https://thevision.com/attualita/legge-omofobia-societa/" onclick="window.open(this.href);return false;L’ordinamento italiano è totalmente silente rispetto al tema del contrasto alla violenza di natura omofotransfobica, sia essa fisica o verbale. Inoltre, quanto a prevenzione e repressione di reati e discorsi d’odio, l’Italia figura come fanalino di coda tra i Paesi europei. Di una legge contro l’omofobia nel nostro paese si parla esattamente da 23 anni. Si tratterebbe di inserire l’orientamento sessuale e l’identità di genere all’interno dell’attuale impianto giuridico in materia di reati e discorsi d’odio, allo scopo di estendere la normativa già esistente alla protezione della popolazione Lgbt. Tale impianto risiede nella Legge n.654 del 13 ottobre 1975 (la cosiddetta “Legge Reale), modificata con il Decreto legge n. 122 del 26 aprile 1993 (meglio noto come “Legge Mancino”) che attualmente si limitano entrambe a punire i reati e i discorsi d’odio fondati su caratteristiche personali quali la nazionalità, l’origine etnica e la confessione religiosa. Inserire l’orientamento sessuale e l’identità di genere tra queste caratteristiche significherebbe dunque riconoscere gay, lesbiche e transessuali come “vittime vulnerabili nell’Italia di oggi”. Come spiega Angelo Schillaci docente di Diritto pubblico comparato presso l’Università Sapienza di Roma. «Un intervento penale andrebbe a conferire alle persone Lgbt una speciale protezione considerata la vulnerabilità speciale a cui sono soggette» dichiara. «Questo porterebbe senza dubbio a una maggior sicurezza personale, ma vorrebbe anche dire che l’ordinamento giuridico riconosce orientamento sessuale e identità di genere come aspetti della personalità degni di particolare considerazione e protezione. Ciò segna un passo avanti verso la piena cittadinanza delle persone Lgbt». Si tratta dunque di estendere una legge del codice penale per dire basta alle troppe aggressioni contro persone omosessuali.
Per semplificare, nella repressione dei reati di micacce, percosse, lesioni, diffamazione, calunnia esistono diverse aggravanti per diversi motivi (etnici, religiosi), che aumentano la pena, già ridicola (per non parlare della sua modalità di espiazione). Mancando l'aggravante specifica a protezione di questa minoranza, omosessuale ed altre caratterizzate da orientamento sessuale ed identità di genere non conformi alla maggioranza, è chiaro che aggressori e denigratori la fanno franca. L'unica arma, spuntata, in mano ai pm è l'aggravante per futili motivi. Ed è pure sbagliata, perché questi non sono motivi futili, ma odiosi messi in atto in maniera che spesso sembra disorganizzata, mentre non lo è, o è comunque frutto di un'organizzazione scientifica del dibattito politico (vere e proprie fatwe) e della comunicazione, con i media in mano ai soliti per l'80%, e per il 100% soggetti alla censura religiosa, ben instillata nei gangli vitali dell'informazione di massa.
Per quanto riguarda i reati di predicazione d'odio, regolati dalla Legge Mancino, sono previsti l'odio razziale e religioso, ma manca alcun riferimento contro omosessuali e trans. Questo significa che si può predicare odio contro queste persone senza patire censura e conseguenze tangibili.
Ci sarebbero le deboli leggi contro le discriminazioni. Fanno ridere. Si consideri la legge contro la discriminazione per età, sulla quale ne avrei da scrivere, ma farei torto a chi legge rubando tempo per una crociata (persa) personale. In sintesi posso dire che se ne fottono e che anzi alla discriminazione vi partecipa attivissimamente anche lo Stato. Sempre con l'aiuto dei benpensanti, come per la questione oggetto di questa discussione.
La propaganda contro: dittatura delle minoranze, discriminazione al contrario, sono le formule usate dai soliti per ostacolare un reale progresso civile della società.
Ma ci si riesce davvero a credere a certe baggianate? Basterebbe rileggersi tutto quanto scritto sopra per capire che sono baggianate, ma fanno presa su prevenuti e menti semplici, quelli a cui fai notare, ovviamente con uno slogan breve, che li stanno fregando (anche se non è vero), e loro ti seguono come un pifferaio magico. Quelli che pensano che non sono le malattie ad uccidere, ma quei cattivoni che ti fanno il vaccino con la puntura. Perché sono furbi loro. E poi quando sono insoddisfatti di come va la loro vita, guidata dal pifferaio magico di cui sopra, si sfogano picchiando quello con l'orecchino più colorato, tanto la folla è impegnata a mangiare salamelle (facendo finta di osannare il Santo e sentire le prediche del prete), sparlando di quell'altro troppo abbronzato.
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