Roby ha scritto:Ringrazio @violet_sand per i commenti sui lieviti: personalmente ho dovuto escludere il lievito madre perché non riuscirei a nutrirlo con costanza, al tempo stesso sconsiglio il lievito istantaneo e quello di birra secco venduto in bustine: danno un cattivo sapore alla pasta (per il mio gusto).
Quindi rimane solo quello di birra fresco in panetti. Pian piano sto provando a ridurre la dose aumentando il tempo di lievitazione, penso che sia la strada giusta.
Ma la cosa che trovo più interessante è sperimentare diversi tipi di farine, anche miscelate tra loro, che davvero cambiano sapore e consistenza della pasta.
Anzi se qualcuna ha esperienza da condividere la invito senz'altro a farlo.
Un abbraccio
Roberta
Inviato dal mio SM-A530F utilizzando Tapatalk
Sulle farine non ho nulla da dirti se non che ho assaggiato la pizza con farina di kamut e non mi piace, ma sul topping mi permetto di proporti gorgonzola e cipolla (gialla o rossa appassita in padella e poi aggiunta prima di infornare o rossa tagliata sottile e messa a crudo sulla pizza a metà cottura). Io la adoro anche fatta in casa.
Poi la classica pizza bianca su cui aggiungerei solo un pizzico di sale grosso e poi del lardo di Colonnata tagliato sottile appena tolta dal forno...
E poi i peperoni arrostiti inondati di bagna cauda e messi sulla pizza con mozzarella e pomodoro, li vogliamo ignorare?
Mi è venuta sete, vado a farmi una birra rossa tedesca...
Ciao
Antonella
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
Da quello che leggo se fai lievitare in una ciotola do per scontato che per levare l'impasto dalla stessa lo devi rimaneggiare e poi stendere. se posso darti un consiglio non è il modo corretto di procedere perché stai rimpastando tutto e quindi ammazzi il lavoro della lievitazione ridando nervo alla pasta che diventa più dura ed elastica (tende a contrarsi).
Prova a preparare appena fai l'impasto un numero di singole palline uguale al numero delle pizze che devi fare e falle lievitare su un tagliere con un velo di farina, copri il tutto con una bacinella di plastica che trattenga l'umidita e a lievitazione ultimata leva le palline con una spatola da pasticcio e vedrai che si stende con una facilità estrema!
a me piace molto cucinare e devo dire che ho buoni risultati, un po' su tutto. Il pane l'ho cominciato a fare con mia mamma quando ero piccolo, abbiamo un po' tutto l'occorrente per lavorare 5 chili di impasto, compreso il forno a legna. All'inizio usavamo il lievito di birra, poi abbiamo usato la pasta madre fresca. Il problema come ha detto Roby, è che se non la rinfreschi muore. Poi dipende molto da che farine usi.
La farina 00, l'ho eliminata completamente. Mi piace usare la 1 o la 2, oltre che varie farine di altri cereali, per creare varie consistenze e sapori.
Curiosità: uso alle volte anche la farina di canapa in basse percentuali (max 10%), da un po' di amaro all'impasto dipende da cosa poi ne faccio. Pizza con l'impasto di canapa con zucca, porri e guanciale è un buon abbinamento.
Per il discorso lievito, da un bel po' usiamo il lievito madre liofilizzato, così non abbiamo problemi per rinfrescarlo e funziona bene però ha tempi un po' più lunghi del lievito di birra. Un piccolo accorgimento che usiamo è mettere un po' di miele o succo di mela nell'impasto, aiuta molto la levitazione.
Una perfetta scusa per imparare ad amarci, sta nel guardare il passato con entusiasmo del futuro.
Lascia la porta aperta a tutti i viaggiatori, perché i percorsi giusti vanno percorsi insieme.
Una perfecta excusa. Modena City Rambler
Roby ha scritto:Ringrazio @violet_sand per i commenti sui lieviti: personalmente ho dovuto escludere il lievito madre perché non riuscirei a nutrirlo con costanza, al tempo stesso sconsiglio il lievito istantaneo e quello di birra secco venduto in bustine: danno un cattivo sapore alla pasta (per il mio gusto).
Quindi rimane solo quello di birra fresco in panetti. Pian piano sto provando a ridurre la dose aumentando il tempo di lievitazione, penso che sia la strada giusta.
Ma la cosa che trovo più interessante è sperimentare diversi tipi di farine, anche miscelate tra loro, che davvero cambiano sapore e consistenza della pasta.
Anzi se qualcuna ha esperienza da condividere la invito senz'altro a farlo.
Un abbraccio
Roberta
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Roby io uso il lievito madre disidratato e mi trovo benissimo e il gusto della pasta sia delle focacce alla "ligure" che della pizza o sardenaira e' ottimo. e inoltre ha le proprieta del lievito masdre intatte
Queste sono le "pagnottine" per i panini di scuola per mia figlia.
Ho usato farina 2 e 0 in parti uguali. Pasta madre secca, latte e acqua e un pò di miele per aiutare la levitazione.
Mi é scappata un pò la cottura.
Lo stesso impasto, senza latte, lo uso anche per la pizza. Viene rustica.
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Una perfetta scusa per imparare ad amarci, sta nel guardare il passato con entusiasmo del futuro.
Lascia la porta aperta a tutti i viaggiatori, perché i percorsi giusti vanno percorsi insieme.
Una perfecta excusa. Modena City Rambler
Luciathecutegirl ha scritto:Ma quindi sono l'unica ragazza che non sa cucinare?
Beate voi
Se nel "cucinare" includi anche far bollire le uova sode... allora non so...
al contrario siamo in due!
Veronica
SeiosonounCD...chiocos'èunDVD?
"Programming today is a race between software engineering striving to build bigger and better idiot-proof programs, and the universe trying to build bigger and better idiots.
So far, the universe is winning!" (Robert Cringley)
Un anziana signora mi ha consigliato un pizzico di bicarbonato di sodio sia nella pasta
per la pizza che nella pastafrolla .
Mi pare funzioni.....risulta anche a voi?
Manu
La libertà è innanzitutto il diritto alla disuguaglianza
Il bicarbonato di sodio fa da sostituto in molti casi al lievito , entrambi servono per far gonfiare di aria gli impasti ma mentre nel primo caso é dovuto ad un processo chimico , nel caso del lievito sono i batteri a generare aria nutrendosi del glutine presente e procurando una fermentazione naturale. Tutti i lieviti chimici sfruttano la caratteristica del bicarbonato , dal lievito secco al lievito Bertolini all’ammoniaca ecc