Premesso che lo "scandalo" di queste calze smagliate (e a quanto pare introvabili perchè tutte vendute)
a me sembra solo un'operazione di marketing (come i Nutella Biscuits lanciati sul mercato senza rifornire i supermercati per renderli ricercatissimi e introvabili da subito), il caso è emblematico di come funziona il mercato oggi.
Un prodotto viene venduto al prezzo più alto che il consumatore è disposto a pagare. Punto.
Non c'entra niente la qualità, il costo di produzione, la provenienza.
Sono diventate caratteristiche marginali.
Questo succede perchè siamo "educati" così e spesso inconsciamente acquistiamo secondo criteri totalmente artefatti.
NB: Non mi riferisco a nessuno in particolare ed ognuna/o individualmente si comporta in modo più o meno diverso, ma mi riferisco alla tendenza è quella e chi produce lo sa bene.
Esempio (vado un po' off topic, più tardi mi metterò da sola in castigo nell'angolo per penitenza, promesso). Come scegliamo che marca di prosciutto acquistare?
Li abbiamo mai assaggiati tutti prima di decidere?
Sappiamo qual è il modo migliore per produrli e sappiamo qual è la marca che lo applica?
Conosciamo la qualità delle materie prime con cui viene prodotto?
Gli unici elementi che abbiamo in mano sono: l'etichetta (che spesso non leggiamo nemmeno), la marca, la confezione e il prezzo.
Dell'etichetta dobbiamo fidarci, ci sono una serie di organi di controllo che ci danno una sorta di garanzia e va bene (altrimenti sarebbe vero tutto e il contrario di tutto e non avrebbe nemmeno senso tutto il discorso).
Ma da questa non possiamo stabilire se il prodotto valga di più o di meno di un altro, a meno di trovarci ingredienti palesemente indici di scarsa qualità (tipo i polifosfati nel caso del prosciutto).
Eliminati scrupolosamente i prodotti con l'etichetta "sospetta" (lo facciamo tutte, vero?), ecco che ci troviamo ad acquistare il nostro prosciutto in base a... cosa?
Alla "sensazione di qualità".
Scegliamo la confezione che ci sembra più curata, la marca che "conosciamo" perchè la vediamo sui cartelloni pubblicitari, perché ci dicono che la consuma la nostra squadra del cuore o il nostro attore preferito, perchè ci fanno vedere in TV che i maialini cantano felici prima di andare al macello o semplicemente perché è il prosciutto col prezzo più alto (ché noi mica ci facciamo condizionare dalla pubblicità

) secondo la credenza diffusa che se un prodotto è costoso,
di fascia alta come piace dire ai mercanti, allora è di qualità, ma sarebbe eventualmente vero solo che se un prodotto è di qualità, allora costa di più e non viceversa.
E quindi?
Acquistiamo sempre al prezzo più svantaggioso possibile per noi.
E le calze smagliate?
Non compratele.
