITO.

Al punto uno metterei sicuramente la "pacificazione interiore".
Mi riferisco a quella "vocina" che ogni tanto compare e ti dice. "sei diversa"... non sei normale... non ti mostri per ciò che sei... ti nascondi... mistifichi... ecc. ebbene quella vocina viene ZITTITA e scopri che NON sei un "diversa" altri come te si sono trovati un po' fuori schema.

Al secondo punto metterei ciò che è EVIDENTE ci sono fondamentalmente due gruppi:
Il primo gruppo molto nutrito di individui che sono maschili di fondo spesso sposati, ma che aggiungono un "condimento", può essere visto come un amore verso gli abiti, il trucco, il comportamento, la libertà espressiva femminile. (Direi che la parola "feticismo" è riduttiva c'è molto di più).
Il secondo gruppo contiene i casi più complessi e delicati dato dalle "ragazze" che si sentono nel corpo sbagliato.
I due gruppi si allargano poi in ulteriori sottogruppi; ho visto che in questo forum c'è il riferimento al "TEST COGIATI",
ovviamente come tutti i test va preso con le pinze, comunque è un'indicazione di massima.
A mio avviso ogni indicazione è gradita se va nel senso "conosci te stesso"
Ricordo che In questo TEST COGIATI si rilevano 5 fasce.

1) essenzialmente maschile
2) maschio femminile
3) androgino
4) probabile transessuale
5) transessuale

Per la cronaca ho ottenuto punteggio -115 corrispondente a tipo androgino che, guarda-caso, è esattamente ciò che mi sento di essere

Al terzo punto metterei l'aiuto al travestimento, esso si sviluppa in vari aspetti il truccarsi, il trovare l'abbigliamento migliore, parrucca giusta... ecc. Questo "aiuto" lo metto in secondo piano perché è MOLTO SOGGETTIVO di partenza.
Abbiamo tanti corpi differenti, il consiglio necessariamente cambia. Inoltre a volte dare un consiglio estetico può sembrare una critica... Cavolacci! ci mancherebbe altro, c'è una persona che chiede aiuto, sta cercando di soddisfare certe emozioni strane, sta facendo uno sforzo di cambiamento e... l'ultima cosa di cui ha bisogno è una critica. Qui vedo due tipi di situazioni:
a) La "ragazza" mostra una foto con un solo elemento e chiede vi piaccio? Non ci sono molte alternative,
b) la "ragazza" mostra un insieme di possibilità, per esempio molti tipi di abbigliamento, (come fa Anna per esempio) quindi lì è più facile dare una preferenza senza "inibire" la "ragazza" .
Ho visto che ci sono le "anziane" moderatrici che sono molto brave a comprendere, aiutare e dare consigli in maniera dolce, ma è chiaro che hanno anni di esperienza, che dona una certa efficacia.
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Coniglietti che salutano Pamela

Messaggio da Pamela45 »

Diario di Pamela
: b0855.gif :

13 febbraio 2021
Caro diario,
vorrei riprendere il discorso delle stranezza accadutami con gli animali.
Anche questo episodio si colloca nelle lunghe camminate che ero solito fare negli anni 80 /90 con la moglie ed eventuale amici. Queste escursioni variavano di tipologia, a volte erano impegnative come quando andammo sulla cima del Monte Rosa, o nelle alte vie, ma più spesso erano più tranquille, alla portata anche di bambini.
Negli anni 70 furono codificati vari sentieri che attraversavano l'Europa.
Sono meravigliosi!

La gente spesso dice ho visitato il tal paese... poi scopri che sono andati in aereo, in autobus, in taxi e hanno visto musei e cattedrali, benissimo! Ma volete mettere l'andare a piedi... calmi.... ammirando la natura, assaporando i profumi, i silenzi, con qualche pizzico di avventuroso imprevisto?
Certo... occorre calcolare l'essenziale da mettere negli zaini perché sai che dovrai portartelo in spalla per due settimane..
Il punto chiave erano le scarpe, gli scarponi dovevano essere collaudati resistenti e tenere l'acqua e possibilmente essere leggeri.
Pesavamo tutto in modo da ridurre all'osso il peso, ma anche così lo zaino pesava 13-15 kg.

Inevitabilmente i primi giorni avevi le spalle dolenti e, se sbagliavi scarpe, anche alcune vesciche ai piedi.
Celpa 3.jpg

Negli anni 1970 venne creato il sentiero Europeo N° 5 chiamato semplicemente E5.
http://www.enrosadira.it/e5/
Dal lago di Costanza scende fino a Venezia fattibile in un mese circa.
Il 90% sono tedeschi mentre gli italiani sono pochissimi.
Quell'anno Pamela, con moglie e due amici, aveva attraversato l'Austria e dopo una settimana si era congiunta con altri amici al passo del Rombo al confine tra tra Austria e Italia.
Dal passo del Rombo gli amici ci accompagnarono per due tappe fino al rifugio Merano 2000, poi solo io e mia moglie proseguimmo per Bolzano.
https://www.sentres.com/it/escursioni-a ... -a-bolzano

Arrivati al Rifugio Merano 2000, dopo aver sistemato gli zaini e svolte le pratiche di pernottamento, uscimmo all'aperto.
A quei tempi c'era di lato un ampio spazio erboso, che fungeva da cortile (ora credo sia un parco giochi), lì ammirammo un gruppetto di conigli (qualche decina) che pascolavano liberi.
Sembravano che convivessero con i gestori ed erano chiaramente abituati ai visitatori, dato che si vedevano le tane scavate nel terreno.
Pamela entusiasta esclamò: “ che carini! : b0826.gif :
E istintivamente li chiamò con un verso simile a quello con cui si chiamano i gatti, schioccando la lingua nel palato. Tutti i coniglietti attorniarono Pamela alzando le zampine davanti, quasi in attesa di qualcosa.
Tutti i presenti, compreso Pamela, rimasero stupefatti.
I tedeschi chiesero a Pamela: “Come fatto tu cquesto?” (i tedeschi hanno difficoltà a pronunciare la q che trasformano in un suono cq) : II-013.jpg : Sinceramente Pamela non ne aveva la minima idea, sa solo che non è il suono ma l'atteggiamento mentale/emotivo detto: “intento” che conta.
https://www.alamy.it/foto-immagine-coni ... 90896.html
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