In Emilia vigeva la consuetudine di non voler assolutamente dare dei nomi di santi, penso appunto anche per la moda dei
nomi anarchici.
Da noi non mi risulta, ma c'è stata una infornata di nomi russi nel Dopoguerra ma ha prodotto dei mostri, come Catia, Catiuscia, Calinca, e tacciamo dei nomi maschili tra cui Stalin (!), Lenin, Nichita (sic) o persino Brezno (!!!) .
Comunque il rifiuto di dare nomi di santi mi sembra demenzialità pura, scusate, e la religione non c'entra.
Raffaele era un nome di origine ebraica ben prima che esistesse un santo con quel nome, e così i nomi latini.
I nomi italiani vengono praticamente tutti da 4 grandi gruppi: latino, greco, ebraico e germanico. C'è pure qualche nome di origine etrusca (ma è pur sempre autoctono) o slavo (ma viene assimilato quasi ai nomi germanici, perché deriva dalle invasioni barbariche).
In genere i nomi che vengono dall'est europeo sono improponibili, così come molti dei nomi demenziali ispirati dalla televisione e dalle soap opera.
Negli anni '80 l'anagrafe registrò un numero abnorme di bambini registrati col nome di Pamela (sembrerebbe normale, in realtà era ispirato dalla protagonista), Geiar (!), Suellen (!!). Negli anni '90 abbiamo avuto molti Ridge ed affini. Mi risulta che tutti questi sfortunati abbiano cambiato nome all'anagrafe.
Dei nomi albanesi non ne vogliamo parlare? Io ho avuto a che fare con un Marchizio...
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.